Storie originali > Romantico
Ricorda la storia  |      
Autore: the_dreamer97    18/03/2016    0 recensioni
"...in campo sentimentale non esistono mezze misure: o si vince o si perde..."
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Nei secoli passati e anche oggigiorno si parla spesso di amore e innamoramento. Entrambi sono sentimenti complicati in cui interagiscono diversi fattori sia a livello fisico che psicologico, infatti vengono percepiti diversamente in ogni individuo tanto da essere confusi spesso tra di loro. In realtà per innamoramento si intende una forte pulsazione che si sprigiona nel momento in cui si avverte un intenso coinvolgimento nei confronti dell'altro: questo momento è più comunemente definito col termine 'infatuazione' che poi può finalizzarsi nell'amore, il sentimento totalizzante per eccellenza, oppure può spegnersi lentamente col tempo. L'amore rappresenta l'elevazione all'assoluto, una sfida, uno stimolo naturale alla continua ricerca, l'attrazione per ciò che è estraneo e inesplorato, un bisogno di soddisfare i desideri dell'altro e arrivare alla conquista di una possibile felicità che può essere effimera o duratura. In ogni caso, in campo sentimentale non esistono mezze misure: o si vince o si perde; si tratta di un istinto primordiale che si dibatte tra i due estremi dell'inferno e del paradiso. Ma non sempre questi due sentimenti sono ricondotti al sacro, ossia una forza che è in grado di innalzare l'uomo spiritualmente: Catullo, per esempio, nella sua poesia "Odi et Amo" descrivere di provare emozioni contrastanti nei confronti dell'amata Lesbia. Lesbia incarna l'oggetto di un amore altalenante, diviso fra momenti di felicità sublime e attimi di cupa infelicità, da cui derivano gioie intensissime e acute sofferenze. Catullo infatti si sente molto spesso ferito, trascurato e abbandonato dall'amante. Ma il problema determinante è che egli non riesce a comprendere i termini della sua psicologia, non sa rispondere alla domanda che lo opprime, ossia per quale motivo ama e odia contemporaneamente; la sua anima è divisa in una parte sensitiva e in una razionale, con il conseguente distacco tra mente e cuore. Alla fine, lui capisce di essere impotente di fronte a questa forza distruttrice che è pura irrazionalità. L'amore torna anche in Dante quando nel capitolo quinto dell'Inferno descrive e partecipa alla vicenda di Paolo e Francesca: "Amor c'ha nullo amato amar perdona, mi prese del costui piacer sì forte, che come vedi ancor non mi abbandona". Questa frase spiega che la passione è un impulso al quale nessun uomo può sottrarsi, è una potenza in grado di sottomettere il mondo, di mettere in ginocchio l'animo umano rendendolo schiavo e a volte folle, conducendolo nella maggior parte dei casi alla morte. Questo tema è affrontato anche da Leopardi e assume il suo significato in base al celebre binomio amore-morte. Leopardi interpreta il sentimento come un inganno estremo, la conferma della vanità del tutto, addirittura invidia colui che è morto in quanto lui si sente perennemente tormentato e frustrato. Egli considera la morte non come la vede la gente comune, codarda e vile, bensì come una bellissima fanciulla nel seno della quale il poeta solo, sereno e addormentato spera di morire abbandonando il capo. Infine Cardarelli nella sua poesia racconta un altro aspetto negativo dell'amore, la separazione: "Ora che t'ho lasciata la vita mi rimane quale un'indegna, un'inutile soma da non poterne avere più alcun bene". La visione di Leopardi insieme a quella di Cardarelli è fortemente pessimistica ma veritiera in parte: infatti dopo la fine di una relazione si perde il proprio punto di riferimento, uno dei motivi per cui essere felici, si crea un vuoto nell'anima che niente e nessuno può colmare e ci si lascia travolgere dall'angoscia. La conclusione è che l'amore non si può descrivere a parole, è una sensazione inspiegabile che ricompare in un individuo sempre in maniera nuova e differente, come se fosse la prima volta. Esso ha inizio quando non è più fondato sull'idealizzazione della persona amata ma sull'accettazione dell'altro, dei suoi difetti e delle sue debolezze. Amare è sinonimo di condivisione e sacrificio e soprattutto donarsi completamente senza riservatezze o condizionamenti.
   
 
Leggi le 0 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: the_dreamer97