E guardali quei due:
quei due attaccati a quella porta. Sono gli amanti della notte. Sono quelle anime bambine che prima che sorga il sole fanno l’amore guardandosi negli occhi. E alla luce dei lampioni, si baciano sotto i portici, sulle porte di casa. Si rubano le anime, e le ringiovaniscono. Si curano nella notte da tutti i mali del mondo.
Ragazzi che ancora non conoscono Amore, ma solo semplice passione, e sentono in petto un flebile e leggero tumulto di emozioni, come se tutto il bene che provano l’uno verso l’altro si concentrasse sulle labbra, e fossero costretti a baciarsi, per liberarsene. Questi amanti notturni. Strane creature. Ma quanto vorrei essere come loro. Come loro, che nella notte opaca e senza luna trovano libertà, trovano motivi per vivere in questo mondo. E non mi importa se i motivi sono un paio di labbra. Gli amanti della notte non rinuncerebbero mai a quel momento, quando nella nera nottata piove. E le gocce rigano le loro guance, e nonostante questo attendono sotto la pioggia le loro labbra. Forse si tratta delle lacrime di un dio, commosso per il loro amore.