Fanfic su artisti musicali > One Direction
Ricorda la storia  |       
Autore: Its a beautiful day    23/03/2016    0 recensioni
"Non voglio che tu finisca in carcere" sussura Giorgia, avvolta nella mia felpa
"Non lascerò che quel pezzo di merda, rimanga libero. Ho il video che lo incastra. Devi allontanarti da me, da tutta la merda che mi circonda."
"Non voglio allontanarmi da te" la sua voce è tremante
"Ma devi perché da quando sono entrato nella tua vita, tutto è precipitato. Hai già rischiato troppo, mi sarei dovuto allontanare prima. Prima che mi ci ritrovassi dentro fino al collo, prima che mi innamorassi di te"
"Ti amo anche io. Sei una botta di vita. Una scarica di adrenalina, l'energia e la forza che mi permette di andare avanti"
""La mia energia, prima o poi ti travolgerà. Ciò che ho fatto non si può cancellare e non voglio che ti succeda quello che è successo a lei" stringo il volante
"Non m'importa! Non m'importa, davvero. Amo te, Zayn. Amo questo Zayn, come potrei benissimo amare lo Zayn del passato"
"Non lo diresti se sapessi la verità" riparto, e nella macchina, piomba il silenzio.
Genere: Commedia, Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

"Giorgia alzati!" grida mia cugina "Devi andare a scuola, forza" mi tira su dal letto

"Dai Giulia, cinque minuti" ributto la faccia sul cuscino

"Non farmi chiamare Filippo" 

"Okay, mi alzo" ridacchio
Corro goffamente verso il bagno, ancora mezza addormentata. Giro a fatica la manopola del lavandino, che di mattina è sempre troppo dura e  mi lavo la faccia. L'acqua fredda mi sveglia quasi complemente, o almeno mi sveglia abbastanza da risucire a tenere gli occhi aperti. 
Scendo a fare colazione.ì, raggiungendo la cucina. Varcata la soglia, trovo Giulia e Filippo: lei è intenta a preparare le colazione, mentre lui la osserva sorridente, e con gli occhi che brillano.
Da quanto mi hanno detto, stanno insieme da quando avevo due anni. Ora ne ho sedici. Vabbe, quasi sedici.
Ad ogni modo, è moltissimo tempo.
Negli ultimi due anni ho praticamente preso residenza a casa loro, dato che il rapporto con mia madre è andato completamente a puttane.
Ricordo ancora quando scoprì tutto quello che stavo facendo e l'unica cosa che riusciva a fare era piangere. Non so quanto dolore le ho provocato con la storia della ragazza ribelle, ma sicuramente non poco.
Andermene mi sembrò la soluzione migliore, perché odiavo vederla incolparsi per qualcosa la cui unica responsabile ero io.
È passato un'anno e mezzo da quando non sono più nel giro, e sinceramente sto benissimo. 
I miei amici mi hanno aiutata moltissimo, e anche il mio ragazzo, Federico, mi è stato molto d'aiuto.
L'ho conosciuto qualche mese dopo la disintossicazione, ed ero ancora ridotta parecchio male.
Ero depressa, e apatica. È riuscito a tirarmi su da quello stato di tranche in cui ero caduta, e ormai stiamo insieme da sei mesi.
Dopo domani sera, andrò a  dormire da lui. Non vedo l'ora. è sempre bello quando passiamo la notte insieme: facciamo l'amore, ridiamo, ci coccoliamo. Mi sento come se fossi a casa.
"Non mangi?" mi chiede Giulia, guardando il piatto con i pancake ancora pieno

"Scusa non mi ero accorta fossero pronti" ridacchio
Mangio con gusto i pancakes, poi corro in camera a prepararmi. Scendo per le 7.30 e trovo Federico ad aspettarmi appoggiando al muretto che costreggia il piccolo corridoio che porta al salotto.
"Buongiorno" mi sorride baciandomi

"Ora sì che è un buongiorno" sorrido mentre lo prendo per mano. Mi prende la cartella, salutiamo Giulia ed usciamo.
Come ogni mattina, carica il mio zaino nel baule del suo enorme fuoristrada e ci porta entrambi a scuola.
"Allora verrai a casa mia venerdì sera?" mi chiede

"Se vuoi" gli sorrido

"Certo che voglio" esclama

"Potremmo uscire dopo scuola, passare a prendere le mie cose e andare a casa tua, magari prendendo una bella pizza lungo il tragitto" propongo

"Andata!" sorride. Mi posa una mano sulla coscia
Mi piace il modo il cui sorride quando è soddisfatto, o solamente quando mi guarda. Dopo la disintossicazione, ricevevo spesso sguardi pieni di pregiudizi da parte della gente. Vicini di casa, conoscenti e amici, non mi guardavano più nello stesso modo. Ormai c'era solo compassione, disgusto per la maggior parte dele volte, nei loro occhi.
Solo lui è riuscito a vedere oltre quella barriera che era la droga, e ha capito fino in fondo le ragioni per cui è cominciato tutto. Non mi sto giustificando, semplicemente non ho cominciato a farlo perché non avevo niente di meglio da fare.
Entriamo insieme a scuola, prendiamo un caffè alla caffetteria del campus e ci dirigiamo verso le nostre lezioni.
"Ti vengo a prendere per pranzo, okay?" mi chiede baciandomi la testa

"Certo, a dopo" gli poso un bacio sul petto, stretta nel suo abbraccio.
Ci lasciamo, e ognuno segue le proprie lezioni.
Il programma diventa sempre più duro da sostenere: siamo ormai alla fine dell'anno scolastico, devo recuperare parecchie materie e stare dietro a tutto non è semplice, ma mi sto impegnando parecchio.
Nonostante abbia in testa Federico, seguo e prendo appunti ad ogni lezione e piano piano sto recuperando, con grande soddosfazione mia, di mia cugina e di Federico.
Passiamo ogni intervallo insieme poi decidiamo di andare a al centro commerciale, per cercare dei vestiti. Il prossimo fine settimana ci sarà il falò della scuola, e sono elettrizzata all'idea di andarci.
"Idee riguardo ai vestiti?" mi chiede Federico, mentre scorriamo i vestiti esposti

"Assolutamente no" rido

"Perfetto, sarà un lungo pomeriggio" ride
Decidiamo di cercare prima i suoi: ci mette meno di dieci minuti e opta per t-shirt bianca e dei bermuda neri.
D'altronde siamo a maggio e qui a Rotari fa parecchio caldo.
Giriamo per il negozio cercando qualcosa che potrei indossare.
In un angolo del negozio, trovo un top blu con dei fiori gialli, e dei pantaloncini di jeans chiari, e decido di provarli subito.
"Amore come mi sta?" chiedo appena esco dal camerino ma davanti mi ritrovo un ragazzo alto, dai capelli neri e profondi occhi color nocciola. Indossa un giubbotto di pelle nera, con le maniche alzate che mostrano l'intero braccio tatuato. Ha l'aria tetra, un'espressione seria in viso, e le braccia incrociate sul petto.
"Ohm, scusa" dico imbarazzata

"Tranquilla" mi rivolge uno sguardo veloce. Osserva velocemente il mio corpo semi coperto, finché la voce di Federico non distoglie la sua attenzione

"Eccomi. Sei bellissima" mi sorride

"Andata per questi?" chiedo

"Andata per questi" mi dice
Torno nel camerino, e lì mi fermo a pensare: il ragazzo qui fuori mette davvero i brividi. Sembra uno spacciatore. A questo pensiero non riesco a trattenere i brividi che mi scorrono lungo la schiena. Di esperienza ne ho alle spalle, nonostante i miei nemmeno sedici anni, e il quello è quel tipo di persona da cui bisogna star lontani.
Quando finalmente esco noto che il ragazzo è ancora nello stesso posto e mi sta guardando con la coda dell'occhio. 
Sarà solo una mia impressione?
Ad ogni modo, mi dimentico presto del tenebroso ragazzo, dedicandomi completamente al pomeriggio con Federico.
Mi lascia poi davanti a casa, e mi aiuta a portare dentro le borse, posando la cartella all'ingresso, lasciando casa mia poco dopo.
Noto sul tavolo del soggiorno un mucchio di fogli, e una lista di nomi. Non mi immischio in queste cose e sorvolo la pila disordinata del tavolo.
Vado in cucina a comincio a preparare la cena.
"Ciao Gio" mi sorrido Filippo 

"Ehi Fil!" ricambio il sorriso

"Andata bene scuola oggi?" mi chiede

"Normale. Il lavoro?" 

"Tutto bene grazie"

"Giulia?" chiedo non sentendo il normale casino che produce e le sue inutile chiacchiere su quanto siamo disordinati

"È sotto la doccia, ovviamente" ridiamo entrambi. Quando è nervosa, tende a fare molte docce. 
' L'acqua purifica il corpo. Fa scivolare via lo stress ', ci ripete in continuazione.

"Ho capito, mi tocca cucinare. Pasta al sugo per tutti" sorrido alzando il mestolo.
Filippo si mette a ridere, e riordina la pila di fogli. 
Mi concentro sulla cena. Preparo la pasta e nel giro di una ventina di minuti ceniamo.
Cominciamo a parlare di come sia andata la loro giornata e, finita la cena, mostro i vestiti che ho comprato.
Sparecchiamo insieme, e Giulia lava i piatti mentre io e Filippo scegliamo il film.
Optiamo poi 'Una notte da leoni' e Giulia si lamenta per la scelta non adatta ad ' una ragazzina della mia età '.
Come se negli ultimi due anni mi fossi comportata da ' ragazzina della mia età '.
Ci mettiamo a ridere per le noiose lamentele di Giulia e mettiamo su il film.




*No, non state sognando, sono proprio tornata! 
Sono qui con la mia mia ' meravigliosa storia ' di cui io stessa mi sono ero innamorata.
Ovviamente, rileggerla a distanza di qualche mese mi ha portata a cambiare drasticamente idea su di lei, ma insomma, spero che almeno a voi piaccia.
Mi dispiace per la lunghissa assenza, mi rendo conto di essere sparita per tantissimo tempo, ma spero di riuscire a farmi perdonare.
Come avrete potuto capire dall'anteprima - che è stata ridotta a causa del numero limitato di parole che il sito concede - per questa ff mi sono ispirata ad altre storie come "After" o "Dark", di cui mi sono assolutamente innamorata, però capite che purtroppo non sono ancora ai loro livelli, di lavoro da fare ce n'è e anche fin troppo!
Comunque, questa è la mia prima ff di questo genere, sempre incentrata sui ragazzi, spero che avere presto vostre notizie, per sapere se almeno vale la pena continuare a pubblicare.
Vi prometto che cercherò di publicare con regolartità, anche se rimango a scuola fino a tardi almeno tre giorni su cinque, ma farò il possbile.
Vi mando un enorme bacio, e visto il periodo, mi auguro Buona Pasqua.
Gio*
   
 
Leggi le 0 recensioni
Ricorda la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: Its a beautiful day