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Autore: HollyTia    21/03/2005    3 recensioni
Questa storia la vorrei dedicare a tutte quelle persone che mi sono state vicine in questo duro periodo... grazie! davvero! Ora spero passerà... anche per dimostrare che non sono coloro che invece certa gente crede... sono anche io un essere umano con un cuore... ho dei sentimenti anche io...
Genere: Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Hikaru Matsuyama/Philip Callaghan
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Hokkaido… 20 dicembre 20XX. Sono ancora qui dentro questa mia baita di montagna nel salotto davanti a questo camino acceso gustando una tazza di cioccolata calda con uno pizzico di panna montata e cacao… (carenza d’affetto credo…) Cinque giorni, solamente cinque giorni a Natale, la J-League è in pausa a causa delle feste… da quando stelle straniere sono arrivate qui ormai si festeggiano ogni sorta di festività… così ne ho approfittato per venire qui vicino a casa… la mia vecchia casa purtroppo è andata perduta durante un tragico inverno ma fortunatamente i miei genitori non erano nell’abitazione… allora decisi di costruirne una nuova… Natale, tempo di felicità normalmente ma stavolta no, lei non c’è più… se n’è andata, la mia Yoshiko, la ragazza di tutta una vita ha deciso di andarsene e lasciarmi per il suo successo personale, e io che per rimanere con lei avevo rifiutato proposte europee… destino crudele quello che mi attende… L’unica persona che mi sappia sorridere anche in questi momenti è lontana, in Europa, nel paese del Sole, la terra delle Arti, in Italia… lei la mia sorellina che nonostante tutti questi anni di lontananza mi ha sempre cercato e ora che mi ha trovato ha deciso di restare in Europa per un amore più grande… per amore di Genzo che si è trasferito nella Serie A per stare con lei… (che almeno loro siano felici…) Continuo a gustare questa tazza di cioccolata ma devo alzarmi… il fuoco si stà affievolendo… e devo rifornirlo di legna da ardere… quello che forse io non ho mai fatto… ho sempre pensato che non dovevo rimettere amore per far ardere ancora la mia storia ma è evidente che mi sbagliavo… Cade del carbone attivo fuori dal camino ha una forma strana come un’enorme A… questo mi ricorda qualcosa… la Francia… più precisamente la Torre Eiffel e Azumi la moglie del mio amico Taro colui che considero il mio maestro… loro sono felici in Francia vivono ormai da un paio di anni a Parigi e ormai hanno una vita tutta loro… Che succede? Perché penso a loro? Perché capisco di punto in bianco di essere veramente infelice… che questa cioccolata non mi potrà mai dare la felicità che cercavo? Che non è la loro felicità che cercavo ma è la mia quella che voglio? Hikaru! Che ti succede? Perché ti sei sdraiato e senti le tue guance bagnarsi… bagnate come non le avevi mai avute prima… è uno sfogo? È che solamente ora hai compreso come ti senti? Hikaru… sei proprio ridotto male… Suonano al campanello… ma tanto so già chi è… è il postino che ogni mattina ti porta il giornale… è del 21 dicembre… hai passato l’intera notte a piangere ma ora stai meglio… sai che quello che vuoi per te è soprattutto la tua felicità… Bussano alla porta… chi sarà? Guardai dalla fessura e vidi una ragazza bionda coi capelli corti e mi sorrideva con una tazza in mano… gli aprii pensando che voleva il classico zucchero (tipico dei vicini per attaccar bottone…) Entrò e si sedette… mi chiese della cioccolata da bere con lei, stava piangendo… gliela diedi e mi sedetti… mi raccontò di essere sola e di sentirsi abbandonata dal mondo… allora gli risposi che non doveva sentirsi così anche perché quando meno te lo aspetti qualcuno arriverà ad asciugare le tue lacrime… Suonò il telefono e mentre risposi sentii un venticello dietro di me… mi voltai ma non vidi nessuno, nemmeno lei… solo la sua tazza blu e bianca… allora chiesi chi era al telefono e sentii solo una voce… ”Visto che non sei solo? Finalmente l’ hai capita… Hikaru… passerà…” e riattaccò… Misi giù la cornetta e presi il pallone e uscii a giocare con i bambini del paese… gli vidi sorridere e forse in quel momento sorrisi anche io pensando che forse… non era un Natale in Solitudine… ma solamente un Natale diverso… Hikaru Matsuyama
  
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