Titolo: 追憶 Tsuioku
Autore: Keyra89
e Syra44 (The Angel_and_The Devil)
Disclaimer: I personaggi citati non ci
appartengono, ma sono proprietà di Hiromu Arakawa; questa fanfiction non è
stata scritta a scopo di lucro.
Personaggi: Edward
Elric, Winry Rockbell
Pairing: EdwardxWinry
Rating: Verde
Genere: Introspettivo,
Romantico, Malinconico
Avvertimenti: One-shot
Riferimenti ad anime/film/manga: Riferimenti al manga: Volume 12, capitolo 48; Volume 5,
capitolo 24; Volume 11, capitolo 42.
Note dell’autore: Scrivere di Ed e Winry può sembrare facile. Ma bisogna avere le idee
giuste, e non dare niente per scontato. Abbiamo deciso di basare la fic sulle
esperienze, sul passato dei personaggi: un passato che non potrà più ritornare,
un passato ormai morto e sepolto. Per questo abbiamo deciso di chiamare la fic
“Tsuioku”, che significa “Ricordi”. Per i loro ricordi, abbiamo estrapolato
quelli tristi direttamente dal manga, mentre quelli felici sono ispirati ai
discorsi di Ed, Al e Winry. Ci siamo aiutate anche con l’opening 3 dell’anime,
da cui abbiamo preso spunto. I sentimenti dei due sono trattati in modo da
mostrare entrambi confusi, anche se per motivi diversi: Ed perché non capisce
cosa inizia a provare, Winry invece lo capisce e cerca di capire cosa l’abbia condotta
fino a quel punto. E tutto si amalgama con le loro memorie da bambini, sfondo
del loro rapporto.
Introduzione: “Il rumore del treno
che avanza è rilassante, in un certo senso, dopo tutto quel trambusto a Central
City. E il paesaggio, fuori dal finestrino, sembra correre in avanti. Pare
quasi voler scappare, fuggire, in un rincorrersi con il sole, che tramonta
ormai stanco.”
Winry
finalmente ha capito di amare Ed. Ma cosa avrà pensato, sul treno diretto a
Rush Valley? Quali saranno state le sue emozioni, i suoi pensieri? E cosa avrà
pensato, intanto, il Fullmetal Alchemist?
- La prossima volta che ti faremo piangere, piangerai lacrime di felicità!
Al e io recupereremo i nostri corpi e ti faremo piangere dalla felicità!
Non scordartelo! -
[…]
- Ah… ma è davvero così…?
Io… forse il mio amore per lui … è cominciato molto tempo fa. -
[Fullmetal Alchemist, vol. 12, cap. 48, Edward
Elric e Winry Rockbell]
追憶 Tsuioku
Il rumore del treno
che avanza è rilassante, in un certo senso, dopo tutto quel trambusto a Central
City. E il paesaggio, fuori dal finestrino, sembra correre in avanti. Pare
quasi voler scappare, fuggire, in un rincorrersi con il sole, che tramonta
ormai stanco.
Ah… come vorrei che
fosse il sole, il mio più grande problema, adesso… eppure, non posso concedermi
di fantasticare e divagare con la mente, dopo tutto quello che è successo…
Ho finalmente capito.
Capito di amarlo. Non so da quando.
Forse, da sempre. Eppure, me ne sono resa conto solo oggi…
Ed… dimmi, sono solo
una sciocca ad essermi innamorata di te? Perché, poi? Come è successo? Perché…
perché sei cambiato così, stupido?
Mi sembra solo ieri
quando eravamo bambini… e tu eri sempre ridente, coraggioso… felice…e anche
sciocco, in alcuni casi. Sciocco e irritante. Però io e Al eravamo felici,
insieme a te.
A quel tempo, eravamo
inseparabili…tu ed Al siete sempre stati i miei migliori amici.
O forse… già da
allora… io provavo… qualcosa per te? Non lo so…è tutto così… confuso, nella mia
testa, ora. Rendermi conto di amarti, ha scombussolato tutti i miei pensieri. E
ora ci sei tu, solo tu, nella mia testa, e nessun altro. Accidenti, perché mi
hai fatto innamorare di te?
Stupido. Meriteresti
una chiave inglese in testa, adesso. Perché mi hai fatto questo? Perché ti sei
fatto amare?
Uff…ma alla fine, non
è sempre così che va? La bambina cresce e si innamora del suo migliore amico. E
poi finisce… oh, beh, dovrebbe finire con un bel vissero felici e contenti.
Dimmi, Ed… perché la
nostra storia sembra una tragedia, da qualche anno a questa parte?
Perché non possiamo
tornare semplicemente ad essere quei bambini che giocavano insieme, e che non
conoscevano la parola “dolore”?
Ed… sei un idiota, lo
sai? Perché non riesco a smettere di pensare a te? Perché… devo amarti?
Umh…sto diventando
sdolcinata, eh? Sdolcinata come le principesse delle fiabe che leggevo da
bambina… Peccato che la nostra fiaba sia finita presto, troppo presto…
Sai, mi chiedo cosa
faresti se te lo dicessi. Se ti dicessi quello che provo, Ed. Cosa faresti?
Mi rideresti in
faccia? Oppure… forse… no. Non voglio illudermi. Sei cambiato, cresciuto.
Non sei più il bambino
che litigava con Al per sposarmi. Adesso l’idea mi fa ridere… ci siamo
scambiati di ruolo, a quanto pare. Ah, sono passati così tanti anni… e tu sei
diventato un uomo. Forse, anche troppo in fretta. Ma ti capisco. Sei come un
uccello strappato dal nido troppo presto. Tu, come anche Al. Due uccelli
costretti a volare prima del tempo.
Hai dovuto accettare
mille responsabilità, e farti carico della consapevolezza di aver distrutto le
vostre vite… Ed, perché l’avete fatto? Perché avete rovinato tutto? Io e la
nonna non vi bastavamo? Ma soprattutto…dove hai trovato la forza di andare
avanti, Ed?
E io invece sono qui,
come una sciocca, a gridare nella mia mente il mio amore per un grandissimo
stupido, come te.
Sei un idiota, Edward
Elric. Un idiota… molto più forte di me.
Non piangere… non farlo,
non per noi almeno. Abbiamo distrutto, anzi ho distrutto le nostre vite, e non
voglio far soffrire anche te. Sei sempre stata qui per aiutarci, mi hai ridato
la speranza di poter ritornare come prima e io cosa ti do in cambio?
Ti faccio preoccupare!
Niente di più e niente di meno… che razza di amico sono?
Dovrei farti sorridere…
sai, mi piaci moltissimo quando sorridi… ehi, ma che sto dicendo? Ormai non so
più nemmeno io cosa provo… ma di una cosa sono certo, non voglio vederti mai
più piangere, mai più provare dolore, mai più!
Se si potesse vorrei
tornare indietro, a quand’eravamo dei bambini spensierati, e l’unico nostro
problema era cosa ci avrebbe detto zia Pinako quando ci avrebbe visto tornare a
casa tardi, completamente infangati dalle testa ai piedi, dopo aver giocato a
fare a botte per decidere chi, tra me ed Al, ti avrebbe sposato… solo questo mi
fa tornare il buon umore…
Ma ormai ho rovinato
tutto, niente finale felice, niente, niente, niente!
Cosa pensi di me? Dovrei
trovare il coraggio di chiedertelo, un giorno o l’altro, perché anche se non lo
ammetterò mai di fronte a te, il tuo assenso, la tua approvazione contano… e
molto… eh, no, ci risiamo… ma che mi salta in mente?
Ah, ci rinuncio,
dovrebbero fare un manuale per capire i sentimenti… di sicuro sarei il primo a
comprarlo!
Magari potrei anche
domandare a quel dannato Colonnello che significa tutto questo, di sicuro lui
saprebbe darmi una risposta... i rapporti con l’altro sesso sono il suo forte,
dopotutto…
Ma se te lo chiedessi,
cosa faresti? Probabilmente una chiave inglese in testa non me la toglierebbe
nessuno… e avresti ragione… mi domando perché mi faccia venire in mente tutti
questi problemi.
Il giorno in cui siete partiti, è stato uno dei più
tristi della mia vita. Forse secondo solo a quello della morte dei miei
genitori.
Sapevo, in quel momento, che vi stavo perdendo, che
tutto stava per cambiare.
E vidi quella sensazione diventare realtà davanti
alla vostra casa che andava a fuoco.
Vidi l’altalena su cui tante volte avevamo giocato
bruciare come paglia, scomparire completamente, come se non ci fosse mai stata.
Vidi le vostre cose, i vostri ricordi, le vostre
stesse vite andare a fuoco.
E allora fece l’unica cosa che bisognava fare in
quel momento.
Piansi.
Piansi tutte le lacrime che tenevo dentro, piansi le
lacrime della nonna Pinako, piansi le lacrime di Al, piansi anche le tue, di
lacrime. Piansi tutte le lacrime che avrebbero dovuto essere versate quel
giorno.
E sentii che con quel pianto tutto veniva lavato
via, tutto scivolava lontano da me, che tutto finiva in quel momento. Che niente sarebbe stato più come prima.
Che… mi avreste lasciata sola.
E non riuscivo a spiegarmi perché, perché doveva
accadere una cosa simile.
Quando ti rendesti conto che stavo piangendo,
sembrasti sconvolto. E poi, sorridendo, dicesti: “Non sei cambiata per niente
da quando eri bambina, sei ancora una piagnucolona…”
Stupido. Enorme stupido.
Perché sorridevi, Ed?
Credi che io non abbia visto cosa nascondevi dietro
quel sorriso? Credi che io non sappia che sorridesti solo per non vedermi
piangere l’ennesima volta?
Fuoco... se avessi saputo che mi avrebbe
perseguitato per così tanto tempo, avrei trovato un altro modo per distruggere
ciò che restava della mia vita.
Ora non possiamo più tornare indietro, abbiamo fatto
una scelta, e fino alla fine andremo avanti, cercando un modo per tornare come
prima… non felici, questo no, ma almeno noi!
Guardavo la casa bruciare e sentivo che la mia vita
era già cambiata irreversibilmente.
Poi guardavo Al, e mi rendevo conto che era colpa
mia e della mia stupidità se era in quelle condizioni… ma lo so che fa parte
della mia natura essere così irrimediabilmente… stupido.
E poi ti ho visto, stavi piangendo, e non ho potuto
fare a meno di sentirmi in colpa.
Forse aveva ragione quell’uomo, stavo solo
scappando, cercando di cancellare i miei sbagli…
Ma sentimi! Sto perfino dando ragione a quel
traditore, che diavolo mi passa per la testa?
Ah, non ha importanza ormai, il danno è stato fatto.
Però la domanda non vuole uscire dalla mia mente, come una nenia che finirà per
farmi impazzire…
Perché? Perché sono sempre altri a pagare per i miei
errori?
Comincio a pensare che farei meglio a sparire, così
nessuno soffrirà… o forse sì? Tu cosa faresti? Sentiresti la mia mancanza?
Piangeresti per me?
Ma che… ancora con queste domande? Evidentemente mi
sto rincitrullendo... non è da me farmi tutti questi problemi. Però…
Ho deciso e niente al mondo mi farà cambiare idea.
Per una volta, forse, la mia testardaggine mi sarà utile. Troverò un modo,
dovessi impiegarci anni... e finalmente le persone vicine a me sorrideranno...
niente più lacrime sui loro volti.
Sì... per un sogno del genere è valsa la pena di
partire.
Ho sognato milioni di volte di poter tornare a
quando eravamo solo dei bambini… spensierati, allegri e innocenti. Quando tutto
questo peso non gravava sulle nostre spalle.
Ricordo i
nostri discorsi da bambini, i nostri sogni, le nostre speranze.
Ricordo le giornate passate tra risate e piccoli
dispetti.
Ricordo i nostri giochi, le nostre corse.
Quelli sì che erano bei tempi… nessuna
preoccupazione, nessun dolore, nessuna perdita.
C’erano solo le nostre risate…
Ed… ti ricordi quando, quel pomeriggio di tanti anni
fa, cominciammo a correre, sulla collina, mentre il sole tramontava?
Probabilmente no. È passato così tanto tempo, e ora
tu ed Al avete tante cose a cui pensare… però per me è diverso. Non posso fare
a meno di rivederci, tutti e tre, mentre correvamo, felici, e non facevamo
altro che ridere…
Non posso fare a meno di vederti saltare, ed
esultare per essere arrivato primo.
E non posso fare a meno di sospirare ricordando che,
dalla felicità, mi abbracciasti, facendomi girare… poi, mi avvicinai alla
palizzata con il mio cane, mentre Al ti saltava addosso buttandoti a terra… e
io risi, guardandovi, e voi rideste con me…
E dopo, mi aiutasti a salire e a sedermi sulla
palizzata, mentre tu ti ci appoggiasti, mettendoti al mio fianco… e Al fece lo
stesso.
E, mentre il sole ci scompigliava i capelli,
guardammo il tramonto…tutti insieme, senza dire una parola.
C’eravamo noi. E il tramonto. E bastava.
Fu un momento magico per me, vedere il sole che
piano piano spariva, ma fu speciale soprattutto perché c’eravate voi al mio
fianco… perché c’eri tu.
Perché, perché un momento del genere non potrà più
tornare? Perché avete dovuto distruggere tutto? Perché… tutto deve svanire,
come i nostri sorrisi? Che colpa abbiamo commesso, per meritare questo? Perché
l’uomo deve patire, quando non ha colpa…?
Sole, prati e giochi… è
davvero spensierata la vita dei bambini, non trovi?
Ho ancora presente i
giochi che facevamo, io, tu ed Al… con me che, inevitabilmente, finivo per fare
a botte con Al per decidere chi fosse il più forte.
Sono questi gli attimi di
vita che voglio ricordare, questi i momenti di cui voglio avere memoria, gli
istanti in cui eravamo felici, in cui TU eri felice...
Ma che… ancora…?
Ma non importa… è così…
io ci tengo alla tua felicità, Winry, forse ancora più di quanto tenga alla
mia.
Se guardo dei bambini
giocare per strada non posso fare a meno di ricordare le nostre giornate,
quando uscivamo da casa la mattina presto e tornavamo a sera tardi, sempre dopo
aver osservato il tramonto da quella palizzata. Se gli oggetti potessero
parlare, sarebbe in grado di dire tutti i nostri sogni, le nostre speranze ed i
nostri desideri.
Era il nostro luogo
speciale, in cui ci sentivamo veramente sicuri e protetti, e poi tutto passava,
arrivava l’ora di cena e cominciavamo a correre come pazzi per arrivare a casa
in tempo, ed evitare così di sentire i rimproveri di zia Pinako.
Non posso fare a meno di
invidiare le persone “normali”… ho sempre considerato l’alchimia un qualcosa
che mi rendeva speciale, innalzandomi al di sopra delle altre persone, però…
solo ora mi chiedo come abbia potuto avere un’idea del genere… è stato per
colpa della mia “bravura” che le nostre vite sono diventate così complicate e
tristi.
Delle volte mi chiedo
perché la vita debba essere così crudele, ha tolto a noi bambini le nostre
speranze, gettandoci un mondo che non conosce la debolezza, strappandoci ciò
che ci era più caro… e mi ha obbligato a farci entrare anche te…
Uhm… mi chiedo perché
diavolo io continui a pensare a tutto questo… Winry…
Perché devo pensare a tutto questo? Perché devi
essere nei miei pensieri?Oh, Ed…
Perché continui a
costruirmi gli automail, dopo tutti quello che ho combinato?
Vorrei conoscere qualche altro modo, oltre a
costruirti gli automail, per poterti aiutare…
Perché continui ad
aiutarmi, a sostenermi, a seguirmi?
Se riuscirai a realizzare il tuo obbiettivo… tutti
saremo di nuovo sereni… per questo, io ti
appoggerò sempre…
Perché continui a
piangere per me?
Non voglio più continuare a versare anche le tue, di
lacrime…
Come fai a sostenermi
ancora, dopo tutto quello che ho fatto? Come puoi non odiarmi?
… sai, amicizia e amore sono due sentimenti simili…
e forse, è passato tanto tempo da quando quello che provo… si è trasformato in
amore.
E dopo tutta questo, non
sono ancora riuscito a farti sorridere davvero. Mi chiedo cosa stai pensando di
me, adesso.
Ti amo,
testone.
Questa fanfiction ha
partecipato al Doppia Coppia Contest indetto da Shatzy e Rue Meridian86
Giudizio delle giudici:
Giudizio
(Shatzy):
La storia è molto semplice, sono due introspezioni che si intersecano tra loro.
Interessante la vostra riflessione, ovvero fare una panoramica sui pensieri di
Ed e Winry cercando di capire, per lui, cosa gli stia succedendo all’improvviso
quando pensa all’amica d’infanzia, e invece, per lei, cosa l’ha portata ad
innamorarsi. I ricordi del passato aiutano in questo senso a fare chiarezza
dentro di loro, avete ripercorso un po’ tutte le tappe fondamentali della loro
infanzia, dai giochi insieme alla partenza dei due fratelli. Forse però poteva
essere approfondita in modo più originale, inoltre il metodo narrativo che
avete usato è simile a un flusso di coscienza, ma alcune parti risultano confuse.
Lo stile è comunque semplice e scorrevole, a parte qualche svista ogni tanto
poco influente, vi consiglio però di limitare l’uso dei puntini di sospensione,
sono veramente eccessivi e stancano nella lettura, la rallentano inutilmente.
Siete comunque riuscite ad amalgamare i vostri stili di scrittura in modo
corretto, la lettura risulta scorrevole, e il continuo riprendere degli
argomenti dall’una all’altra introspezione ha fatto solo aumentare la fluidità
del tutto.
Sull’IC dei personaggi, mi rendo conto che sono introspezioni, e quindi nessuno
sa cosa possa pensare davvero un personaggio nella sua intimità, ma se ho
trovato Winry ben caratterizzata, forse Ed si pone un po’ troppe domande e mi è
sembrato troppo turbato da questa novità che sente. Anche se, mi ripeto, i
dubbi ce li avrà anche lui.
Risulta comunque una buonissima prima fanfic, prendetelo solo come un inizio da
cui partire, la storia è stata piacevole da leggere.
Giudizio (Rue
meridian86):
La grammatica è esatta ad eccezione di un errore e qualche errore di battitura;
la punteggiatura purtroppo non è sempre corretta, rendendo in alcuni punti la
lettura non scorrevole. L'impaginazione è originale, ma a volte rischia di
rendere pesante la lettura specialmente nella parte legata ad Ed.
La trama è semplice e basata quasi integralmente su introspezione e ricordi,
rientrando nel "classico" schema dei ricordi del manga.
Il finale costituito da un "dialogo" che non è tale, perché
costituito in realtà da pensieri è interessante è molto incalzante nel ritmo,
pur mantenendo la dolcezza quasi infantile dei personaggi.
Per quanto riguarda la caratterizzazione dei personaggi sono abbastanza vicini
a quelli del manga: l'interrogarsi di Edward, il senso di colpa e di
responsabilità verso il fratello, l'incapacità di capire cosa prova per Winry,
mentre lei ha capito quale è la vera natura del sentimento che prova per
Edward. Forse il tutto però è espresso in una maniera troppo dolce per i due
personaggi, che, nel manga, tendono a mascherare i loro sentimenti, anche a
loro stessi.
La
fanfiction è ben organica nelle sue parti: la ripresa dei temi visti da parte
di due diversi punti di vista, lo stesso registro stilistico (e gli stessi
errori, sic!) comportano un buon voto per quanto riguarda il sincronismo.
Personalmente, ho apprezzato i continui riferimenti all'opera e per l'ottima
gestione della parte finale della fanfiction.
Note
finali:
Siamo molto felici di aver avuto l’occasione di partecipare
a questo contest, il primo che affrontiamo. È stata una bella esperienza, soprattutto
il lavorare in coppia. Questo ci spronerà a migliorarci sempre di più. Siamo abbastanza
soddisfatte del risultato raggiunto ^^
Facciamo di nuovo i complimenti alle altre partecipanti, è
stato un onore partecipare insieme a voi.
E un ulteriore ringraziamento alle giudici, che hanno
risposto con pazienza alle nostre domande e
si sono impegnate per correggere o giudicare le nostre fic.
Grazie a tutti per eventuali recensioni, o soltanto per
aver letto la fic.
Le vostre Syra44 e Keyra89