Anime & Manga > Captain Tsubasa
Ricorda la storia  |       
Autore: Akane    21/03/2005    10 recensioni
un ritiro che riunisce tutti gli sport di sq giovanili del giappone per un mese. se ne possono vedere delle belle...
Genere: Generale, Romantico, Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Genzo Wakabayashi/Benji, Sorpresa, Taro Misaki/Tom
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
UN RITIRO FANTASTICO

PREMESSA:
Sono Akane. Questa fic l’ho scritta troppi anni fa e non credo di esagerare. Allora scrivevo decisamente male. Siccome mi è sparita dal mio account ho pensato di rivisitarla, correggerla almeno un po’ e sistemare qua e là. Ma di base è sempre quella, la trama e l’idea banale e poco originale nonché scontata è sempre la solita. Protagonisti sono Genzo e Taro con due ragazze nuove, Arashi e Mikako. Solito e semplice. Con le scene e i ‘colpi’ che si usano spesso nelle fic su CT. Vi avviso di non leggerla pensando che sia una delle mie originalità, mi rendo conto io per prima che non è nulla di che, ma preparatevi per lo meno a ridere perché come al solito con me si ride! Ok, non sempre, ma questa è una di quellevolte, quindi rilassatevi e se avete bisogno di leggere qualcosa di leggero e semplice e spensierato, aprite il primo cap e iniziate!
Non mi aspetto recensioni grandiose ma noterete che da questa a Till i collapse, il mio stile è stracambiato.
Narratore il destino. Vi auguro buona tranquilla lettura.
Baci Akane
PS: non pensate di capirci qualcosa in questo primo cap: ho inserito i fratelli e cugini delle due ragazze per cui è un casino. L’ho fatto solo per mio puro divertimento, poiché da questo pezzo è nato il crossover mio più famoso (per me) e geniale! Parlo di Irlanda the best… seguito di Un ritiro fantastico.
Vi spiego brevemente: Arashi, una delle due ragazze, ha due fratelli maggiori, sono gemelli e si chiamano Akane e Mikael. Poi ha altri fratelli minori. Mikako invece, l’altra ragazza, ha altri due fratelli maggiori gemelli chiamati Hitonari e Raphael, poi ha un fratello minore e una sorella minore. Tenete a mente i maggiori, su di loro sarà il seguito di questa fic, ma c’è tempo per ingranare. Ora concentratevi sulle belle ragassuole. (certamente non è un impressione. I fratelli sono presi tutti da manga più o meno famosi…)

CAPITOLO 1:
"SOGNO"

Eccolo di nuovo.
Lo stesso sogno.
Sempre lui.
Occhi neri, profondi e magnetici.
Sorriso indecifrabile e sicuro.
Capelli neri e un po' mossi che gli incorniciano il viso tremendamente attraente.
Corpo atletico e muscoloso.
Gambe da calciatore.
- Lo voglio... - mormora Arashi ancora immersa in quel sogno che le fa visita tutte le notti.
SBAM!!!
Porta che sbatte.
Luce!!!
Finestra che viene aperta.
- Forza, è ora di svegliarsi! Apri gli occhietti tesoruccio! - Urla una voce squillante con un fondo d'ironia.
E' la madre di Arashi la quale, beccatasi uno sguardo assassino da quest'ultima, esce facendo una risata mista al sadico e al divertito.
"Che razza di elemento mi tocca avere per madre! " Pensa di malumore la povera ragazza lasciata di nuovo sola nella camera illuminata dal caldo sole di inizio Luglio.
Dopo cinque minuti abbondanti di stiracchiamenti si alza con estrema lentezza, con altrettanta lentezza si avvia verso il bagno e passando davanti allo specchio a muro pensa:
"Mamma mia quanto sono spaventosa! "
Effettivamente fa paura: a parte lo sguardo truce che sembra dire:
"Attenzione: mordo!", il resto non è da meno: i riccioli dei suoi lunghi capelli biondi sono talmente arruffati che non si riesce a capire quale sia la faccia e quale la nuca, gli occhi che s'intravedono a fatica fra le ciocche sono completamente assenti e mezzi chiusi cerchiati da due occhiaie che sembrano kenyon, la bocca non si trova perchè è dello stesso colore della pelle, bianca cadaverica, il corpo è ricoperto da una canottierona gigante che nasconde tutte le sue belle curve facendola sembrare un maschio.
Insomma è più simile ad un mostro che ad una ragazza di 17 anni!
Dopo essersi sistemata alla meglio e aver reso più accettabili i suoi bei lunghi capelli, torna in camera e si infila nell'armadio per buttare alla rinfusa nel borsone dei vestiti a caso più il necessario per lavarsi e l'uniforme della nazionale di basket, mentre lo fa dice a sé stessa:
- Avanti, svegliati Arashi! Oggi finalmente inizia il ritiro di tutte le Nazionali Giovanili Giapponesi Maschili e Femminili delle squadre sportive. Cavoli, un mese di basket! Mattina e pomeriggio. PA-RA-DI-SO! - Ma il risultato non è quello sperato, anzi, ora è ancora più addormentata di prima... al che il pensiero si sposta sul sogno, quello che fa ogni notte dove vede quel misterioso ragazzo che non ha mai conosciuto, di cui non sa neanche il nome.
- Però che figo! - Quindi riesce a svegliarsi!
Caricatasi il borsone in spalla esce di casa mangiando una fetta di pane con la Nutella e con il boccone in bocca, grida:
- Gente, io vado al ritiro della Nazionale, tornerò ai primi di Agosto. Forse! CIAO! - Si ferma un attimo poi continua: - AKANE! SCENDI UN ATTIMOOOO! -
Dalle scale arriva una voce alquanto spazientita :
- CHE DIAVOLO VUOI? STO PREPARANDO IL BORSONE! -
- IO NON VOGLIO NESSUN DIAVOLO, anzi voglio che TU scenda subito! Mi pare un paragone azzeccato, no? AVANTI, MUOVI QUEL CULO! - Urla in risposta Arashi sul sentiero di guerra.
Un rumore assordante che assomiglia ad un terremoto arriva dalle scale ed ecco il fratello Akane spuntare dalla porta di casa e subito gridarle in faccia:
- COME OSI PARLARMI COSì? TI RICORDO CHE SEI PIU' PICCOLA DI ME DI DUE ANNI! -
- OSO PERCHE' SONO PIU' PICCOLA SOLO PER L'ANAGRAFE, DI CERVELLO SONO PIU' GRANDE DI TE E DI MIKAEL MESSI INSIEME, CHE NON CI VUOLE MOLTO! - Ribatte con lo stesso tono usato dal fratello. In quel momento una testa rossa spunta dalla porta e ringhia lanciando saette di fuoco dagli occhi:
- Oh, bimba, abbassa le ali! Anche se sono suo gemello non azzardarti a paragonarmi a lui!! Oppure tu a me! - E detto ciò, Mikael, torna a sparire all'interno della casa da dove si sente la voce di un altro fratello (minore) Touya, dire:
- Dureranno ancora a lungo 'sti urli alle sette di mattina? Non so gli altri ma io VOGLIO dormire, quindi VOI tacete! - Il commento che segue riguarda il fatto che l'unico modo di farlo arrabbiare così è proprio toccargli il sonno: è un metodo infallibile!
- Ok, scusa Touya! - Risponde allora la sorella, poi rivolgendosi all'altro fratello continua: - Senti, bando alle ciance, allora tu e Hitonari non venite al ritiro? -
Akane pensando al cugino e cercando di ricordare le parole che gli aveva detto la sera prima come scusa, dice:
- No, non dire all'allenatore che disertiamo per andare in uno dei nostri viaggi con Mikachan e Raphy. Inventati qualche altra scusa! L'avevamo pensata, io e Hito, ma non me la ricordo! -
- Figuriamoci se te la potevi ricordare! Vabbè, pazienza, ora che vado a prendere Mika a casa sua lo chiedo a lui di persona! - Risponde la sorella rassegnata.
- Si, si... fai quello che vuoi, sai cosa me ne importa! - Ribatte il fratello con aria da menefreghismo totale.
- Viva la sincerità, eh? Poi si chiedono da chi ho preso questo carattere impossibile! Ok, io vado veramente! Salutami Yuri, sta ancora dormendo! Ciao! - Termina avviandosi verso la casa di fronte senza attendere la risposta che sa non sarebbe mai arrivata.
Eccola davanti al cancello, appoggiata al muretto con gli occhi chiusi mentre suona il campanello. Le apre una donna dai lunghi capelli lisci e neri, gli occhi dello stesso colore e molto bassa.
- Ciao Arashi... ma dormi? - Le dice avvicinandosi cautamente.
La ragazza apre a fatica un occhio e con voce nuovamente assonnata mormora:
- Ciao zia, no non dormo ancora. Senti, Mikako è pronta? -
- Mika? No, è ancora chiusa in bagno; la conosci, sta sempre tre ore per prepararsi! -
- Si, la conosco anche troppo! - Risponde Arashi spazientita: - Ora la butto fuori io! - Detto questo entra a passo di carica e arrivata davanti alla porta del bagno comincia a battervi sopra gridando come una forsenata: - MIKA, MUOVI IL CULO ED ESCI DA Lì, VUOI FARMI ARRIVARE TARDI AL RITIRO? AVANTI, DATTI UNA MOSSA! -
- Vuoi sfondare la porta? Calmati, arrivo! - Una voce assolutamente calmissima, tutta il contrario di quella di Arashi, arriva dall'altra parte.
Subito dopo la porta si apre mostrando una ragazza dai tratti orientali, abbastanza alta, coi capelli ricci, rossi, lunghi fino alle spalle e senza frangia; occhi azzurri, viso ben truccato, vestiti corti e attillati, zeppe ai piedi.
Tutto il contrario di Arashi: tratti orientali e alta anche lei, occhi grigi (a volte anche verdi), capelli lunghi, ricci, biondi e con la frangia, niente trucco, maglietta e pantaloncini larghi, scarpe da ginnastica.
(piccola nota: sono eurasiatiche. I padri -gemelli fra di loro- sono irlandesi, mentre le madri giapponesi, per cui si spiega la varietà di colori!)
Arashi, guardando l'amica con sguardo schifato, dice con il suo solito tatto:
- Ma come ti sei conciata? Sei fuori? Ma sai dove stiamo andando? Ad un ritiro sportivo, mica ad una sfilata per pazze! Poi con il viola dei vestiti sembri una melanzana coi capelli rossi e le zeppe! -
Mikako, ormai abituata ai suoi modi brutali, ribatte con aria da "so-tutto-io":
- Primo: sono normale, mi vesto sempre così, e comunque in questo ritiro finalmente conoscerò il mio tesorino: Taro Misaki: un'occasione unica!

Secondo: non sono fuori, ma ancora dentro in casa!
Terzo: so dove stiamo andando: al ritiro di tutte le Nazionali Giovanili Giapponesi!

Quarto: se io devo andare ad una sfilata per pazze allora tu sei diretta al funerale dei buchi: con tutto quel nero mi sembri proprio un grande buco! -
Finita la frase, la ragazza, nota che pian piano il colore degli occhi di Arashi cambia: da grigio chiaro tendente al verde a grigio scuro tendente al nero: brutto segnale di pericolo. Infatti chi la conosce sa che quando cambiano così è meglio lasciarla in pace.
Vista la sua espressione truce Mikako non sa se ridere o scappare:
- Eddai, non fare il broncio adesso! - Ribatte cercando di rimanere seria.
In risposta si ritrova un dito medio a due centimetri dagli occhi accompagnato da un ringhio.
- Ok,ok! Ho afferrato il concetto! Forza andiamo! - Dice mettendo le braccia in avanti in segno di resa. Una voce maschile arriva da dietro:
- Oh, sorellina, ti sei fatta battere da tua cugina, vedo! Complimenti, Arashi! -
- Si, e allora? Hai visto lo sguardo che aveva 'sto mostriciattolo? - Ribatte Mikako in tono calmo e sicuro di sé.
- No ma posso immaginarlo! Comunque se hai finito col mio bagno, me lo riprendo subito! - Risponde tranquillo il ragazzo.
- Mikako, ma tu e Raphael ci siete nati in bagno? Ci state sempre tre ore! Siete proprio fratello e sorella! - Aggiunge in quel momento Arashi, risvegliatasi dal suo mutismo incazzato.
La cugina replica con sguardo gelido:
- Non raccolgo le provocazioni! -
- Quali provocazioni! E' la pura verità, questa! - Dice candida Arashi: - Perchè negare l'evidenza? Ormai questo l'ha capito anche lui! - termina indicando il ragazzo chiuso, tanto per cambiare, in bagno che risponde al nome di Raphael:
- CHI OSA PARLARE DI ME IN VANO? IDENTIFICATI, OH SEMPLICE ESSERE UMANO! - Allora la bionda risponde spazientita:
- STAI BUONO E TORNA A FARE L'UNICA COSA CHE SEI CAPACE: CONSULTARE IL TUO SPECCHIO DELLE BRAME! - In quel momento la porta dell'ormai conosciuto bagno si spalanca, rivelando una testa dai lisci capelli biondi lunghi fino alle spalle con alcune ciocche disordinate sparse qua e là, due occhi azzurro-blu fissano Arashi, l'espressione è distaccata e saccente, ricorda un gatto sornione: nel complesso è proprio bello se non fosse per il tono gelido con cui parla subito dopo aver squadrato la ragazza: - Oh, bimba, vedi di non allargarti troppo, eh? Sai che ho due anni più di te? -
- Cos'è, una moda? In meno di 15 minuti me l'hanno detto già in tre; vi siete messi d'accordo? E comunque è solo pura verità ciò che dico, dato che sono più intelligente di tutti voi! -
- Senti intelligente, che ne diresti di andartene al tuo ritiro così la finisci di rompere? - Ribatte Raphael con lo stesso tono di prima. In risposta arriva un calcione alla porta che si chiude sulla mano del ragazzo urlante dal dolore; non c'è bisogno di specificare chi l'ha tirato!
- Comunque devo prima chiedere una cosa a Hito; dov'è, in camera? - Chiede più calma Arashi dopo che il cugino si è ritirato in bagno per leccarsi le ferite sia della mano che dell'orgoglio! - Si, credo di si. Vai, io ti aspetto qua, non mi va di fare le scale per la millesima volta in una sola mattina! - Risponde Mikako tenutasi in parte fino ad ora, lei odia discutere a lungo con gli altri.
- Sfaticata! - Fa la bionda a denti stretti dirigendosi verso le scale. Arrivata davanti alla porta chiusa della stanza dell'altro cugino, il gemello di Raphael nonchè grande amico di Akane, entra senza bussare:
- Ehi, Hito, sentimi un attimo: quello scapestrato di fratello che mi ritrovo non si ricorda la scusa che devo riferire al vostro coach per giustificare la vostra assenza dal ritiro di questo mese, l'avevate pensata, ieri, no? Dai muoviti che devo andare! -
Appena il fiume di parole finisce, il ragazzo biondo tutto spettinato e con indosso solo un paio di boxer comincia a squadrarla da capo a piedi con quegli occhi azzurri a pagliuzze viola, sembrano gelare chiunque guardi, infatti non approva affatto l'intrusione della ragazza.
Lei, dal canto suo, non sembra per niente imbarazzata, intimorita o pentita, anzi, lo rifarebbe.
- Allora, ti degni di rispondermi? Ho fretta! - Sbotta sempre lei perdendo la poca pazienza che ha.
- E tu ti degni di smetterla di rompermi le palle? - Risponde freddo Hitonari tornato a voltarsi ignorandola completamente e continuando a farsi i fatti propri come suo solito; Arashi non sopporta che qualcuno la ignori, stizzita si avvicina e, afferratolo per una spalla dove vi affonda le unghie facendogli vedere le stelle, lo gira e gli urla in faccia:
- TU! NON OSARE PIU' TRATTARMI COSì, SE NO PASSERAI GUAI SERI! CAPITO SOTTO SPECIE DI MUMMIA SENZE BENDE? ED ORA RISPONDIMI SE NON VUOI CHE DICA AL TUO COACH LA VERITà, E CIOè CHE SIETE DUE SFATICATI BUONI A NULLA CHE DISERTANO GLI ALLENAMENTI CON LA NAZIONALE SOLO PER UNO STUPIDO VIAGGIO DI VACANZA MENTRE GLI ALTRI POVERI DEFICIENTI SGOBBANO ANCHE AL POSTO VOSTRO! ALLORA, COSA DECIDI? - L'altro, trattenendo a stento un urlo di dolore, la prende per il polso e guardandola minaccioso risponde: - Dì che domenica siamo andati in montagna insieme e ci siamo presi una bronchite pesante! -
- Che gran scusa! Ci potevo arrivare anch'io da sola! - Dice in tono basso ma ironico.
- Allora potevi evitare di rompermi le scatole! Ora vai prima che mi incazzi sul serio! - Fa lui con una faccia scura.
- Sai che paura! - Ribatte la bionda con aria di sfida strattonando via il braccio, poi senza aspettare la risposta si avvia verso la porta dove si gira a metà e gli fa l'occhiolino e con un cenno lo saluta.
Finalmente possono avviarsi, lei e Mikako, al luogo del ritrovo.


In pullman Arashi, già dimenticatasi dei piccoli battibecchi avvenuti poco prima con tutti i parenti possibili, normale amministrazione per lei, comincia a parlare ininterrottamente del suo sogno e di quel ragazzo irresistibile.
A stento Mikako riesce a bloccare quella specie di mitraglietta dicendo:
- Eppure, da come lo descrivi ho l'impressione di averlo già visto... Bè, pensandoci bene, qui in Giappone tutti hanno gli occhi e i capelli neri... -
Ma subito viene interrotta dall'amica che continua con i suoi mille discorsi:
- Però è strano che nemmeno tu, che sai sempre tutto su tutti, non conosca uno così. Del resto ti sei innamorata di questo Taro Misaki solo seguendolo da lontano: partite, tv, giornali... siccome fa parte della Nazionale di Calcio è abbastanza famoso, almeno questo è quello che mi dici sempre tu. Però non capisco come tu abbia fatto ad innamorartene perdutamente senza neanche mai averlo incontrato. Per me sei e sarai sempre un mistero! Pensa, però, a quanto sei fortunata: grazie a questo ritiro di tutte le Nazionali che dura un mese, lo potrai finalmente conoscere. Dovrete assolutamente mettervi insieme, eh? Miraccomando! - Mentre continuava questo suo discorso interminabile, gli occhi azzurri di Mikako guardano in alto pensando:

"Fortunata, dici? Con te che dici tutte ste cose al secondo uno come fa a considerarsi fortunato?"
Lanciandole uno sguardo che sembra chiederle pietà, nota i suoi occhi cambiati nuovamente: ora sono metà grigi e metà verdi.
"Veramente incredibili!" Pensa mentre chiude i suoi per dormire un po' senza curarsi di sentire se il "buco" ha smesso di parlare oppure no!
Prima di cadere nel sonno le viene alla mente Misaki, ed è con quello sguardo dolce, con quei capelli castani e quel sorriso tremendamente radioso che finisce nel mondo dei sogni.

Nel frattempo in un altro pullman, esattamente in quello della Nazionale Giovanile Giapponese di Calcio Maschile, lo stesso sguardo dolce sta pensando molto intensamente ad una persona:
- Mikako Derwent... -
Avete capito di chi si tratta?
- Come ti senti, Taro? Se tutto va bene in questo mese conoscerai la ragazza che segui da tempo: l'ala grande della Nazionale Giovanile Giapponese di Basket Femminile. Giusto? - Tsubasa, seduto nei due sedili accanto ai suoi insieme a Sanae, lo sta guardando aspettando una risposta con sguardo inquisitorio.
- Già, hai ragione... anche se più che seguirla diciamo che l'ammiro, la rispetto, mi piace come giocatrice. Insomma, si nota una così nel mondo sportivo. Mi incuriosisce. - Ribatte Misaki riflessivo. Tsubasa pensa, ascoltandolo, che interessarsi così a qualcuno è proprio da lui: in silenzio senza farsi notare.
Vorrebbe anche parlarne un po' di più ma sa benissimo che è il più riservato di tutti su questi argomenti, poi comunque non sa cosa dirgli di fatto visto che sa già tutto sulla storia. Taro è uno che viaggiando molto ha letto tanto e così finisce sempre per essere il più informato e conoscere atleti giovanissimi conosciuti solo da pochi. Fa sorridere come riesca a venir attratto da qualcosa che apparentemente è privo di sensi; è un tipo, nella sua semplicità, che sorprende sempre.
L'amico decide di lasciarlo in pace a pensare su come riconoscerla o parlarle. Sarà naturale come sempre.

Tsubasa sorride fra sé e sé così Sanae, seduta accanto a lui, gli chiede cos'abbia.
- Nulla. -
Preferisce fare il vago, non è tipo da spifferare certe cose anche se si tratta di dirlo alla propria fidanzata, inoltre si imbarazza ancora a fare certe cose infatti prende l'iniziativa proprio lei appoggiando la testa sulla sua spalla e chiudendo gli occhi con un espressione rilassata. Il momento pare perfetto, come quasi tutti quelli passati con lui. Ci è voluto parecchio ma alla fine l'importante è che si siano capiti!
Misaki, appoggiata la testa indietro e chiusi gli occhi pensa con sollievo:
"Andrà tutto bene!" pensiero assolutamente da lui...
Intanto Wakabaiashi, seduto accanto a lui con gli auricolari del lettore cd negli orecchi, ascolta a tutto volume musica degli AC/DC mentre dorme assurdamente tranquillo, ignorando ciò che lo attende in quelle settimane di ritiro.
Il suo sonno viene visitato da una ragazza mai vista prima, sarebbe anonima se non fosse il contrasto del colore biondo di capelli e degli occhi verdi, con i lineamenti giapponesi, anche se decisamente meno accentuati. È interessante sognare volti nuovi, anche perché solitamente è sintomo di normalità riprendere nel sonno solo ciò che si vede di giorno. Lui che non ha mai visto quella persona, stesso discorso per un'altra ragazza, non è normale!
Nel pullman il resto dei ragazzi si sta rilassando beatamente e specialmente tre coppie:
Jun con Yayoi, Hikaru con Yoshiko e Tsubasa con Sanae.
Si può immaginare 'come' si rilassano!
   
 
Leggi le 10 recensioni
Ricorda la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Captain Tsubasa / Vai alla pagina dell'autore: Akane