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Autore: little devile    20/03/2016    12 recensioni
Fuori piove, sono da sola in casa e cosa più peggiore ho appena finito di guardare un film horror in televisione. I miei genitori sono usciti per lavoro, anche oggi che è domenica. Devo passare le prossime ore da sola in una casa.
Genere: Horror | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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In casa da sola… oppure no
 
Fuori piove, sono da sola in casa e cosa più peggiore ho appena finito di guardare un film horror in televisione. I miei genitori sono usciti per lavoro, anche oggi che è domenica.
Devo passare le prossime ore da sola in una casa enorme. Meno male che con me c’è il mio cagnolino, Red.
Vado in camera mia e accendo il pc, accedo sul mio profilo Facebook e guardo un po’ cosa c’è sulla bacheca. Dopo un’ora ho gli occhi doloranti e la schiena che scricchiola. Mi alzo e vado da Red per vedere cosa fa. Guardo fuori dalla finestra, vedo che il temporale ancora non è finito, la pioggia scende ininterrottamente da ore.
Entro in cucina e trovo il mio cagnolino che dorme, gli accarezzo la testa e vado a bere un po’ d’acqua. Appena apro lo sportello del frigo, mi viene subito in mente la scena del film, dove la protagonista trova una testa mozzata nel frigo. Con il cuore che mi batte forte, apro con cautela la porta del frigorifero. Ovviamente non c’è niente di strano, soltanto del formaggio che sta per ammuffire, lo prendo e lo butto nell’immondizia. Alzo il coperchio del secchiello e vedo che è strapieno di spazzatura. Ovviamente non intendo andare fuori con questo tempaccio, cosi prendo il formaggio e lo butto in cima al resto della spazzatura.
Vado al bagno per fare pipì, nemmeno il tempo di sedermi sul water, che sento un rumore provenire dalla cucina, mi viene di nuovo in mente il film horror che ho visto pocanzi. Con un po’ di coraggio mi avvio in cucina, accendo la luce e trovo tutta l’immondizia per terra. Ecco cos’era tutto quel baccano, troppa spazzatura ha fatto cedere il resto dell’immondizia, così è caduta. Con il battito che torna regolare, raccolgo lo schifo che c’è per terra e lo racchiudo in un sacco della spazzatura.
 
Sono sdraiata sul letto a guardare Divergent, ho una cotta per Quattro è troppo bello. Ovviamente anche il film non è male, però devo essere sincera: guardo questo film soltanto per quel figo di Theo James.
Sono a metà del film quando lo sguardo mi si sposta sulla porta, giuro di aver visto un’ombra. Salto giù dal letto e urlo. Ho il cuore che mi scoppia dall’agitazione, il corpo trema tutto. Dopo l’urlo che ho lanciato non mi esce nemmeno un filo di voce dalla troppa paura. L’ombra cammina e io mi nascondo dietro la finestra, chiudo gli occhi e trattengo il respiro. Mi viene di nuovo in mente il film di poco fa. Anche la protagonista ha vissuto un’esperienza del genere. Lei resta nascosta, come sto facendo io dietro la tenda, quando pensa che non ci sia nessuno esce allo scoperto e un demone la uccide. Dato che questa è la vita reale, posso uscire allo scoperto senza avere timore di nulla.
Almeno spero.
Faccio un respiro profondo ed esco, vicino ai miei piedi mi ritrovo Red tutto allegro. L’ombra sarà stato di certo lui, penso. Rilascio un respiro tremante e mi stendo sul letto con lui.
 
Apro gli occhi di scatto, appena in tempo per vedere un coso nero che sguscia fuori dalla mia camera da letto… almeno credo di averci visto giusto. Giro la testa di lato, eccolo di nuovo… poi mi rendo conto che il “coso” nero sono i miei capelli, che mi erano finiti sugli occhi. Mi alzo e vado in cucina per fare uno spuntino. Tutta questa agitazione mi sta mettendo una fame assurda.
Do un po’ di cibo per gatti a Red, perché lui mangia soltanto quello, poi mi faccio un tramezzino con prosciutto cotto, pomodoro e maionese. Accendo la tv per rilassarmi un po’, quel film mi sta facendo venire le allucinazioni.
Magari mentre mangio il tramezzino potrei guardare un altro film. No, oggi ne ho visti due di film, meglio fermarsi qui per ora. Non si sa mai che durante la notte abbia incubi su demoni che vengono uccisi da Quattro e Tris.
Mangio tranquillamente il mio tramezzino, nel frattempo guardo Red mangiare, per sbaglio faccio cadere il bicchiere per terra, tutta la coca cola cade sul tappeto.
Prendo uno straccio e inizio a pulire il casino che ho combinato, poi mi viene in mente che il bicchiere l’avevo lasciato vicino al lavandino, che si trova al lato opposto del tavolo. Penso che forse inconsciamente sono stata io a prendere il bicchiere, riempirlo e portarlo sul tavolo.
Mi risiedo e continuo a mangiare.
Dopo il mio spuntino guardo l’orologio, sono le undici di sera e i miei genitori non sono ancora tornati. Vado nella mia stanza e mi sdraio sul letto, prendo il cellulare e chiamo mia madre.
- Pronto? – Risponde mia madre, allegra.
- Mamma, ma quando tornate a casa? – Piagnucolo io.
- Tesoro, siamo per strada, un’oretta e siamo a casa. –
- Va bene, io sono a letto, vado a dormire. Buona notte. –
- Notte tesoro. –
 Chiudo la telefonata, imposto la sveglia per le sette, domani devo andare a scuola. Spengo l’abat-jour e cerco di dormire, oggi è stata una giornata alquanto strana.
 
Ho caldo, mi giro e rigiro nel letto, alla fine apro gli occhi. Però non mi alzo dal letto, non mi muovo, non respiro, ho soltanto una paura nera. Un uomo mi fissa dal capezzale del mio letto, mi sotterro sotto le coperte, con il cuore in gola e l’adrenalina a mille. Nel giro di pochi secondi, o minuti, sento gli occhi pesanti. Nella mia mente mi ripeto un mantra “non è nessuno, è frutto della tua immaginazione”. Ripeto queste parole finché non mi addormento.
 
- Tesorooo, svegliati. – Dice una voce gentile al mio fianco.
- Mmh mmh. – Rispondo io assonnata.
- Alzati è ora di andare a scuola. – Dice accarezzandomi i capelli con affetto.
- Si, si, ora mi alzo. – Sussurro con il viso seppellito nel cuscino.
 Con un po’ di riluttanza mi alzo dal letto e mi preparo per andare a scuola. Meglio non pensare alla storia strana di ieri, ne sono successe di cose. Meno male che erano frutto della mia immaginazione.
Giuro che non guarderò più un film dell’orrore quando sono sola a casa.
 
 
La ragazzina non immagina vividamente che sono stato io a muovere il bicchiere, io a nascondermi dietro l’angolo e far vedere la mia ombra, io a far cadere la spazzatura. Ahahah, povera ingenua, non era tutto frutto della sua immaginazione. Povera piccola, il tuo tempo si avvicina.
Il tempo di morire è molto vicino…
 
ANGOLO DELL’AUTRICE:
Salve, non scrivevo da mesi ormai.
Questa notte non mi prendeva in nessun modo sonno, così mi sono messa a pensare al sito e ai mostri. Poi ho pensato “ehi perché non scrivere di una giornata normale, però non così normale?”
Così, con un po’ di fantasia, (non tanta) ecco quello che è uscito.
Specifichiamo una cosa, il film horror, che ho cercato di descrivere non esiste, me lo sono inventata, ahaha.
All’inizio avevo in mente di scrivere una Drabble, però è uscita una Flashfic, va be non fa niente.
Spero che vi sia piaciuta. A presto.
  
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