~~A volte ci sentiamo soli, ma non perche lo siamo realmente, semplicemente perche crediamo di esserlo e non vediamo quante belle persone ci stanno accanto e a volte invece è proprio il contrario, pensiamo di non essere soli e nel momento del bisogno tutti spariscono, non c'è più nessuno se non le nostre lacrime amare. Annika lo sapeva bene, ma non vedeva la solitudine come una cosa negativa, semplicemente come un qualcosa che si meritava e che doveva tenersi sulle spalle. Girava per le vie del suo paese con la semplice compagnia della musica e delle sue converse bianche mal ridotte, sapeva divertirsi da sola, sfogarsi da sola, ridere e poi piangere senza nessuno accanto. Era considerata un associale ma erano stati gli altri a renderla tale, non che fosse una brutta ragazza, ma aveva un carattere difficile e spesso ambiguo che la rendeva una persona detestabile, a detta degli altri. Le piaceva leggersi un buon libro piuttosto che uscire il pomeriggio, preferiva un film a qualsiasi sparlata con le amiche, lei era diversa. Fieramente diversa. Per qualche motivo sembrava aver il rispetto del suo gatto, non che si preoccupasse spesso di fargli le coccole o di mostrare un particolare interesse per lui, ma il suo animale domestico sembrava adorarla e si sentiva felice per questo, sapeva che in fondo anche lei poteva piacere a qualcuno su questa terra. Annika aveva avuto amici in passato, quale bambino non ne ha? Con il tempo però ha notato che non sopportava nessuno, tutti falsi, ipocriti, tutti con questo mediocre senso di lealtà, la vera amicizia non l'ha mai conosciuta veramente e un po' se ne dispiace. Lei si mostra come una ragazza forte ma si sa che dentro, ognuno di noi è debole e cade a pezzi, tutti nella vita prima o poi ci sentiamo instabili, ci sentiamo fragili e a volte ci vorrebbe solo un bel pianto per riaggiustare gli equilibri. Anche in quelle che sembrano le migliori coppie di amici o fidanzati c'è un punto di rottura, un punto di distacco e nella vita ci sono persone che sanno fare leva su quello. Persone che sono come viscidi lombrichi che si insinuano nelle più piccole fessure per contaminarle e allargare la ferita fino a creare una vera voragine, parassiti si potrebbe dire. Lei li odia e  odia il falso buonismo, odia tutto ciò che è falso eppure lo è anche lei, mente con gli occhi quando cerca di non fare sguardi sprezzanti, mente con le labbra quando sorride a comando, mente con le parole quando dice ciò che non pensa, mente con i gesti quando saluta qualcuno che in realtà vorrebbe solo evitare, mente con i piedi perche invece di camminare lentamente avrebbe voglia di correre, mente con il proprio cuore che quando scalpita per rabbia lei lo chiama emozione, mente tutti i giorni per nascondere ciò che è perche la società impone questo. La sua vita è scaglionata di momenti scialbi e di momenti energici, momenti nei quali vorrebbe andarsene lontano e rifarsi una vita e momenti in cui si rannicchia nella doccia piangendo. Ha una mente altalenante difficile da seguire, potrebbe abbracciarti il minuto prima e urlarti di andartene quello dopo. Stranezza o diversità, ogni tanto se lo chiede cos'è lei eppure secondo i pareri delle persone essere diversi è sinonimo di strani quando in realtà non è così. Eppure lei ha aggiunto anche una nuova parola, speciale. Lei si sente speciale perche se strana o diversa significa la stessa cosa lei deve trovare un altro termine per descriversi. Eppure lei sa i veri significati di queste parole:
Strana: quando si ha un carattere, un modo di pensare e di sentire e in genere un comportamento diverso da quello della maggior parte degli uomini.
Diversa: che differisce, che non è lo stesso, disuguale, dissimile, distinto.
Speciale: trasmettere qualcosa che gli altri non sono in grado di dare e a volte neppure di pensare
Lei si è fatta un'idea di cosa potrebbe essere, ma tu? Tu sai cosa sei? Perché se lo sai Annika sarebbe felice di chiederti come hai fatto a capirlo.

 


Salve a tutti,
ho voluto scrivere questa storia (se possiamo chiamarla così) come uno sfogo personale,quindi posso capire che non sia ben chiaro il perchè la protagonista pensi tutto questo. In realtà ho pensato di utilizzare EFP come una specie di "diario" personale per poter scrivere i miei pensieri. Scrivere è la mia passione più grande perche è l'unica cosa che mi libera dai pesi della giornata. Con questo non voglio dire che io sono Annika, il suo personaggio e le sue idee sono esageratamente spinte all'estremo per rendere di più l'idea. Con questo grazie a tutti coloro che sono arrivati fino a qui.