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Autore: Open The Steins Gate    19/03/2016    0 recensioni
Che cos'è l'amore? Non esiste una definizione che ne raccolga l'essenza. Le risposte a questa domanda sono tutte giuste e tutte sbagliate. Non esiste una verità assoluta, tutto è relativo. Relativismo.
Cos'è l'amore quindi? Forse non esiste risposta, forse l'amore è solo sensazioni, forse l'amore è egoismo o altruismo, volere stare bene o far stare bene, essere felici o rendere felici. L'amore è tutto, l'amore è niente. L'amore dà, l'amore toglie.
Però amare fa parte della vita e una vita senza amore difficilmente è immaginabile o concepibile: amore fraterno, amore paterno, amore materno, amore al primo sguardo, amore cieco...
Possiamo vivere senza amore? Sì, l'amore può far male, perché soffrire?
Possiamo vivere senza amore? No, vivere senza amore non è vivere. Vivere è anche soffrire.
L'amore è una giostra, un sali e scendi, può essere dolce, può essere crudele.
Questa è una storia che vuole parlare d'amore senza avere la pretesa di saperlo fare. D'altronde l'amore è inafferrabile e non può essere ingabbiato con delle parole.
Ringrazio le persone che mi hanno aiutato a concepire questo questo piccolo tributo all'amore: Vincent, Bahamut e per finire Kurisutina (Class of 13)... vi voglio bene ragazzi! -Darkri-
Genere: Romantico, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Phenogram (fenogramma) - In genetica esistono genotipo (caratteristiche che definiscono una persona a livello del genoma) e fenotipo (caratteristiche manifestate da un essere vivente, come il colore degli occhi, dei capelli ecc...) Il fenogramma è un diagramma ad albero che lega dei taxa (raggruppamento di organismi reali, distinguibili morfologicamente e geneticamente da altri e riconoscibili come unità sistematica, posizionata all'interno della struttura gerarchica della classificazione scientifica) sulla base di stime ottenute dalla similarità complessiva degli organismi, ossia sulla classificazione fenetica. In questa storia ognuno dei personaggi fa della cioccolata per qualcuno di importante. Di fatto è come se tutti loro fossero associati in un fenogramma basato sulla caratteristica dell'amore.

14 febbraio 

La luce che filtra dagli scuri le illumina gentilmente il viso. Nonostante sia inverno questa giornata di metà febbraio promette di essere calda e serena... in realtà è sveglia già da un po', ha fatto ancora quel sogno dove lui la stringe forte e sembra di essere sul punto di scoppiare in lacrime. Lei, solitamente così razionale, si chiede come mai da tempo continua a fare questi sogni, che pur sembrando reali non sono lo specchio di situazioni che ha vissuto veramente.

 

 

«Forse devo ancora capire bene come funziona il cervello umano», pensa sorridendo la giovane scienziata mentre apre le finestre della camera d'albergo per illuminare del tutto la stanza. È tornata in Giappone perché verso fine mese deve presentare uno studio fatto insieme a dei colleghi, che però devono ancora raggiungerla. Aveva deciso di anticipare il suo arrivo di qualche giorno perché, anche se non lo avrebbe mai ammesso, le mancava... le mancava quel laboratorio un po' infantile e le mancavano le persone che lo frequentavano.
«Andiamo», dice ad alta voce mentre chiude la porta della camera e si accomoda la lunga chioma rossa dietro le spalle. La destinazione è il Laboratorio dei Gadget Futuristici.
Pochi minuti a piedi ed è arrivata... vorrebbe salutare Moeka e la piccola Nae, ma il "Braun Tube Workshop" è ancora chiuso, quindi sale le scale della palazzina e, arrivata alla porta, bussa. Ad accoglierla, con suo sollievo, non c'è lui: è consapevole del fatto che difficilmente sarebbe riuscita ad affrontarlo con ancora vivido in memoria il sogno che aveva fatto... anche se forse ha poco di cui stare tranquilla: ad aprire la porta è stato Daru e per di più sembra essere da solo.
«Makise-shi, ben tornata. Come mai così mattiniera? Credevamo che ti saresti presentata più tardi...», esordisce Daru stranamente con tono quasi formale.
« Grazie... semplicemente mi sono svegliata presto e non volevo passare la mattinata in albergo. Come mai sei da solo? », dice Kurisu mentre si toglie gli stivali e calza le pantofole.
«Okarin è uscito dicendo che aveva delle faccende urgenti da sbrigare e Mayushii è andata a fare compere». Poi il ragazzo prosegue dicendo: «Quindi per un po' saremo soli soletti». Quelle parole fanno suonare un campanello d'allarme nella testa di Kurisu, che si mette subito sulla difensiva.
«Non farti venire strane idee in testa, maniaco».
«Non potrei mai, lo sai bene che sono un gentiluomo… seppur perverso».
«Certo, come no... più che altro a me sembri il Re dei Pervertiti».
«Mi ferisci, Makise-shi. Il mio cuore è sì nobile, però tutto il mio amore è rivolto verso la luce dei miei occhi. Non potrei mai tradirla pensando certe cose di altre donne».
«Invece qualcosa mi fa credere che tu lo stia facendo… e per di più proprio in questo momento».
Non sono passati che pochi minuti e la situazione nel laboratorio si è già fatta assurda. Nonostante l'aria familiare che respira, la ragazza decide che sarebbe meglio evitare di rimanere da sola con Daru: ne va della sua sanità mentale. «Forse è per questo motivo che Okabe si comporta in maniera tanto assurda? È un modo per difendersi dall'altrettanto assurdo modo di fare di Hashida?», si chiede la ragazza dai capelli rossi.
«Hashida, credo proprio che aspetterò Mayuri-san qui fuori», dice senza cercare scuse. Dopo aver indossato nuovamente gli stivali si precipita fuori dal laboratorio e scende rapidamente le scale, lasciando Daru solo e confuso...

   
 
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