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Autore: _thantophobia    19/03/2016    1 recensioni
[Raccolta di OneShot][Accenni a vari paring][Rating che è tra il verde e il giallo a detta di Sere][OOC per paranoie della Maki]
Mahiru: «Ricordati, Guren, che sono io a stringere il tuo cuore.»
Shinoa: «Ma non importa quanto lotterai, prima o poi dovrai lasciarlo andare.»
Krul: «[...]e fa ancora più male vedere i suoi occhi azzurri arrossati e stanchi.»
Genere: Generale, Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai | Personaggi: Krul Tepes, Mahiru Hīragi, Shinoa Hīragi
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Les Filles aux Yeux d'Email

 

 

 

II

 

 

Shinoa – E lo lascia andare

 

 

 

 

 

 

È brava a fingere, Shinoa Hiragi. Sa nascondere così bene le emozioni dietro quella maschera di ironia e malizia che indossa da quando è nata, che Mahiru sarebbe fiera di lei.
È così brava a ingannare tutti, che inganna perfino sé stessa… Ed era sicura di riuscire a mantenere quella facciata in eterno, finché lui non è entrato nella sua vita con la forza distruttiva di un tornado – che spazza via tutto quanto: la solitudine e le notti insonni vengono sostituite da rossori improvvisi e sorrisi genuini.
La sua famiglia. È diventata parte della sua famiglia. È felice, Shinoa: qualcuno che vuole averla vicino e il motivo non è il suo cognome.
Ed è forse in quel momento che, nel cuore di Shinoa, nasce una piccola speranza.

È un sonno agitato, quello di Yuu. Serra la mascella e i denti con forza, stringe i pugni e le lenzuola tra le dita e piega la testa di lato.
Shinoa rimane immobile su quel piccolo sgabello, gli occhi fissi sul ragazzo ferito di fronte a lei che si agita per gli incubi e per i fantasmi che si nascondono agli angoli dei suoi occhi verdi – celati da quel velo di strafottenza che in realtà serve soltanto a difenderlo, Shinoa lo sa che in realtà Yuichiro è solo e che ha bisogno del calore di qualcuno.
Per questo, anche se sa che non può sentirlo, Shinoa gli stringe piano una mano e continua a ripetergli quelle poche parole: -Va tutto bene.- sussurra. –Siamo qui. Non sei solo… -
-Mi ka.-
Le si blocca il fiato in gola, nel sentire quelle due sillabe sussurrate dalle labbra di Yuichiro – quelle stesse labbra che, egoisticamente, vorrebbe sorridessero solo per lei.
Si sente tremendamente sbagliata, Shinoa, nel provare quella sensazione indistinta e informe a cui dà il nome di “Gelosia”: gelosa di qualcuno che a malapena conosce, per colpa di qualcuno che non conosce affatto.
Scuote la testa, scacciando quei pensieri sbagliati e focalizzandosi sul calore della mano di lui – le dita scivolano sui tagli e i piccoli calli che sente contro i polpastrelli.
«Ma non importa quanto lotterai, prima o poi dovrai lasciarlo andare.»
E insieme alle parole sussurrate di Shikama-Doji, nel cuore di Shinoa una strana consapevolezza ferisce quella piccola speranza.
Perché vuole che sia felice… Ma la sua felicità non è con lei.
«Forse sarebbe stato diverso se avessi avuto i capelli biondi e gli occhi blu, Shinoa... »

Non importa quante volte verrà ferito, Yuihiro continuerà a sorridere a tutti loro.
Anche a lei – e per questo continua a sentirsi tremendamente sbagliata quando quella sensazione le attanaglia il cuore come una morsa… Ha provato a nascondere quel turbinio di sensazioni così contrastanti cui è riuscita a dare un nome – “Gioia” per vederlo felice, “Sollievo” nel sapere che è vivo e “Rabbia” per ciò che gli hanno fatto – ma sembra che qualcuno sappia scrutarla a fondo con la gelida e cinica indifferenza di chi non ha fiducia in nessuno.
E ha paura, Shinoa, che quegli occhi color del sangue che la fissano a lungo pieni di sospetto riescano a vedere oltre la sua maschera - e sappiano la verità che è nascosta dietro quei sorrisi ironici e le continue battute.
Ma Yuichiro continua a sorriderle, e questo le basta.
«Ma non importa quanto lotterai, prima o poi dovrai lasciarlo andare.»
E Shinoa questo lo sa. Per questo, uccidendo l’ultimo rimasuglio di quella piccola speranza, lo lascia andare.
Vorrebbe piangere ma non riesce: raccoglie la sua maschera di ironia e malizia e la indossa ancora.
Nessuna crepa, nessuna sbavatura. E Shinoa Hiragi torna a fingere con la solita maestria di cui Mahiru sarebbe fiera.

 

 Una risata senza vita dentro. Ironia senza vita dentro.
Forse vuole apparire così.
…forse crede di dover apparire così.
[L’anonima fine di Radice Quadrata, Alessandro Mari]

 

 

 

 

 

D.P.P.: Deliri Post Partum
Ed è con un dolore tremendissimo al braccio sinistro che torno ad aggiornare.
Porcaccia la malora il DOLORE SOFFROH
Partiamo dal fondo, facciamo gli alternativi(?): tutto è partito dalla visione di The nighmare before Christmas di Burton e dall’ascolto della bellissima Sally Song cantata da Amy Lee degli Evanescece.
Su Shinoa non c’è molto da dire, penso che l’abbiano capito un po’ tutti che la nostra cara Sassy Queen nasconde qualcosa… Peccato che non ci sia dato sapere cosa – a meno che non venga fuori nelle light novel che io non ho letto, in quel caso chiedo perdono per essere una puffetta ignorante.
Allora, qualche piccola precisazione.
Nel primo paragrafo, ho scritto che Mahiru sarebbe fiera del carattere di Shinoa ed è vero: su Tumblr avevo letto che Mahiru sarebbe la principale responsabile del carattere della sorella e che ciò viene spiegato nelle LN.
Il secondo paragrafo potrebbe essere ambientato alla fine della prima serie, nel periodo in cui Yuu rimane incosciente per qualche giorno. Sono convinta che, in qualche modo, Asuramaru possa aver approfittato di quei giorni per cercare di possedere il suo contraente e questo spiegherebbe il sonno agitato e il nome di Mika sussurrato – tanto lo sappiamo tutti che Asura è un piccolo bastardello che si diverte a prendere le sembianze di Mika. Forse la reazione di Shinoa è un po’ forzata, ma infondo sono convinta che la nostra piccola leader sia sotto sotto una ragazza dal cuore tenero e quindi mi sembra normale.  
Sull’ultimo paragrafo, credo di aver esagerato con Mika… Eppure io continuo a vedercelo bene, mentre fissa i compagni di Yuu con uno sguardo simile. Poi boh.

 

Ho parlato un botto. Perdono.

 

Alla prossima, gente. Pace e amore.

Maki

  
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