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Autore: naghree    24/03/2016    0 recensioni
Viktor è furioso!
Quel ragazzino che gli ha appena rubato la borsa ha praticamente mandato all'aria la sua quest.
E la situazione non può che peggiorare, se il lupo mannaro e il vampiro non la piantano di flirtare.
O litigare, come lo chiamano loro.
O se il ragazzino non la pianta di cacciarsi nei guai.
O se quel riccone viziato continua a disturbarli.
Viktor ha bisogno di una birra.
O due.
O probabilmente qualcuna in più.
Sperando che, almeno stavolta, non vada a finire male.
Genere: Azione, Comico, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, FemSlash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La piazza del mercato era molto affollata, quel mattino, ma Viktor se ne accorse appena.

L'orco non era ancora abituato alla quantità di pellerosa che aveva trovato nella città di Therid, ma stava quantomeno cominciando a capirli.
Mostrare le zanne, ad esempio, era sufficiente per spaventare i bambini, e uno solo di quei cosi urlanti sembrava essere un ottimo incentivo perché i pellerosa se ne stessero alla larga.
In questo modo, Viktor era stato in grado di gironzolare senza troppi problemi e, soprattutto, senza troppi umani tra i piedi.

Le bancarelle erano cariche di strani colori e nuove fragranze, e l'orco aveva avuto bisogno di tutta la sua forza di volontà per non fermarsi in ognuna.
Diede un'altra occhiata alla lista, leggendo attentamente ogni singolo nome scritto sul foglio, e poi ogni singola etichetta, sperando di trovarne una che corrispondesse.

Nemmeno l'ultima etichetta riportava un nome utile, quindi l'orco si diresse verso la bancarella successiva, sospirando deluso. Non fece caso all'occhiataccia del mercante, oramai ci aveva fatto l'abitudine.
Viktor aveva imparato già da qualche giorno che ignorare i pellerosa era il modo migliore per sopravvivere, nella città di Therid.

Per qualche strano motivo, sembrava che quegli strani esseri dalle orecchie arrotondate volessero a tutti i costi fare a botte.
Qualcuno di essi aveva provato a convincerlo a scommettere la sua borsa, mentre qualcun altro semplicemente lo attaccava non appena lui rispondeva ai loro sguardi poco rassicuranti.
Viktor non rifiutava mai un combattimento: il suo onore di orco richiedeva che lui accettasse la sfida; tuttavia Viktor non amava le vittorie troppo facili, e con quei pellerosa, davvero non c'era storia.

Per questo Viktor semplicemente ignorò l'umano e si diresse verso la bancarella successiva.
Controllò ancora una volta le etichette, buttando un occhio alla lista di volta in volta, finché non vide finalmente un nome che suonava familiare.

Sorrise allo strano umanoide-rettiloide e gli chiese una manciata di fennelrose.
Mentre il mercante preparava il suo pacchetto, Viktor smarcò il fennelrose sulla lista, e cercò qualche moneta per pagare.

Visto che il mercante non era un pellerosa, Viktor prese in considerazione la possibilità di dargli la lista e di chiedere se avesse anche il resto, o almeno se sapesse dove trovarlo.
Alzò la mano per richiamare l'attenzione del mercante, ma si fermò a mezz'aria, ricordando che l'ultimo che aveva cercato di fregarlo, in effetti non era un pellerosa.
Abbassò quindi la mano e diede un'occhiata in giro, sperando che nessuno avesse visto il suo gesto. Dopo tutto era meglio non fidarsi di nessuno, almeno finché era in quella strana città.

Alla fine si limitò a ringraziare il tizio-umano-rettile, come tendeva a definirlo, e si girò per andarsene.

"Ehi, fai attenzione!" Esclamò.

Un piccolo drow dalla pelle di un grigio talmente scuro da sembrare carbone e i capelli bianchi come la neve, gli era appena finito addosso; ma il ragazzino non sembrava nemmeno essersene reso conto.

Senza nemmeno alzare gli occhi su Viktor, il ragazzino si infilò tra la folla e scomparve in pochi istanti.

"Qualcuno dovrebbe insegnargli come ci si comporta" borbottò Viktor girandosi di nuovo, e rischiando un nuovo scontro, questa volta contro una giovane donna.

"E qualcuno dovrebbe insegnare a te come evitare i borseggiatori" la donna gli disse con un tono di voce completamente piatto

Viktor si soffermò per qualche istante sulla donna senza capire il senso delle sue parole, distratto dalla sua particolarità. L'orco era ormai abituato alle stranezze dei pellerosa, ma quella donna li batteva tutti. Non era solo la sua voce, anche il suo volto sembrava non esprimere alcuna emozione.

"Orco" la donna alzò spazientita gli occhi al cielo, senza però cambiare espressione "il ragazzino ti ha fregato la borsa" aggiunse indicando la direzione in cui il ragazzino si era infilato.

Appena udite quelle parole, la mano di Viktor andò automaticamente al suo fianco, dove teoricamente ci sarebbe dovuta essere la borsa, ma non trovò che uno spazio vuoto.

"Ma che... il ragazzino!" Esclamò, finalmente capendo cos'era successo.

Si girò nella direzione indicata dalla donna e mosse un paio di passi avanti, allungando il collo nella speranza di vedere il ragazzino e la sua borsa. Forse era solo un'impressione, ma gli parve di vederlo, in mezzo alla folla, qualche metro più avanti.

"Grazie, umana" disse rapidamente, girandosi verso la strana donna, e rimanendo leggermente deluso nel vedere che anche lei era sparita.

Ma Viktor non aveva tempo da sprecare dietro ai giochi degli umani, non quando la sua quest era in pericolo, quindi si lanciò all'inseguimento del ragazzino.

Si fece strada a fatica tra la folla, rimuovendo fisicamente ogni ostacolo.
Poco importava se rimuovere fisicamente ogni ostacolo significava strattonare o spingere a terra qualche umano. Non aveva tempo di chiedere educatamente e, comunque, era certo che ognuno di quei pellerosa avrebbe fatto lo stesso, al suo posto.

Viktor corse più veloce che poté, cercando di stare dietro al ragazzino.
Ogni tanto lo intravedeva, qua e là, tra la folla, nascosto tra due umani, o dietro a una bancarella.
Tutte le volte che Viktor sembrava averlo raggiunto, però, il ragazzino era già scomparso da qualche altra parte.

Dopo aver girato l'ennesimo angolo, l'orco si fermò, affannato, davanti ad una piazza semivuota. C'erano solo poche bancarelle e altrettanti umani, ma fin troppe viuzze tra le quali il ragazzino si sarebbe potuto infilare.
Nessun posto in cui nascondersi, ma fin troppe vie di fuga.

Si guardò attorno, sperando di scorgere la pelle quasi nera tra le bancarelle dai colori così intensi. L'unica cosa che riuscì a vedere, però, furono sguardi sospettosi da parte dei pochi mercanti e dei loro clienti.

Buttò rapidamente un occhio alle viuzze, sperando in una traccia ma, ancora una volta, non vide nulla di utile.

L'ultima possibilità, che Viktor avrebbe evitato volentieri, era di chiedere in giro nella speranza che qualcuno l'aiutasse.

"Chiedo perdono, signore..." provò con il mercante più vicino, un umano di mezza età che vendeva del formaggio dallo strano odore.

"Sono appena arrivato" rispose secco l'uomo, senza nemmeno degnarlo di uno sguardo. Poi alzò gli occhi e aggiunse con un sorriso viscido "ma voi mi sembrate affamato, orco! Perché non comprate del formaggio?"

Viktor strinse gli occhi, chiedendosi come quell'umano potesse essere così falso.
Ma non aveva tempo per questi giochetti, così si girò verso un altro mercante notando, con un certo sollievo, che la donna delle spezie aveva le orecchie a punta. Un chiaro segno distintivo, ricordò Viktor, quantomeno non era umana.

"Perdonate il disturbo, mia signora, avete..."

"Non ho visto niente" lo interruppe lei, anche più brusca dell'umano di prima.

Sorpreso, Viktor provò a ribattere, ma la donna scomparve rapidamente nel retro della bancarella.

Ancora scioccato dal comportamento dei pellerosa, l'orco decise che chiedere aiuto era completamente inutile.
Sospirò deluso, si diede un'occhiata in giro, e prese una viuzza a caso, sperando che, almeno questa, gli portasse qualcosa di utile.
   
 
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