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Autore: RiverWood    17/03/2016    3 recensioni
"Forse Clarke e Lexa non hanno avuto questa possibilità, ma tu ed io abbiamo tutto il tempo del mondo."
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: FemSlash | Personaggi: Altri, Clarke Griffin, Lexa
Note: OOC, Otherverse | Avvertimenti: nessuno
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Le dita di Eliza pizzicavano con delicatezza il bordo del tessuto della maglietta di Alycia, che sporgeva da un fianco. Non erano movimenti precisi ma distratti e pigri, tanto bastava però per distrarre Alycia dalla sua lettura del copione.

La ragazza mora si sistemò gli occhiali sul naso e lanciò un'occhiata alla sua amica distesa a pancia in aria accanto a lei, il copione della bionda abbandonato pochi centimetri da lei.

Quando Eliza le aveva proposto di vedersi nella sua roulotte per studiare insieme le nuove battute della puntata, Alycia non si aspettava che la bionda preferisse fare letteralmente di tutto tranne che lavorare.

"Che stai facendo?" chiese con un tono vagamente divertito.

Eliza non si voltò a guardarla, mantenne gli occhi puntati sul soffitto e diede una scrollata di spalle.

"Credevo avessi detto di voler lavorare insieme per entrare più nei personaggi e nella scena," riprovò la mora.

Non era raro che si scambiassero certe battute tra loro; avevano un legame forte ed era diverso rispetto a quello che aveva stabilito con gli altri membri del cast e della crew.

Eliza era diversa. Eliza era... Eliza. Non avrebbe saputo come descriverla meglio.

La bionda questa volta si girò e si puntellò sui gomiti e sollevò entrambe le sopracciglia osservandola, poi indicò la porta con un cenno del capo.

"La porta è sempre lì se vuoi andare." rispose.

Non diceva sul serio, Alycia lo sapeva, ormai aveva imparato a riconoscere i diversi toni della voce che Eliza utilizzava con lei o semplicemente quando era fuori dall'occhio delle telecamere. Non era sicura però che avrebbe potuto dare loro una vera e propria definizione.

Questa volta però, Alycia finse un'espressione di sorpresa e fece forza sulle braccia per rimettersi in piedi, pronta ad uscire. Persa nella fluidità dei suoi movimenti, non riuscì a cogliere l'espressione quasi allarmata di Eliza che subito scattò in avanti allacciando le braccia ai suoi fianchi.

Non che Alycia avesse preso in considerazione l'idea di andarsene anche per un millesimo di secondo, ma era comunque soddisfacente notare l'effetto che riusciva ad avere sulla bionda. Senza considerare che il suo outfit attuale non era esattamente consigliabile per uscire all'aria aperta: un semplice paio di shorts di jeans, che sparivano sotto la lunghezza dalla sua maglia bianca a maniche corte extra large con il logo della NASA.

Decisamente non adatto per Vancouver.

Eliza si complimentò mentalmente per aver lasciato il riscaldamento della roulotte al massimo mentre girovagavano per il set durante la mattinata, perché era solo grazie a quello se aveva avuto la fortuna di contemplare Alycia per gli ultimi 45 minuti in tutta la sua perfezione. O quasi. Beh... forse per il resto avrebbe ancora potuto lavorarci un po'.

"Dove credi di andare?" camuffò le sue parole con uno strano finto accento da cowboy, mentre tirava indietro la figura della mora che non opponeva resistenza.

"Tu mi hai appena dato il suggerimento." replicò Alycia lasciandosi trascinare verso quello che sembrava tanto essere il divano della piccola casa su ruote di Eliza.

"Da quando prendi sul serio i miei suggerimenti?" le labbra di Eliza strofinarono sulla sua spalla coperta dalla maglietta, ma Alycia rabbrividì comunque al contatto.

"Stai dicendo che non dovrei prenderti sul serio, Taylor?" replicò ancora una volta.

Eliza si sedette sul divano facendo cadere Alycia su di lei. Aggrottò le sopracciglia per diversi secondi, prima di scuotere la testa.

"Questo non è quello che ho detto."

Alycia si sistemò meglio sul divano, la testa poggiata su un bracciolo e le gambe distese sul ventre di Eliza. Per essere una posizione improvvisata sul momento, non era affatto scomoda. La bionda si abbandonò contro il resto dei cuscini, chiuse gli occhi ed emise un gemito di approvazione.

Rimasero in silenzio per diversi minuti, poi Alycia risollevò il copione e riprese a sottolineare le sue battute con l'evidenziatore che aveva in mano.

"Sul serio?" le chiese Eliza con tono quasi esasperato all'improvviso.

"Sul serio cosa?" ribatté la mora senza staccare gli occhi dal plico di fogli di fronte a sé.

"Sei davvero decisa a portare avanti il lavoro mentre possiamo goderci questi minuti di pace e relax?"

Alycia sollevò gli occhiali con la punta dell'indice e passò delicatamente il polpastrello sull'occhio, poi fece ricadere la lente al suo posto.

"Non capisco la tua totale avversione verso ciò che sto facendo invece... credevo che Jason ci volesse pronte per domani," rispose confusa.

"È fra due giorni, Aly, e onestamente non capisco nemmeno per quale motivo ti stressi così tanto su quel copione; lo saprai alla perfezione e andrà tutto alla perfezione, semplicemente perché sei un talento naturale e quel ruolo, Lexa..." Eliza fece un pausa e sorrise fra sé e sé scuotendo la testa. "No, quello non è un semplice ruolo, quello è completamente il tuo ruolo. Nemmeno tra un centinaio di anni credo che sarei capace di trovare una persona in grado di vestire i panni di Lexa, di sentirla davvero, di portarla fuori dallo schermo con ogni interpretazione, come fai tu."

Alycia fissava la sua amica, immobile, gli occhi che tradivano un'espressione di puro stupore.

Certo, diverse volte ormai aveva ricevuto dei complimenti per il suo modo di recitare, in particolare per il ruolo di Lexa, ma mai Eliza era stata così tanto esplicita a riguardo.

Di solito i loro complimenti si esprimevano attraverso un abbraccio al termine delle scene o uno sguardo caloroso prima di far calare l'ombra dei loro personaggi su di loro.

Eliza sembrò accorgersi dello stato della mora e le diede un buffetto sulla gamba esposta.

"E non guardarmi così, sai benissimo di cosa parlo," la mano posata sulla gamba di Alycia si mosse lentamente salendo e scendendo, disegnando cerchi astratti con la punta delle dita. "Riesci a mettere in ombra chiunque quando ci sei tu sullo schermo." 

Al contrario di quello che chiunque altro avrebbe potuto pensare, Alycia sentiva benissimo che il tono di Eliza era semplicemente carico di reverenza e adorazione, nessuna traccia di gelosia o invidia. Così erano anche i suoi occhi azzurri come il cielo, traboccanti di un affetto che lei non aveva mai visto prima.

O forse non l'aveva mai notato e c'era sempre stato?

Alycia aprì la bocca per dire qualcosa, ma si accorse di essere a corto di parole. Eliza la fissava, ma non si aspettava davvero di ricevere una risposta, però attendeva comunque, in silenzio, dandole il tempo di riordinare i suoi pensieri.

"N-non so... non so che dire, Eliza." fu tutto ciò che riuscì a far rotolare fuori dalla sua bocca alla fine.

- Complimenti, Alycia. Davvero,complimenti. Il premio per l'idiota dell'anno è tutto tuo - pensò schiaffeggiandosi mentalmente.

Eliza sorrise, era un sorriso misto fra tenerezza e qualche altra dannata cosa che la mora non riusciva a cogliere bene. Forse non conosceva poi la sua amica così tanto come credeva.

"Non hai bisogno di dire nulla." la rassicurò.

E il respiro di Alycia si fermò per diversi istanti, perché quelle parole erano così simili a quelle che Clarke aveva rivolto a Lexa. Così simili che Alycia si chiese se per un istante non fossero di nuovo scivolate nei loro ruoli.

Clarke e Lexa.

Lexa e Clarke.

E forse sarebbe dovuta rimanere più sorpresa quando l'istinto di sporgersi ancora un po' in avanti e baciare Eliza le sfiorò la mente. Sarebbe stato così naturale, così semplice, così... reale. Questa volta sarebbe stato reale. Questa volta sarebbe stato solo un momento loro, nessuna telecamera a riprenderle, niente voce di Jason ad urlare "STOP. TAGLIA.", niente Clarke e Lexa.

Solo loro due.

Solo Eliza e Alycia.

Se ci pensava bene poi, Alycia non avrebbe saputo dire se durante quelle scene erano stati i loro personaggi ad interagire o lei ed Eliza. Forse entrambi i ruoli erano entrati in gioco... perché era stato così semplice perdersi nuovamente tra le labbra di Eliza, nell'urgenza che avevano i suoi movimenti, nei pozzi azzurri che l'ammiravano con tanta devozione.

"Alycia? Tutto bene?" la bionda le schioccò due dita davanti al viso e lei ripiombò nella realtà.

"Cosa? Uh, sì... certo, tutto benissimo." cercò di mostrare più disinvoltura possibile.

Eliza le lanciò un'occhiata stranita, ma non commentò.

"Okay. Beh, ti lascio lavorare allora, così non ti disturbo... mi trovi sul letto se hai bisogno di me." l'avvisò la bionda scostando gentilmente le gambe dal suo ventre e alzandosi in piedi.

Raccolse il suo copione da terra e Alycia non riuscì a fare a meno di notare quanta pelle lattea e perfetta riusciva a vedere. Eliza con solo i suoi slip e una maglietta lunga addosso sarebbe stata da considerare illegale. Eppure era lì che si aggirava tranquillamente per la piccola cucina, passandosi una mano tra le sue morbide onde dorate, prima d'imboccare il breve corridoio che l'avrebbe condotta alla sua stanza per dormire.

Alycia deglutì pesantemente, forse per la decima volta da quando aveva messo piede in quella dannata roulotte, e scattò in piedi, il copione e l'evidenziatore abbandonati sul divano e i passi veloci che seguivano quelli della bionda.

Eliza non si accorse subito di averla alle spalle, fu probabilmente uno dei respiri agitati di Alycia a tradirla.

Si voltò con un sopracciglio inarcato e lo sguardo sorpreso.

"Ehi, che succed-" le sue parole furono interrotte dalle labbra di Alycia che si posarono sulle sue con urgenza e passione al tempo stesso.

Eliza spalancò gli occhi e, colta di sorpresa, indietreggiò di un passo. La distanza tra di loro era ancora minima, ma ogni centimetro tra le loro labbra era quasi doloroso.

La realizzazione sembrò scivolare come una doccia ghiacciata su Alycia.

"Oh mio dio... oh mio dio Eliza, scusami, mi dispiace da morire, scusami tan-" questa volta furono le labbra di Eliza a catturare le sue.

Il bacio fu altrettanto carico di passione, ma meno irruento del precedente. Eliza fece scivolare una mano a circondare i fianchi della mora e un'altra sul retro del suo collo per spingerla impossibilmente più vicina. Alycia si lasciò scappare un gemito tra il dolore e il piacere quando sentì Eliza morderle con forza il labbro inferiore per poi passarci sopra la lingua.

Per un momento si ritrovò nella scena del bacio nella stanza di Lexa. Ricordava perfettamente la punta della lingua di Eliza che chiedeva implicitamente di poter scivolare dentro; Alycia avrebbe potuto giurare di aver visto l'espressione contrariata della sua amica bionda quando avevano dovuto interrompere la scena, senza la possibilità per Eliza di continuare ciò che stava iniziando a piacerle fin troppo.

Ma adesso non c'era alcun tempo di scena, né un copione, niente se non loro due. E Alycia voleva che Eliza avesse tutto il tempo del mondo questa volta.

S'incontrarono a metà strada durante il bacio, la mano della bionda le strinse un fianco possessivamente e le sollevò la maglietta, Eliza non perse tempo nel lasciar scivolare quella mano all'interno, pronta ad accogliere ogni millimetro di quella pelle bronzea che desiderava ormai da troppo tempo. Alycia le facilitò il compito sfilandosi la maglia e lasciandola cadere alle sue spalle.

La prima scia di baci di Eliza le ricoprì il collo e la gola, Alycia le morse la spalla e il gemito che scivolò fuori dalle labbra della bionda fu tra i più voluttuosi mai sentiti. Senza accorgersene si liberò il più in fretta possibile anche della maglia di Eliza. 

Alycia non era pronta alla visione che le si parò davanti, forse non lo sarebbe mai stata, i raggi del sole che penetravano dalle tapparelle semi-alzate si riflettevano su quella pelle d'alabastro, perfetta in ogni centimetro.

Alycia posò le mani sulle spalle di Eliza e l'allontanò di poco dal suo corpo, poi con le lunghe dita prese a contornare i lineamenti delicati del suo volto, si portò alle labbra il polso di Eliza e baciò il tatuaggio che vi era disegnato.

Quando le loro labbra si rincontrarono, non c'era più traccia della precedente frenesia, c'era più calma, c'era più dolcezza.

Indietreggiando senza guardare, Eliza le guidò sul bordo del suo letto, tirando la mora con sé. E tutto ciò che Alycia riuscì a pensare, prima che la sua mente divenisse completamente bianca a causa del piacere, fu: "Tutto il tempo del mondo. Questa volta voglio tutto il tempo del mondo con te, Eliza."

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Un raggio di sole colpì gli occhi ancora chiusi di Alycia costringendola ad aprirli piano. L'australiana batté le palpebre un paio di volte per abituarsi alla luce proveniente da fuori, si voltò a lato e mise a fuoco la splendida visione della schiena bianca di Eliza rivolta verso di lei; il resto del suo corpo avvolto disordinatamente tra le lenzuola.

Alycia sorrise perché quella scena le sembrava così familiare da non crederci. Iniziò delicatamente a tracciare con la punta delle dita figure astratte sulla schiena e sul braccio di Eliza. La bionda distese i muscoli ed emise un mugolio di apprezzamento, prima di voltarsi verso Alycia e distendere le labbra in un sorriso ampio.

"Sembra che i ruoli si siano invertiti..." mormorò con la voce resa ancora più roca e bassa a causa del sonno.

Alycia si posizionò con il viso sorretto da una mano, nella migliore interpretazione possibile di Clarke Griffin.

"È davvero un peccato che tu non abbia un tatuaggio sulla tua schiena, o avrei iniziato a fare delle domande anche io."

Scoppiarono entrambe a ridere. Eliza allungò una mano e intrecciò le sue dita con quelle di Alycia, si portò quella mano alle labbra e la cosparse di baci morbidi; il tutto sotto lo sguardo rilassato e felice della mora.

Dopo un periodo di tempo che sembrò interminabile ad entrambe, Eliza chiuse la distanza tra loro e posò la testa sul petto di Alycia, lei prese a giocare con quelle ciocche dorate fino a quando non decise di spezzare il silenzio.

"Ci pensi mai a quanta verità ci sia stata dietro tutte le nostre scene girate insieme e quanta poca finzione?" chiese.

Sapeva che era un rischio, sapeva che si stava esponendo di fronte ad Eliza, era una confessione vera e propria... forse non nel modo più classico possibile, ma sapeva che la sua amica avrebbe capito.

Amica.

Perché adesso suonava così sbagliata quella parola associata al nome della bionda?

Erano ancora amiche? Erano qualcosa più di quello? Qualcosa meno? Non lo sapeva ancora e non aveva intenzione di pensarci al momento.

Lo avrebbero capito insieme.

Eliza annuì.

"Ogni volta... ogni volta, al termine delle riprese, mi chiedevo se quelle parole che avevi pronunciato appartenevano esclusivamente a Lexa o se in esse ci fosse qualcosa della vera Alycia"

Alycia le posò un bacio tra i capelli e uno sulla tempia destra.

"Perché non me l'hai mai detto?"

Eliza si strinse nelle spalle.

I loro occhi non erano in contatto in quel momento, ma era esattamente come parlare faccia a faccia.

"Cosa avrei dovuto dirti? Non ricordo nemmeno quando ho iniziato a sentire questi sentimenti per te e poi... rapida come eri arrivata, eri andata via. La seconda stagione era già finita e tu sei stata chiamata per girare Fear The Walking Dead ed io non ero nemmeno sicura se ti avrei rivista o-" le labbra di Alycia la  interruppero nuovamente.

La mora le aveva alzato il mento con due dita e le aveva chiuso le labbra con le sue.

"Sono qui. Sono qui, Eliza... sono qui e non vado da nessuna parte. Nessuno show, nessuna morte sullo schermo, nessun dovere verso un qualsiasi popolo, basterà a tenermi lontana da te... se è questo quello che anche tu vuoi, se sono io ciò che vuoi."

Eliza si sollevò all'altezza di Alycia e, senza doverci nemmeno pensare, le strinse le braccia al collo e fece scontrare le loro labbra ancora una volta. Il bacio fu lento e carico di passione e di tutte quelle cose che avrebbero voluto dirsi e che si sarebbero dette.

Si staccarono solo per mancanza di ossigeno.

"Sei tu ciò che voglio." affermò con decisione Eliza.

Alycia sorrise e la tirò più vicina a sé in un abbraccio.

Rimasero in quella posizione senza dire altro.

Il sole fuori stava quasi per tramontare, s'iniziava ad intravedere il crepuscolo e le prime luci della sera.

Quando Alycia spezzò il silenzio, fu solo per sussurrare all'orecchio di Eliza.

"Forse Clarke e Lexa non hanno avuto questa possibilità, ma tu ed io abbiamo tutto il tempo del mondo."

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Nota: tecnicamente è stato confermato che le scene della 3x07 sono state le ultime ad essere state girate con Alycia, quindi le riprese per il finale di stagione a Vancouver devono essere state effettuate prima, ma per il bene di questa one-shot cambiamo un po' l'ordine cronologico degli eventi :') 

 

  
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