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Autore: Manga_9000    25/03/2016    6 recensioni
{SPOILER}
[In questa storia Frisk è femmina]
Cadi e ti ritrovi in questo mondo, qui vi abitano dei mostri e uccidi, uccidi perchè hai paura, uccidi perchè qualcuno in precedenza ti ha detto "Qui è uccidere o ESSERE uccisi." Ma poi ne paghi le conseguenze, la gente ti odia, la gente ti vuole morto e te ne penti.
E il ciclo torna "Uccidere o essere uccisi." così resetti.
Resetti tutto, resetti per cambiare e torni d'avanti a quel fiore e le parole risuonano "Uccidere o essere uccisi."
E aspetti, aspetti che qualcuno abbia pietà di te.
E qualcuno li ti salva, qualcuno che ti crede suo figlio, qualcuno che ti insegna come non ripetere gli errori che hai fatto.
Allora esci e risparmi chiunque e chi prima ti voleva morto ora è tuo amico.
Qui non è "Uccidere o essere uccisi" è "Risparmia e sarai risparmiato."
Genere: Avventura, Azione, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Frisk, Papyrus, Sans, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: Spoiler!
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II *reset: ossa…

 
Cammini sprofondando nella neve in quei luoghi in cui, centinaia di migliaia di volte, eri insieme a quello scheletro bassino e ai suoi
scherzi tanto banali quanto esilaranti.
D’avanti a te si avvicina un altro scheletro, alto, con una specie di armatura e una sciarpa rossa che più volte hai visto indossare all’altro
nella Judgement Hall mentre ti chiamava ‘’ammazza-fratelli’’.
Sembra essere sorpreso della tua presenza, ma non ti stupisci è già successo.
UN… UN UMANO?! SAANS!”  urla chiamando chi cerchi, Sans.
Poi non vedendo arrivare il fratello si riprende.
UMANO, IO, IL GRANDE PAPYRUS SONO QUI PER CATTURARTI E PORTARTI AD UNDYNE CHE POI TI PORTERA’ AD ASGORE CHE
POI… BEH… NON SO COSA SUCCEDERA’ ESATTEMENTE DOPO.

Ridi di gusto, hai già sentito quelle parole, quel discorso, più e più volte per poi mostrargli un sorriso e presentarti. In questa linea temporale
rimarrà vivo, hai altro a cui pensare, quindi lo sorpassi salutandolo e correndo via.
Ti guardi intorno per cercare Snowdin e la vedi lì all’orizzonte con tutte le case illuminate e quegli strani esseri che gironzolano qua e la
all’infinito senza uno scopo preciso, come te ormai. Ma non ora, non oggi, non al momento.
Raggiungi l’allegra e fredda cittadina per poi andare in uno dei (anzi unico) pub del posto: Grillby’s.
Entri lasciandoti il freddo gelido alle spalle per poi chiuderlo fuori sbattendo la porta. Respiri l’aria accogliente del posto
avviandoti verso il bancone dove un tizio dalla felpa blu oltremare è seduto dandoti le spalle.
Ti accomodi di fianco a lui, mentre si accorge della tua presenza scrutandoti attraverso il cappuccio,
la sua mano scheletrica tiene una bottiglia di Ketchup.
“Ciao piacere di conoscerti.” Gli dici amichevolmente senza incontrare il suo sguardo.
Quante volte hai resettato per venire qui?
Esiti per un po’, non credevi che avesse un ricordo così nitido dell’ultima linea temporale.
“Cinque volte.”
Perché?
“Non sono mai stata soddisfatta della nostra conversazione, ti arrabbi spesso. Al quarto RESET mi hai uccisa.”
Mi chiedo perché, immagino che stessi facendo dei discorsi da delirio come ora. Sembri impazzita Frisk.
Rimani in silenzio mentre lui sorseggia un po’ del suo Ketchup facendolo passare tra le sue costole e facendolo finire miserabilmente per terra.
“Avevi chiesto dei tuoi incubi e Deja vu e ti ho solo spiegato come stanno le cose. Ma ci ho provato e riprovato. Sei sempre più triste o arrabbiato.”
Ebbene? Dov’è la mia quinta spiegazione, piccola?
Lo guardi stringendo i denti, quell’insolenza era la stessa della Judgement Hall. Potresti ucciderlo per questo e poi resettare,
ma preferisci sopprimere questo tuo istinto.
“Semplicemente resetto quando le cose non vanno come voglio. E tu stranamente sei uno dei pochi che ricorda quasi tutto, anzi l’unico.
E, da quel che ho potuto sentire da te, i ricordi delle altre linee temporali ti si ripresentano come incubi o sogni, dipende dalla realtà che ho creato.”
Posa violentemente la bottiglia sul tavolo e si gira verso di te guardandoti dalle sue orbite vuote.
Credi che sia giusto resettare ogni volta?!
“Cosa vuoi farmi? Impalarmi con le ossa? Bruciarmi con i Gaster Blaster? O preferisci sbattermi da una parte all’altra della stanza?”
Sans si calma e stranamente comincia a ridere.
Stai pensando di resettare di nuovo vero?” Lo guardi quasi sentendoti in colpa di qualcosa che non sei riuscita a fermare: l’insolenza e vuoi rimediare.
Il sorriso di Sans si allarga sempre di più.
Ci vediamo dopo, Frisk.” Il suo occhio sinistro si illumina di una luce azzurra, alle sue spalle il teschio di una creatura orribile compare puntandoti,
fai appena in tempo a salutare Sans che il mostro ti ha fatto fuori.
Sei ancora intontita dal dolore lancinante quando ti accorgi di essere in un luogo tutto scuro a te familiare,
neanche il tempo di riprenderti che ti sei fiondata sul tasto “RESET” e la nuova realtà comincia a generarsi.
Sei di nuovo lì in quel campo fiorito, stavolta corri fuori dalle rovine senza prestare attenzione né a Toriel né a Flowey e, come immaginavi, Sans non è lì.
Il tuo percorso ricomincia, torni al Grillby’s ma questa volta agirai da Frisk e non da Chara e magari finalmente riuscirai a parlare con lo scheletro o altrimenti… “RESET”.
Spalanchi la porta e Sans è li che ti aspetta.
“Sans.”
Ehy, piccola, allora?
“A quanto pare ricordi anche ora.”
Ebbene?
“Mi scuso per prima, non sono stata molto cortese.”
Tranquilla, eri un po’ su di OSSA.” Sghignazzi nonostante tu sappia che era una battuta pessima.
“Mi sento così stupida ad aver resettato tutto sei volte solo per chiederti come mai non eri all’uscita delle rovine.”
Sans ti passa una ciambella ai ragni che tu accetti volentieri. Una volta non avresti mai accettato una cosa del genere.
Semplicemente, piccola, cominciavo a ricordare troppo spesso di essere stato lì e ho cominciato ad annoiarmi, così sono venuto qui.
Finisci il tuo dolcetto per poi guardare Sans.
“Mi dispiace, è colpa mia. Ma… ora capisci come mi sento.”
Si alza invitandoti ad andare con lui.
Piccola, davvero non ti capisco.
Uscite dal pub e vi recate nella foresta dove, come in ogni linea temporale, a breve arriverà Papyrus con i suoi puzzle.
Che farai stavolta?
“Tenterò di cambiare qualcosa.”  Sbuffa, quasi si fosse stancato dei suoi continui reset.
“Quindi nulla di nuovo, sei noiOSSA.
E ancora una volta ridi. Quello scheletro è l’unico in grado di farti sempre tornare il buon umore, ma arriverà una nuova linea temporale
rima o poi in cui di nuovo alla Judgement Hall vorrai ucciderlo, ci proverai e riproverai, fino a quando non avrai spezzato l’anima di quel mostro.
   
 
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