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Autore: tomemma    25/03/2016    1 recensioni
“È un maschio, è un maschio!” continuava a sbraitare Sirius, mentre James quasi piangeva di felicità, al pensiero che di lì a qualche mese avrebbe avuto in braccio suo figlio, suo e di sua moglie Lily Potter.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: James Potter, Lily Evans, Sirius Black | Coppie: James/Lily
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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James spalancò la porta e di conseguenza Sirius balzò in piedi, senza smettere di torturarsi le mani. I due amici stettero una manciata di secondi in silenzio, prima che Sirius sbottasse.
“Quindi?” James lo guardò intensamente negli occhi, sorridendo.
“Aveva ragione Lily, come sempre. È un maschio”. Scoppiarono entrambi a ridere, poi si abbracciarono stretti e improvvisarono una breve danza scatenata, come se fossero ancora quindicenni e fossero ad Hogwarts, lontano dai problemi e dalla guerra.
“È un maschio, è un maschio!” continuava a sbraitare Sirius, mentre James quasi piangeva di felicità, al pensiero che di lì a qualche mese avrebbe avuto in braccio suo figlio, suo e di sua moglie Lily Potter.
Quando furono stanchi, si buttarono sul divano, in silenzio ma sempre sorridendo da un orecchio all’altro.
“Un figlio, io, ci pensi Felpato? Io che a scuola ero la persona meno seria di questa terra” si guardarono e rimasero muti per qualche minuto, pensando alla bellezza di quell’istante, alla nuova vita che si stava creando e all’inafferrabilità del concetto di essere padre.
“Avete già deciso il nome?”
“Sì” mormorò James. Passò ancora qualche istante. “Harry”
Sirius spalancò gli occhi, sorpreso, e la sua mente ritornò al dieci settembre del suo quinto anno ad Hogwarts.
 
Era domenica, e loro due erano seduti in giardino, all’ombra di un grande albero in riva al Lago; sdraiati vicini, le borse qualche metro più in là e le braccia incrociate sotto la testa, gli occhi chiusi per godersi meglio il venticello di fine estate.
James si mise seduto e girò il capo per guardare da dove provenisse la voce dolce e allegra che aveva sentito, e individuò la Evans a poche decine di metri da loro, con Piton. Aveva un vestito celeste, che svolazzava un po’, i piedi in acqua e le scarpe in mano. Il Serpeverde la guardava adorante, mentre chiacchieravano. Anche Sirius si sedette.
“Felpato?”
“Mmh” mugugnò l’interessato.
“Se avessi un figlio come lo chiameresti?” chiese, serissimo, continuando a guardare una Lily sorridente e, ai suoi occhi, bella come non mai.
Sirius ci pensò su, poi rispose sicuro: “Harry”
James sorrise, e anche lui sorrise, poi incominciarono a parlare di argomenti futili.
 
“Ramoso?”
“Sì?”
“Ti voglio bene”
   
 
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