Anime & Manga > Steins;Gate
Segui la storia  |       
Autore: Open The Steins Gate    19/03/2016    0 recensioni
Che cos'è l'amore? Non esiste una definizione che ne raccolga l'essenza. Le risposte a questa domanda sono tutte giuste e tutte sbagliate. Non esiste una verità assoluta, tutto è relativo. Relativismo.
Cos'è l'amore quindi? Forse non esiste risposta, forse l'amore è solo sensazioni, forse l'amore è egoismo o altruismo, volere stare bene o far stare bene, essere felici o rendere felici. L'amore è tutto, l'amore è niente. L'amore dà, l'amore toglie.
Però amare fa parte della vita e una vita senza amore difficilmente è immaginabile o concepibile: amore fraterno, amore paterno, amore materno, amore al primo sguardo, amore cieco...
Possiamo vivere senza amore? Sì, l'amore può far male, perché soffrire?
Possiamo vivere senza amore? No, vivere senza amore non è vivere. Vivere è anche soffrire.
L'amore è una giostra, un sali e scendi, può essere dolce, può essere crudele.
Questa è una storia che vuole parlare d'amore senza avere la pretesa di saperlo fare. D'altronde l'amore è inafferrabile e non può essere ingabbiato con delle parole.
Ringrazio le persone che mi hanno aiutato a concepire questo questo piccolo tributo all'amore: Vincent, Bahamut e per finire Kurisutina (Class of 13)... vi voglio bene ragazzi! -Darkri-
Genere: Romantico, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Un'altra volta

Dato che l'atmosfera si è fatta più tranquilla e la consegna della cioccolata è già ampiamente cominciata, Ruka fa appello a tutto il suo coraggio e si dirige spedito verso Okabe con una risolutezza che stupisce i presenti.
«K-Kyouma... anzi, O-Okabe-san!», dice ad alta voce il ragazzo. «H-ho p-preparato dei cioccolatini per te! N-non pensare male... voglio regalarteli perché tu sei una persona davvero gentile, e perché nutro un profondo rispetto nei tuoi confronti... perciò... t-ti prego di accettarli!», grida a squarciagola il ragazzo per infondersi coraggio, mentre porge un sacchetto pieno di cioccolatini al ragazzo.
Gli altri sono di stucco, soprattutto Kurisu. «Perfino Urushibara-san, una persona così timida ed all'apparenza fragile come un bicchiere di cristallo, è riuscito a consegnare la cioccolata ad Okabe mostrando una determinazione incredibile. Mi chiedo perché... perché io...», pensa la giovane scienziata mentre dentro di lei prova una strana sensazione nei confronti di Ruka che non riesce a spiegare.
«Eh?», commenta stranito Okabe. «È una persona sempre gentile con tutti, alla vista fragile e bellissima, tanto da incantare tutti i presenti con la sua grazia... però è un ragazzo, e mi ha anche regalato la cioccolata per San Valentino!».
«Va tutto bene, Okabe...san?», dice Ruka rattristandosi avendo notato il disagio causato al ragazzo.
Okabe è visibilmente in difficoltà fino a che, ad un tratto, le esperienze vissute in un'altra Linea di Universo riaffiorano nella sua mente: «Maschio, femmina, fidanzati... se c'è qualcuno che ha fatto confusione, quello sono io. Ma che importanza ha questo? Lo sai, finalmente ho capito tutto: la verità è che io sono io, e Rukako non è che Rukako, la mia allieva». Un ghigno si dipinge sul volto del ragazzo.
«Rukako! Devo forse ricordarti, che il mio nome è Kyouma e non Okabe!?», grida all'improvviso il temibile scienziato pazzo. «M-mi d-dispiace... Kyouma-san!», si affretta a rispondere il minuto ragazzo.
 «Per questa volta sei perdonato, mio caro allievo... è un dono meraviglioso, e come tuo maestro lo accetto volentieri! Il nostro legame ne uscirà rafforzato e potrai padroneggiare al meglio lo stile di spada Seishin Zanma, FUHAHAHAHA!», dice Okabe cercando di far tornare a suo agio il ragazzo.

 

 

«Grazie infinite, Kyouma-san!», risponde Ruka con un sorriso raggiante.
Ora è Mayuri a prendere l'iniziativa. La ragazza si avvicina alla figura imponente che aveva appena assistito sbigottita alla sceneggiata di Okabe.

 

 

«Tenga, questa è per lei, Tennouji-san... grazie della sua ospitalità e della sua pazienza!», dice Mayuri mentre consegna una scatola dai colori sgargianti al padrone di casa.
«Ti ringrazio molto Mayuri-chan... spero che quello stramboide non ti dia fastidio. Se ci sono problemi dimmelo. Sai, potrei prendere seriamente in considerazione l'ipotesi di non aumentarvi l'affitto per qualche mese...».
La piccola Nae emerge timidamente da dietro quel corpo enorme, quando ci sono Mayuri o suo padre nelle vicinanze la bimba si sente al sicuro. «Mayuri-oneechan! Questa è per te, ti voglio tanto bene!», afferma la piccola porgendo una tavoletta di cioccolata alla ragazza.
«Wow! Grazie Nae-chan!». Le due dicono assieme "Tutturu~!" e poi scoppiano in una sincera risata.
Dopo aver finito di ridere Nae continua: «Grazie di aver preparato la cioccolata anche per papino! Lui è il papà migliore del mondo!», dice con l'onestà tipica dei bambini.
Quell'omone mastodontico si è sciolto in un attimo al solo udire le parole della figlia tanto adorata. «E tu sei il mio angioletto, Nae-chan!», dice Yuugo alla figlia mentre le gratta la faccia con la barba.
«Papà, la barba punge!».
Consegnata la prima cioccolata, Mayuri si gira verso Daru. «Ecco qui Daru-kun, questa è la tua», dice sorridendo Mayuri.
«Mayushii! Anche tu sei preda del mio fascino? Ti capisco, nessuna donna con un minimo di buon gusto potrebbe fare a meno di cadere ai miei piedi...».
«Daru-kun, per Mayushii sei un carissimo amico!», risponde la ragazza mentre volta le spalle al ragazzo.
«Mayu-shi non mi ama, sono tornato a essere un semplice paesano di livello 1, orz!».
«Ora rimane solo Okarin», dice fra sé e sé Mayuri.
A questo punto la ragazza estrae dal sacchetto che ha con sé una scatola dalle dimensioni esagerate e si avvicina al suo amico di infanzia.

 

 

«E per ultimo, ma non il meno importante... viene la persona che ha salvato Mayushii, un ragazzo davvero speciale per lei, grazie di tutto, Okarin! La cioccolata più grande è per te, spero che ti piaccia!», dice Mayuri porgendo la mastodontica scatola ad Okabe.
«Fuahahahahahahah, non potevo aspettarmi di meno dal mio ostaggio... credo che questo sia un caso da manuale di Sindrome di Stoccolma! Di certo un genio del mio calibro non poteva che ottenere il migliore dei risultati! Fuahahahahahahah! Il sottoscritto, Hououin Kyouma, apprezza molto il tuo gesto!», dice Okabe esibendosi nella sua classica posa da scienziato pazzo.
«Ma perché non la fa finita di atteggiarsi quell'idiota?», pensa Kurisu non apprezzando l'eccessiva reazione di Okabe al Valentino di Mayuri. «Se mi avesse detto che tutta quella cioccolata l'avrebbe usata per lui mi sarei opposta fermamente! Spero che gli vada di traverso».
Il tanto temuto momento è giunto. «È il mio turno... In questo momento vorrei trovarmi lontano da qui, magari nel mio laboratorio in America. Perché ho voluto infilarmi in questa situazione? Sono una scienziata, non una ragazza qualsiasi...».
Intuendo la difficoltà dell'amica, Mayuri decide di darle un incoraggiamento "tangibile" e la spinge verso Okabe.

 

 

«O-Okabe, questa l'ho fatta per te!», grida imbarazzatissima Kurisu mentre consegna la sua cioccolata ad Okabe.
Rimasto di sasso il ragazzo non sa come reagire. Nella vita si sarebbe aspettato di tutto, tranne che ricevere della cioccolata da Kurisu il giorno di San Valentino. La sua mente è vuota come mai non lo era stata prima. La spavalderia che l'aveva accompagnato fino a quel momento si era sciolta come neve al sole.
«Ah, grazie Assistente». È tutto quello che riesce a dire. Per lui è come essere entrato in un campo minato. Ha paura di farla arrabbiare come sempre e di conseguenza gli sembra giusto rispondere senza atteggiarsi come suo solito. In fondo forse gli stava dando la cioccolata solo come gesto di cortesia; meglio non farsi troppe illusioni.
«Come, Okabe... tutto qui? Solo un semplice grazie? Sei uno stupido!».
 Kurisu si sente ferita. In quei ricordi che non le appartenevano, anche se non lo voleva ammettere, le sceneggiate di Okabe in qualche modo avevano sempre contribuito a tirarla su di morale. E ora lui sembrava così freddo nei suoi confronti, nonostante ogni volta le chiedesse consiglio, nonostante ogni volta lei corresse in suo aiuto, nonostante dopo quell'abbraccio si fossero...
«Ti odio!». Pronunciando queste parole Kurisu si allontana di corsa dal gruppo.
I presenti non si capacitano di quanto accaduto. Il primo a rompere quel silenzio che si era fatto assordante è Daru.«Okarin, sei stato davvero pessimo...».
«Mayushii è molto delusa, dovresti chiedere scusa a Chris-chan».
«K-Kyouma-san?».
«S-Stupido», balbetta Moeka.
«Kyouma, nyon dovresti comportarti così nya!».
E a un certo punto all'unisono, quasi come se ci fosse stato un tacito accordo tra di loro: «Corrile dietro, stupido», urlano gli amici.
E così Okabe, incoraggiato da tutti gli altri Lab Mem, decide di inseguire Kurisu. È giunto finalmente il momento di chiarire una volta per tutte quale sia il loro rapporto. Lui la ama, l'ha amata in tutte le Linee di Universo in cui l'ha conosciuta. Il problema è che non ha la più pallida idea di come dirglielo; la Kurisu di questa realtà non può di certo ricordarsi di tutte le occasioni in cui gli è stata d'aiuto e di conforto ogni volta che lui aveva tentato di salvare senza successo la vita di Mayuri.
«Non posso rinunciare a Kurisu, senza di lei io non sono nessuno!».
Ormai l'aveva quasi raggiunta, gli sarebbe bastato allungare una mano per afferrarla. E così fa, prendendola per un braccio. Sul momento lei cerca di divincolarsi, ma all'improvviso...
«Okabe, chi sono veramente?», chiede Kurisu lasciando Okabe di stucco. Ma la ragazza prosegue, senza attendere la sua risposta. «Ho dei ricordi di esperienze che non ho mai vissuto, ma allo stesso tempo so che sono cose accadute realmente...». L'IBN5100. La morte di Mayuri. Le sue lacrime. La lettera di Amane. L'appuntamento con Urushibara-san.
«Dimmi Okabe, come faccio a ricordare tutte queste cose!?», ponendo questa domanda Kurisu scoppia a piangere e Okabe la stringe fra le sue braccia.
«Non piangere Kurisu... è tutto vero. Sono frammenti di ricordi di avvenimenti che ti hanno visto coinvolta in altre Linee di Universo. Se ti ricordi tutto questo allora forse...».
«Fa' silenzio... non un'altra parola!».
«Ma allora tu...».
«Certo che ricordo tutto. Ricordo anche il mio stupido tentativo di fuggire da te nonostante sapessi che sarebbe stato completamente inutile, perché la verità Okabe, la verità Okabe è che io-».
«Kurisu...».
«Okabe, chiudi gli occhi, un'altra volta...».

 

   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Steins;Gate / Vai alla pagina dell'autore: Open The Steins Gate