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Autore: kayhyun00    22/03/2016    0 recensioni
In un mondo dove tutto è sempre uguale, Lisa conosce una persona che è diversa da tutto e da tutti, che è il contrario di tutti. Una persona che deciderà di cambiarle la vita e nel tentativo di comprendere questi cambiamenti, Lisa si troverà sempre più spesso seduta di fronte ad una specchio, dove il contrario diventa realtà.
Genere: Drammatico, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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RIFLESSI

“Dimenticare”

 

 

 

Ore, giorni, settimane. Lisa non sapeva più da quanto tempo si trovava nel mondo dei riflessi.

Non lo ricordava più.

Che strano.

Passava il suo tempo girovagando per quello strano mondo, così simile al mondo reale da essere inquietante.

Camminava e osservava. Camminava e cercava.

Cercava un modo per andarsene.

Cercava una soluzione.

Cercava speranza.

Cercava Jay.

Ma Jay era introvabile, nascosto da qualche parte e per lei era irraggiungibile.

Ma Lisa non smetteva perché sapeva che prima o poi l’avrebbe trovato. Prima o poi avrebbe trovato qualcosa.

E un giorno mentre se ne stava seduta appoggiata al tronco di un albero a guardare il lago, qualcuno le parlò. Qualcuno trovò lei.

“Ce l’hai una casa vero?” si sentì chiedere.

“Cosa?”

Una ragazza si stava sedendo vicino a lei. Capelli bianchi e vestiti neri. Le ricordava Jay.

“Ogni giorno passo di qui e ti vedo seduta qua. Ce l’hai un posto dove stare vero?”

“Oh…si certo.”

“Mi chiamo Sari.” le disse sorridendo.

“Lisa.”

“Non ti ho mai vista in giro.”

“Non abito da questa parte. Casa mia è lontana da qui.” rispose Lisa titubante.

“Ahh…per questo non ti ho mai vista.”

 

Dopo quel primo incontro Lisa e Sari avevano continuato a ritrovarsi quasi tutti i giorni. Sempre allo stesso posto. Sempre vicino allo stesso albero in riva al lago.

Erano diventate amiche, per quanto la situazione lo permettesse.

Lisa però non ricordava da quanto tempo si conoscevano.

Giorni, settimane.

Proprio non ricordava.

Che strano.

 

Lisa però sapeva che doveva continuare a cercare.  E lo faceva. Cercava Jay. Sempre e ovunque.

“Allora perché non mi racconti qualcosa di te. Parli sempre così poco.”

Sari era curiosa.

“Non c’è molto da dire.”

“Guarda che l’ho capito che non sei come me. Come tutti gli altri riflessi.”
“Cosa?”

Paura che si faceva strada nel cuore di Lisa.

“Non sei la prima che conosco e che viene dal mondo reale. Sai per quanto provi a nascondere i tuoi bei capelli castani li ho notati.”

“Hai…conosciuto altri come me?”

Speranza. Dolce rassicurante speranza.

“Si un ragazzo, un po’ di tempo fa. Mi colpì subito perché aveva i capelli rossi. L’ho conosciuto per caso, così come ho conosciuto te. Era dolce, era simpatico ma era anche spaventato. Diceva di aver fatto uno sbaglio e che doveva andarsene. Che questo non era il suo posto. All’inizio non avevo capito chi fosse o cosa fosse. Solo in seguito capì. Solo quando vidi il suo riflesso. Solo quando di lui non era rimasta traccia, allora capì.”

“Se ne è andato? E’ tornato nel mondo reale?”

“Non lo so. Credo di si. So solo che è sparito, lasciandomi qui. Lasciandomi sola.”

Il dolore nella voce e una lacrima sul viso.

Sari stava soffrendo si rese conto Lisa. E capì anche di essere stata insensibile ma doveva sapere. Doveva capire se lui se ne era andato e come.

“Puoi raccontarmi altro di lui?” chiese nel modo più dolce possibile.

“Non oggi. Ora devo andare.”

“Domani?”
“Non posso venire per qualche giorno. Ma ti prometto che la prossima volta ti racconto tutto, ok?”

“Grazie.”

Dolce Sari.

Lisa era contenta. Lisa aveva di nuovo speranza.

Sari l’avrebbe aiutata. Sari aveva le risposte.

Forse.

 

 

Lisa si svegliava la mattina con la sicurezza di aver  trovato qualcosa, che il suo cercare aveva dato dei risultati.

E sapeva che se non aveva trovato le risposte che cercava almeno aveva trovato un’amica.

Lisa iniziò a dimenticare che doveva cercare Jay.

 

 

Lisa si svegliava la mattina con la sicurezza che tra un paio di giorni sarebbe dovuta andare al solito posto e incontrare Sari.

Ma dov’era il solito posto?

Faticava a ricordare certe volte. Che strano.

Ah si, l’albero vicino al lago.

 

 

Lisa si svegliava la mattina con la sicurezza che il giorno dopo doveva andare in un posto vicino al lago per incontrare una persona.

Ma non ricordava chi.

Che strano.

 

 

Lisa si svegliò quella mattina con la strana consapevolezza di dover andare in un posto e incontrare qualcuno.

Ma non ricordava dove.

E non ricordava con chi.

“Che strano. Che strano, stranissimo” pensava.

 

 

Lisa decise che sarebbe andata a fare una camminata. Forse si sarebbe ricordata dove doveva andare.

Ma più camminava e meno ricordava.

Che strano.

Forse dopotutto non era importante.

Decise di riposare in un parco. Era stanca.

Rimase seduta per un po’ di tempo. Minuti o forse ore, Lisa non ricordava.

Quando alla fine vide qualcuno che si avvicinava.

Era un ragazzo. Capelli bianchi e pelle di luna. Era bello.

“Ciao.” lo salutò.

“Ciao.” rispose lui.

Che bella voce aveva.

“Come ti chiami?” gli chiese.

“Jay.”

 

 

 

 

 

  
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