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Autore: Pineapple__    21/03/2016    1 recensioni
Dal testo: "Tanaka e Noya ti hanno appioppato una faccenda che sarebbe dovuta toccare a loro per scapparsene chissà dove." terminò il capitano al suo posto, incrociando con fare critico le braccia al petto. "Mi sono solamente offerto per fare cambio con loro. Sono ragazzi, hanno bisogno di svagarsi la sera e non di pulire palestre." replicò prontamente l'altro, riprendendo a pulire il pavimento con rinnovato zelo.
[DaiSuga] [Dove Suga è una mammina dolce e Daichi un severo e innamorato papà]
Genere: Fluff, Generale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Daichi Sawamura, Koushi Sugawara
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Il difficile compito dell'essere genitori
 

Il cielo era terso, in quella afosa notte di metà luglio, e il religioso silenzio nel quale versava la Karasuno, sovente animata da esclamazioni di bidelli furenti e mugolii sommessi di studenti troppo stanchi per seguire la lezione, veniva saltuariamente spezzato dall'acuto gridolino emesso da pipistrelli che volavano frenetici nella distesa siderea.

Solamente una luce non indifferente proveniva dall'edificio adiacente alla struttura principale; la palestra era ancora aperta, per quanto l'orologio contasse alcuni quarti dopo la mezzanotte.

Suga sbadigliò, ascoltando - quasi incantato e mezzo intontito - lo spazzolone che stava frizionando da un minuto buono gli stessi centimetri del liscio pavimento in parquet in un ritmo come ipnotico.
Incrociò le braccia sulla sommità del manico, pregando che fastidiose schegge non gli perforassero il candido avambraccio, e vi appoggiò sopra la testa fattasi talmente pesante da non riuscire più a sostenerla con il solo ausilio del collo. 
Si chiese perché fosse ancora là, a soffrire il caldo e il sonno, mentre avrebbe potuto essere già a casa, con il condizionatore azionato alla massima potenza e il suo morbido futon ad accoglierlo dopo una giornata estenuante.

Gli occhi castani si chiusero involontariamente, sebbene fosse ancora in posizione eretta, mentre il respiro dell'alzatore si faceva ogni secondo più profondo e cadenzato.
Di questo passo si sarebbe addormentato in piedi, alla stregua di un cavallo.

Destino volle che, proprio in quel momento, il massiccio portone scorrevole si aprì di scatto provocando un rumore sordo che fece rinvenire all'istante il ragazzo semi addormentato sull'utensile per la pulizia.

Daichi aggrottò le sopracciglia, quando notò la figura di Sugawara tentare di riprendersi dall'abbiocco strofinandosi delicatamente l'occhio ornato da quell'adorabile neo con la mano stretta a pugno.
Non solo il capitano, passando per un'ispezione a sorpresa della pulizia della palestra, trovò ancora le luci totalmente accese ma anche un elemento che non doveva essere presente in quel contesto. 
Koushi gli rivolse un'occhiata giocosa, sperando di reprimere l'imminente ondata d'ira che si sarebbe abbattuta di lì a poco su di lui. Conosceva Daichi anche meglio delle proprie tasche e sapeva che, secondo la sua opinione, non vi era nulla di più reo al mondo che non rispettare i propri doveri.

"Cosa ci fai qui?" chiese, muovendo un passo all'interno della palestra senza scollare lo sguardo da Suga.

"È una storia buffa. Vedi, quando sono finiti gli allenamenti-"

"Tanaka e Noya ti hanno appioppato una faccenda che sarebbe dovuta toccare a loro per scapparsene chissà dove." terminò il capitano al suo posto, incrociando con fare critico le braccia al petto.

"Mi sono solamente offerto per fare cambio con loro. Sono ragazzi, hanno bisogno di svagarsi la sera e non di pulire palestre." replicò prontamente l'altro, riprendendo a pulire il pavimento con rinnovato zelo.

Il ragazzo dai capelli chiari si strinse nelle spalle, accennando uno di quei bellissimi sorrisi che solo a lui appartenevano.
Daichi si sentì trasalire, non appena il giovane davanti a lui gli diede ancora una volta quella risposta.

Suga parlava sempre come se fosse un quarentenne di vita vissuta ed incalcolabili perizie, probabilmente dimenticandosi di essere anch'egli un fanciullo sul finire dell'adolescenza con un brillante futuro che gli si sarebbe aperto dinanzi.
Eppure si ostinava a farsi carico di tutti gli impegni che sarebbero potuti essere una potenziale ed alienante mina per le esperienze che avrebbero potuto intraprendere i suoi adorati kohai.

Sugawara si dimostrava, sotto ogni aspetto, una figura dalle marcate sfumature materne, non solamente quando spalmava industriali quantità di crema protettiva sulla pelle del viso di Hinata per evitare che si prendesse un'ustione per via della sua carnagione delicata quando si preparavano per una corsa all'aperto oppure quando preparava misteriosi ed imbevibili intrugli dentro i quali faceva sciogliere bustine di vitamine in polvere di dubbia provenienza.

Era una mamma impeccabile sotto ogni punto di vista e Daichi non poteva non sorridere intenerito davanti alla scena di Koushi che, nonostante l'evidente stanchezza, continuava imperterrito nella sua faccenda.
Fu proprio in quel momento che, afferrato un secondo spazzolone, lo affiancò, lasciandosi sfuggire uno sbuffo che procedeva a metà tra l'esasperato e il divertito. Sugawara Koushi era davvero una causa persa.

Improvvisamente sentì un paio di labbra schioccare infantili sulle sue, ritrovandosi a fronteggiare i lucenti occhi del ragazzo dai capelli color chiaro di
Luna e il suo disarmante sorriso a trentadue denti.

"A me sta bene fare la parte della mamma, finché sei tu il papà~." scampanellò contento l'alzatore.

Alla fine della giostra, il capitano doveva ringraziare quei due scansafatiche di Ryuunosuke e Yuu, se ebbe l'occasione di passare del tempo da solo con la sua cara mogliettina.
 
 




Angolino dell'Ananas

Finalmente, dopo quasi un anno di permanenza stagnante nel fandom di Haikyuu!!, ho scritto la mia prima One Shot su questi bei pallavolisti poco etero. La scelta della coppia, tuttavia, è stata una sorpresa anche per me; pensavo che avrei scritto una AsaNoya o una BokuAka (arriveranno anche quelle, niente paura) ma il bellissimo sorriso di quel raggio di sole di Sugawara mi ha ispirato una DaiSuga fluffosa. Non potete capire quanto io ami questa coppia di genitori sposati, con Sugamamma che è una mammina apprensiva e Daichipapa un paparino sull'orlo di una crisi isterica. Ma chi non lo sarebbe, con una nidiata così scalmanata?
Alla prossima,
bacissimi
Pineapple__
  
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