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Autore: yachan    20/08/2003    1 recensioni
Dunque, questa è una vecchia fiction...cosa succederebbe se Ash sparisse? E se invece lui non fosse mai sparito, come reagirebbero i loro amici? Beh, l'ho descritta un po' male, ma spero che vi piaccia ^_^'
Genere: Avventura, Mistero, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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SENZA ASH

Capitolo 1- L'incontro

 

-         Pikachu, tra poco raggiungeremo Cerulean City – avvertì Ash.

-         Pikaa – esultò Pikachu.

Erano da diversi giorni che Ash e Pikachu camminavano senza sosta ed erano molto stanchi. Qualche giorno fa Ash era stato a Pewter City e aveva sconfitto con fatica il capopalestra Brock. Adesso si trovavano nella piazza di Cerulean City per la sua seconda medaglia.

-         Ma dove si troverà la palestra? – si chiese Ash, che non sapeva come orientarsi in una città grande Cerulean City – forse chiedendo in giro, qualcuno ci saprà dare delle indicazioni.

-         Pika pi? – Pikachu si avvicinò ad un signore, vestito di giacca e cravatta, per domandargli la direzione.

Ma l’uomo era come assorto nei suoi affari e non diede molto ascolto a Pikachu.

-         Come dici? Non ho tempo! - e se ne andò di fretta senza fermarsi.

-         Scusi signora, potrebbe indicarmi la strada... – incominciò a chiedere Ash ad una signora, ma lei rispose che era di fretta e che non poteva fermarsi.

Sembrava quasi, che tutta la gente della città avesse premura e Ash si sentiva spaesato. Non sapeva a chi chiedere informazioni per trovare la palestra.

-         Forse l’agente Jenny o l’infermiera Joy mi potranno aiutare...ma dove si troveranno in questo momento? - si chiese Ash e cominciò a guardarsi intorno.

-         Pista, largo! – gridò in quell’istante una donna su una moto blu, che partiva a razzo – spostatevi gente, è un emergenza!

Ash si girò e vide che si trattava dell’agente Jenny. Se c'era qualcuno che poteva aiutarlo era senz'altro l'agente Jenny, così si diresse verso lei.

-         Agente Jenny, meno male che l’ ho trovata! Vede, io e Pikachu stavamo cercando la pa... – ma venne interrotto dalla risposta affrettata di Jenny.

-         Scusa ragazzino, ma non ho tempo! C’è un’emergenza in via Caterpie e non posso esserti d’aiuto – e sgommo via.

Ash non sapeva più che fare. Come avrebbe raggiunto la palestra di Cerulean City?

-         Se speri che la gente si fermi per rispondere alle tue domande, caschi male – disse una ragazzina che spuntò all’improvviso.

-         Perché? – chiese Ash stupito alla ragazzina, che avrebbe dovuto avere più o meno la sua età.

La ragazzina si avvicinò ad Ash. Aveva i capelli di colore arancione, legati in una coda laterale e dei bei occhi azzurri.

-         Semplice, tutti sono indaffarati coi loro lavori. Sono dei lavoratori frenetici che non si fermano un attimo – rispose semplicemente.

-         Me ne sono accorto. In tal caso, tu sai dove posso trovare la palestra di Pokèmon? – gli chiese Ash.

-         La palestra? Sei un allenatore, dunque- notò il Pikachu che stava appresso ad Ash.

-         Si, io e Pikachu, stiamo sfidando tutti i capopalestra, per poter partecipare alla lega Indigo di Pokèmon.

-         Pika!- confermò Pikachu.

-         E quanti ne avete sconfitti, finora? – chiese la ragazzina.

-         Finora solo uno, alla palestra di Pewter City – disse un po’ sconsolato- però sento che c'è la posso fare.

-         Uhm, il tuo Pikachu è in forma e ben nutrito – si abbassò ad osservare Pikachu - ma non credo che questo basti a sconfiggere il capopalestra di Cerulean City.

-         Tzè! Io e Pikachu non temiamo nessuno, siamo già pronti alla battaglia – si agguerrì Ash.

-         Pika! – Ribadì Pikachu.

Tutti e due erano carichi di energia.

-         Beh, fate come volete, io vi ho avvertito – la ragazzina si alzò – la palestra si trova in fondo alla via, girando a destra – e s’incamminò.

-         Aspetta, non mi hai ancora detto il tuo nome – disse Ash alla ragazzina.

Lei si girò a guardarlo e con aria misteriosa gli rispose.

-         Non ti preoccupare, ci rincontreremo presto – e si allontanò.

Ash rimase un po’ sconcertato, non riusciva a capire cosa avesse voluto dire con quella frase, ma subito dopo si concentrò sul suo obiettivo, combattere con il capopalestra.

Dopo aver camminato per le vie, come indicato dalla ragazzina, Ash raggiunge una piazza al cui centro era posto un grande edificio di nome Water Gym con l'insegna a forma di Pokèmon d'acqua.

-         Guarda Pikachu, siamo arrivati e l’ ha c’è la palestra. Entriamo, dai! Sono troppo emozionato!

-         Piii – disse sorpreso Pikachu, guardando la palestra che era immensa ai suoi occhi.

Ash e Pikachu entrarono dentro e percorsero il corridoio che portava ad una immensa sala, con una  piscina usata come campo di battaglia e per gli spettacoli. Ash si fermò appena sentì delle voci.

-         Arcanine, vai! – gridò un ragazzino.

-         Goldeen, riemergi e pungilo con il tuo pungiveleno [inventato]- gridò un’altra voce.

-         Arcanine, alzati! C’è la puoi fare!

-         Non credo proprio. Non vedi com’è stremato il tuo Arcanine? Sei costretto ad arrenderti se non vuoi che il tuo Pokèmon si faccia male.

-         Sigh, sono stato battuto! – si rassegnò il ragazzino e accarezzò il suo Pokèmon indebolito.

-         Potrai rifarti la prossima volta, quando sarai più preparato - lo tranquillizzò.

Il ragazzino fece rientrare nella sua pokèball, Arcanine, e si diresse verso l’uscita.

Ash cercò guato, guato, di entrare nella sala e scorse la ragazzina che aveva incontrato in città.

La ragazzina, che si accorse della sua presenza, scese dalla zattera messa sulla piscina e si diresse verso lui.

-         Te l’avevo detto che ci saremmo rivisti- disse con sorriso.

-         Sei venuta anche tu a sfidare il capopalestra? – chiese stupito, Ash.

-         No.

-         Sai dov’è il capopalestra?

-         Si, c’è l’ hai di fronte a te.

-         Come? Sei tu?

-         Si, da quando le mie sorelle si occupano solo degli spettacoli di nuoto- fece una smorfia.

-         Ah.

-         Sei pronto?- si diresse di nuovo sulla zattera.

-         Certo.

-         Allora sistemati su quella zattera azzurra e scegli il tuo primo Pokèmon da far combattere. Si possono usare due Pokèmon a testa.

-         Bene Pikachu, sei pronto a scendere in battaglia?

-         Chuu, Chuu! – Pikachu sentiva in quella ragazzina una strana sensazione, come se la conoscesse da tempo...ma non gli veniva in mente niente. Sapeva solo che non se la sentiva di combattere contro la ragazzina.

-         Pikachu? – Ash non riusciva a capire cosa gli succedesse. Pikachu era triste ed emetteva suoni lamentosi. Cercò di capire cosa gli stesse dicendo – non vuoi combattere contro di lei? – gli domandò.

-         Pikachu! – annuì.

-         Va be, se non te la senti non ti obbligo, farò combattere Butterfree.

-         Scelgo te, Staryu – gridò la ragazzina e gettò in aria una Pokèball – che l’incontro abbia inizio!

-         Butterfree, puoi sbarazzarti dell’avversario con un solo colpo, se vuoi. Attaccalo! – ordinò Ash.

Butterfree volò dritto addosso a Staryu e lo gettò a terra.

-         Staryu, contrattacca! – gridò la ragazzina, sicura di sé.

Staryu saltò su e cominciò a girare in tondo. Quindi si levò in aria, come una macchina volante, dirigendosi proprio verso Butterfree.

-         Butterfree, schivalo! – comandò Ash.

-         Staryu, getto d’acqua!

Butterfree schivò agilmente l’attacco d’acqua.

-         Butterfree, spore paralizzanti! – gridò Ash.

-         Staryu, lavati via immediatamente le spore! – disse la ragazza con grinta e le spore se ne andarono via.

-         Butterfree, polvere soporifera! – gridò Ash, che non si lasciava scoraggiare.

Butterfree sbatté di nuovo le ali e questa volta riempì l’aria con pagliuzze d’argento.

Ma Staryu non si lasciò cogliere impreparato: saltò in acqua prima che la Polvere potesse raggiungerlo.

Poi balzò fuori dalla piscina e si scagliò contro Butterfree, che cadde in acqua, sbattendo disperatamente, ma invano le ali.

Misty esultò. Il suo Staryu ce l’aveva fatta! Butterfree era fuori combattimento.

Nel frattempo una ragazza bionda era entrata nella palestra e stava guardando l’incontro senza farsi notare.

Ash era arrabbiato, ma un strana sensazione gli percosse il cuore. Percepiva di aver già vissuto quest’episodio, ma non si ricordava quando. Eppure quella ragazzina non l’aveva mai vista prima di oggi, ma la sua mente lo contraddice. Scosse il capo e lanciò un’altra Pokèball.

-         Pidgeotto, scelgo te! – gridò.

-         Staryu, ritorna! – afferrò un’altra Pokèball – io chiamo Starmie!

-         Pidgeotto, spazzalo via con il Superturbine! – ordinò.

-         Tuffati in acqua, poi attaccalo! – la ragazzina istruì il suo Pokèmon.

Starmie s’immerse in piscina appena in tempo. Risalì pochi secondi dopo, lanciato verso l’avversario.

-         Rispondi con un attacco d’ala! – ordinò Ash a Pidgeotto.

-         Adesso usa il tuo attacco raffica! – gridò Ash.

Starmie balzò in aria. Pidgeotto sbatté le ali. Una fortissima raffica di vento sbalzò Starmie e lo buttò in aria, mandandolo a sbattere contro le porte della palestra e infine a terra.

-         Oh, no! L’energia di Stramie sta per esaurirsi! – gridò allarmata.

Se Starmie avesse perso la sua energia, Ash avrebbe vinto l’incontro.

-         Coraggio Starmie! – lo esortò la ragazzina – c’è la puoi fare!

Poi uno strano rumore la fece voltare di colpo. Sembrava il rumore di pietre che si infrangono.

Misty si guardò intorno e vide che uno dei muri della palestra stava crollando.

Il muro cominciò a sbriciolarsi sotto i suoi occhi.

Improvvisamente, una grande macchina avanzò attraverso la breccia nella parete.

Era un enorme macchina argentea con un grande tubo flessibile collegato a un corpo centrale. E a cavallo della macchina c’era il Team Rocket: Jessie, James e Meowth.  

-         Ma chi siete?!- urlò Misty sbigottita dalla sorpresa.

-         Scusate l’interruzione, gentili signori…- sghignazzò Jessie.

-         …ma abbiamo dei Pokèmon d’acqua da rubare!- James completò la minaccia- i Pokèmon d’acqua sono avvantaggiati in acqua- continuò.

-         Ma se noi risucchiamo tutta l’acqua…- propose Jessie.

-         …i Pokèmon saranno indifesi e noi potremo prenderli!- concluse Meowth.

Ciò detto, il Pokèmon gatto azionò un interruttore sulla gigantesca macchina.

Misty guardava incredule, mentre dalla macchina emergeva un gigantesco tubo, che andava a immergersi nella piscina e comincia ad aspirare l’acqua.

La ragazzina restò a bocca aperta quando si rese conto di ciò che accadeva: la macchina era un gigantesco aspiratore. Il Team Rocket stava risucchiando l’acqua della piscina!

-         Devo fermarli! Con quell’affare, finiranno per catturare tutti i Pokèmon d’acqua!- disse Misty, poi si rivolse a Meowth- Ehi, quell’acqua non è tua!

-         D’accordo. Ora te lo restituisco!- Meowth sorrise.

Il Pokèmon gatto azionò un altro interruttore. Il tubo flessibile si sollevò dall’acqua. Quindi spruzzò un fortissimo getto che colpì Ash e  Misty, e li buttò a terra.

Il Team Rocket scoppiò in una fragorosa risata. Meowth rimise il tubo in acqua e riaccese l’aspiratore. Il tubo risucchiò l’acqua della piscina…e non solo quella: catturò Goldeen e Seel.

Ancora stordita dal getto d’acqua, Misty aprì gli occhi appena in tempo per vedere i Pokèmon d’acqua nelle grinfie del Team Rocket.

-         Pikachuuuu!- gridò Pikachu che era caduto in piscina e il tubo della macchina del Team Rocket stava per risucchiarlo.

-         Pikachu! Finalmente ti abbiamo preso!- gridò James.

-         Pikachu! No!- gridava disperato Ash, in preda al panico.

Poi il suo volto si rischiarò.

-         Ho trovato!- disse- L’acqua conduce l’elettricità. Pikachu, Superfulmine!

-         Pika!- gridò il Pokèmon elettrico, da cui sfavillavano delle minuscole scintille dalle sue rosse gote.

Pikachu si concentrò con tutta la sua forza. A quel punto rilasciò una massiccia scarica di elettricità.

Crepitando, l’energia risalì il corso d’acqua, entrò nel tubo e investì di elettricità il gigantesco aspiratore metallico.

Jessie, James e Meowth gridarono quando l’elettricità li colpì. La potenza della scarica li fece volare al di sopra della macchina, fuori dalla breccia nella parete e poi su, fino al cielo.

-         Anche stavolta il Team Rocket ha fallito la missione!- gridarono insieme.

-         Bravo, Pikachu!- applaudì Ash.

Ma la macchina era ancora in funzione e continuava ad aspirare ogni cosa, compreso Pikachu.

Misty corse all’aspiratore e invertì l’interruttore. Il tubo flessibile risputò tutta l’acqua in piscina. Quindi rilasciò Goldeen, Seel e Pikachu, tutti sani e salvi.

Un applauso risuonò all’ingresso della palestra.

-         Sei stato bravo, ragazzino!- uscì la ragazza bionda.

-         Daisy! Che ci fai qui?- chiese stupita Misty.

-         Che domande, sono venuta a vedere come te la cavavi con la gestione della palestra, sorellina. A quanto vedo, la palestra avrà bisogno di una bella sistemata- disse con ironia.

-         Unf, se eri qui già da tempo, perché non sei intervenuta anche tu?

-         Scherzi, perdermi lo spettacolo? Preferivo osservarvi da lontano mentre combattevate.

-         Ah, già!- Misty si rivolse ad Ash- Non abbiamo terminato il nostro incontro!- gli fece notare.

-         Lo so, e stavo vincendo io!- sottolineò Ash.

-         Come hai detto, scusa?- chiese Misty con rabbia.

Daisy si intromise fra i due.

-         Potremo dire che il vostro incontro è stato rinviato per, non so…per siccità- propose- almeno così, non ha perso nessuno.

-         Ma io volevo vincere!- protestò Misty.

-         E io volevo conquistare la Medaglia Goccia- disse Ash guardandosi le scarpe- a questo punto credo che non l’avrò mai.

-         Ti sbagli- Daisy sorrise e si avvicinò ad Ash- voglio comunque darti la medaglia- disse consegnandogli la gemma azzurra.

-         Perché gli vuoi dare la medaglia?- chiese Misty incredule- non ha vinto!

-         Beh, io non credo proprio. Devi ammettere che se Ash avesse usato Pikachu fin dall’inizio, con i tuoi Pokèmon d’acqua non avresti vinto l’incontro- spiegò Daisy- E poi è stato Pikachu, a salvare i nostri Pokèmon d’acqua dal Team Rocket.

Misty sospirò rassegnata. In fondo al cuore sapeva che Daisy aveva ragione, ma il suo orgoglio non riusciva ad accettare una sconfitta.

-         Unf, fate come volete!- sbuffò Misty.

Fu come un lampo…un flash- back…dei ricordi che non pensava di possedere…Ash ricordò di aver già vissuto quell’esperienza. Si ricordò anche di Misty e Brock, i suoi amici di avventura.

Ma che sta succedendo?- si chiese Ash.

-         M- Misty…-disse Ash, ancora stordito- sei Misty, vero? Ti ricordi di me, Ash?

-         Eh?- Misty lo squadrò- ma se solo oggi ti ho visto per la prima volta!

-         Ma come…sono io, Ash! Ash Ketchum!- ribadì ancora confuso.

-         …?- lo fissò come se fosse pazzo- no, non ti ho mai visto.

Ash non riusciva ancora a comprendere…la sua amica Misty non lo riconosceva più. Ma perché?   

-         Non posso credere che tu ti sia dimenticata di me…-disse triste Ash.

Misty lo guardò.

-         Uhm…credo che tu mi stia confondendo con un'altra. E’ sempre la solita storia!- fece una smorfia.

-         Come?- chiese Ash.

-         Beh, vedi Ash, qui a Cerulean City ci sono due Misty. Ti sarai confuso con l’altra- spiegò Daisy- Ehi, che ne dici di venire da noi?- chiese- è quasi ora di pranzo e nostra madre ci sta preparando un delizioso pranzetto. Visto che ci hai aiutato, ti invitiamo a pranzo!

-         Ma io non so se…- indugiò Ash.

-         Che?- si sbalordì Misty, che non gradiva la presenza di Ash- ti si a dato di volta il cervello?

-         Oh, suvvia!- si rivolse ad Ash- non ascoltare quella testarda di mia sorella, sei a tutti gli effetti benvenuto a casa nostra, così avrai l’occasione di conoscere la Misty che cerchi.

-         Ah…grazie- si imbarazzò.

In effetti in mattinata non aveva ancora toccato cibo e adesso il suo stomaco reclamava delle pietanze e questo riguardava anche per Pikachu.

-         Pika!- ringraziò anche Pikachu.

-         Uffi, decidi sempre tu!- sbuffò Misty.

Ash seguì Daisy e Misty verso la loro casa.

Ash non si riusciva a capacitarsene dell’accaduto. La Misty che conosceva non lo riconosceva, quasi fosse un estraneo. Perché si era dimenticato di lei? E perchè solo ora gli si erano riaffiorati i ricordi, anche se ancora incompleti? E da quando c’erano due Misty a Cerulean City? Andando a casa loro, avrebbe svelato il mistero?

Voleva vederci chiaro e solo stando con loro avrebbe capito.

 

FINE PRIMA PARTE

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Spero che vi sia piaciuta. E' la mia prima fan fiction sui Pokèmon. Non siate duri, please, però mi piacerebbe sapere il vostro parere. I miei piccoli commenti sono racchiusi in parentesi []. Quando la scrittura è in corsivo si riferisce ai pensieri di Ash, ciò che lui pensa.

Pokèmon & Company non sono di mia proprietà.

   
 
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