Anime & Manga > Ranma
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Autore: Stardust87    22/03/2016    7 recensioni
Il fidanzamento tra Ranma e Akane viene sciolto a causa di gravi problemi economici in cui si trova la famiglia Tendo.
La soluzione? Matrimonio combinato!
Genere: Erotico, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Akane Tendo, Kodachi Kuno, Ranma Saotome, Tatewaki Kuno, Un po' tutti
Note: Lime, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Nabiki li guardò avanzare verso di lei e immediatamente notò le loro mani intrecciate  insieme ai loro volti sorridenti, e un sorriso compiaciuto le spuntò sul volto. Solo allora Akane, guardando sua sorella, si rese conto che non era più la fidanzata di Ranma e a malincuore lasciò la presa. Arrossirono entrambi, notando il modo sornione in cui la ragazza li fissava, ma la ignorarono tornando velocemente dai loro familiari. Alla vista di Akane, Tatewaki le corse incontro abbracciandola con impeto. La giovane però, si sciolse subito da quell’abbraccio, non voleva essere toccata da lui, aveva ancora il profumo di Ranma addosso, e ne voleva godere il più possibile.
Pensando al codinato, la sua mente vagò senza limiti. Non ci poteva ancora credere. Ranma l’aveva baciata. Il suo Ranma! Per quanto si sforzasse di concentrarsi su quello che Kuno le diceva, proprio non ci riusciva. Sentiva le farfalle nello stomaco e senza volerlo le spuntò un sorriso ebete sulle labbra. Kuno, che aveva notato il suo strano comportamento, decise di attirare la sua attenzione il più possibile.

<< Sai cara, quando mi sono girato e non ti ho vista più sono andato nel panico più totale! Nabiki mi aveva detto che ti eri recata al bar della spiaggia per prendere un gelato, ma non ti ho trovata neanche lì, e ti giuro che stavo andando veramente fuori di testa! Ti ho cercato come un pazzo dappertutto, si può sapere dove ti eri cacciata? >> le chiese in tono ansioso e accusatorio.

Akane lo guardò agitata << Ero solo andata a fare una passeggiata, non ho mica bisogno della guardia del corpo, so benissimo difendermi da sola! >> ribatté infastidita.

Voltò lo sguardo e arrossì incrociando gli occhi di Ranma. Il codinato, anche lui visibilmente imbarazzato, distolse lo sguardo da lei e cominciò a sistemare il suo zaino per tornare a casa.

<< Ranma! Anche tu, dove diamine eri finito? Sei sparito! >> gli chiese Kodachi improvvisamente, facendolo sussultare.

<< Chi, io? Sono andato a prendere una bibita..sai, con questo caldo.. >> rispose il giovane ridendo e grattandosi la testa.

Kodachi lo guardò dubbiosa, poi lanciandogli uno sguardo di fuoco, gli si avviluppò al braccio come un polipo e si incamminò con lui verso l’auto.

Nabiki si avvicinò ad Akane e le diede due gomitate sul fianco.

<< Spero tanto sorellina, che tu sia riuscita ad approfittare dell’occasione che ti ho gentilmente concesso >> le disse sogghignando e guardandola con malizia.

Akane diventò paonazza e cominciò a balbettare << M-ma che stai dicendo? Non capisco a cosa alludi! >>

Nabiki scoppiò in una fragorosa risata e la prese sottobraccio.

<< Certo, come no! Di a Ranma che è in debito con me e che presto passerò a riscuotere >> le rispose allegramente, salutandola con un bacio prima di andarsene.


Tornata a casa, Akane salì in camera sua per fare una doccia, sentiva l’urgenza di togliersi di dosso la sabbia anche se le sarebbe piaciuto poter godere ancora del profumo di Ranma. Indossò l’accappatoio e spazzolò i capelli bagnati per districarli perfettamente prima di asciugarli, quando due colpi alla porta la fecero sussultare.

“Quant’è noioso Kuno, è possibile che sia più appiccicoso di una gomma da masticare?” pensò infastidita, andando ad aprire.

<< Si può saper cosa diav.. >> cominciò a dire e arrossì quando incontrò due pozze azzurre come il mare che la osservavano intensamente, facendola vacillare.

<< Ranma >> sussurrò piano, scostandosi per lasciarlo entrare.

<< Volevo sapere come stavi, non abbiamo avuto molto tempo per parlare prima >> le disse il codinato sfoderando uno splendido sorriso e giocherellando con una ciocca dei suoi capelli bagnati.

<< Sto bene grazie, e tu? >> chiese lei imbarazzata.

<< Potrei stare meglio, ma possiamo rimediare subito >> rispose il giovane, chinandosi a sfiorarle dolcemente le labbra con le proprie.

Il cuore di Akane mancò un battito. Aveva sempre sognato che Ranma fosse così intraprendente e ora non le sembrava vero.

<< Va meglio ora? >> sussurrò Akane a pochi centimetri dal viso di lui.

<< Decisamente >> affermò Ranma con un sorriso timido  << Forse è meglio che ti lasci sola, così potrai vestirti, potrei farmi strane idee >> le disse ridendo, ammiccando all’apertura dell’accappatoio, che la giovane paonazza, chiuse di scatto.

<< Ti aspetto giù, non voglio che qualcuno ci veda >> le disse strizzandole l’occhio.

La ragazza annuì e richiuse la porta dopo averlo fatto uscire. Una volta sicura che Ranma si fosse allontanato, cominciò a gridare come una pazza e a saltare dalla gioia.


 
La cena di quella sera fu la più bella della sua vita. Aveva sempre seduto al suo fianco Kuno, che la asfissiava con le sue infinite smancerie e poi c’era Kodachi che faceva lo stesso con Ranma, ma le occhiate e i sorrisi che il codinato le lanciava di sfuggita, la facevano sentire la persona più speciale del mondo. Le sembrava quasi, di vivere un amore proibito, come quello vissuto tra Ginevra e Lancillotto.

“Un amore finito male però..” pensò con sconforto, osservando Kodachi che accarezzava la mano a Ranma e lui che cercava in tutti i modi di sottrargliela.

“Si sposeranno..e io sarò sempre l’altra ” constatò con rammarico. Un velo di tristezza le velò gli occhi, cosa che non sfuggì allo sguardo attento di Ranma.


Dopo cena, Akane attraversò il lungo corridoio per recarsi direttamente in camera sua, quando improvvisamente qualcuno le cinse la vita con una mano e le tappò la bocca con l’altra, facendola trasalire.

<< Ssshh >> le sussurrò all’orecchio una voce calda, una voce che lei adorava.

La trascinò rapido in una stanza e richiuse piano la porta. Una luce con fotocellula si accese non appena entrarono.

<< Ranma, ma che fai? Ma questo è il guardaroba! >> affermò stupita, guardando le tante giacche appese.

<< Già, così a nessuno verrà in mente di cercarci qui.. >> affermò suadente.

Ranma l’abbracciava da dietro e Akane poteva sentire il suo respiro caldo sul collo; quel semplice gesto innocente, le provocò una lunga scia di brividi di piacere lungo tutta la schiena.

<< Ti ho visto un po’ triste a cena, cosa ti preoccupa? >> le chiese premuroso, non riuscendo a trattenersi da lasciarle piccoli baci sul collo e sulle spalle, lasciate nude dal top a fascia che la giovane aveva deciso di indossare per la cena.

Akane si lasciò sfuggire un gemito di piacere, non avrebbe mai pensato che il suo Ranma potesse essere così dolce, soprattutto nei suoi confronti. Lei si girò a guardarlo e si perse nei suoi splendidi occhi. Ora toccava a lei dimostrargli il suo interesse e l’amore che provava per lui, anche se ancora non si erano effettivamente dichiarati. Si alzò in punta di piedi, il codinato la sovrastava di almeno una spanna, gli gettò le braccia al collo e poggiò titubante le labbra sulle sue. Sentiva le guance in fiamme, ma quando lui schiuse le labbra per approfondire il bacio, si lasciò andare completamente. Ranma le poggiò una mano sulla schiena per far aderire meglio i loro corpi e affondò l’altra nei capelli setosi della sua dolce Akane. Fu un bacio lungo, devastante, che li lasciò entrambi senza fiato. Quando si staccarono tremavano entrambi dall’emozione.

<< Non avrei mai creduto che un maschiaccio, senza un minimo di sex-appeal come te, avrebbe mai potuto farmi questo effetto! >> affermò Ranma, ridendo.

Quelle parole ferirono Akane come una pugnalata.

<< Se pensi che io sia un maschiaccio, allora tornatene pure dalla tua bellissima e sensuale fidanzata e stai lontano da me! >> affermò tagliente la ragazza, umiliata e derisa da quelle parole. Aprì la porta del guardaroba e uscì senza voltarsi.

<< Akane! Aspetta! Stavo solo scherzando! Era una battuta innocente! >> replicò il codinato afferrandole un polso e costringendola a fermarsi.

Akane teneva gli occhi bassi e Ranma le sollevò il mento, per costringerla a guardarlo in volto. Ma quando il giovane notò il luccichio delle lacrime in quei bellissimi occhi nocciola, che lo avevano fatto innamorare perdutamente, sentì un tuffo al cuore. Se c’era una cosa al mondo che proprio non sopportava, era vedere la sua Akane piangere. E la maggior parte delle volte, in cui ciò accadeva, era colpa sua. Si odiava per questo. Avvicinò il volto a quello della giovane e le asciugò le lacrime con le proprie labbra.

<< Mi dispiace, non volevo farti piangere, ammetto che è stata una battuta infelice. Tu sei dieci volte più bella e sexy di Kodachi e sai benissimo che non ho intenzione di sposarla. Non ti ricordi il nostro patto, di trovare un modo per salvare la palestra e annullare il doppio fidanzamento? >> le disse dolcemente, prendendole il viso tra le mani.

Lei lo guardò sorridendo e annuì convinta. 

<< So che non dovrei, ma non posso proprio resistere..sei come una droga.. >> le disse sfiorandole le labbra con un bacio.
Il cuore di Akane fece una capriola. No, non si sarebbe mai abituata ai suoi baci.

Persi l’uno per l’altro non si accorsero che Kodachi, nascosta dietro l’angolo che dava accesso alla cucina, li stava osservando. La rosa nera tremava dalla rabbia.

“ Così a quella sardina non importava niente di Ranma, eh?! Pensano davvero di potermi usare per i loro comodi e di prendersi gioco di me e di mio fratello? Non hanno ancora capito chi hanno davanti! Comprenderanno a loro spese chi è veramente Kodachi, la rosa nera!” pensò la ragazza infuriata, stringendo i pugni.


 
Il  mattino seguente, Soun riunì tutta la famiglia in salotto, per dare un importante annuncio. Ranma si sedette sul divano seguito a ruota da Kodachi e riluttante Akane prese posto su una delle poltrone. Kuno con sguardo adorante, si sedette vicino a lei, su uno dei braccioli, approfittando della situazione per passarle un braccio intorno alle spalle.

Ranma mandava fulmini dagli occhi. “Ogni occasione è buona per toccarla” pensò furente.

<< Allora ragazzi miei, conversando con il mio futuro genero, abbiamo avuto una splendida idea: domani sarà il compleanno di Akane e quindi abbiamo deciso di  organizzare un bellissimo party in giardino, con tutti i nostri amici e quelli della famiglia Kuno. Sarà anche un’ottima occasione per far conoscere Akane e Ranma ai rispettivi parenti! >> dichiarò il padre di Akane, scoppiando in una fragorosa risata. Genma annuì soddisfatto.

La figlia lo guardò allibita.

<< Ma papà non è affatto necessario, a me basta una semplice cena con voi, Nabiki e Kasumi! >> replicò agitata, scattando in piedi.

<< Ma che dici amore mio! Il tuo compleanno è un giorno speciale e va festeggiato come si deve. Io Tatewaki Kuno, in qualità di tuo fidanzato e futuro marito, ti prometto che sarà la festa più bella a cui tu abbia mai partecipato! >> dichiarò il giovane in modo solenne, battendosi un pugno sul petto. Ma Akane continuò a scuotere la testa in modo deciso.

<< Dai Akane, in fondo potrebbe essere una cosa carina, no? >> le disse Ranma persuasivo, strizzandole l’occhio.

<< Se lo dici tu.. >> acconsentì la ragazza, non capendo a cosa Ranma alludesse.

<< Se ci sarà una festa allora dovrò andare subito a fare shopping! Devo essere fa-vo-lo-sa! >> affermò Kodachi battendo le mani << Amore, saremo una coppia bellissima, tutti domani vedranno come siamo felici e perfetti insieme.. >> continuò in tono suadente, rivolta a Ranma. Il ragazzo annuì imbarazzato.

<< Allora è deciso.. >> continuò la ragazza, incollando all'istante la bocca a quella del codinato, che preso alla sprovvista, non riuscì a sfuggirle.

Akane sentì il sangue nelle vene gelarsi, sapeva che non poteva obiettare a quelle effusioni, non ne aveva il diritto. Ma le facevano male lo stesso. Uscì dalla stanza afflitta, quando si accorse che il codinato l’aveva seguita e che camminava al suo fianco.

<< Akane mi dispiace, mi è saltata addosso, non ho potuto evitarla >> cercò di giustificarsi, guardandola con gli occhi di un cane bastonato.

Lei lo guardò inferocita, poi scoppiò a ridere << Lo so, ero presente, anche perché, se non fosse stato così un ceffone non te lo avrebbe tolto nessuno, sai? Forza, accompagnami a comprare un vestito per domani! >>

Lo prese per un braccio e uscirono di casa ridendo e scherzando.

Kodachi li osservò dalla finestra, gli occhi stretti in due fessure, la bocca piegata in una smorfia.

<< Sai Tatewaki, ho scoperto delle cosette interessanti sulla tua fidanzata, cose che potrebbero rivelarsi molto utili per te. Ascoltami bene.. >> disse con un sorriso maligno, girandosi a guardare suo fratello e facendogli cenno di avvicinarsi.

Kuno, che era impegnato a redigere la lista degli invitati, alzò gli occhi dal foglio, posò carta e penna e andò vicino a lei, molto interessato. Akane era il suo argomento preferito.


 
Nel frattempo, Akane e Ranma, passeggiavano per le vie del centro in cerca dell’abito adatto per la ragazza.  

<< Mi spieghi perché mi hai fatto accettare l’idea strampalata della festa? >> chiese Akane sospettosa.

<< Perché se c’è tanta confusione, c’è anche la possibilità che riusciamo a stare un po’ da soli nascondendoci da qualche parte, senza che nessuno ci veda! >> affermò il codinato sagace.

La ragazza, al pensiero di loro due soli, arrossì vistosamente.

 Continuarono la ricerca del vestito, per molto tempo, senza successo. Erano entrati in parecchi negozi, ma fino ad allora nessun vestito era riuscito ampliamente a soddisfare i requisiti necessari per essere definito “perfetto”.

<< Akane, deciditi però, mi fanno male i piedi! Sono due ore che giriamo a vuoto! Possibile che non ce ne sia uno che ti soddisfi? >> si lamentò Ranma, gettandosi a sedere esausto su una panchina.   

<< Che pappamolla che sei! Vedi che io sono più forte di te? Ti stanchi solo a camminare! Comunque questo negozio è l’ultimo, forza entriamo! >> affermò Akane prendendolo per un braccio per aiutarlo ad alzarsi. Il codinato sbuffò e malvolentieri la seguì nell’ennesimo negozio.

Akane sembrava una macchina da guerra, faceva scorrere i vestiti, appesi con le stampelle sui carrelli, uno dopo l’altro.

<< Questo no, no, neppure questo, troppo grande, questo troppo lungo, questo è brutto..voglio essere più bella di Kodachi domani! UFFAAAAAA! >> urlò spazientita. Ranma la guardava allibito, anche la commessa era restia ad avvicinarsi temendo di fare una brutta fine.

Improvvisamente gli occhi di Akane si illuminarono.

<< Eccolo! Finalmente! È lui, è perfetto! >> affermò con gioia mostrando l’abito a Ranma.

Il vestito era di uno splendido blu cobalto in seta, senza spalline, con scollo a cuore sul davanti, impreziosito da strass. Era tagliato corto davanti all’altezza delle ginocchia e più lungo dietro con taglio asimmetrico. Si chiudeva sulla schiena, che rimaneva piuttosto scoperta, con dei piccoli bottoncini.

Anche Ranma annuì felice. << È veramente bellissimo >> le confermò entusiasta.

<< Ed è anche della mia taglia.. >> disse compiaciuta guardando il cartellino, ma il sorriso le morì sulle labbra. La sua espressione mutò in un attimo. Sembrava che avesse visto un fantasma.

<< Cos’hai adesso? Che ti prende? >> le chiese Ranma preoccupato. Non era facile far star zitta Akane.

Lei lo guardò disperata << Costa un patrimonio! Non posso permettermelo! >> gli disse mostrandogli il cartellino.

<< Effettivamente sono un mucchio di soldi! Troveremo qualcos’altro dai.. >> le disse cercando di consolarla. La ragazza riappese il vestito e uscì dal negozio demoralizzata.

<< Andiamo a casa, non voglio un altro vestito, metterò qualcosa di Nabiki >> disse afflitta, girandosi di nuovo verso il negozio.

<< Casa può anche aspettare. Vieni con me, so io come tirarti su il morale! >> le disse Ranma prendendola per mano e mettendosi a correre.

<< Aspetta! Dove stiamo andando? >> chiese la ragazza ansante, cercando di stargli dietro.

Ranma si arrestò bruscamente e Akane gli finì addosso.

<< Ahia! Ma insomma! Che modi! >> obiettò la ragazza, massaggiandosi un braccio.

Erano arrivati davanti a una cabina adibita alle fotografie. Lei lo guardò stupita.

<< Voglio fare delle foto con te. Non ne abbiamo nessuna insieme, noi due soli.. >> disse il codinato dolcemente, trascinandola dentro la cabina.

Si sedettero sull’apposito sedile e il ragazzo inserì la moneta. Passò un braccio intorno ad Akane e la strinse a sé.

<< Ora sorridi, come se al mondo ci fossimo solo noi due.. >> le sussurrò piano. Lei arrossì e un sorriso illuminò il suo volto. La macchina scattò la foto.

Ranma si girò verso di lei e prendendole il viso, la baciò con passione. Akane si abbandonò ai suoi baci, alla sua lingua che cercava e giocava intensamente con la sua. Non seppero dire neppure loro per quanto tempo rimasero lì, a scambiarsi baci e a dirsi tenere parole. A parte la prima, in tutte le foto scattate c’erano loro due che si baciavano. Ranma le prese dalla macchina e le consegnò alla sua Akane.

<< Tienile tu.. così non dimenticherai mai quanto ti amo >> le sussurrò Ranma con voce roca.

<< T-tu m-mi ami? >> farfugliò Akane, guardandolo confusa.

<< Certo che ti amo, non lo avevi capito? >> rispose lui con un sorrisetto. La giovane sentì il cuore esplodere. Lo abbracciò scoppiando a piangere.

<< Anche io ti amo, razza di stupido testone >> disse Akane fra i singhiozzi.

<< Allora perché piangi? >> chiese Ranma, guardandola confuso.

<< Perché sono felice, scemo! >> disse lei baciandolo di nuovo.

Tornarono a casa, tenendosi per mano e guardandosi teneramente negli occhi per tutto il tragitto.

<< Adesso dobbiamo tornare a essere amici-nemici, però non dimenticare mai quello che provo per te >> le disse Ranma sciogliendo riluttante la mano dalla sua.

 La ragazza annuì con il cuore gonfio di felicità, tenendo strette nella tasca le foto ricordo di quella bellissima e indimenticabile giornata.
 
 
 
 
 


 
 
Finalmente i tuoi testoni si sono dichiarati, ma Kodachi li ha visti e trama alle loro spalle.. Grazie per aver letto il capitolo e se ne avete voglia recensite, adoro leggere le vostre recensioni, mi aiutano a capire i miei errori e a migliorarmi. Un bacione e al prossimo capitolo!
  
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