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Autore: ARed    22/03/2016    10 recensioni
Bella ed Edward stanno insieme, si amano molto, ma sono giovani e pieni di sogni, lei Los Angeles, lui New York. Troppo distanti, perciò decidono di lasciarsi senza urla e senza rancori, pur amandosi.
Cinque anni dopo, si ritrovano a Los Angeles, si erano sentiti in quei anni e si erano anche visti. Avevano un ruolo importante l'uno nella vita dell'altro, anche se non facevano più le loro lunghe chiacchierate. Diventano amici, ma siamo sicuri che un amore come il loro si possa limitare ad una, se pur bellissima, amicizia?
" Non parliamo più io e te"
" Già.. se non si tratta di Los Angeles o di New York"
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Edward Cullen, Isabella Swan, Jacob Black, Jessica | Coppie: Bella/Edward
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film
Capitoli:
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CAPITOLO 1
CONTROSENSO

Forks - Luglio 2011


Bella andò a prendere Edward all'aeroporto, era di ritorno da una settimana passata con i ragazzi dei New York Knicks.
Appena la vide Edward sorrise, le era mancata, non si erano sentiti molto in quei giorni, lui troppo concentrato con gli allenamenti, lei inpegnata al lavoro nel negozio di sua madre.
Anche Bella sorrise, si abbracciarono e si scambiarono un bacio veloce, per poi avviarsi all'uscita, senza tenersi la mano. Nessuno dei due ci fece caso.
<< Com'è andato il viaggio?>>, chiese lei mentre apriva la macchina.
<< Bene, ho dormito tutto il tempo>>, rispose lui salendo.
Si mise Bella alla guida, solitamente ci avrebbe pensato Edward, era strano il loro saluto, prima non era così, prima lei li sarebbe saltata addosso e lui non l'avrebbe lasciata andare baciandola per minuti e minuti, ma neanche a quello ci fecero caso.
<< C'è la festa di compleanno di Rose domani..>>, gli disse Bella concentrandosi sulla guida.
<< Lo so, le hai preso il regalo che abbiamo scelto?>>, domandò lui distratto e poco interessato.
<< Si..>>
<< Bene..>>, lei tornò alla guida, lui al telefono, tra i due calò il silenzio; era quel silenzio non pieno di aspettative, di imbarazzo, o in cui si dicono tante cose senza dire una parola. No, era quel silenzio tra due persone che non avevano più nulla da dirsi.
Come dice una nota canzone: è quando comincia il silenzio che finisce l'amore, e il loro seguiva quella strada.
Avevano passato un'ora e mezza senza dirsi nulla, senza la necessità di dirsi quello che pensavano, quello che avevano fatto in quei giorni di lontananza, senza alcuna curiosità verso l'altro.
Bella fermò la macchina davanti a villa Cullen, non voleva fermarsi.
<< Grazie per il passaggio>>, le disse Edward dandole un bacio a stampo sulle labbra, un bacio freddo dato per abitudine, non per amore.
Bella sorrise annuendo, sapeva che qualcosa si era spezzato, sapeva che si erano allontanati, ma aveva semplicemente paura di ammetterlo con se stessa.
Edward la fissava, era ancora innamorato di lei, ma la sentiva lontana e lui non voleva raggiungerla, non più.
<< Io vado>>, disse lei mentre il ragazzo scendeva dall'auto prendendo la sua valigia, non le chiese di rimanere, non per maleducazione, se Bella l'avesse voluto sarebbe rimasta, ma non voleva.
Edward entrò in casa e salutò la sua famiglia, Bella non era più tra i suoi pensieri.
Lei tornò a casa, era triste, ma le bastò fare due chiacchiere con la vecchia Signora Cope per tornare a sorridere e non pensare più ad Edward. Non si pensarono per tutto il giorno, non si scrissero, ne si chiamarono, e tra i due non era una cosa normale, non era normale non parlare, loro passavano ore a farlo, ma in quel momento nessuno dei due ne sentiva la necessità.
Continuò così anche il giorno successivo, non si cercarono, non si diedero il buongiorno con il solito messaggio, si pensarono, però. Sapevano di amarsi, ma sapevano anche che volevano concentrarsi ognuno sul proprio futuro, volevano la felicità per l'altro, anche se questo escludeva la loro presenza.
Alle sei Bella si stava preparando per andare alla festa di Rose, la sorella di Edward, lui le aveva mandato un messaggio per dirle che veniva a prenderla.
"Ti passo a prendere alle 6:00"
Anche il messaggio era freddo, non l'aveva fatto apposta, lei non c'era rimasta male, ultimamente era quello il tono dei loro messaggi, era normale.
Bella si accorse del suo arrivo vedendo la Volvo argentata dalla finestra di camera sua, lo vide scendere dalla macchina, era bellissimo, lei si era sempre sentita brutta accanto a lui, ma per Edward lei era la più bella di tutte, non c'erano paragoni con la sua Bella. Si, sua, perché nonostante si sentissero distanti lei rimaneva la sua Bella, sempre. Glielo aveva promesso.
Bella indossava un abito verde smeraldo, i capelli lunghi e sciolti e un rossetto leggero su quelle labbra che Edward amava baciare per ore intere. Lui indossava il suo classico jeans chiaro e una t-shirt della Nike, un regalo di Bella, i suoi capelli sempre in disordine, ci aveva rinunciato a domarli. 
Si piacevano molto entrambi, l'attrazione fisica tra i due era alta, ma questo non bastava..
<< Ciao, sei.. bellissima>>, le disse lui ammirandola, era davvero bella di nome e di fatto, solo lei non se ne accorgeva, era testarda.
<< Ciao>>, rispose sentendosi il suo sguardo addosso.
Edward eliminò le distanze tra i due e la baciò, un semplice sfioramento di labbra, nulla più.
<< Bella che succede?>>, domandò lui vedendola distante, sentendosi distante.
<< Nulla, non succede nulla..>>, rispose lei non sentendo.. nulla.
<< Non parliamo più io e te>>, disse sedendosi accanto a lei sui gradini dell'entrata di casa Swan.
<< Già.. se non si tratta di Los Angeles o di New York>>, lei parlava dell' UCLA, l'università di LA, lui dei New York Knicks, la squadra di basket dove avrebbe cominciato a giocare da settembre. Non parlavano di loro, di un loro futuro assieme.
<< Mi dispiace..>>, era sincero, le mancavano le lunghe chiacchierate con Bella sulla terrazza di casa Cullen, ma sentiva che non aveva nulla da dirle, nulla che non riguardasse  il suo futuro a New York e il basket, lei altrettanto. 
<< Com'è andata a New York?>>, chiese per spezzare il silenzio che ormai partecipava da protagonista ai loro incontri, fissando entrambi a terra, non si guardavano più.
<< Bene, i ragazzi sono fantastici..>>, ed ecco che tornavano a parlare di altro.
<< Sono felice per te.. davvero..>>, disse mentre gli occhi le si riempivano di lacrime, sentiva di essere arrivata ad un punto di non ritorno, << New York è..>>, e una lacrima attraversò il suo viso, lui non la fermò.
<< A 4470 Km da Los Angeles>>, concluse lui, quei maledetti chilometri che li stavano dividendo ancor prima della partenza.
<< Ci vedremo a Natale, a Pasqua, in estate.. forse qualche weekend..>>, si sarebbero visti quattro o cinque volte all'anno,  pensavano di riuscirci entrambi, si erano costruiti una corazza non parlandone, evitando il problema, e questo li aveva distrutti.
<< Bella..>>, anche lui aveva la voce rotta dalle lacrime, non si vergognava di piangere, non davanti alla sua Bella.
<< Edward, ho parlato solo di Los Angeles in questo periodo.. mi dispiace>>
<< Ed io di New York, siamo pari..>>, disse lui facendo un lieve sorriso.
<< Hai ragione non parliamo più, credo..>>, era arrivato il momento se lo sentivano entrambi.
<< Tu lo sai che io..>>, sapevano di amarsi ma dirselo ancora avrebbe fatto male ad entrambi.
<< Lo so, ma è meglio così..>>
<< Soffriremo stando insieme, ma lontani..>>, era la prima cosa sincera che si dicevano da mesi.
<< Promettimi che realizzerai il tuo sogno, che sarai felice..>>, questo voleva lei per lui, per il suo Edward.
<< Promesso, anche tu però>>, disse lui alzandosi e prendendola per mano, lei annuì.
Si guardarono negli occhi, era tanto che non lo facevano, videro tutto l'amore che provavano l'uno per l'altra, vedevano la volontà di ognuno di rendere felice l'altro, vedevano che stavano sacrificando il loro amore, ma era inevitabile, non sarebbero stati felici insieme ma lontani.
Non era solo la distanza fisica, loro si erano allontanati da tempo, avevano futuri diversi, per ora almeno.
<< Concedimi un ultimo bacio>>, le disse avvicinando il suo viso a quello di Bella, le sarebbe mancata molto, l'avrebbe amata per sempre.
<< Un ultimo bacio>>, disse lei sulle sue labbra, le loro labbra si unirono per l'ultima volta, fu un bacio bagnato dalle loro lacrime, fu un bacio pieno del loro amore, del loro addio, del loro dolore.
Non riuscivano a staccarsi, l'uno dall'altra, non riuscivano a dirsi addio, si staccarono solo per mancanza d'ossigeno.
Lui le diede un ultimo bacio a fior di labbra ed uno sulla fronte e la strinse forte al suo petto, Bella si aggrappò alla sua maglietta e pianse, lui la cullava posandole delicati baci sui capelli, Edward amava il suo profumo.
<< Dimmi che starai bene>>, non voleva che lei soffrisse.
<< Starò bene>>
<< Ciao>>, disse lui avviandosi verso la sua macchina.
<< Ciao>>, salutò lei facendoli un debole sorriso. D'un tratto lui si voltò, non aveva cambiato idea.
<< Per la festa di Rose..>>
<< Passo più tardi io..>>, era una delle sue migliori amiche, non poteva mancare al suo compleanno.
<< Va bene>>, Edward salì in machina e partì per casa Cullen, stava male, davanti a Bella aveva resistito ma rimasto solo si lasciò andare. Sapeva che la loro separazione era inevitabile, ora si sentiva più leggero.
<< Edward, dov'è Bella?>>, domandò Rose quando il fratello entrò in casa, lui aveva ancora gli occhi rossi, << Non c'è.. viene più tardi>>.
<< Mi dispiace>>, aveva capito, lei li aveva visti allontanarsi piano piano, lo abbracciò e lui si lasciò andare.
<< Tornerà, ti ama>>, disse Charlie uscendo di casa e sedendosi accanto alla figlia, dal salotto aveva sentito tutta la loro conversazione.
<< Si..>>, rispose Bella nascondendo il viso tra le braccia, che erano poggiate sulle ginocchia.
<< Perchè l'avete fatto?>>
<< È meglio così papà, dovevo lasciarlo andare, ci saremmo odiati con il tempo>>, avrebbero conosciuto altre persone, avrebbero dimenticato di chiamarsi, si sarebbero odiati.
<< Stai bene?>>, domandò Charlie.
<< Fa male, ma.. mi sento più leggera, sento di aver fatto la scelta giusta>,  lei sapeva che ne avrebbe sofferto, ma sapeva anche che non sarebbe durato in eterno. Almeno lo sperava.
<< Sei un contro senso vivente, lo sai Bells?>>, lei sorrise.
<< Lo so>>, disse lei poggiando il capo sulla spalla del padre.
La lontananza aveva distrutto Edward e Bella, avevano sofferto entrambi, si sentivano lontani anche quando stavano assieme, per questo avevano deciso di lasciarsi, senza rancori e urla, semplicemente era meglio porre la parola fine ad una storia che, per loro due, non aveva più futuro. Non si erano arresi, semplicemente non avevano la voglia di combattere per il loro amore, perché l'amore c'era, solo che in quel momento non bastava ed era meno importante delle loro carriere.

Eccomi con il prologo di una nuova storia, era da anni nascosta nei meadri della mia mente.
Solo il primo capitolo è malinconico, dal prossimo il tono cambierà.
Fatemi sapere cosa ne pensate, vi piace? Vale la pena continuarla?
A settimana prossima, un bacio.
AlmaRed

PS. Vi ricordo le altre mie storie Illusione, Lui ( Illusione raccontata da Edward) e I don't want.



   
 
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