Avrebbe dovuto essere uno dei giorni più felici della sua vita: si era immaginato più volte come sarebbe stato il momento dell'apertura delle porte della sala parto, con l'infermiera che chiamava a gran voce il suo nome, invitandolo ad entrare per poter vedere suo figlio.
Vedeva già sua moglie stringere amorevolmente il fagottino tra le braccia e, magari, permettergli di tenere suo figlio per la prima volta, correggendolo perché un neonato andava preso delicatamente tra le braccia, tenendo la testolina sorretta verso l'alto.
Era da quando Hinata gli aveva parlato della sua gravidanza che lui non vedeva l'ora di vedere Boruto, ma non avrebbe mai voluto che il giorno della nascita di suo figlio riportasse ricordi spiacevoli ed era per questo che, quando aveva visto l'infermiera prenderlo di parte per metterlo a corrente della notizia, gli era sembrato come se un qualunque altro suono fosse diventato ovattato, quasi del tutto impercettibile.
Avrebbe voluto urlare, ma era del tutto conscio che, probabilmente, l'unico suono che sarebbe riuscito ad emettere sarebbe stato singhizzo a malapena represso, perché gli occhi gli bruciavano talmente tanto che era quasi certo che avrebbe finito per piangere come un bambino davanti a tutti.

Hinata aveva un'espressione serena, in volto: gli faceva rabbia il fatto che la donna avesse il volto tanto rilassata da sembrare che stesse dormendo, perché quello stato apparente veniva tradito dalla mano già troppo fredda che, tremante, stava stringendo convulsamente, come a trovare la forza necessaria per poter affrontare da solo ciò che avrebbe voluto fare insieme a lei.
Non un solo rumore si era sentito nella stanza bianca dell'ospedale, mentre pronciava le ultime, dolorose, parole d'addio, accompagnate dal pianto disperato di un bambino che, disgraziatamente, non avrebbe mai più avuto l'occasione di sperimentare l'amore di una madre.






Salve a tutti!
Sono KaworuParade e questo è stato il mio primo tentativo di pubblicazione su Efp, anche se indicativamente scrivo da quasi quattro anni (e da prima ancora le mie malsane idee prendevano vita nella mia testa). Non ho mai pubblicato tutta la roba che ho scritto e/o pensato, al massimo l'ho mostrata ad un gruppo di amici già registrati sul sito che mi hanno aiutata tantissimo a scrivere in un modo quantomeno decente, correggendomi tutto ciò che mandavo a loro (e vi assicuro che, all'inizio, facevo veramente schifo).
Questa, in particolare, stava ammuffendo sul mio cellulare dalla bellezza di cinque mesi: la NaruHina non è la mia OTP, nonostante sia una coppia che shippo, ma a questa AU ci tengo particolarmente perché è stato uno dei miei primi esperimenti, per quanto riguarda l'angst (il mio genere preferito, tra l'altro).
E sì, conoscevo questo sito già da molto tempo prima di iscrivermi, ma... diciamo che sono incredibilmente pigra e che non ero ancora pronta ad aprirmi al giudizio della gente.
Ah, si era capito che non sono brava con i titoli?
Grazie per aver letto questa piccola storiella!
Baci baci,
KaworuParade