Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: Gin24    22/03/2016    3 recensioni
-Storia Interattiva-
-Conclusa-
E se Voldemort non fosse mai esistito e i Potter odiassero i Malfoy per un altro motivo ?
Se li considerassero come il male per eccellenza per un valido motivo ? che non sia solo l'essere serpeverde ?
--Dalla storia..--
Sette sussurri uscirono dal portale magico..
Sette famiglie furono condannate, per secoli e secoli..
“La nostra ricchezza va preservata..nessuno deve toccare il Tesoro !” --avarizia
“Ogni cosa che gli altri avranno dovrà essere nostra !” --invidia
“Siamo destinati a desiderare tutto ciò che non ci spetta” --gola
“Siamo nati sotto la protezione delle tenebre ed è lì che resteremo sempre !” --lussuria
“La vendetta è il nostro potere più grande !” --ira
“Il male è la nostra natura, non contrastarlo, abbraccialo !” --superbia
“Non credo ci sia salvezza per quelli come noi” --accidia
Genere: Erotico, Mistero, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Maghi fanfiction interattive, Nuova generazione di streghe e maghi, Un po' tutti | Coppie: Lily/Scorpius
Note: Lemon, What if? | Avvertimenti: Contenuti forti | Contesto: Nuova generazione
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
456

THE CURSE OF SEVEN SINS


Image and video hosting by TinyPic


-So.. how are you ?-



Il tempo sembrava essere volato, ma allo stesso tempo sembrava essere passato così lentamente da riuscire a sbattergli in faccia tutti i casini che aveva combinato.

Erano passate settimane senza che ricevesse una parola da nessuno dei due e le sembrava tutto un'assurdità.. sia perché -da due che ne aveva- era rimasta da sola, e sia perché nonostante tutto lei non faceva che pensare a loro, ad entrambi, perché si era resa conto di quanto fosse difficile non desiderare Scorpius, nonostante tutto il casino che aveva portato la loro avventura, lei non riusciva a staccagli gli occhi di dosso, e forse lo fissava anche più di quanto non facesse con Dominix.

Mentre quando guardava il suo primo amore non faceva che ricordare e rivivere ogni momento vissuto, fatto di piccole cose : come quando lo guardava in quei meravigliosi occhi verdi, o quando ricordava il tocco delle sue dita sui capelli, il tocco delle sue labbra, le loro mani unite... e non faceva che piangere al pensiero di quella felicità distrutta da una mano invisibile che le aveva scombussolato la mente, mentre il destino rimescolava le sue carte.


"Lils allora hai deciso ?" la riportò alla realtà Amanda Collins

"Cosa ?" disse guardandosi intorno per poi fissare gli occhi in quelli dell'amica.

"Andrai a casa per Natale oppure resti qui al castello ?"

"No, è meglio andare a casa, non voglio restare qui, sola con tutti i miei pensieri...tu ?"

"Torno a casa, i miei non sono così giovani dopotutto, e la fattoria li impegna molto, voglio aiutarli.. per quanto me lo lasceranno fare, lo sai che sono più testardi di un mulo"

"Salutameli, e ringrazia Mary per i biscotti della tristezza"

"Già l'hai ringraziata per lettera un milione di volte" sbuffò Amanda

"Si ma dal vivo fa un altro effetto, dai che ti costa"

"Okok lo so che tanto fai la ruffiana per avere sempre i suoi dolcetti, ne manda più a te che a me"

"Tutta invidia la tua" ghignò la rossa.

"Certo, a me dice che mi fanno ingrassare e a te li manda perché sei un folletto rachitico"

"Wow infierisci sulla mia bassezza ? È tutta colpa di mio padre" arricciò il naso per trattenere una risata.


*


Era masochismo allo stato puro continuare a volere chi ti ha distrutto eppure lui la voleva ancora, non faceva che fissarla, sognarla la notte e pensarla in continuazione.

"Sei un coglione, non ti merita" aveva sentenziato più volte Elijah Nott, l'unico che gli era rimasto accanto dal litigio avuto con Malfoy.

Nott e Zabini si erano divisi, per non dover scegliere avevano fatto la conta della bacchetta ed avevano sentenziato il volere del fato.

Ma nonostante tutti i continui insulti che l'amico gli rivolgeva per impedirgli di tornare da lei ''come un cagnolino'' Dominix non riusciva a sopportare quella distanza, non sopportava di vedere come Lily aveva iniziato a deprimersi -mangiando poco, non truccandosi più, indossando la prima cosa che vedeva al mattino-, non riusciva ad insultarla e a dire che se lo meritava, perché vederla così faceva soffrire anche lui.

Sapeva di essere un'idiota, di essere immensamente stupido, ma la rivoleva con sé.


"Quindi.. come stai ?" le sussurrò all'orecchio, quando la calca dell'uscita dalla sala grande li fece incontrare.

Lei si girò, sorpresa, con gli occhi lucidi e le labbra socchiuse "Dox..ehm..scusa volevo dire Dominix, anche se forse non ho più il diritto di chiamarti nemmeno per nome" disse lei abbassando il viso, sentendo il cuore sanguinare e pulsare più del solito.

"No, non fa niente.. puoi chiamarmi come vuoi" disse mordendosi la lingua per non cedere alla tentazione di baciarla lì su due piedi e fregarsene di tutti i loro trascorsi.

"Oh..ok..grazie Dox" rialzò lo sguardo e accennò un sorriso verso di lui "comunque credo che la risposta debba essere che sto bene, anche se non è propriamente vero" sussurrò prima di essere nuovamente separata da lui.


*


"Stupide nuvole" borbottò Kailey calciando una nuvola a forma di sasso "Stupida città morta, perché diavolo mi trovo bloccata qui ?" gridò al nulla, ovviamente non si era illusa di ottenere una risposta.

Quanto tempo sarà passato ?

Perché non c'è una via di uscita ?

"UFFAAAAA !"


Dopo un tempo che le sembrò un'eternità di silenzi, una voce apparve dietro di lei.

Scattò in piedi girandosi per fronteggiare la figura incappucciata che continuò a parlare, incurante della confusione interiore di Kay.

"Ah sei già arrivata ? Credevo che c'avresti messo di più..mm.. beh ora seguimi non ci rimane molto tempo" disse incamminandosi verso la torre dell'orologio, al centro della piazza delle nuvole rosa.

"Ehi, ehi, aspetta! Chi diamine sei ?" la rincorse Kailey.

"Io sono te" disse abbassandosi il cappuccio "Ora svelta potrebbero avermi seguita"

Camminarono velocemente in lungo e largo, con gli sbuffi di sottofondo di Kay e il guardarsi intorno dell'incappucciata.

"Ma dove stiamo andando ?" sbottò alla fine Kailey con voce lamentosa.

"Nella foresta, dobbiamo risvegliare tutto, spero vivamente che tu sia l'ultima" disse pigiando le nuvole disegnate sotto il campanile, in un ordine preciso, così da aprire una porta segreta.

Appena se la chiusero alle spalle, la Kailey incappucciata abbandonò il mantello e mostrò l'abito di seta diviso in corsetto e gonna ampia "Da che cavolo di epoca vieni ?"

"Dal 1545, mi ero nascosta tra i babbani, ma alla fine mi hanno trovata ugualmente" disse trafficando con una torcia appesa alla parete.

"Non ce l'hai la bacchetta ? Usiamo quella no ?" disse Kay cercando la propria.

"No, in questo luogo la magia non esiste, è stata bloccata come tutto il resto"

"Bloccata ? Intendi dire che questa città non è morta ? Ma solo dormiente ?"

"Esattamente"


*


Summer stava impiegando le due ore libere dopo pranzo -che in realtà avrebbe dovuto usare per studiare- per scacciare i pensieri, utilizzando il metodo brevettato da mamma Webster, una bella corsetta pomeridiana.

Era sempre stata una persona attiva, un'amante dell'attività fisica e promulgatrice del detto 'Mens sana in corpore sano', ma in quel momento non stava correndo per puro piacere.. sentiva di essere in quella indeterminata situazione di stallo, in bilico su un sentiero importante, ma non sapeva assolutamente cosa fare, né ciò che ne sarebbe uscito fuori.

Corse non guardando dove metteva i piedi, non sentendo i fischi del vento, né il freddo pungente di metà dicembre, pensò per tutto il tempo a ciò a cui aveva partecipato nella stanza delle necessità e non faceva che pensare al fatto che tutte quelle persone là dentro avevano capito qual era il loro posto nel mondo, mentre lei non sapeva nemmeno cosa avrebbe fatto una volta presi i Mago.

Sentiva la mente vuota e allo stesso tempo incasinatissima.

Era al settimo anno e non aveva né prospettive, né vita amorosa, era una Corvonero e non aveva voglia di studiare, voleva vivere un'avventura ma non sapeva quale.

Arrivò senza accorgersene al limitare della foresta e per puro caso vide Hagrid a qualche metro di distanza, sicuramente era andato a trovare il suo fratellastro Grop, quel pezzo di gigante era ancora rincitrullito come una gallina, ma Summer lo adorava.

Al pensiero di Grop raggiunse Hagrid e gli chiese "Ehi come sta il nostro gigante preferito ?"

"Ci ha un po di febbre, deve aver preso freddo quello zuccone, ma gli ci ho portato un poco di brodo di pollo, vedrai che guarirà in un lampo, è una ricetta segretissima bada bene !"

"Peccato mi sarebbe piaciuto incontrarlo, hai qualche creaturina strana da mostrarmi ?"

"Ahh tu si che sei la mia studentessa preferita, non ce lo dire a Louis Weasley però, eh ! Che ci rimane male quello..sempre ai draghi pensa, diventerà come suo zio Charlie..però tu ci pensi sempre alle mie bestiole"

"È un po' che non lo vedo in giro" rispose Summer

"Strano, ricordo che eravate inseparabili" sorrise gioviale, accarezzandosi la folta barba grigia.

"Già.. si è allontanato lui, non che gli abbia fatto qualcosa, in effetti.."

"Ah i Weasley di tante teste non ne fanno una buona, come il mio buon vecchio Fuffy, aveva tre teste sai.." iniziò a raccontare perdendosi come al solito nel passato.

Mentre la ragazza ripensava a quello che aveva detto Hagrid, forse qualcosa nella sua vita, in fondo, poteva essere aggiustata.

Sarebbe stata un'avventura diversa da come l'aveva intesa lei, ma sicuramente sarebbe stato interessante scoprire il segreto di Louis Weasley.


*



"Ho sentito tua madre" disse Charlotte piazzandosi in piedi davanti ad Amadeus, seduto sulla sua panchina di pietra preferita del parco di Hogwarts.

"E da quando in qua parli con mia madre ?" chiese stupito inarcando le sopracciglia chiare.

"Shh" disse chiudendogli le labbra con tre dita della mano destra -facendolo sembrare una papera- "dicevo.. ho parlato con tua madre, cioè ho ricevuto una sua lettera, e mi ha riferito della festa di Natale a casa vostra"

"Festa di Natale ?" chiese confuso pensando nel senso che festeggeremo insieme la vigilia o il 25, oppure una vera festa ?

"Si, non è stata molto specifica ma a quanto sembra passeremo insieme le feste"

"Ah, ok"

"Sprizzi allegria da tutti i pori, eh ? Dovrei chiamarti Mr Dissennatore, ci staresti bene col mantello" rise lei provando a calargli il cappuccio del mantello sulla testa, così da scompigliare la sua amatissima chioma lucente.

"Giù le zampe o ti rubo la borsetta con la scorta dei dolci " ordinò perentorio bloccandole le braccia dietro la schiena.

"Sei proprio acido" disse lei arricciando il labbro, fingendosi offesa.




**

--Angolo Autrice--


Chiedo umilmente perdono !

Ho avuto parecchi casini e mi sono lasciata deprimere da certe cose che mi sono successe..

Spero che voi stiate bene e che continuerete a seguirmi.

Grazie ancora a tutti voi !

Spero che il capitolo vi sia piaciuto.

Baci

Gin

   
 
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Gin24