Alla morte non importa
chi tu abbia seguito in vita (to hell and back)
There
is no enemy, there is no victory
Only
boys who lost their lives in the sand
Chi
vuol esser lieto, sia
Di
doman non c’è certezza
(Quant’è
bella giovinezza
Che
si fugge tuttavia!)
Battute pessime e scherzi
peggiori
Walking ~
Ace aveva affinato le proprie tecniche per infiltrarsi tra le fila del
nemico
anche perché così avrebbe potuto fare innocenti
scherzi a Smoker, e non a uno dei
suoi uomini, come quella volta – che imbarazzo, per Smoker!
– quando Ace ancora
non era in grado di distinguere il passo del commodoro da quello dei
suoi
sottoposti e aveva soffiato fuoco sulla faccia del sergente Fara!
Waltz ~
«Prendi questo valzer con una morsa alla mandibola»
aveva detto Ace, mettendo
una mano sulla bocca di Smoker, la prima volta che s’era
intrufolato nella
cabina che avrebbe imparato a conoscere, (oh
tivoglio tivoglio tivoglio) «rilassati,
capitan—commodoro, non
cerco il vero amore: soltanto un ballo.»
Wishes ~
Smoker ha imparato presto a non desiderare quello che non
può ottenere: mentre
sa di essere in grado di spedire i criminali in prigione e a processo,
sa che
le idee che prendono il largo non verranno mai meno («Potrai
strappare i fiori,
ma non potrai fermare la primavera» gli ha detto Ace, una
volta); allo stesso
modo non chiede ad Ace quello che Garp ha sempre rimpianto,
perché tanto non
potrà mai immaginarsi
quello scemo di
Portgas in Marina.
Wonder ~
Spesso si chiedeva se la propria vita avesse senso: a volte non trovava
un
motivo per viverla; altre volte guardava il mare, seduto sul parapetto
della
Moby, e si sentiva in armonia con la musica del vento e
dell’acqua; in altri
rari casi una strana sensazione di stupore gli stringeva il cuore, ed
eran
quando pensava che era stato accettato da uno che avrebbe dovuto essere
un
nemico.
Worry ~
Che cosa diavolo starà combinando, quel maledettissimo
marmocchio, Smoker
ancora non lo sa bene: o meglio, che cosa dannazione ha
combinato per—per finire conciato in quel modo, che
cazzo ha
pensato prima di buttarsi in quel guaio, per quel fottuto motivo che
Smoker,
sì, poteva capire, ma—quel ragazzino sembrava
divertirsi molto nel farlo
preoccupar—innervosire, eh?
Whimsy ~
«No, non puoi portarti via la mia giacca e no,
neanche i miei sigari e sì,
metti
subito giù la jitte—quello è il mio
caff—Portgas, non si sputa il caffè solo
perché ti fa schifo, e soprattutto non
addosso a me e—non provare a leccarmi la faccia,
adesso!»
Waste/Wasteland ~
«Sai, Smokey, qualcuno diceva che il Governo Mondiale chiama
pace la
desolazione,» disse Ace, con una smorfia tutt’altro
che spiritosa, prima di aggiungere
«meno male che non è
sempre così, no?» e prima
che Smoker
potesse pensare di alzare la voce contro quel marmocchio un
po’ troppo sveglio.
Whisky and rum ~
«Te lo ripeto, il liquore di Binks
è
rum, non whisky!», disse Ace, acchiappando la bottiglia di
rum dalle mani di
Smoker, «e visto che io sono un pirata e tu un marine, io lo berrò!»
– il che era un’ottima soluzione per evitare di
dover
finire quella robaccia che in Marina avevano il coraggio di chiamare
whisky (e
che quindi Smoker si sarebbe
sorbito).
War ~
Se c’è della gloria nella guerra, che venga data
solennemente a chi, come quel
marmocchio, può fermare il tempo e le ostilità;
se c’è dell’onore nella guerra,
che venga celebrato sulle bare e sulle pire dei soldati morti
valorosamente –
ma non c’è né gloria né
onore, Smoker lo sa: ha smascherato presto la Vecchia
Bugia (che è dolce e decoroso morire per la propria patria),
prima ancora di
vedere quanti morti – e quali
morti –
fossero riversi sulla terra e sul mare di Marineford.
Weddings ~
«È proprio un peccato che tu sia sposato al tuo
lavoro» disse uno; «È proprio
il motivo per cui ancora non sei finito in cella a marcire»
disse l’altro.
Birthday ~
«Portgas, se tu fossi nato il primo Aprile avrei potuto
considerare la tua
nascita uno scherzo,» disse Smoker – forse per
prenderlo in giro, forse perché
voleva vedere l’espressione perplessa di Ace diventare un
sorriso felice, forse
perché sapeva che Ace avrebbe preso sul serio le sue parole;
forse però non si
aspettava l’abbraccio soffocante con cui il marmocchio lo
stese a terra,
neanche fosse un combattimento su un ring.
Blessing ~
Smoker era stato molto fortunato a trovare Tashigi come seconda in
comando: era
una brava ragazza con un forte senso della giustizia, e soprattutto
aveva
accettato – se non silenziosamente approvato – la
decisione del proprio
superiore, la mattina dopo l’infausto incidente (vale a dire
dopo aver visto
Smoker e Portgas D. Ace impegnati in qualcosa di non meglio definibile
nella
cabina del commodoro).
Bias ~
Un pirata resta sempre un pirata,
pensò Smoker, anche dopo essere stato ferito dal
più pericoloso colpo basso che
Ace potesse infliggergli – vale a dire il suo sorriso felice
e soddisfatto,
stupido sorrisone a trentadue denti che metteva il commodoro in
difficoltà.
Burning ~
Per prendere in giro Smoker, Ace un giorno portò nella
cabina del commodoro una
coperta antifiamma: il bello è che il commodoro non si
infastidì affatto per
quel regalo, e anzi, lo buttò sul letto prima che Ace ci si
potesse lanciare
sopra – per evitare di trovarsi con il letto in cenere come
due settimane
prima.
Breathing ~
Colpito da una fitta di narcolessia, Ace crollava sempre a terra come
un sasso:
non veniva scambiato per un uomo morto soltanto dall’istante
in cui cominciava
a russare – eppure Smoker ancora rimaneva attento ai secondi
di apnea, quando
il rumore del sonno si interrompeva improvvisamente e Portgas sembrava
aver
lasciato tutto il mondo indietro.
Breaking ~
Seguì il profilo della mascella con la punta del dito: la
pelle sotto la sua
mano era bianca alla luce della lampada, e forse—se avesse
fatto pressione
sulla giuntura vicino all’orecchio, si sarebbe
spaccat—fece pressione, ma
Smoker reagì ribaltando Ace giù dal letto dopo
una specie di grugnito.
Belief ~
Che buffo: entrambi credevano nella libertà,
benché ricercata con modi e metodi
piuttosto diversi, se non diametralmente opposti – il
risultato era comunque lo
stesso, e questo valeva anche per la loro lealtà
incrollabile.
Balloon ~
«Non mi dici più di andarmene, niente minacce e
niente manette – non per
portarmi in cella, almeno: direi che stai migliorando,
Smokey.»
Balcony ~
«Ahimè, ahimè, si nascondono
più pericoli nel tuo sguardo che in venti spade
nemiche,» disse Ace, ridendo, soddisfatto di quella citazione
un po’ fuori
luogo; Smoker, invece, rifletté accuratamente riguardo quale
fosse il metodo
migliore per sbarazzarsi di quell’idiota (ma tanto non se ne
sarebbe liberato,
perché Ace aveva tirato in ballo un discorso implicito su
cui Smoker si trovava
tacitamente d’accordo).
Bane ~
Smoker credeva che la causa della rovina (della corruzione) del potere
mondiale
fosse la distinzione tra essere e dover essere, perché se la
consapevolezza
fosse stata una sola – e non due, tenute così
separate – allora molti morti
sarebbero stati evitati: allora forse anche lui—
Quiet ~
Quella volta in cui era salita sulla nave di Smoker e aveva sentito
rumori
molesti provenire dalla cabina di quell’imbecille, Hina aveva
deciso di mettere
in riga Smoker e, superando Tashigi e il suo gesticolare imbarazzato,
raggiunse
la cabina del commodoro; sbatté la porta (ma con grazia) e
gridò che era ora di
spegnere quella stufa che faceva rumore e—Tashigi, alle sue
spalle, si
imbarazzò per Hina, che invece era divertita dal fatto che
la causa dello
scoppiettio del fuoco fosse una persona, non
una stufa.
Quirks ~
Ace ha delle bizzarre abitudini, quando passa la notte da Smoker, e
sono due
manie un po’ buffe, anche: una è quella di provare
tutte le giacche del
commodoro (neanche fosse un cane che deve
annusare tutto, pensa Smoker), l’altra è
quella di spalancare la porta e di
gridare a tutto l’equipaggio che il loro superiore sarà impossibilitato a rispondere a
qualsiasi richiesta, almeno per
un paio d’ore (il tempo di mettere a
soqquadro l’armadio di Smoker, pensa Ace).
Question ~
«Ti darebbe davvero fastidio se—» e fu
interrotto da un «Sì, accidenti!» che lo
fece sorridere sinceramente (non poteva davvero esser triste,
perché Smoker non
l’aveva lasciato parlare fino alla fine).
Quarrel ~
Anche quando le discussioni s’infiammavano, Ace e Smoker
riuscivano a mantenere
una certa calma: se non altro finivano a calci e cazzotti, il che era
sempre
meglio di veder la nave colare a picco perché Portgas
s’infuriava e Smoker
diventava incapace di contenere le fiamme.
Quitting ~
Non dovresti fumare, cominci con un vizio
e finisci con l’averne cinque, dieci, infiniti a cui non
riuscirai a rinunciare:
col senno di poi poteva anche aver ragione, il vecchio colonnello, ma
dal
momento in cui aveva fumato una sigaretta per la prima volta
– «Smokey,
dovresti smettere di fumare, altrimenti non riuscirai più a
catturare neanche
un novellino pirata!» – Smoker aveva capito di
essere vizioso, a proprio modo
(anche se mai l’avrebbe ammesso, specie davanti a quel
faccino da schiaffi di
Portgas).
Jump ~
Sarebbe bastato, davvero, prendere un profondo respiro e poi compiere
un salto
nel buio per tirare Ace fuori dalla prigionia – ma rimase
lì, piantato coi
piedi a terra come se avesse messo radici nel mezzo del campo di
battaglia,
come se dei rampicanti parassiti lo avessero ancorato sul fondo del
mare (la
testa girava, la jitte pesava come una montagna tra le dita, le
ginocchia si
stavano sciogliendo) e l’avessero privato del conflitto che
si rimestava nel
suo corpo.
Jester ~
«Ti hanno trattato come un matto, ad Alabasta: il matto che
dice la verità, che
dice come stanno davvero le cose, che cosa è seriamente
successo, ma che non
viene ascoltato da chi avrebbe bisogno delle sue parole—oh,
se vuoi ti presto
il mio cappello, fa’ finta
che sia un
berretto da giullare!»
Jousting ~
La lancia di Argalìa, che disarciona tutti gli avversari,
è la lancia del
vincitore – dunque la lancia del giusto; difficile stabilire
a chi debba essere
consegnata, a dire il vero, quando i cavalieri che se la contendono,
pur
essendo leali ognuno al proprio stendardo, si fanno sempre meno rigidi
e sempre
più disposti a sporgersi uno verso l’altro, colpo
dopo colpo, per capire chi davvero hanno davanti.
Jewel ~
Quando Ace si prendeva del tempo per spogliarsi, dedicava due secondi
netti
alle scarpe e ai pantaloni, buttandoli con poca cura fuori dai piedi:
invece si
occupava attentamente del proprio cappello – lo appoggiava
sulla scrivania,
all’attaccapanni, sulla sedia di Smoker, in un luogo che Ace
considerava al
sicuro da fiammate improvvise.
Just ~
«Sai come si dice, no: superstizione, ignoranza e
avidità fan diventare il mondo
l’aldilà» dice Ace, e Smoker ribatte:
«Ma servirebbe solo la giustizia per
togliere al mondo quella malizia» prima che Portgas sorrida.
Smirk ~
Sami, il cuoco di bordo, stava parlando animatamente con Pirra,
l’ufficiale
medico – e avevano dei dispettosi sorrisini in faccia, come
quando Ace faceva
battutine riguardo la jitte e di come il manganello fosse stato scelto
per
compensare—
Sorrow ~
I morti che cadono con la faccia rivolta a terra sono quelli a cui si
riesce a
dire addio più facilmente; ciononostante le piastrine che
Smoker aveva al collo
bruciavano come avevano bruciato le mani di Ace sul suo viso, al buio,
l’ultima
notte in cui si era intrufolato nella cabina.
Stupidity ~
La cosa più stupida che Ace poté fare fu quella
di rispondere alle provocazioni
di Akainu; la cosa più stupida che Smoker poté
fare fu quella di non
intervenire dopo aver intuito in quale modo sarebbe finita quella
guerra – ma
entrambi furono sempre tremendamente leali e non considerarono mai
l’esito di
Marineford come dovuto a una serie di avventatezze.
Serenade ~
Era un gioco stupido, ma molto divertente: Ace cantava una canzone che
aveva
sentito sulla Moby Dick e Smoker, chiudendo gli occhi e inspirando un
tiro di
sigaretta, creava col fumo quello che Ace gli faceva venire in mente
cantando –
non mancavano mai né le navi né il mare mentre
cercava la forma calzante per la
Giustizia.
Sarcasm ~
«Non sei felice di vedermi, Smokey»
suonò più come una domanda che come
un’affermazione; al che Smoker rispose: «Sono molto felice di vederti, Portgas: legato,
in ginocchio e con un
pubblico simile», indicò Jinbe lì
accanto, «che cosa mai
potrei volere di più?»
Sordid ~
Per cambiare il sistema dall’interno avrebbe dovuto scavare
nel fango – e
Marineford non spense la sua volontà, o il suo senso di
giustizia, o il
desiderio di eliminare la Flotta dei Sette, anzi: vennero alimentati
dal dolore
e dagli incubi che non avrebbero mai smesso di tormentarlo con i loro
artigli e
con la loro terra di due metri di profondità spinta a forza
giù nella bocca,
fino ai polmoni, fino ad annerirli più del fumo o del fuoco.
Soliloquy ~
«Hina pensa che finalmente Smoker abbia deciso di levarsi la
scopa dal culo e
di mettersi in gioco: quello che perplime Hina è che Smoker
abbia scelto una
persona così a modo e
così educata come Ace,
ma in effetti non c’è
da stupirsi – ha sempre avuto buon gusto, anche quando ci ha
provato con Hina
stess—» e Smoker sbuffò così
forte, ed Ace rise così di gusto, che Tashigi non
poté credere che la stoica Gabbia Nera si fosse preparata un
simile discorso e
che se lo fosse anche imparato a memoria!
Sojourn ~
Smoker fece un cenno a Sami, il cuoco di bordo che aveva accompagnato
lui e
Tashigi a partire da Loguetown: quello era il tacito ordine –
preparati, sta arrivando un pozzo senza fondo
da sfamare, e non ti renderà la vita facile e—ehi,
quella era una minaccia
rivolta a chi, per essere precisi?
Share ~
Ace guardò il proprio piatto, poi Smoker, poi il piatto,
pieno di carne condita
con un sugo buonissimo, poi di nuovo Smoker; scosse la testa per
scacciare via
un pensiero impensabile: e van bene tante cose, però
condividere una coscia di
pollo con il commodoro proprio no, non era ancora in grado di
farlo—forse, un
giorno...!
Solitary ~
Prima di incontrare Ace, Smoker rimaneva nella propria cabina in
silenzio,
fumando tre sigari di fila; dopo che quel marmocchio insolente
lasciò la terra,
Smoker iniziò a spegnere i sigari per sentirsi seriamente da
solo (perché aveva
bisogno di sentirsi solo, ne aveva davvero
bisogno).
Nowhere ~
Accidenti all’odore di quei sigari che Ace sentiva
dappertutto – perfino quando
era solo, sullo Striker, sul liscio di un tratto di mare deserto:
accidenti al
suo fuoco che, quando scappava dalla sua pelle in viticci sottili,
cercava di
arricciarsi nello stesso modo in cui il fumo di Smoker si arricciava,
nel
tentativo di riportare a sè quel buon odore di fumo e di
Smokey.
Neutral ~
Con accattivante Tashigi aveva
descritto Ace, quando il marmocchio si era presentato a lei –
e Tashigi non
aveva poi torto, visto che costava molta fatica non soccombere
all’insistenza e
soprattutto alle mani di Ace.
Nuance ~
Il risultato è che Ace viene comunque buttato fuori dalla
cabina di Smoker
attraverso la finestrella; la differenza sta nel fatto che prima veniva
scaraventato fuori perché il commodoro proprio non voleva
neanche vederlo,
quell’insolente marmocchio – ora, invece, viene
defenestrato perché c’è la nave
di un viceammiraglio all’orizzonte.
Near ~
Quando gli era stato impartito di tenere vicini i propri amici e
più vicini
ancora i propri nemici, ecco, forse nemmeno Smoker aveva pensato di
prendere
alla lettera quella lezione di strategia e probabilmente non
era da intendersi in maniera letterale –
tant’è che quel
marmocchio, in quel momento dedicato ai ricordi, gli stava respirando
sul
collo, tanto per dire, sì.
Natural ~
Come l’intrecciarsi del fuoco e del fumo in un incendio
è un fenomeno naturale,
allo stesso modo era logico che fumo e fuoco diabolici si
intrecciassero sulle
loro dita.
Horizon ~
Esistono un momento e una condizione meteorologica tali per cui la
linea che
separa il mare dal cielo sembra scomparire – basta guardare
le cose o le
persone con la luce giusta e le differenze perdono significato.
Valiant ~
«Oggi sei arrabbiato, Smokey» osservò
Ace «si tratta di Alabasta e del fatto
che mio fratello, non tu o la tua
seconda in comando, dovrebbe ricevere una promozione o una medaglia al
valore?»
Virtuous ~
Ace tornava da Smoker perché aveva imparato a rispettare il
suo codice morale e
la sua idea di giustizia; Smoker lasciava che Ace tornasse
perché aveva
imparato a rispettare la sua idea di libertà e la sua
dedizione a quella specie
di famiglia per cui un giorno avrebbe ripreso le acque del Nuovo Mondo.
Oh, mothers, wipe your tears
Your sons will rest a million
years
Found their peace at last
As foe turned to friend
And forgive
Victory ~
Non c’è da gioire nell’aver vinto una
guerra, ma c’è da gioire per tutti i
figli e i padri che sono tornati a casa, anche se sono pochi, anche se
sono
malandati e spezzati e scoppiati, anche se sono figli e figlie e padri
e madri
e compagni d’armi fantasmi.
Defeat ~
Non c’è da vergognarsi nell’aver perso
una guerra, ma c’è da vergognarsi per
averla scatenata e per aver costretto le persone a combatterla,
perché alla
fine di tutto non c’è onore e non
c’è gloria – ci sono i morti, ci sono i
vivi
che li piangono fino a seccarsi gli occhi, ci sono i soldati che non
trovano
più la pace e che vengono emarginati nei loro incubi.
And they knew they’d die
Note Autrice:
Salve!
Questi erano
cinquanta prompt per cinquanta frasi, seguendo la tipologia della
community
1sentence (link!
e link2!),
set beta. È una storia
ispirata alla
challenge, non vi partecipa attivamente (più che altro
perché non saprei
gestire lj né altre piattaforme, ho già problemi
tecnici con efp perché sono
imbranata, lol).
Le
frasi sono
tutte slegate una dall’altra, quindi cambiano anche i tempi
verbali, ci sono
continui salti temporali et cetera. Sorry not sorry, I regret nothing.
I
titoletti sono in inglese perché sono i prompt della
challenge inglese: li
avrei tradotti, se non avessi sfruttato la pluralità di
significati di alcuni
di questi prompt (Wonder, che vale chiedersi e stupore,
per fare un esempio).
Di
seguito
precisazioni che possono tornare utili per capire le mie pare mentali:
Pirra,
Sami, Fara
e company › sono OC, membri dell’equipaggio di
Smoker, nulla di cui
preoccuparsi. C:
balcony › quello che dice Ace
è una frase di una scena di un’opera
teatrale di Shakespeare: forse le parole della frasettina che ho
riportato io
non sono le più famose, ma credo di avervi dato abbastanza
indizi. XD
balloon › i balloon sono
(anche) le nuvolette in cui vengono scritte
le battute dei personaggi, sia nei manga che nei fumetti occidentali.
Mi
immagino quella frase come detta costantemente da Ace, ecco
perché balloon.
Scusatemi, sono contorta. EHM.
jester › si ringrazi il fool
del King
Lear, altra opera di Shakespeare.
jousting › Argalia
è un pg dell’Orlando Innamorato che compare anche
nell’Orlando Furioso: la sua lancia magica poteva
disarcionare qualunque
avversario.
waltz › prendete come
riferimento la canzone Take This Waltz
di Leonard Cohen. Quello che nella frase è tra
parentesi e in corsivo va letto di tre in tre, come il ritmo di un
valzer.
war › la Vecchia Bugia viene
da una poesia di Owen Wilfred.
L’originale di O. W. è questo: you would not tell
with such high zest / to
children ardent for some desperate glory / the Old Lie; Dulce et
Decorum est /
pro patria mori. Il testo latino è di un’ode di
Orazio, che il poeta inglese ha
recuperato duemila anni dopo.
sarcasm › siamo in un ambiente
(spero riconoscibile) con un what-if?
grosso come una casa but I don’t care, lol.
Profilo
della
challenge: 1sentence.
Se
volete, dateci un’occhiata, è molto bella.
Come
al solito ci
sono solo idiozie o sofferenze. Non c’è via di
mezzo, ehm. Però io non ne ho
mai abbastanza, della SmoAce, dunque eccomi qui per un’altra
raccolta, anche se
più breve di Indice di fuoco.
C: Il titolo di questa raccolta viene dal fatto che si tratta di due
personaggi appartenenti a fronti diversi (uno pirata, l'altro marine)
che, almeno nei miei viaggi mentali, possono trovare un accordo - e
che, in fin dei conti, con la morte non importa il fatto che fossero di
due schieramenti opposti. Spero di essere riuscita a spiegarmi. Ehm.
Le
parti in
corsivo all’inizio sono citazioni da: Cliffs
of Gallipoli, dei Sabaton; Canzona
di
Bacco, di Lorenzo de’ Medici. Alla fine sono sempre
versi di Gallipoli. Altri
riferimenti alle
meravigliose canzoni dei Sabaton che mi fanno piangere come una stupida
sono
sparsi qua e là nel testo, a partire dal titolo. Sono
già in corso lavori per
ulteriori storie con loro in sottofondo, perché producono
metal magnifico. Non
sarà regolare per ogni set (almeno, per ora non è
nei piani): semplicemente,
essendo Vittoria e Sconfitta due contrari, ho preferito affrontarli in
questo
modo.
Spero
che sia
tutto chiaro: in caso contrario, scrivetemi pure, io non mordo e son
ben felice
di leggere commenti, critiche e riflessioni – per esempio,
sarei felice di
sentire qual è la frase che più vi è
piaciuta! Mi sono divertita un sacco e
sono soddisfatta di questo lavoro. -w- Gli aggiornamenti saranno,
spero,
settimanali: sono a circa metà dell’opera, dunque
mi auguro di riuscire a
finire tutto per i tempi stabiliti. Aggiornerò comunque di
giovedì, come per la
raccolta SmoAce precedente, così se non mi vedete per una
settimana saprete che
la successiva arriverà un altro set; dimenticavo, due di
questi saranno in
genderswap, perché amo Anne e Smokie, poco da farci.
Verranno comunque
segnalati da qualche parte, così a chi non piace il
genderswap può saltarli. C:
Grazie
per aver
letto! ;)
claws_Jo
Questi personaggi non mi appartengono, ma sono proprietà di Eiichiro Oda; questa storia è stata scritta senza alcuno scopo di lucro.