Storie originali > Romantico
Segui la storia  |       
Autore: Elykei    22/03/2016    0 recensioni
Questa è la storia di Margherita.
Margherita ha 18 anni, un fratello minore rompiscatole, una mamma un po' particolare e un pappagallo di nome Pietro.
Come ogni diciottenne Marghe si presta ad affrontare gli esami di maturità e accanto a lei c'è una classe di 17 individui considerati da tutti scalmanati ed immaturi.
L'intera terza D però si ritroverà obbligata a dover crescere tutta d'un colpo, perché la società ti dice che a 17 anni non sei abbastanza maturo da poter compiere scelte da solo, ma appena ne fai 18 devi decidere del tuo intero futuro.
Questo è il racconto delle vicissitudini di una ragazza come tante altre che insieme a compagni di classe ed amici affronta la vita, quella vita segnata da piccole difficoltà che sembrano montagne e grandi gioie che a volte non bastano.
Ma infondo vivere vuol dire questo: affrontare alti e bassi e andare avanti perché come diceva Jovanotti la vertigine può anche essere semplice voglia di volare.
Questa è la mia prima storia, spero che vi piaccia.
Il rating è arancione più per scurezza che per altro.
P.s. naturalmente qualsiasi commento sarà sempre ben accetto!
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, FemSlash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Scolastico
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Tutto lavoro e niente gioco.

Mi fece cenno di spostarmi in modo da poter aprire l'uscio.
-Margherita giusto? -.



- Si - risposi sorridente io.

Entrammo e arrivammo all'ascensore dove lui premette il sette, non sembrava avere alcuna intenzione di scusarsi. Beh se voleva essere un incivile gli avrei restituito pan per focaccia.

Addio Margherita gentile, benvenuta Margherita incazzata!

Stava aprendo la porta quando mi decisi a parlare - Comunque scusa se te lo dico, ma non mi è sembrato molto carino non farti trovare a casa e farmi aspettare per tutto questo tempo -.

Scusa se te lo dico? Era il massimo che sapevo fare? Davvero spaventosa, brava Marghe!

- A me non è sembrato carino il tuo ritardo - replicò lui senza voltarsi.

Lo seguii fino ad una cucina attraversando un corridoio separato da un salone grazie ad un muretto decorato che mi arrivava a metà schiena. Molto carino.

Quando ci fermammo riuscii a guardarlo in faccia e continuai - Fammi capire l'attesa era una ripicca? -.

- Non so se te ne sei accorta ma non ho dieci anni, non organizzo vendette puerili. Semplicemente dopo più di venti minuti di ritardo pensavo non ti saresti più presentata e così sono andato a prendere un caffè -.

- Beh questo posto è un labirinto ho perso tempo a trovare il palazzo giusto e comunque non era nemmeno un quarto d'ora! - sbottai esasperata.

Con una scrollata di spalle disse - La puntualità è importante -.

Incrociai le braccia, la borsa con libro e quaderno ancora in spalla.

- Ad ogni modo sono arrivata poco dopo il momento in cui dici di essere andato via. In cinque minuti non puoi essere arrivato tanto lontano quindi perché ci hai messo mezzora prima di tornare? - l'avevo beccato, doveva per forza aver mentito.

- Ho dovuto dare un passaggio ad una persona prima di tornare, ma poi per quale ragione mi devo giustificare con te? -.

Alzai le mani in segno di resa - Okay, okay, iniziamo con la chimica che forse è meglio-.

Si sedette su una sedia di spalle ad un secondo ingresso della cucina. Io lo imitai posizionandomi di fronte a lui.

Il tavolo rotondo ci teneva a distanza.

Mi domandò su cosa fosse il compito e quali fossero gli argomenti in cui ero più debole.

Quando accennai alla nomenclatura rise.

- Vuoi iniziare dalla nomenclatura? Sessanta euro sono troppo pochi -.

Lo guardai leggermente offesa - Peccato che ormai tu abbia accettato -.

- Già. Vabbè iniziamo o si fa notte -.

Per le successive due ore non fece altro che darmi spiegazioni e farmi fare esercizi, mi sarei sentita offesa per il modo in cui mi parlava, come se fossi stata una bambina incapace di comprendere perché due più due facesse quattro, se non fosse stato per il fatto che era proprio ciò di cui avevo bisogno dato il mio livello.

Alle sette e qualcosa ero cotta. Non riuscivo più nemmeno a ricordare il mio nome.

- Questo non lo so -.

- Te l'ho ripetuto meno di mezzora fa -.

Il tono accondiscendete iniziò ad infastidirmi.

- Si e io comunque non lo ricordo! Sono troppo stanca non ho mai studiato tanta chimica in tutta la mia vita -.

- Non sono passate nemmeno tre ore -.

- Si ma parliamo di chimica e poi non ho fatto neanche una pausa - mi lamentai.

Scosse il capo, poi si avvicinò in silenzio ad un armadietto e ne estrasse una caffettiera.

Avevo ottenuto un momento di riposo allora!

Presi il cellulare e controllai i messaggi mentre lui faceva il caffè.

Un nuovo messaggio da Delia 18:45:
Come va?

Messaggio inviato a Delia 19:08:
Sto per morire dalla stanchezza e lui è un po' insopportabile però almeno è bravo.

Un nuovo messaggio da Delia 19:10:
Chi intelligente vuole apparire un po' deve soffrire :P

Messaggio inviato a Delia 19:10:
Un po'? Questo qui mi ha fatto aspettare una vita al freddo prima di degnarsi a presentarsi e poi mi ha torturato senza sosta per tre ore.

Un nuovo messaggio da Delia 19:11:
Chimica: il più grande supplizio dai tempi della fustigazione.

- Come lo prendi? -.

La voce di Raffaele mi spinse a staccare gli occhi dallo schermo e guardarlo.

- Cosa? -.

Indicò con un dito una tazzina che aveva già riempito.

- Oh, un quarto di cucchiaino di zucchero grazie -.

- Un quarto? -.

- Uh uh -.

Aveva un sopracciglio alzato e l'aria di qualcuno che desiderava fare un commento sprezzante, ma assecondò la mia richiesta.

Mi porse la tazzina e si sedette al tavolo accanto a me.

Dal bancone si era portato il contenitore dello zucchero. Versò un cucchiaino e mescolò, successivamente ne aggiunse un secondo e ancora mescolò, infine un'altra metà.

La sua tazzina che in realtà era un bicchiere pieno per metà doveva essere satura.

- Come fai a berlo così dolce? -.

- Non è dolce -.

- Ehm si che lo è - ribadii con una mezza risata.

- Perché mi guardi così? Non è dolce. Tu piuttosto un quarto di cucchiaino? a 'sto punto prendilo amaro -.

Feci una faccia schifata - Amaro è imbevibile -.

- Così invece è sicuramente molto meglio - il suo tono trasudava sarcasmo.

- Le cose troppo dolci non mi piacciono - dissi.

- È una fortuna allora che questo debba berlo io e non tu -.

Ne prese un sorso quasi a sottolineare ciò che aveva appena detto, intanto io avevo finito.

- Pronta a riprendere? - mi chiese Raffaele.

Mi stropicciai gli occhi con una mano, per fortuna ero struccata.

- Ancora due minuti -

- Sai che per le otto devi essere fuori di qui vero? -.

- Si si dammi tregua -.

Toccò a lui fare una mezza risata.

Incrociai le braccia sul tavolo e vi ci posai la testa, Raffaele avvicinò il mio quaderno, una delle quattro punte mi pungolava il braccio con insistenza quasi a volerlo spostare per ottenere un po' più di spazio per se.

Mi spostai di poco.

- La tua scrittura è un disastro -.

- Si può sapere come mai cerchi di decifrarla se fa tanto schifo? - sussurrai io senza alzare lo sguardo.

- Volevo capire se qualcosa di ciò che abbiamo fatto oggi ti è entrata in testa o se domani mi tocca ripartire da zero - rispose lui.

Aggrottai le sopracciglia - Non so se il tuo darmi della stupida sia intenzionale o meno -.

- Suscettibile -.

- Allora hai capito se ho capito? -.

Mi fissò - Meno peggio di quanto mi aspettassi -.

- A beh - commentai ironica.

Mi spinse via le braccia dal tavolo col quaderno verde acqua - I due minuti sono passati -.

Tutto lavoro e niente gioco!








Nuovo capitolo anche per '' Non tutto ciò che vacilla cade ''. Margerita ha incontrato lo scontroso Raffaele e ha provato (a mio parere con scarso successo ahaha) a dirgliene quattro per il ritardo! Comunque nonostante le difficoltà tecniche la prima lezione è andata, chissà se Marghe riuscirà a sopportare i ritmi serrati del suo insegnante anche durante le altre. Nel prossimo capitolo vedremo di nuovo interagire Marghe con Gennaro e Dalia. Non so voi ma io dopo due capitoli iniziavo a sentire la loro mancanza. NIENTE BETA. Ogni errore è imputabile a me e a me soltanto, se ne trovate ditemelo. Lasciatemi un commentino con ciò che pensate del capitolo o anche della storia in generale. Un grazie a tutti quelli che seguono '' Non tutto ciò che vacilla cada '', a chi ha ripreso a leggerla e ad i nuovi arrivati SONO GRATA A TUTTI VOI davvero.

Al prossimo aggiornamento!
xx Elykei

   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: Elykei