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Autore: SatoSerelover    22/03/2016    3 recensioni
Sequel di "Niente di meglio"
Il piccolo Conan, figlio di Shinichi e Ran, sta crescendo. Ormai ha 7 anni.
Vive con i genitori e la sua vita procede sempre più bella, ma quando un vecchio nemico di Shinichi tornerà, più cattivo che mai e intento a farla pagare al detective... toccherà al piccolo Conan, risolvere la situazione.
Insieme ai suoi amici.. Shizuka e Satoshi, comincerà ad indagare, come solo lui sa e potrà fare, coinvolto in un caso più grande di lui e prenderà le redini del padre!
Genere: Avventura, Drammatico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro Personaggio, Ran Mori, Shinichi Kudo/Conan Edogawa | Coppie: Heiji Hattori/Kazuha Toyama, Ran Mori/Shinichi Kudo
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Una sola e vera verità, un solo il vero amore'
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Note d'autrice:
Ciao a tutti!!!!! Sono sempre io SatoSerelover 
(a chi non lo sapesse, il mio username è riferito alla shipping Pokémon: AshXSerena. Noi la conosciamo come "Amourshipping".. ma in giappone il nome è "SatoSere". Sato da Satoshi, che è il nome di Ash originale.. e Sere da Serena. Lover perchè amo quella coppia!^^)
Bene, tralasciando tutto ciò che non centra...
Questa storia sarà diversa dal prequel! Sarà sempre dolce, carina e con amore... ma avrà molti momenti drammatici, di azione e molto di più!!! Quindi totalmente diversa!!!! :D
inoltre non sarò molto veloce a scriverla, perchè sarà molto lunga e ho bisogno di organizzare le mie idee e creare un filo logico tra tutto!
Ora però vi auguro buona lettura!!
Spero leggerete la mia storia e se volete, commentate in tanti!! Accetto critiche costruttive!!





Capitolo 1: Identico a tuo padre




Era una mattinata soleggiata a Tokyo.
Era primavera, il vento soffiava leggero, rinfrescando l’aria. Gli uccelli cantavano e i bambini erano allegri. I ciliegi erano in fiore. Mostravano i bellissimi petali rosa, che staccandosi dai loro rami, creavano come delle piogge lente, rendendo unico il paesaggio di quella città e dell’intero Giappone.
La città di Tokyo ormai aveva subito parecchi cambiamenti, ma c’erano cose che non cambiavano. Il dipartimento di polizia, le nascite di nuovi amori, i bambini allegri che correvano per la strada, i misteri, i detective …. E…..



……AHHHHHHHHHHHHHHHH………!!



I soliti casi di omicidi. Ma c’era sempre un detective pronto a risolverli. il detective più famoso al mondo, il migliore nel suo campo, che aveva passato un anno nelle spoglie di un bambino… ma ora cresciuto.
Di chi parlo? Ovvio, di chi se no.. di Shinichi Kudo!


Il detective era in piedi, con un ghigno sulla faccia. erano passati pochi minuti, ma sapeva già il colpevole.

"Il colpevole..... non è altri che...." Shinichi iniziò, ma venne interrotto da un'altra voce.

"Non è altri che la moglie della vittima! Si è introdotta in casa, simulando un furto. Ha anestetizzato suo marito, che è stato poi ritrovato con un coltello infilzato nel petto, ma non è morto così. Quando lei lo ha anestetizzato con il cloroformio, sul fazzoletto che ha usato per tappargli la bocca, c'era anche del cianuro di potassio. Le prove sono facili da trovare, basterà trovare il fazzoletto, che non ha avuto il tempo di buttare via e trovarvi le vostre impronte!"

La donna arrabbiata gridò contro la figura nascosta dietro all'albero del giardino della casa della vittima "CHI DIAVOLO SEI TU!?"

"Chi sono io?" ridacchiò la figura.

Da dietro all'albero uscì un bambino di circa sette anni


"Conan Kudo.. e sono un detective"




Eh si...

Shinichi era sempre il più grande detective. Viveva con Ran, la donna che amava più della sua stessa vita e con suo figlio Conan.

Eh si, erano passati ben sette anni, dalla nascita di quello che, ai tempi, era un piccolo pargoletto. Lo stesso piccolo Conan, che aveva fatto impazzire Ran al parto.
Conan stava crescendo sano e pieno di vita.
Era una quasi copia di suo padre. Erano davvero simili, tranne per qualche ciuffo dei capelli. Anche altri tratti però lo distinguevano da suo padre, per esempio i suoi capelli erano di un marrone più chiaro, molto più simile a quello di sua madre. Gli occhi anche erano più chiari. Un misto del blu del padre e dell’azzurro-lilla della madre.

Anche nel carattere era identico a suo padre, o almeno quasi. Conan era sempre felice di stare in compagnia di altri bambini. Era anche più emotivo del padre in alcune occasione, tratto ereditato dalla madre. Inoltre era molto coccolone, soprattutto da piccolo.

Quando succedeva qualcosa a qualcuno, non usava solo per parole come difesa, poteva anche usare le “mani” in situazioni disperate.. insomma.. era un po’ più abituato a sapersi difendere anche fisicamente. Sua madre ci aveva pensato bene ad insegnargli qualche mossa di karate. Ran sapeva che il figlio si sarebbe messo nei guai spesso, se avrebbe ereditato il carattere di Shinichi.

E aveva ragione. Il resto di Conan, lo rendeva quasi uguale al papà. Sfacciato, sapientone, riflessivo, curioso, sarcastico, gentile, affascinante e… beh… altre cose… troppe per descriverle.


Ed è proprio del piccolo Conan, che parlerà la storia che, come il padre, sogna di diventare un detective di fama internazionale e di sconfiggere criminali pericolosi.

Il giorno dopo a villa Kudo, regnava la pace. Ran si trovava in cucina a preparare il pranzo. Aveva un sorriso sul suo volto, era sempre di buon umore ultimamente. L’arrivo di Conan le aveva cambiato la vita in meglio e aveva unito ancora di più Shinichi a lei.

Intanto invece in giardino, un bambino dai capelli marroni e gli occhi azzurri, stava giocando a calcio per i fatti suoi. Conan tirò il pallone più forte che poté verso un cerchio rosso che aveva disegnato sul muro. Serviva ad esercitarsi nella mira. Il pallone finì per colpire proprio quel punto.

“Gooaaal!!” Conan esultò felice, sfoggiando uno dei suoi sorrisi, identici a quelli che Shinichi usava per vantarsi.

“Sei identico a tuo padre!” Ran si avvicinò al figlio e si inginocchiò, per poi mettergli la mano tra i capelli e scompigliarglieli "Beh tranne che tu sei intonato quando canti.. grazie al cielo"

Conan si sentiva al settimo cielo “Grazie mamma!! Non vedo l’ora che papà torni a casa, così gli farò vedere quanto sono migliorato! E poi andrò con Shizuka a risolvere dei casi di cui ho sentito parlare!!! Sarò il miglior detective della storia! Uno Sherlock Holmes ancora più bravo di papà!!!”

Ran si alzò in piedi “Ahahah, certamente… ma anche i detective devono mangiare! E ora tocca a te!”


Conan mostrò un broncio “So badare a me stesso mamma! Sono cresciuto!”

“Alla tua età, papà diceva le stesse cose alla nonna! Ci ha creduto per anni e poi ci ha rimesso quando è andato a ficcare il naso in quel caso terribile!” Ran incrociò le braccia, alzando il sopracciglio.

“La fai fin troppo tragica!” Conan voltò la testa dall’altra parte, perdendo il contatto visivo con Ran.

Ran si spazientì “Allora, userò le maniere forti, per farti venire a mangiare!” ridacchiò lei.

“Sai che paura!” Conan mostrò un sorriso beffardo.

Ran si avvicinò in fretta dal figlio e cominciò a solleticarlo. Conan cominciò a ridere senza sosta, con le lacrime agli occhi. Sua madre era molto brava ad infastidirlo con il solletico. Il bambino si accasciò con la schiena a terra, ormai stanco di lottare contro le mani veloci di sua mamma.

Le risate, soffocavano la voce del ragazzino, che implorava pietà “BASTA MAMMA!!!”

Conan stringeva i denti per resistere, ma non serviva praticamente a nulla.

“Ti arrendi?” Chiese ridendo Ran.

“NO MAI!” Conan affermò con tono serio, ma allo stesso tempo, stava scoppiando. Non ce la faceva più a resistere.

“Tutto il divertimento sempre quando non ci sono??” Una voce familiare risuonò nell’aria.

Conan e Ran alzarono lo sguardo sul ragazzo i piedi dietro di loro. Ran era sorpresa, Conan invece aveva ancora le lacrime agli occhi.

“Papà!” Conan urlò di felicità. Non era tanto la felicità di vedere il padre, ma era più perché il suo intervento lo aveva saltavo dalla straziante tortura solleticosa.

“Hey amore!” Ran sorrise, mentre liberò il figlio.

Non c’era cosa che rendeva Shinichi più felice. Sentire una vocina chiamarlo “papà” lo faceva sentire al settimo cielo.
Quel bimbo era suo figlio. Suo e di Ran. Lo amava tantissimo, avrebbe dato la vita per lui. Da quando lo aveva tenuto in braccio per la prima volta quando era nato e per sempre sarebbe stato così.
La più bella gioia e soddisfazione, la felicità di poter dire che lui era il “suo” bambino. E ancora più gioioso, era ritrovare poi anche la moglie ad accoglierlo. La sua amata Ran, che finalmente, come aveva sempre sognato, era sua moglie e viveva con lui. La sua gioia e amore più profondo, la sua ragione di vita.
E allo stesso modo la pensava Ran.

Shinichi si avvicinò alla moglie e le stampò un bacio sulle labbra. Conan fece una faccia sdegnata, anzi, totalmente disgustata a livelli estremi.

“Bleaaahhh!!! Insomma se dovete baciarvi così, fatelo quando non ci sono!” Conan si infilò le mani in tasca, con uno sguardo annoiato e seccato.

Shinichi alzò il sopracciglio ridacchiando “Ne riparleremo tra qualche annetto figliolo caro!”

Conan alzò le spalle “Mah…”

Improvvisamente la pancia di Shinichi fece dei fragori “Penso sia ora di mangiare!” Ridacchiò imbarazzato il ragazzo, grattandosi la testa

Anche la pancia di Conan brontolò.

“Se non ci fossi io, morireste di fame!” Ran scosse la testa con un ghigno.

Shinichi era sempre più affamato “Non farti venire in mente strane idee!” il detective si portò le mani sulla pancia “Sto morendo di fame, dopo quel caso di caso di avvelenamento al ristorante italiano.. mi è venuta una fame terribile”

Ran e Conan abbassarono la testa sconfitti “Sei incorreggibile…."



Nota d'autrice:
Beh, spero vi sia piaciuto!!
Comunque Conan e Ran dicono a Shinichi che è "incorreggibile", perché dopo un omicidio coinvolto con il cibo e l'avveleamento.. ad una persona passerebbe la fame...
Ma in fondo Shinichi è sempre un caso a parte, no!? XD


 
   
 
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