Desideravo non essere come tutti gli altri, solo me stesso. Non volevo dipendere dai miei genitori e soprattutto non volevo essere etichettato come il figlio dei Potter, io ero altro al di fuori di questo.
“Serpeverde!” L’assegnazione a quella casa cambiò la mia vita. Quel giorno in sala grande avevo notato gli sguardi dispiaciuti e scioccati dei miei cugini e di mio fratello, ma io non ero né l’uno e nè l'altro, anzi qualcosa dentro di me mi diceva che era la cosa giusta per me. Finalmente avrei potuto distinguermi.

Camminai per la prima volta in quei freddi sotterranei, e sì certo, l’aria che si sentiva non era delle migliori difatti avevo sempre detestato i luoghi troppo chiusi, mi davano la sensazione di essere imprigionato ma per il resto non avrei cambiato nulla. Ciò che adoravo maggiormente era che in essi regnava il completo silenzio, il mio adorato silenzio e sapevo che non mi sarei mai pentito di essere finito in quella casa per nulla al mondo.
Entrai nel mio dormitorio, dove sapevo sarebbe iniziata la mia nuova vita da Potter-serpeverde, così era come mi avrebbero chiamato da quel momento in poi in particolare tra i Grifondoro. Mi stesi poi sul primo letto che adocchiai, era vicino ad una statua di marmo che raffigurava un serpente, allettante come posto. Accanto al mio invece, vi era sdraiato un ragazzo magrolino dall’aria per nulla affidabile. Si voltò verso di me e assottigliò gli occhi, e per un istante pensai di vedere il volto di un serpente pronto ad attaccare la sua preda “Onorato di averti qui Potter.” Sentì il mio nome essere masticato e sputato via come se fosse spazzatura “Il piacere è anche mio Malfoy.” Da lì giurai che lo avrei odiato. Tuttavia come ormai è risaputo i Serpeverde non sono famosi per mantenere le promesse…Da lì a poco infatti io e Scorpius diventammo indivisibili, combinavano guai e la maggior parte delle volte senza essere poi scoperti, avevamo entrambi ingegno e verso il sesto anno durante una fredda mattinata di inverno, seduti nel noto locale Tre manici di scopa, vidi Scorpius stranamente irrequieto.

“Sapevo sarebbe successo prima o poi.” Afferrò il bicchiere di burrobirra vuoto e incomincio a girarselo e voltarselo pensieroso. Appoggiai la schiena alla sedia mettendomi comodo pensando fosse una delle sue improvvise pippe mentali, che in realtà non nascondevano nulla di alquanto importante e invece non era così. Spazientito lo inculcai a rispondere, ma lui mi lanciò un’occhiata seria “Non qui, ci potrebbe sentire qualcuno” pronunciò a bassa voce. “Seguimi” si limitò a dire.
A passo svelto ci incamminammo vicino delle case in maceria, il tempo di uscita ad Hogsmeade stava per concludersi ed era probabilmente per questo che Scorpius pareva agitato, seppur assurdo non riuscivo a darmi nessun’altra spiegazione. “Allora la finisci di camminare e mi dici perché mi hai portato in questo posto desolato? E per di più ho freddo vorrei rientrare.” Non ero del tutto scocciato, solo che quell’aria misteriosa che aveva assunto faceva nascere in me una curiosità insaziabile. Vidi Scorpius mettersi una mano tra i capelli e prendere qualche respiro “Allora…Da dove inizio…”  “Da dove vuoi basta che mi dici qualcosa” mi spazientì ancora di più se era possibile “Va bene lo dico” e qui si guardò un’ultima volta attorno per accettarsi che non ci fosse nessuno “Hanno ricreato un gruppo di persone le quali avrebbero gli stessi obbiettivi dei…” Prese un attimo di pausa “Mangiamorte…” Trattenni il respiro, e incominciai a riordinare i miei pensieri. Dopotutto era prevedibile, i maghi oscuri che da tempo erano rimasti dietro le quinte sarebbero tornati prima o poi per ottenere vendetta. “Non lo devi dire a nessuno…” continuò Scorpius palesemente agitato “Non preoccuparti, ma fammi almeno capire una cosa…Perché me lo stai dicendo?” Vidi il mio amico cedere un attimo per poi ritornare ad indossare la solita maschera di freddezza. “Io… Credo che sia ora che facciamo qualcosa di grande…” “Qualcosa di grande? Ma ti senti come parli Scorpius?” Ora capivo benissimo dove voleva andare a parare. Cercai di calmarmi, non mi andava di litigare un’altra volta. “Non saranno nemmeno un gruppo ben organizzato, si limiteranno a fare qualche scherzetto prima di essere catturati dagli Auror.” Mi bloccai d’un tratto per osservare il suo volto, ma come sempre non trapelava emozioni “Promettimi che non farai nulla di sciocco Scorpius.” Quest’ultimo abbasso per un attimo lo sguardo, vidi le sue nocche delle mani sbiancare come se si stesse trattenendo, per poi accennare un debole… “Lo prometto.”
Ma si sa i Serpeverde non mantengono le promesse…Avrei dovuto capirlo, e forse avrei impedito che molte cose accadessero.
 
 
Ciao a tutti! Questa storia è stata un’idea che mi è venuta improvvisamente questo pomeriggio, e ho voluto così buttar giù questo prologo. Spero vi abbia almeno fatto un po’ incuriosire! Fatemi sapere cosa ne pensate e se sia il caso di continuarla, grazie mille per aver letto e perdonatemi se c’è qualche imprecisione^^ Accetto critiche ma siate clementi!