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Autore: The Angel_and_The Devil    31/03/2009    7 recensioni
Il rumore del treno che avanza è rilassante, in un certo senso, dopo tutto quel trambusto a Central City. E il paesaggio, fuori dal finestrino, sembra correre in avanti. Pare quasi voler scappare, fuggire, in un rincorrersi con il sole, che tramonta ormai stanco.
Winry finalmente ha capito di amare Ed. Ma cosa avrà pensato, sul treno diretto a Rush Valley? Quali saranno state le sue emozioni, i suoi pensieri? E cosa avrà pensato, intanto, il Fullmetal Alchemist?
Partecipante al "Doppia Coppia Contest" indetto da Shatzy e Rue Meridian86
Genere: Romantico, Malinconico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Edward Elric, Winry Rockbell
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Titolo: 追憶 Tsuioku

Titolo: 追憶  Tsuioku
Autore:
Keyra89 e Syra44 (The Angel_and_The Devil)
Disclaimer:
I personaggi citati non ci appartengono, ma sono proprietà di Hiromu Arakawa; questa fanfiction non è stata scritta a scopo di lucro.
Personaggi:
Edward Elric, Winry Rockbell
Pairing:
EdwardxWinry
Rating:
Verde
Genere:
Introspettivo, Romantico, Malinconico
Avvertimenti:
One-shot
Riferimenti ad anime/film/manga:
Riferimenti al manga: Volume 12, capitolo 48; Volume 5, capitolo 24; Volume 11, capitolo 42.
Note dell’autore:
Scrivere di Ed e Winry può sembrare facile. Ma bisogna avere le idee giuste, e non dare niente per scontato. Abbiamo deciso di basare la fic sulle esperienze, sul passato dei personaggi: un passato che non potrà più ritornare, un passato ormai morto e sepolto. Per questo abbiamo deciso di chiamare la fic “Tsuioku”, che significa “Ricordi”. Per i loro ricordi, abbiamo estrapolato quelli tristi direttamente dal manga, mentre quelli felici sono ispirati ai discorsi di Ed, Al e Winry. Ci siamo aiutate anche con l’opening 3 dell’anime, da cui abbiamo preso spunto. I sentimenti dei due sono trattati in modo da mostrare entrambi confusi, anche se per motivi diversi: Ed perché non capisce cosa inizia a provare, Winry invece lo capisce e cerca di capire cosa l’abbia condotta fino a quel punto. E tutto si amalgama con le loro memorie da bambini, sfondo del loro rapporto.
Introduzione:
“Il rumore del treno che avanza è rilassante, in un certo senso, dopo tutto quel trambusto a Central City. E il paesaggio, fuori dal finestrino, sembra correre in avanti. Pare quasi voler scappare, fuggire, in un rincorrersi con il sole, che tramonta ormai stanco.”

Winry finalmente ha capito di amare Ed. Ma cosa avrà pensato, sul treno diretto a Rush Valley? Quali saranno state le sue emozioni, i suoi pensieri? E cosa avrà pensato, intanto, il Fullmetal Alchemist?

 

 

 

 

 

 

 

- La prossima volta che ti faremo piangere, piangerai lacrime di felicità!

Al e io recupereremo i nostri corpi e ti faremo piangere dalla felicità!

Non scordartelo! -

 

[…]

 

- Ah… ma è davvero così…?

Io… forse il mio amore per lui … è cominciato molto tempo fa. -

 

[Fullmetal Alchemist, vol. 12, cap. 48, Edward Elric e Winry Rockbell]

 

 

 

 

 

  Tsuioku

 

 

 

 

 

Il rumore del treno che avanza è rilassante, in un certo senso, dopo tutto quel trambusto a Central City. E il paesaggio, fuori dal finestrino, sembra correre in avanti. Pare quasi voler scappare, fuggire, in un rincorrersi con il sole, che tramonta ormai stanco.

Ah… come vorrei che fosse il sole, il mio più grande problema, adesso… eppure, non posso concedermi di fantasticare e divagare con la mente, dopo tutto quello che è successo…

Ho finalmente capito. Capito di amarlo. Non so da quando. Forse, da sempre. Eppure, me ne sono resa conto solo oggi…

Ed… dimmi, sono solo una sciocca ad essermi innamorata di te? Perché, poi? Come è successo? Perché… perché sei cambiato così, stupido?

Mi sembra solo ieri quando eravamo bambini… e tu eri sempre ridente, coraggioso… felice…e anche sciocco, in alcuni casi. Sciocco e irritante. Però io e Al eravamo felici, insieme a te.

A quel tempo, eravamo inseparabili…tu ed Al siete sempre stati i miei migliori amici.

O forse… già da allora… io provavo… qualcosa per te? Non lo so…è tutto così… confuso, nella mia testa, ora. Rendermi conto di amarti, ha scombussolato tutti i miei pensieri. E ora ci sei tu, solo tu, nella mia testa, e nessun altro. Accidenti, perché mi hai fatto innamorare di te?

Stupido. Meriteresti una chiave inglese in testa, adesso. Perché mi hai fatto questo? Perché ti sei fatto amare?

Uff…ma alla fine, non è sempre così che va? La bambina cresce e si innamora del suo migliore amico. E poi finisce… oh, beh, dovrebbe finire con un bel vissero felici e contenti.

Dimmi, Ed… perché la nostra storia sembra una tragedia, da qualche anno a questa parte?

Perché non possiamo tornare semplicemente ad essere quei bambini che giocavano insieme, e che non conoscevano la parola “dolore”?

Ed… sei un idiota, lo sai? Perché non riesco a smettere di pensare a te? Perché… devo amarti?

Umh…sto diventando sdolcinata, eh? Sdolcinata come le principesse delle fiabe che leggevo da bambina… Peccato che la nostra fiaba sia finita presto, troppo presto…

Sai, mi chiedo cosa faresti se te lo dicessi. Se ti dicessi quello che provo, Ed. Cosa faresti?

Mi rideresti in faccia? Oppure… forse… no. Non voglio illudermi. Sei cambiato, cresciuto.

Non sei più il bambino che litigava con Al per sposarmi. Adesso l’idea mi fa ridere… ci siamo scambiati di ruolo, a quanto pare. Ah, sono passati così tanti anni… e tu sei diventato un uomo. Forse, anche troppo in fretta. Ma ti capisco. Sei come un uccello strappato dal nido troppo presto. Tu, come anche Al. Due uccelli costretti a volare prima del tempo.

Hai dovuto accettare mille responsabilità, e farti carico della consapevolezza di aver distrutto le vostre vite… Ed, perché l’avete fatto? Perché avete rovinato tutto? Io e la nonna non vi bastavamo? Ma soprattutto…dove hai trovato la forza di andare avanti, Ed?

E io invece sono qui, come una sciocca, a gridare nella mia mente il mio amore per un grandissimo stupido, come te.

Sei un idiota, Edward Elric. Un idiota… molto più forte di me.

 

 

Non piangere… non farlo, non per noi almeno. Abbiamo distrutto, anzi ho distrutto le nostre vite, e non voglio far soffrire anche te. Sei sempre stata qui per aiutarci, mi hai ridato la speranza di poter ritornare come prima e io cosa ti do in cambio?

Ti faccio preoccupare! Niente di più e niente di meno… che razza di amico sono?

Dovrei farti sorridere… sai, mi piaci moltissimo quando sorridi… ehi, ma che sto dicendo? Ormai non so più nemmeno io cosa provo… ma di una cosa sono certo, non voglio vederti mai più piangere, mai più provare dolore, mai più!

Se si potesse vorrei tornare indietro, a quand’eravamo dei bambini spensierati, e l’unico nostro problema era cosa ci avrebbe detto zia Pinako quando ci avrebbe visto tornare a casa tardi, completamente infangati dalle testa ai piedi, dopo aver giocato a fare a botte per decidere chi, tra me ed Al, ti avrebbe sposato… solo questo mi fa tornare il buon umore…

Ma ormai ho rovinato tutto, niente finale felice, niente, niente, niente!

Cosa pensi di me? Dovrei trovare il coraggio di chiedertelo, un giorno o l’altro, perché anche se non lo ammetterò mai di fronte a te, il tuo assenso, la tua approvazione contano… e molto… eh, no, ci risiamo… ma che mi salta in mente?

Ah, ci rinuncio, dovrebbero fare un manuale per capire i sentimenti… di sicuro sarei il primo a comprarlo!

Magari potrei anche domandare a quel dannato Colonnello che significa tutto questo, di sicuro lui saprebbe darmi una risposta... i rapporti con l’altro sesso sono il suo forte, dopotutto…

Ma se te lo chiedessi, cosa faresti? Probabilmente una chiave inglese in testa non me la toglierebbe nessuno… e avresti ragione… mi domando perché mi faccia venire in mente tutti questi problemi.

 

 

Il giorno in cui siete partiti, è stato uno dei più tristi della mia vita. Forse secondo solo a quello della morte dei miei genitori.

Sapevo, in quel momento, che vi stavo perdendo, che tutto stava per cambiare.

E vidi quella sensazione diventare realtà davanti alla vostra casa che andava a fuoco.

Vidi l’altalena su cui tante volte avevamo giocato bruciare come paglia, scomparire completamente, come se non ci fosse mai stata.

Vidi le vostre cose, i vostri ricordi, le vostre stesse vite andare a fuoco.

E allora fece l’unica cosa che bisognava fare in quel momento.

Piansi.

Piansi tutte le lacrime che tenevo dentro, piansi le lacrime della nonna Pinako, piansi le lacrime di Al, piansi anche le tue, di lacrime. Piansi tutte le lacrime che avrebbero dovuto essere versate quel giorno.

E sentii che con quel pianto tutto veniva lavato via, tutto scivolava lontano da me, che tutto finiva in quel momento.  Che niente sarebbe stato più come prima. Che… mi avreste lasciata sola.

E non riuscivo a spiegarmi perché, perché doveva accadere una cosa simile.

Quando ti rendesti conto che stavo piangendo, sembrasti sconvolto. E poi, sorridendo, dicesti: “Non sei cambiata per niente da quando eri bambina, sei ancora una piagnucolona…”

Stupido. Enorme stupido.

Perché sorridevi, Ed?

Credi che io non abbia visto cosa nascondevi dietro quel sorriso? Credi che io non sappia che sorridesti solo per non vedermi piangere l’ennesima volta?

 

 

Fuoco... se avessi saputo che mi avrebbe perseguitato per così tanto tempo, avrei trovato un altro modo per distruggere ciò che restava della mia vita.

Ora non possiamo più tornare indietro, abbiamo fatto una scelta, e fino alla fine andremo avanti, cercando un modo per tornare come prima… non felici, questo no, ma almeno noi!

Guardavo la casa bruciare e sentivo che la mia vita era già cambiata irreversibilmente.

Poi guardavo Al, e mi rendevo conto che era colpa mia e della mia stupidità se era in quelle condizioni… ma lo so che fa parte della mia natura essere così irrimediabilmente… stupido.

E poi ti ho visto, stavi piangendo, e non ho potuto fare a meno di sentirmi in colpa.

Forse aveva ragione quell’uomo, stavo solo scappando, cercando di cancellare i miei sbagli…

Ma sentimi! Sto perfino dando ragione a quel traditore, che diavolo mi passa per la testa?

Ah, non ha importanza ormai, il danno è stato fatto. Però la domanda non vuole uscire dalla mia mente, come una nenia che finirà per farmi impazzire…

Perché? Perché sono sempre altri a pagare per i miei errori?

Comincio a pensare che farei meglio a sparire, così nessuno soffrirà… o forse sì? Tu cosa faresti? Sentiresti la mia mancanza? Piangeresti per me?

Ma che… ancora con queste domande? Evidentemente mi sto rincitrullendo... non è da me farmi tutti questi problemi. Però…

Ho deciso e niente al mondo mi farà cambiare idea. Per una volta, forse, la mia testardaggine mi sarà utile. Troverò un modo, dovessi impiegarci anni... e finalmente le persone vicine a me sorrideranno... niente più lacrime sui loro volti.

Sì... per un sogno del genere è valsa la pena di partire.

 

 

Ho sognato milioni di volte di poter tornare a quando eravamo solo dei bambini… spensierati, allegri e innocenti. Quando tutto questo peso non gravava sulle nostre spalle.

Ricordo  i nostri discorsi da bambini, i nostri sogni, le nostre speranze.

Ricordo le giornate passate tra risate e piccoli dispetti.

Ricordo i nostri giochi, le nostre corse.

Quelli sì che erano bei tempi… nessuna preoccupazione, nessun dolore, nessuna perdita.

C’erano solo le nostre risate…

Ed… ti ricordi quando, quel pomeriggio di tanti anni fa, cominciammo a correre, sulla collina, mentre il sole tramontava?

Probabilmente no. È passato così tanto tempo, e ora tu ed Al avete tante cose a cui pensare… però per me è diverso. Non posso fare a meno di rivederci, tutti e tre, mentre correvamo, felici, e non facevamo altro che ridere…

Non posso fare a meno di vederti saltare, ed esultare per essere arrivato primo.

E non posso fare a meno di sospirare ricordando che, dalla felicità, mi abbracciasti, facendomi girare… poi, mi avvicinai alla palizzata con il mio cane, mentre Al ti saltava addosso buttandoti a terra… e io risi, guardandovi, e voi rideste con me…

E dopo, mi aiutasti a salire e a sedermi sulla palizzata, mentre tu ti ci appoggiasti, mettendoti al mio fianco… e Al fece lo stesso.

E, mentre il sole ci scompigliava i capelli, guardammo il tramonto…tutti insieme, senza dire una parola.

C’eravamo noi. E il tramonto. E bastava.

Fu un momento magico per me, vedere il sole che piano piano spariva, ma fu speciale soprattutto perché c’eravate voi al mio fianco… perché c’eri tu.

Perché, perché un momento del genere non potrà più tornare? Perché avete dovuto distruggere tutto? Perché… tutto deve svanire, come i nostri sorrisi? Che colpa abbiamo commesso, per meritare questo? Perché l’uomo deve patire, quando non ha colpa…?

 

 

Sole, prati e giochi… è davvero spensierata la vita dei bambini, non trovi?

Ho ancora presente i giochi che facevamo, io, tu ed Al… con me che, inevitabilmente, finivo per fare a botte con Al per decidere chi fosse il più forte.

Sono questi gli attimi di vita che voglio ricordare, questi i momenti di cui voglio avere memoria, gli istanti in cui eravamo felici, in cui TU eri felice...

Ma che… ancora…?

Ma non importa… è così… io ci tengo alla tua felicità, Winry, forse ancora più di quanto tenga alla mia.

Se guardo dei bambini giocare per strada non posso fare a meno di ricordare le nostre giornate, quando uscivamo da casa la mattina presto e tornavamo a sera tardi, sempre dopo aver osservato il tramonto da quella palizzata. Se gli oggetti potessero parlare, sarebbe in grado di dire tutti i nostri sogni, le nostre speranze ed i nostri desideri.

Era il nostro luogo speciale, in cui ci sentivamo veramente sicuri e protetti, e poi tutto passava, arrivava l’ora di cena e cominciavamo a correre come pazzi per arrivare a casa in tempo, ed evitare così di sentire i rimproveri di zia Pinako.

Non posso fare a meno di invidiare le persone “normali”… ho sempre considerato l’alchimia un qualcosa che mi rendeva speciale, innalzandomi al di sopra delle altre persone, però… solo ora mi chiedo come abbia potuto avere un’idea del genere… è stato per colpa della mia “bravura” che le nostre vite sono diventate così complicate e tristi.

Delle volte mi chiedo perché la vita debba essere così crudele, ha tolto a noi bambini le nostre speranze, gettandoci un mondo che non conosce la debolezza, strappandoci ciò che ci era più caro… e mi ha obbligato a farci entrare anche te…

 

 

Uhm… mi chiedo perché diavolo io continui a pensare a tutto questo… Winry…

 

Perché devo pensare a tutto questo? Perché devi essere nei miei pensieri?Oh, Ed…

 

Perché continui a costruirmi gli automail, dopo tutti quello che ho combinato?

 

Vorrei conoscere qualche altro modo, oltre a costruirti gli automail, per poterti aiutare…

 

Perché continui ad aiutarmi, a sostenermi, a seguirmi?

 

Se riuscirai a realizzare il tuo obbiettivo… tutti saremo di nuovo sereni… per questo, io ti  appoggerò sempre…

 

Perché continui a piangere per me?

 

Non voglio più continuare a versare anche le tue, di lacrime…

 

Come fai a sostenermi ancora, dopo tutto quello che ho fatto? Come puoi non odiarmi?

 

… sai, amicizia e amore sono due sentimenti simili… e forse, è passato tanto tempo da quando quello che provo… si è trasformato in amore.

 

 

E dopo tutta questo, non sono ancora riuscito a farti sorridere davvero. Mi chiedo cosa stai pensando di me, adesso.

 

Ti amo, testone.

 

 

 

Questa fanfiction ha partecipato al Doppia Coppia Contest indetto da Shatzy e Rue Meridian86



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Giudizio delle giudici:

 

Giudizio (Shatzy):
La storia è molto semplice, sono due introspezioni che si intersecano tra loro. Interessante la vostra riflessione, ovvero fare una panoramica sui pensieri di Ed e Winry cercando di capire, per lui, cosa gli stia succedendo all’improvviso quando pensa all’amica d’infanzia, e invece, per lei, cosa l’ha portata ad innamorarsi. I ricordi del passato aiutano in questo senso a fare chiarezza dentro di loro, avete ripercorso un po’ tutte le tappe fondamentali della loro infanzia, dai giochi insieme alla partenza dei due fratelli. Forse però poteva essere approfondita in modo più originale, inoltre il metodo narrativo che avete usato è simile a un flusso di coscienza, ma alcune parti risultano confuse.
Lo stile è comunque semplice e scorrevole, a parte qualche svista ogni tanto poco influente, vi consiglio però di limitare l’uso dei puntini di sospensione, sono veramente eccessivi e stancano nella lettura, la rallentano inutilmente. Siete comunque riuscite ad amalgamare i vostri stili di scrittura in modo corretto, la lettura risulta scorrevole, e il continuo riprendere degli argomenti dall’una all’altra introspezione ha fatto solo aumentare la fluidità del tutto.
Sull’IC dei personaggi, mi rendo conto che sono introspezioni, e quindi nessuno sa cosa possa pensare davvero un personaggio nella sua intimità, ma se ho trovato Winry ben caratterizzata, forse Ed si pone un po’ troppe domande e mi è sembrato troppo turbato da questa novità che sente. Anche se, mi ripeto, i dubbi ce li avrà anche lui.
Risulta comunque una buonissima prima fanfic, prendetelo solo come un inizio da cui partire, la storia è stata piacevole da leggere.

Giudizio (Rue meridian86):
La grammatica è esatta ad eccezione di un errore e qualche errore di battitura; la punteggiatura purtroppo non è sempre corretta, rendendo in alcuni punti la lettura non scorrevole. L'impaginazione è originale, ma a volte rischia di rendere pesante la lettura specialmente nella parte legata ad Ed.
La trama è semplice e basata quasi integralmente su introspezione e ricordi, rientrando nel "classico" schema dei ricordi del manga.
Il finale costituito da un "dialogo" che non è tale, perché costituito in realtà da pensieri è interessante è molto incalzante nel ritmo, pur mantenendo la dolcezza quasi infantile dei personaggi.
Per quanto riguarda la caratterizzazione dei personaggi sono abbastanza vicini a quelli del manga: l'interrogarsi di Edward, il senso di colpa e di responsabilità verso il fratello, l'incapacità di capire cosa prova per Winry, mentre lei ha capito quale è la vera natura del sentimento che prova per Edward. Forse il tutto però è espresso in una maniera troppo dolce per i due personaggi, che, nel manga, tendono a mascherare i loro sentimenti, anche a loro stessi.

La fanfiction è ben organica nelle sue parti: la ripresa dei temi visti da parte di due diversi punti di vista, lo stesso registro stilistico (e gli stessi errori, sic!) comportano un buon voto per quanto riguarda il sincronismo.
Personalmente, ho apprezzato i continui riferimenti all'opera e per l'ottima gestione della parte finale della fanfiction.

 

 

Note finali:

Siamo molto felici di aver avuto l’occasione di partecipare a questo contest, il primo che affrontiamo. È stata una bella esperienza, soprattutto il lavorare in coppia. Questo ci spronerà a migliorarci sempre di più. Siamo abbastanza soddisfatte del risultato raggiunto ^^

Facciamo di nuovo i complimenti alle altre partecipanti, è stato un onore partecipare insieme a voi.

E un ulteriore ringraziamento alle giudici, che hanno risposto con pazienza alle nostre domande e  si sono impegnate per correggere o giudicare le nostre fic.

Grazie a tutti per eventuali recensioni, o soltanto per aver letto la fic.

Le vostre Syra44 e Keyra89

  
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