Fanfic su artisti musicali > One Direction
Segui la storia  |       
Autore: xwilliamseyes    20/03/2016    0 recensioni
Flora si ferma, si guarda alle spalle.
C'è il suo passato, incorniciato da tutte quelle domande rimaste ancora dubbi.
Si gira completamente e non vede altro che Zayn.
Quell'amore che aveva trasformato il suo cuore in ossessione.
Cerca risposte, Flora, nelle sue immagini sbiadite e in quegli odori acri di ortensie.
Ma alla fine solo due domande riecheggiano instancabili nel suo cervello: può un ossessione annullarsi come sabbia al vento? Possono due cuori, un tempo così uniti, dimenticarsi per sempre?
Una storia sugli eccessi, sulla condivisione, sui caratteri difficili, sulle parole non dette e sull'amore fatto di battiti infiniti.
Genere: Introspettivo, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Zayn Malik
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Decimo Capitolo
 
La sua figura divenne presto per me un'ombra.
Fastidiossima, opprimente all'inverosimile.
Di giorno e di notte tormentava i miei pensieri e i miei ragionamenti.
Sapevo che il mio unico desiderio era quello di mettere un punto fermo a tutto, ma per quanto ci provassi qualunque cosa me lo impediva.
Qualunque cosa, compresa la sua assenza.
Avvertivo il bisogno materiale di parlargli, urlargli addosso quanto lo odiassi per il manicomio che mi aveva messo in testa,  guardarlo negli occhi e fargli capire la merda che mi stava costringendo a vivere.
Quei fottutissimi occhi non riuscivo a togliermeli proprio dalla testa, e la sua voce, e le sue mani. E il suo essere unico, e il suo profumo.
Non tutti hanno l'abilità di entrare nella vita degli altri con così tanta forza, improvvisazione, determinazione.
Molti se ne vanno, altri arrivano per poi scappare di nuovo.
Molti restano, ma pochi vivono.
Lui, l'eccezione, c'era riuscito.
Era vivo, dinamico, presente nella sua costante assenza.
Era il rompicoglioni per eccellenza.
Continuavo a tormentarmi su questi pensieri e molti altri. Sapevo di dovermi scusare con Massimo, ad esempio, cercare di riavvicinarlo a me, ma l'orgoglio me lo impediva in tutti i modi. E quello stesso orgoglio più volte mi aveva costretto a rinchiudermi dentro casa, piena di vergogna per gli sguardi che avrei potuto incontrare e non riuscire a reggere.
Ma comunque sapevo che prima o poi avrei riavuto la faccia tosta e mi sarei ripresentata al mondo: io le mie parole non le ho mai rimangiate.
Mia mamma mi diceva spesso che la mia sfacciataggine sarebbe stata la mia rovina, che mi avrebbe allontanato da tutti e tutto, che nessuno mi avrebbe mai sopportata. Eppure io gli amici che mi sopportavano ce li avevo, mi volevano bene così com'ero. Ero sicura che non mi avrebbero mai abbandonato. Mia mamma si sbagliava di grosso, ne ero convinta.
Avrei imparato a mie spese che me la sarei vista brutta con il mio carattere, che di porte in faccia ne avrei ricevute a migliaia.
Sentivo l'arroganza dentro di me crescere giorno dopo giorno, farmi orribile dall'interno. Ma l'interno non è mai visibile allo spettatore e Adele tutto ciò non lo capiva, forse, semplicemente, lo avvertiva.
Non faceva altro che guardarmi con sospetto, spesso distacco e paura. Mi parlava, parlava, parlava, e io, puntualmente, la ignoravo.
Ero sicura che quello che pensavo fosse giusto, tutto il resto sbagliato.
L'affetto per un fantasma è pericoloso, peccato che io non me ne rendessi conto.
Frantuma, spezza pezzo dopo pezzo, non restituisce.
Eppure, i fantasmi così come arrivano sono destinati a sparire, è la natura.
Il mio, forse per sfortuna, era contro-natura, sarebbe rimasto per sempre.
Tra la luce e il buio, tra il visibile e l'invisibile tutta la mia vita.
“Che hai?”
Mi chiedeva Adele, con voce soffusa, ormai abituale.
Cos'avevo? Non lo sapevo. Forse mancanza. C'era qualcosa nella mia vita che non andava, c'era un posto vuoto sullo scaffale dell'esistenza. I pezzi non erano ordinati, confusi gli uni sugli altri. 
E il disordine, per eccellenza, non era mai stato di mio gradimento.
Sbuffavo a quella sua domanda, per poi replicare con “niente”.
E lei che ritornava su i suoi pensieri.
Immobili.
“La devi smettere”
Disse d'un tratto, un giorno.
“A fare cosa?”
“A comportarti così”
“Cioè? Come?”
Non si capiva chi delle due stava prendendo per il culo l'altra.
“Come un'eremita, è bruttissimo davvero”
Scoppiai in una leggere risata.
Lei mi mise una mano sulla spalla per riprendere la mia attenzione.
“Non sto scherzando”
Sgranò gli occhi su di me.
La mia espressione riprese ad essere seria.
“Io lo so che è per quello, ma vorrei che fossi tu a dirmelo”
“Ma che dici? Io non ci penso neanche più”
“Flora ma a chi vuoi prendere in giro? Me, davvero?”
Si indicò il petto più volte quasi si fosse offesa. Tirò un respiro prima di riprendere a parlare.
“Ti conosco da troppo tempo, questi giochetti che fai non attaccano. E ora, vuoi parlare o no?”
“Parlare? E di cosa?”
Scattò in piedi dimenando le mani all'aria.
“E basta!”
Mi urlò dritta in faccia. La sua voce era completamente cambiata. Piena e acuta come non l'avevo mai sentita prima. Mi si avvicinò di nuovo per stritolarmi le spalle.
“Flo' è ora di smetterla, tanto quello non torna più, mi dispiace dirlo..”
Soffuse l'ultima parola, quasi vergognata, per poi portare il viso a terra. La fissai fin quando non riprese il suo sguardo su di me.
Ora mi stava sorridendo.
“E' bello invaghirsi di un ragazzo, sapere poi di essere ricambiata. Ma le cose non sono sempre quello che sembrano, Flo', alle persone piace dire stronzate, divertirsi con i sentimenti e le emozioni degli altri. Non farti trattare come un giocattolo, non sei il tipo”
“Non mi faccio trattare come un giocattolo”
“Ecco, brava”
Si avvicinò sedendosi al mio fianco. Mi sorrise per un'ennesima volta per poi poggiare la sua testa nell'incavatura tra il mio collo e la mia spalla sinistra.
Rimanemmo in silenzio per un paio di secondi, sentivo solo il suo respiro entrare ed uscire dai polmoni. 
“E comunque io non mi sono invaghita”
“Meglio così”
Replicò in modo distratto.
“Con Zayn sento che è diverso”
Stavolta alzò completamente il volto per guardarmi in faccia.
“Diverso?”
“Si, diverso. E' qualcosa di più forte e strano allo stesso tempo. Sento il dovere di parlargli, di guardarlo ancora una volta”
“Ti sei bevuta il cervello”
Esclamò all'improvviso con disinvoltura.
Accennai una risata.
“Anche Massimo l'ha detto”
“Già, lo so. Mi ha raccontato tutto. Sperava che io riuscissi a farti ragionare infatti”
“Non è questione di ragionare, Adele, perché non lo capisci? E' così e basta”
“Flora! Ma lui non esiste!”
“Esiste, ma che cazzo dici!”
“Non è più qui, sparito nel nulla! Perché devi farti uccidere da una persona che non se ne fotte un cazzo di te? Di quello che stai passando?”
“Non puoi dirlo! Non lo conosci!”
“Perché tu si! Giusto!”
Improvvisamente le nostra urla presero a sovrapporsi furiose le une sulle altre, le finestre quasi traballavano dai loro infissi. I nostri visi si erano arrossati e le pupille dilatate all'inverosimile.
Non avevamo mai litigato così, ma non ce ne rendemmo subito conto.
Continuammo per molto a dire sciocchezze, idee sconnesse, senza senso. Il nostro unico scopo era quello di far prevalere il pensiero dell'una sull'altra. Di avere ragione.
Anche Adele era una faccia tosta, una sfacciata quasi quanto me.
E due pensieri uguali non si fondono, semplicemente si sovrappongono.
Si fanno lotta.
Era quello che stavamo facendo in fondo.
“Io l'ho guardato negli occhi!”
Sbraitai più di prima.
“Ora fai pure la romantica? Sei ridicola, davvero”
“Non sono ridicola, smettila!”
La gola e gli occhi presero a bruciarmi. Sapevo che quella che stava crollando ero io.
Io ero debole, la più debole fra le due.
“Non capisci, ok? Non puoi capire come mi sento in questo momento. Quanto vorrei urlare ma non posso perché so che non servirebbe niente, perché so che il mondo non sarebbe in grado di ascoltarmi. Io devo parlare con Zayn, nient'altro. Capire delle cose. Comprendilo, ti prego, provaci!”
Adele sbarrò gli occhi per poi rigettarsi come un sasso sul letto che le era alle spalle.
Rimase a guardare il soffitto prima di esplodere con un tono pacato, privo di qualsiasi sentimento.
“Flo' io non ti capisco, ma sento che è bellissimo..”
Si rimise in piedi per dirigersi verso di me.
“Non ti sei bevuta il cervello, io lo so, sei cosciente di quello che fai e che provi. Vorrei solo che tu fossi più razionale, tutto qua. Ma a quanto vedo di razionale non ti è rimasto niente, è tutta questione di cuore”
Mi sorrise con fare sincero, forse provato.
“Vuoi sapere davvero come la penso? Penso che tu e Zayn vi rivedrete, forse non domani, forse non questa settimana, un giorno, ne sono sicura. Il mondo è piccolo, e due persone come voi il destino non le avrà fatte incontrare per sbaglio”
Stava dicendo delle sciocchezze, non ci credeva manco lei, lo sapevo. 
Voleva tirarmi su di morale, forse scusarsi, forse aveva paura di perdermi. 
Adele mi voleva bene, non avrebbe permesso ad una cosa da nulla di dividerci.
E nonostante l'assurdità di quelle parole, le accennai un sorriso di consenso e l'abbracciai, stringendola con quanta forza avessi in corpo al mio petto.
Sentirla così vicina mi ridiede quasi tutta la forza che avevo perso in quelle lunghe e ultime settimane.
“Ritornerà, tranquilla”
Mi sussurrò in un orecchio.
Quasi quasi ci avrei creduto anch'io.


-SPAZIO AUTRICE
Salve gente! Ho aggiornato dopo una sola settimana, miracolo! E' che l'affetto per questa fanfiction sta diventando sproporzionato e, inoltre, voglio davvero mostrarvi tutto quello che ho in serbo per i nostri protagonisti. Allora, in questo capitolo Flora parla con la sua amica Adele che inizialmente la rimprovera ma poi, alla fine, quasi la appoggia. D'altronde tutte le amiche fanno così, è questo il bello. Eppure, la nostra Flora sarà in grado di riprendere in mano la situazione? Di controllare le proprie emozioni un tantino di più? E poi...Zayn quando torna, dove è finito? Sono sicura che manca anche a tutte voi!
Spero che vi sia piaciuto.
Cercherò di aggiornare ogni domenica da oggi in poi, sperate con me!
Un bacio.
-Manu

#WOMANFF

 
- ZAYN -
 


(il nostro fantasma preferito
)

 
 
  
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: xwilliamseyes