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Autore: Sokew86    30/03/2009    2 recensioni
La scia di violenze sessuale continua a colpire l'Italia e dei ragazzi seduti in un caffè si sentono oppressi dalla situazione e dalla frustazione.Ma a volte nei momenti più scuri si vede la luce
Genere: Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti
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Questo racconto è una denuncia di ciò che sta succedendo in italia!Questa scia di violenza sessuale non deve diventare una cosa normale! DA

Dark Angels

 

Un forte odore di caffè ristretto emanava quel piccolo bar del centro storico,la sua atmosfera con le sue belle luci artificiali brillanti e la luce  naturale solare  che entrava attraverso delle  belle finestre eleganti, ricordava quegli antichi circoli da intellettuali nel periodo illuminista.

E noi eravamo tutti seduti a un tavolo settecesco aspettando il nostro caffè e lasciando libere la nostra rabbia e frustrazione.

Uno di noi, Biagio ci mostra violentemente agitato un articolo del quotidiano di oggi.

<<  Vedete questi s*****i,ne hanno liberato un altro … Ma stiamo scherzando!E poi si stupiscono che le donne non stanno più uscendo di casa! >>

L’articolo riguardava di una nuova violenza sessuale che aveva subito una ragazza in provincia di una qualche città italiana,ormai non  importava  neanche più dove accadono queste cose:l’Italia non è più  sicura ne al Nord ne al Sud ,comunque l’articolo diceva  che l’imputato era stato mandato a casa agli arresti domiciliari(quindi tecnicamente non è libero) e quando cerco di farlo notare  a Biagio per poco non mi uccide con lo sguardo e sibilando mi dice: << Giovanni quel bastardo merita di marcire all’inferno ma sembra che i mister giudici non l’abbiano capito. >>

Biagio è tanto cambiato da quando è iniziata questa scia di violenze sessuali e nessuno di noi riesce più a riconoscerlo… d’accordo la rabbia … ma lui sembra sul punto di trasformarsi nell’incredibile Hulk ogni volta che sente anche solo parlare di questo argomento.

<< Ditemi la verità:non sentite anche voi montarvi la rabbia?!La voglia di vedere quei figli di m***a con il cappio al collo!? >>

Ci guardiamo per un istante:Io,Biagio,Valerio e Renato … mentire è sbagliato.

<< Hai ragione Biagio per colpa di questi criminali non vediamo ormai da mesi le nostre amiche. >> la voce di Valerio si rompe bruscamente  e mi domando se è sul punto di arrabbiarsi anche lui, nell’eventualità  cerco di intervenire.

<<  Vale non ti ci mettere anche tu ad alimentare il fuoco con la benzina, non è vero che le nostre amiche non le incontriamo mai … se vogliamo vederle basta andare a  casa loro. >>

Renato posa la tazzina del caffè,che  nel  frattempo era arrivato,e prende la parola: << Gianni non è la stessa cosa e tu lo sai. >>

Ha ragione.

Il problema è che lo sappiamo tutti,non siamo mica l’unico gruppo che si sfaldato?Ma è così.

Le ragazze non hanno più il coraggio di uscire fuori dalle proprie case,quasi tutte fanno solo casa-lavoro o scuola munite di piccole armi per stordire un possibile stupratore e questo non riesce neanche a rassicurarle.

<< Vi ricordate Alessia che casinista che era?Sempre di corsa da qualche parte con l’mp3 indimenticabile alle orecchie,le piacevano così tanto la musica e le bancarelle con i Cd usati. Emanuela poi che sembrava che avesse due personalità:piccola e impacciata ma davanti a una platea sapeva zittire con un solo sguardo e incantava tutti con la sua incredibile capacità oratoria. Simona la donna maschilista era divertentissima … >>

Ora stanno esagerando: << Ragazzi non sono morte! >>

<< Tu la chiami vita quella? >> un colpo secco diretto al cuore,al mio cuore,pronunciato contemporaneamente da Biagio,Valerio e Renato.

<<  Le persone dovrebbero essere libere e vivere libere,alle donne questa libertà è stata negata perché in questo paese la Legge non collabora con la Giustizia,anzi si ostacolano in un orribile balletto di politica corrotta e di  leggi mal strutturate >> la voce di Biagio dalla ira sfuma nella tristezza. Biagio  soffre parecchio di questa situazione, è sempre stato un ragazzo attivo e dedito alla politica quasi un idealista di un mondo, dove la legge  nasceva dal cuore e dalla mente delle persone;invece adesso ci ritroviamo un cinico,sprezzante e deluso dei propri castelli in aria politici uomo:un morto spirituale e morale.

Per di più, Alessia era la sua migliore amica,sembravano due fratelli tanto che erano uniti,nel loro non c’era nessuno ombra di malizia da innamorati:erano semplicemente due fratelli senza legami di sangue.

Ma perché mentire?

In fondo in fondo neanche io riesco a credere alle mie parole ottimiste.

Sono solo delle frasi di falsa bontà generate dalla mia ragione e non dal mio cuore.

Rabbia e frustrazione.

E’ ciò che sento veramente quando ogni volta che accendo la TV e sento le news del telegiornale circa un nuovo stupro.

Questi sentimenti  accomunano il mio gruppo  a Loro.

Anche Loro un tempo erano divorati  dall’impotenza, che li sbeffeggiava chiamandoli inetti ma adesso non più così  … la loro impotenza adesso si è trasformata nella loro forza di azione:

se la Legge è impotente, la Giustizia la facciamo noi e Loro.

 

Loro sono in quattro e si siedono con noi,salutano con un sorriso di affermazione, a che cosa lo possiamo sapere solo noi.

Ordinano un caffè nero e uno di loro con naturalezza fa scivolare la manica della maglia nera, e sebbene piccolo si nota sul robusto polso due ali neri spiegate tatuate.

Il loro  e il nostro simbolo,da poco ma comunque nostro.

Biagio è il primo a iniziare quella muta conversazione facendo scivolare sul tavolo un anello con due ali neri.

Siamo otto uomini, ma ci sorridiamo come ochette pettegole,però in questa storia i pettegolezzi non centrano.

I nuovi arrivati finiscono il caffè e quello che potremmo definire il capo dell’altro gruppo dice:

<< Usciamo di qui. >>

Siamo fuori dal nostro bar dei ricordi,la nostra talpa Raffaele ci mostra una scheda:lui è un poliziotto.

Leggiamo uno per volta rapidamente il dossier, che Raffaele si è procurato, accompagnandolo con suoni di approvazione o di disgusto.

Adesso sappiamo tutto su Luca Marziano, anche il suo contenuto peso da atleta  palestrato snob con cui ha stuprato una povera donna di mezza età.

Gli altri della banda e come noi non conosciamo la donna ,ma sappiamo che merita Giustizia.

Raffaele,Giuseppe,Daniele e infine il loro “capo”Vittorio.

Forse per fare una cosa del genere si dovrebbe avere un rapporto più profondo,il nostro si basa su una solo cosa: la fiducia che tutti noi desideriamo soltanto  la giustizia e non la gloria.

Anche loro un tempo avevano amiche donne e purtroppo una di loro ha dovuto subire la massima umiliazione per un essere umano e da allora  questi ragazzi, con cui abbiamo un rapporto così precario ma così pericoloso per chi ha la coscienza sporca,hanno lasciato che la loro rabbia dominasse una qualsiasi insignificante esitazione…

Stiamo aspettando che i fumatori finiscano di fumare, quindi nel frattempo chiacchieriamo tra noi come un normale gruppo che non siamo:velocemente i filtri delle sigarette si consumano diventando mozziconi… noi non abbiamo gridi battaglia ma abbiamo il nostro passo e chiudo:

<< Ragazzi andiamo. >>

 

<< Mi scusi mi da una copia del Mattino? >> il negoziate sorride pensando che è suo primo guadagno della giornata e porge una copia al lavoratore mattiniero,l’uomo con il giornale si avvia alla circumvesuviana, deve scendere alla stazione di Napoli centro direzionale,il centro moderno degli affari della città: una splendida isola fantascientifica che si amalgama  con armonia seppure con arroganza con la struttura antica della città.

Il pendolare si siede e apre il giornale,c’è un articolo davvero interessante: << MISSIONE PUNITIVA AL CENTRO STORICO-L’accussato dello stupro  della donna di mezza età M.S è stato trovato in condizione disastrose nella propria abitazione,l’uomo è stato brutalmente picchiato  e date le condizioni, è stato ricoverato d’urgenza all’ospedale Antonio Cardarelli …>> . L’articolo seguiva con ulteriori dettagli ma l’uomo si ferma  per sorridere: << Chiunque siate … siete degli angeli continuate così. >>    

 

Note della autrice: La scelta  del simbolo di questo gruppo di punizione non è causale,le ali nere normalmente si associano alla dea greca Nemesi,la dea della giustizia e della vendetta

   
 
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