Gioco d'azzardo in un mondo superbo,
resto e resisto, alzo lo sguardo,
ti vedo e combatto, non demordo,
fisso un traguardo.
Lo aggancio,
approdo nel porto dopo la tempesta funesta,
sono caduto,
quasi perivo ma ho avanzato.
Ti guardo,
vedo il tuo volto riflesso nello specchio dei miei pił profondi pensieri,
i miei martiri, il mio sudario.
Ti guardo,
vedobil futuro, la gioia, la lotta fremente per ogni passo conquistato,
per ogni tuo sorriso ottenuto, per ogni tuo pensiero desiderato.
Ti osservo
famelica nella tus tenuta logora.
Sei rimasta pura e candida come un piccolo giglio
cresciuto alle avversitą del cemento che lo coprivano alla vita.
Sei umida e tremo per te.

La pioggia non ti bagna, ti deterge,
il sole non ti brucia, ti avvolge,
i fulmini non cadono mai troppo distanti da noi,
ma per i pił fanno solo un rumore assordante,
per noi c'é prima ol lampo,
l'attimo che travalica,io suono sordo della sconfitta.

Il giorno muore, io rivivo, tra le tue braccia.
Io ti sorreggo,
ma é la fisica che parla, la terra conosce che la forza parte dal tuo baricentro,
e che nella pelvica virtł della tua femminea sessualitą.
Cosa cresce nel tuo grembo?
Il destino di ogni uomo risoluto risiede nel grembo della donna che il fato gli ha designato.
Eppure a volte il fato é ingiusto.
Ma non stavolta.
Stavolta ha scelto te per me,
e io sono un guerriero, proprio come lo sei tu.
Ti ho osservata da lontano,
desiderato meschinamente,
e nella tua purezza mi hai accolto.
E ora io ti sorreggo.
Tu mi guardi, vedi solo un uomo,
io ti guardo e vedo ció che ancora non é ma che verrą.
Sei l'infinito raccolto in un punto,
il mio big bang,
sei quiete e tempesta,
sinestesia dei sensi.