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Autore: Nene_92    24/03/2016    1 recensioni
PSEUDO-INTERATTIVA [completa]
Alcuni di voi hanno già letto le avventure di Eleonore Grimm e dei suoi amici ad Hogwarts, ma cosa è successo prima?
Come si sono conosciuti ed innamorati Brian Grimm e Talisia Black? Come hanno agito durante e dopo la Seconda Guerra Magica? Come è nato Hansel? ... Entrate per scoprire questo e molto altro! 
(si tratta di una sorta di prequel della storia "Grimm | Jager der Dunkelheit" che a sua volta fa parte della serie "Grimm") 
Genere: Dark, Slice of life, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Famiglia Black, Maghi fanfiction interattive, Nuovo personaggio
Note: Cross-over, Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7, Dopo la II guerra magica/Pace
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- Questa storia fa parte della serie 'Grimm'
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GRIMM



Nonno, ma se mamma non avesse sposato un Grimm ma un mezzosangue qualsiasi, tu mi vorresti bene lo stesso?"

Soltanto una volta, alla tenera età di otto anni, Eleonore Grimm, si azzardò a porre quella domanda. 

Alla richiesta della nipote, il vecchio Augustus Black rimase un attimo in silenzio, sorpreso. Poi il suo volto riacquistò la sua solita aria di imperturbabilità. "Sei una Grimm e una Black, Eleonore. Non fare domande sconvenienti." Rispose in modo secco. "E alzati dal pavimento, non sei una dannata elfa domestica!" Concluse, prima di sparire in uno dei corridoi della villa.

Erano passati anni dalla Seconda Guerra Magica, anni in cui anche i figli del famoso Harry Potter avevano varcato le soglie della Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts. Tuttavia i pregiudizi basati sullo status di sangue faticavano a scomparire. E quel giorno Eleonore Grimm ne aveva avuto piena prova: i suoi nonni materni, Augustus e Kayla Black, volevano bene a lei e a suo fratello non perchè figli della loro unica figlia, Talisia Black, ma perchè figli di una delle ultime Black rimaste e di Brian Grimm, discendente di Jacob Grimm, uno dei fratelli conosciuti anche nel mondo babbano per le favole, ma in realtà appartenente ad una delle famiglie purosangue più in vista del mondo magico.

Se Talisia, spedita negli USA durante la Seconda Guerra Magica (perchè troppo giovane per ricevere il marchio di Voldemort), si fosse innamorata e sposata con un qualsiasi mezzosangue, sarebbe stata ripudiata e cancellata dall'albero genealogico, nella perfetta tradizione della famiglia Black. Ma era tornata a casa sposata e già in attesa di un figlio maschio, UN GRIMM, perciò i suoi genitori si limitarono a cancellare il contratto di matrimonio stipulato con la famiglia Saint Claire e ad accettare Brian e il futuro nipotino in casa.

Fu questo episodio che fece temere ad Eleonore il giorno dello smistamento. Quasi tutta la sua famiglia materna era finita a Serpeverde, casa alla quale sentiva già di non appartenere. Mentre buona parte di quella paterna aveva frequentato Durmstrang. Avrebbero accettato anche una Corvonero in casa, ma di sicuro Tassorosso e Grifondoro erano fuori discussione.

 

"Hai una enorme intelligenza e sei molto leale e corretta, non usi il tuo nome per ottenere qualcosa, perchè vuoi essere sicura di averla davvero guadagnata. La casa giusta per te sarebbe Tassorosso." Le sussurrò all'orecchio il cappello, mentre lei iniziava a scuotere la testa disperata, alla sola idea. "Ma vedo anche che sei terrorizzata da questo mio giudizio e, con le famiglie che ti ritrovi alle spalle, capisco anche il perchè, mia piccola... CORVONERO!"


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1997 - Istituto di Stregoneria di Salem, Stati Uniti d'America

Image and video hosting by TinyPic Brian Grimm e Talisia Black Image and video hosting by TinyPic

Talisia Black stava correndo. 

Il suo scopo era attraversare il cortile più in fretta possibile, imboccare il portico che si stagliava al di là di esso, immettersi nel corridoio a sinistra e poi entrare in aula per raggiungere la lezione di trasfigurazione.

 

Ma era in ritardo.

 

La lezione sarebbe partita di lì a due minuti e a lei ne servivano almeno 15 per raggiungere la meta. E anche accelerare la corsa non le sarebbe servito a granché.

Le venne quasi da ridere pensando a ciò che suo padre Augustus le ripeteva in continuazione "I Black non sono mai in ritardo. Arrivano quando è giusto che ciò accada."

Suo padre poteva dire ciò che voleva, ma quelle regole erano valide per l'Inghilterra, non per gli Stati Uniti.

Lì il cognome Black valeva ben poco. Talisia maledisse mentalmente la sua compagna di stanza, che aveva occupato il bagno per una buona mezz'ora e i suoi capelli, neri e ricci, che quella mattina non avevano voluto collaborare in alcun modo: sistemarli in lunghi boccoli ordinati aveva richiesto un bel po' di tempo. Le due cose coordinate le avevano impedito di arrivare in orario. E lei stava correndo.

Fu così che andò a sbattere dritta contro qualcuno.  L'impatto fu talmente forte che la ragazza perse l'equilibrio e lasciò andare di colpo i libri che aveva in mano, mandando tutto quanto all'aria. Sarebbe rovinata a terra, ma due braccia forti la afferrarono al volo, impedendole la caduta.

 

"Guarda dove vai!" Soffiò irata allo sconosciuto. "E toglimi subito le mani di dosso!" Strillò, ancora più arrabbiata, quando si rese conto della situazione: colui che le aveva appena impedito di cadere, un ragazzo più o meno suo coetaneo, l'aveva afferrata con entrambe le braccia, ma per farlo si era piegato in avanti, arrivandole così a pochi centimetri dal viso.

Il ragazzo, per tutta risposta, le sorrise sarcastico, mentre le mani continuavano a restare incollate al suo corpo. "Fammi capire, tu mi salti addosso e io dovrei chiederti scusa? Per cosa, per averti evitato una caduta?" Chiese in tono ironico.

Nel frattempo Talisia, che a quelle parole era arrossita parecchio, si era rimessa in equilibrio.

Si staccò con uno strattone dalle braccia dello sconosciuto - "E mollami!" - e fece per chinarsi a terra, per raccogliere i libri caduti nella colluttazione. Libri che volarono dritti in mano al ragazzo.

"Trasfigurazione avanzata." Lesse lui ad alta voce.

Con un gesto non curante, eliminò tutta la sporcizia e la terra finita sulle copertine, però non li restituì alla Black.

 

"Rivorrei i miei libri." Disse lei con tono di voce arrabbiato, allungando la mano per riprenderseli.

Ma lui alzò il braccio, portandoli fuori tiro. "No, direi proprio di no." Le rispose in tono divertito. "Però devo dire che sei molto carina quando arrossisci." Aggiunse facendole l'occhiolino. "Non che tu non sia carina di tuo. Ma così lo sei ancora di più."

 

Talisia però non aveva tempo da perdere. Era ormai in ritardo a lezione a livello stratosferico e quello sconosciuto la irritava ogni secondo di più. Estrasse velocemente la bacchetta, pronta ad usare un incantesimo di disarmo e recuperare così i suoi libri.

 

"Oh, io non lo farei se fossi in te. Disarmare un Grimm non è mai una buona idea." La bloccò però la voce divertita del ragazzo.

 

Talisia ripose la bacchetta nella veste, stupita.

 

Un Grimm?

 

Per un attimo si scordò anche che si trovava all'Accademia, nel cortile, IN RITARDO, mentre per la prima volta si soffermava a guardare VERAMENTE il ragazzo di fronte a lei.

Si era sempre immaginata i Grimm in un certo modo e quel ragazzo non rispecchiava quasi per nulla i canoni della sua fantasia. Però doveva ammettere - ma solo a se stessa - che si trattava di un ragazzo davvero molto bello. Alto, con i capelli corti castano-biondi, gli occhi azzurri, un po' di barba, la corporatura tipica di chi si teneva in esercizio fisico... "Ti ringrazio, so perfettamente di essere bello, ma fa sempre piacere sentirselo dire." Interruppe di nuovo lui il filo dei suoi pensieri.

"Sei un legimens!" Realizzò in quel momento lei a mezza voce, maledicendo mentalmente se

stessa.  Avrebbe dovuto capirlo prima. Anzi, avrebbe dovuto saperlo.

"E tu sei in ritardo a lezione." Rispose lui, riportandola di colpo alla realtà.

 

Talisia soffocò un'imprecazione e lanciò un'occhiata all'orologio.

 

Venti minuti di ritardo. Una punizione non gliela avrebbe tolta nessuno.

 

"Se qualcuno non mi avesse sequestrato i libri, non lo sarei." Soffiò arrabbiata.

"Se tu guardassi dove metti i piedi, forse non andresti a sbattere contro le persone." Rispose lui a tono, parecchio divertito. "In ogni caso, un favore ad una bella ragazza non si nega. Mi dica quindi, dolce e gentile - e su queste due parole calcò la voce con tono sarcastico - fanciulla, dove è diretta? Mi permetta di accompagnarla all'aula e di portarle anche i libri." Concluse il discorso con un breve inchino e porgendole il braccio. Che Talisia rifiutò.

Senza dire una parola, infatti, la Black lo sorpassò a passo di marcia, incamminandosi verso l'aula. Era furiosa.

Con una parte della mente iniziò ad erigere delle barriere mentali, applicando nella pratica quel poco di occlumanzia che le era stato insegnato dalla cugina di suo padre, Bellatrix. Sentì il ragazzo ridacchiare divertito dietro di lei.

 

Giunta finalmente davanti alla porta dell'aula, l'ex Serpeverde alzò una mano per bussare, sentendo però mancarle il coraggio. Non voleva di certo beccarsi una punizione. Ma non aveva scelta.

"Paura di una porta?" La derise lui ridendo sotto ai baffi.

Punta sul vivo, a Talisia non rimase da fare altro che bussare. “Certo che no.”

 

"Signorina Black!" Abbaiò la voce del vecchio professore, non appena mise piede in aula

"Le sembra questo l'orario per arrivare? Si sieda subito!"

Talisia non se lo fece ripetere due volte e si precipitò al suo banco.

"La aspetto alle cinque stasera nel mio ufficio per scontare la sua pun..."

"Temo che la signorina sia arrivata in ritardo a causa mia." Lo interruppe il ragazzo, catalizzando così l'attenzione di tutti su di lui - anche se molte ragazze avevano già iniziato a fissarlo imbambolate appena aveva seguito Talisia all’interno dell’aula. "Quindi le chiedo come cortesia personale di non metterla in punizione. O i rapporti con la vostra scuola potrebbero deteriorarsi ancora prima di cominciare." Disse il tutto con un tono di voce pacato, ma coloro che erano presenti nella stanza lo percepirono subito come un ordine. E una minaccia implicita.

"Mi scusi?" Saltò su il professore, con tono sarcastico. "E lei chi sarebbe? Come si permette di questionare su ciò che io decido per i miei studenti?" Chiese con tono di voce polemico.

"Sono Brian Grimm. E sono qui perché la vostra scuola ha richiesto la mia presenza." Con un gesto della mano, spedì i libri che ancora teneva tra le braccia - facendoli volare per la stanza - a Talisia indirizzandole un occhiolino quando lei alzò lo sguardo verso di lui.

"Mi ero perso e la signorina Black è stata così gentile da fornirmi delle indicazioni. Ma le ho fatto perdere tempo e non sarei in pace con la mia coscienza se la ragazza ricevesse una punizione a causa mia." Concluse il discorso ridendo sotto ai baffi.

Un Grimm con crisi di coscienza non si era mai visto, ma questo il professore non poteva saperlo.

"Beh, in questo caso le elimino la punizione." Borbottò l'altro. “Ma che non si ripeta più!" Aggiunse, aumentando il tono della voce.

 

"Così lei è il signor Grimm? Venga, la accompagno dal Preside." Concluse, indicando con un braccio la porta e facendo contemporaneamente segno a Brian di precederlo.

"Ci si vede Black!"  Urlò lui, prima di sparire oltre la porta.

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EBBENE SI, SONO TORNATA...

Non ho neanche concluso una interattiva che già mi metto a scrivere... questa.... XD un'altra... e sempre sullo stesso fandom, con quasi gli stessi protagonisti!

Sono un caso davvero perso! E ho deciso di complicarmi la vita da sola, ma non riesco proprio a trattenermi e Talisia e Brian sono una fonte di ispirazione continua.

Si tratta di una raccolta di One Shot in cui partirò da come Brian e Talisia si sono conosciuti (sì, il primo capitolo è preso pari pari da due spezzoni della mia interattiva) e arriverò fino a... non lo so neanch'io, probabilmente fino al presente dell'altra mia storia (quindi compariranno anche alcuni dei personaggi dell'altra interattiva). 

SE VOLETE INVIARMI DEI PERSONAGGI VOSTRI POTETE FARLO, MA SARANNO SOLO DELLE COMPARSE, NON AVRANNO UN VERO RUOLO (perciò non mi serve la scheda, mi bastano nome, cognome, prestavolto, età e un po' di descrizione caratteriale): potrebbero anche comparire per un solo capitolo --> mi raccomando solo MP! Altrimenti si violerebbero le regole del sito! 

Potranno essere Professori, studenti appartenenti ad Hogwarts (i vecchi amici di Talisia) oppure a Durmstrang (amici di Brian) oppure all'Istituto di Salem o anche adulti o creature soprannaturali (purchè attinenti con la trama): insomma, sbizzarritevi! ;) .
L'Istituto di Salem si divide in due case:
- Fenici d'Argento (misto tra Corvonero e Serpeverde): le persone appartenenti a questa casa sono astute ed intelligenti, sanno pianificare e fare strategie, sono orgogliose e non si fanno mettere i piedi in testa da nessuno
- Draghi d'oro (misto tra Grifondoro e Tassorosso): coraggiosi, leali, dolci e intraprendenti. Sono disposti a mettersi in gioco per una causa in cui credono.

Non faccio selezione e non do scadenze per le iscrizioni, i personaggi compariranno quando sarà il momento ma chi prima arriva meglio alloggia.


Gli aggiornamenti saranno irregolari.

  
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