Fanfic su artisti musicali > EXO
Ricorda la storia  |      
Autore: Il_Genio_del_Male    21/03/2016    9 recensioni
In questo cielo pieno di stelle, io ci vedo te.
[Hogwarts!AU]
Genere: Introspettivo, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Kai, Kai, Sehun, Sehun
Note: AU, Cross-over | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Quei fagiani maledetti'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Se qualcuno chiedesse a Sehun quale, tra le stanze e le aule e gli anfratti di Hogwarts, sia il suo rifugio segreto, la scelta del Grifondoro ricadrebbe senza esitazione alcuna sulla Torre di Astronomia. E a dir la verità l’ipotetico interlocutore non ne sarebbe nemmeno sorpreso, giacché persino la statua della Strega Orba del terzo piano, se interrogata, darebbe la stessa risposta. Chiunque abbia frequentato Hogwarts negli ultimi sette anni sa perfettamente chi sia Oh Sehun: una giovane promessa dell’Astronomia, l’astro nascente di quella nobile disciplina che studia l’universo e tenta di decifrarne i misteri. La professoressa Sinistra lo porta in palmo di mano e prevede per lui una fulgida carriera di ricercatore o, perché no, docente ad Hogwarts.

Nessuno mai, però, ha dimostrato una reale curiosità sul perché di questa passione, sulla sua origine. Nessuno eccetto Kim Jongin: Serpeverde nell’aspetto, Tassorosso di appartenenza e nel cuore ma diligente come il più esemplare dei Corvonero. Amico fedele di Sehun sin dal primo anno nonché suo opposto (e speculare) praticamente in ogni cosa, Jongin è l’unica persona al mondo che accetta di tenergli compagnia nella Torre ad orari improbabili e persino con le temperature più rigide. Mentre Sehun è impegnato a scrutare la volta celeste servendosi di cannocchiale, astrolabio e mappe stellari, Jongin si accuccia in un angolo armato di coperte e un buon libro. Spesso Chen, il suo famiglio, decide di unirsi a loro e si acciambella in grembo al padroncino con molte fusa di apprezzamento.

Jongin talvolta lo domanda, a Sehun: “Perché proprio Astronomia?” e il Grifondoro non sa come replicare. Il sincero interesse dell’amico lo tocca nel profondo, lo imbarazza. Teme che il suo segreto venga scoperto. Non è ancora riuscito, in sette lunghissimi anni, a trovare le parole né il coraggio necessari ad ammettere che non amerebbe il cielo se non amasse -altrettanto intensamente, o forse di più- Jongin stesso. Solo il Veritaserum potrebbe costringerlo a confessare quanto serba nel cuore, ma non sarebbe comunque abbastanza.

Come spiegare la propria inclinazione ad associare lo spettacolo del cielo notturno punteggiato di luci così vive eppure già morte a Jongin; che nella stella del mattino, Venere, Sehun riconosce la luminosità del suo sguardo; che il bruno manto crepuscolare ha la stessa sfumatura di tenebra della sua folta chioma; che il calare del sole gli ispira uno struggimento simile a quello che Jongin, con le sue labbra increspate e le mani caute, suscita in lui ogni qual volta lo osserva studiare o castare un incantesimo; che lo splendore argenteo della luna gli ricorda, ma assai più pallida, la bianca chiostra di denti che il Tassorosso sovente esibisce in Sala Grande, ridendo alle battute dei compagni di Casa; che i moti dei pianeti, il prodigio delle loro perfette ellissi, non sono per lui altro che l’equivalente siderale dell’incantevole enigma rappresentato dall’amico? Come rivelargli che Sehun guarda a Jongin come la Terra orbita intorno al Sole?

Un vero Grifondoro, tuttavia, benché sprovvisto di parole non manca certo di ardimento. E l’amore, sebbene tenuto a bada e nutrito nell’ombra come un germoglio troppo delicato per la cruda luce solare, prima o poi reclama il proprio posto nel mondo: all’aperto, libero di mettere radici e di bearsi del fruscio del vento. Simili all’acqua di un vaso colmo, i sentimenti traboccano. La natura umana è uguale per tutti, Babbani e maghi.

Ed è esattamente questo che avviene quando, la sera che sancisce l’inizio della primavera, Jongin domanda ancora una volta a Sehun cosa ci trovi di così affascinante nel cielo pieno di stelle che li sovrasta.

“Perché in questo cielo pieno di stelle”, ripete con voce tremante, “io ci vedo te” e sospira come chi si è appena sgravato il petto di un macigno.

Il sorriso che Jongin gli rivolge abbaglia come il firmamento. In tacita, perfetta intesa si tengono per mano e aspettano l’alba insieme.

 

 

 

 

Date la colpa ai Coldplay e alla loro canzone, A Sky Full Of Stars, che mi fa sempre piangere come una fontana. Così semplice eppure così bastarda.

Una cliccata è sempre gradita: https://www.facebook.com/Il-Genio-del-Male-EFP-152349598213950/.

   
 
Leggi le 9 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > EXO / Vai alla pagina dell'autore: Il_Genio_del_Male