Anime & Manga > Card Captor Sakura
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Autore: micia95    26/03/2016    2 recensioni
Antico Medioevo. Tomoeda è divisa in quattro regni pacifici, ma un re malvagio e assetato di potere cercherà di conquistarla tutta. L’ultima principessa in grado di fermarlo è scomparsa. Si riuscirà a ritrovarla prima che il mondo intero cada nel caos più completo?
Una classica storia fantasy, con amori, magia ed esseri magici.
Genere: Avventura, Mistero, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: Shaoran/Sakura
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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UNA GIORNATA PARTICOLARE (part 2)

Era una sera di primavera quando finalmente arrivarono a Mamiya. Shaoran aiutò Sakura a scendere dal carretto che li aveva portati fini lì. Era stato un vaiggio lungo, stancante ma entrabi erano contenti fosse durato così a lungo: entro poco i due si sarebbero separati, ognuno per compiere la propria missione che li avrebbe inevitabilmente portati l'uno distante dall'altra.
“Grazie molte signore ” ringraziò poi l’uomo che aveva offerto loro quel passaggio dandogli un paio di monete.
“Non posso accettarli ragazzo, siete voi che avete aiutato me” rispose l’uomo pronto ad andarsene.
“La prego, li accetti” Sakura aggiunse le proprie preghiere e l’uomo, seppur ancora riluttante, accettò il compenso offertogli.
“Come si fa a dir di no a una giovane del genere? Tienitela stretta, ragazzo mio, dai retta a me!” detto ciò li salutò. Sakura era arrossita e aveva distolto lo sguardo.
“Già...come si fa a dir di no a te, Sakura?” disse a bassa voce Shaoran ma abbastanza forte perchè Sakura lo sentisse. Gli occhi tristi, la voce abbatutta, entrambi sapevano bene a cosa il giovane stesse pensando: la promessa che Sakura gli aveva strappato, quella di sposarsi con la principessa.
“Shaoran...ti prego, non rendere le cose più difficili” lo pregò lei con le lacrime agli occhi. Lui l’abbracciò, stringendola forte a sè.
“Non riesco a sopportare che ti perderò per una mia scelta”
“Ti ho convinto io, ricordi?” provò a consolarlo la ragazza.
“Sakura...” solo quello. Solo quello riusciva a farlo stare bene: lei. Il tempo a loro disposizione era scaduto, quella sarebbe stata l’ultima notte che avrebbe passato con lei.
“Andiamo” riuscì a dire infine ed entrambi si addentrarono nella città alla ricerca di un posto per dormire.

Il mattino seguente si svegliarono, si sciaquarono e furono pronti per cercare di avre un colluquio con il re.
“Shaoran! Guarda!” lo chiamò Sakura affacciata alla finestra. Il ragazzo sia avvicinò e vide quello che la ragazza desiderava mostrargli: la città sembrava addobbata a festa e il mercato contribuiva a rendere gioiosa l’atmosfera.
“Facciamo un giro?” chise Sakura guardandolo negli occhi. Shaoran capì che anche per lei non era facile lasciarlo andare, che anche lei voleva stare ancora un po’ con lui.
“Certo. Andiamo” e uscirono in strada.
La città sebrava veramente in festa, tutti ridevano ed erano cordiali l’un l’altro, i problemi sembrano accantonati. Girano per le strade curiosando nelle bancarelle e nei negozi.
“Le starebbe benissimo quel vestito signorina! Si intona con i suoi occhi!” disse un commerciante a Sakura mentre guardava un vestito verde.
“Oh, è molto gentile ma...”
“Lo prendiamo, grazie” si intromise Shaoran. “Ti serve un vestito per l’incontro con il re” aggiunse poi vedendo l’occhiata sorpresa della ragazza.
“Bene, bene! Anche voi fate visita al re, eh?” chiese loro il commerciante mentre avveniva lo scambio.
“Come prego?” chiese Shaoran
“Siete forestieri mi pare di capire. Dovete sapere che qui ognimercoledì il re da’ udienza a tutti. Per lo più sono cittadini che hanno bisogno di aiuto o devo risolvere alcune questioni e chiedono l’aiuto al re. Siete fortunati ad essere arrivati proprio oggi!” spiegò loro.
“E’ per questo che la città è addobbata a festa?” chiese curiosa Sakura.
“Oh no! Certo che no! Oggi è il compleanno della principessa!” disse tutto sorridente il commerciante. A questa affermazione il sorriso sui volti dei due giovani s’incrino, ma l’uomo non sembrò farci caso.
“Dovete...dovete amare molto la principessa” disse allora Sakura un po’ incerta.
“Sì, è una persona straordinaria, anche se non la si vede in giro da anni” confermò l’uomo.
“Davvero? E come mai?” chiese incuriosito Shaorna, la questione si stava facendo interessante.
“Oh be’, da quando sono morti i suoi genitori, pace all’anima loro, due bravissimi sovrani per altro, il fratello maggiore, re Touya, non le ha permesso più di uscire. Inoltre la principessa ha una salute cagionevole e deve riguardarsi. Però fa molte donazioni ed ha un cuore d’oro a sentire le chiacchiere che girano nel palazzo. Dicono anche che sia molto bella” rispose il commerciante.
“Grazie molte allora” si congedarono i due ragazzi.
“Be’. Direi che siamo a buon punto con la nostra ricerca, non ci resta che cambiarci e andare a palazzo” disse Sakura cercando di essere allegra.
“Sì, hai ragione” le disse Shaoran. Eppure c’era qualcosa che non filava nel discorso dell’uomo a proposito della principessa, qualcosa gli diceva che non tutto era come sembrava. Ma l’avrebbe scoperto presto e finalmente avrebbe conosciuto questa principessa misteriosa.

Era nervoso, non poteva negarlo e sapeva che anche Sakura se ne era accorta. Lei era veramente bellissima con quell'abito che avevano appena comprato: il verde si intonava coi suoi meravigliosi occhi.
"Andrà tutto bene, vedrai" gli disse la ragazza stringendogli la mano e facendogli un piccolo sorriso.
"Andiamo" le disse infine sospingendola verso la strada che li avrebbe portati al portone del palazzo. Mentre raggiungevano la dimora del re, molte persone si voltarono a guardarli, in effetti gli abiti di Shaoran erano piuttosto appariscenti: aveva indossato i suoi abiti ufficiali da principe, di certo non passava inosservato. Tuttavia gli abitanti di Mamiya erano abituati a vedere personaggi strani o nobili in missione diplomatica o in visita girare per la città e quindi dopo una rapida occhiata incuriosita distoglievano lo sguardo. Finalmente giunsero al portone del palazzo dove li attendeva una lunga fila.
"Caspita quanta gente!" Esclamò il ragazzo. Doveva ammetterlo almeno con sé stesso: ne era felice perché l'attesa avrebbe rimandando il momento in cui avrebbe dovuto separarsi per sempre da Sakura.
"Già, non e lo aspettavo. Speriamo di non dover aspettare troppo" Sakura aveva le labbra strette a formare una linea: così gli ricordava la prima volta che si erano incontrati.
Inizialmene attesero in silenzio, poi Shaoran cominciò a fare conversazione tirando fuori gli armgomenti più banali del suo repertorio, tutto per poter approfittare del poco tempo che aveva ancora con Sakura e un po' anche per distrarsi. La ragazza sembrò capirlo e gli diede corda; tutto sommato fu bello chiacchierare ancora con lei, stringerle la mano o la vita, sorridere e vederla sorridere. Poi quando ormai avevano solo una persona davanti, la tensione tornò a farsi sentire ed ognuno dei due si immerse nei propri pensieri. 
Ecco. Era il loro turno.
Li fecero entrare e prima ancora che il ciambellano potesse annunciarli, Sakura, risoluta, entrò nella sala delle udienze trascinandosi dietro Shaoran.
“Devo annunciarvi! Fermatevi! Non potete passare!” gridò qualcuno ma loro lo ignorarono.
Il primo a parlare fu il ragazzo “Sono Shaoran Li, vostra altezza. Sono qui per incontrare la principessa Sakura” disse mentre si inchinava.
Il re si era alzato in piedi, lo sguardo impassibile quando disse "Potete andate guardia" e poi si rivolse al giovane che aveva davanti "La principessa Sakura non c'è". Ci fu attimo di smarrimento e quando Shaoran aprì la bocca per parlare, fu preceduto da Sakura "Che significa che la principessa non c'è?" La ragazza ora si era spostata in avanti quasi per fronteggiare il re e quando aveva posto la sua domanda, la voce non era amichevole. "Abbiamo viaggiato molto per arrivere fin qui, la principessa deve almeno concedere al principe un breve incontro! Inoltre, sire, ci hanno detto che la principessa non esce mai da palazzo e che è di salute cagionevole, come è possibile che non ci sia?" Le parole di Sakura stavano sfidando il re, era chiaro. Prima che Shaoran potesse intervenire, il re si rivolse al ragazzo "Chi è questa giovane, sua altezza? Non mi sembra faccia parte della sua scorta. E se non erro voi avreste dovuto presentarvi qui quasi un anno fa, o sbaglio?" Stava rigirando il discorso in suo favore, Shaoran lo sapeva, ma era preparto.
"Mio re, mi scuso per il ritardo col quale sono arrivato, ma nel mio regno abbiamo avuto qualche problema, come immagino le sarà stato riferito. In effetti ha ragione, questa ragazza non fa esattamente parte della mia scorta, ma per ragioni di sicurezza e segretezza è stato deciso che io arrivassi qui solo, senza cavalieri con me. Ho viaggiato insieme a questa ragazza poiché anche lei desiderava incontrarvi."
Il re lo guardò alzando un sopracciglio, quasi sapesse che Shaoran si era inventato quasi tutto. Fortunatamente sua madre non aveva fatto trapelare la notizia della sua fuga; avrebbe dovuto avvisarla del suo arrivo a Mamiya appena avesse avuto un attimo di libertà.
"Così volevate incontrarmi signorina?" Disse infine il re rivolgendosi a Sakura e tornando a sedersi sul trono. Solo in quel momento Shaoran si accorse che il re Touya non era solo: accando allo schienale del trono stava in piedi un giovane dall'età indefinibile, dalla pelle chiara e con occhi e capelli argentei che sorrideva rilassato ai presenti. Doveva essere il consigliere Yukito, pensò Shaoran ricordandosi delle lezioni ricevute durante la sua preparazione per essere principe e poi re.
"Ebbene? Siete qui ora, di che cosa volevate parlarmi?" Riprese il re attendendo una risposta. Ma prima che Sakura potesse dire alcunché, si sentì un forte trambusto e rumore di vetri infranti. Dalle alte finestre della sala del trono entrarono alcune figure incappucciate brandendo delle armi e si diressero velocemente verso il re e il principe. Immediatamente Sakura estrasse uno dei suoi pugnali e corse vicino al trono per proteggere il re, Shaoran fece appena in tempo a sguainare la spada che gli furono addosso.
Gli assalitori erano molto preparati e abili nelle tecniche di combattimento, probabilmente erano solsdati o sicari esperti; Shaoran faceva molta fatica a tenerli a bada ma la sua più grande preoccupazione era Sakura: sapeva bene che la ragazza era in gamba, ma avrebbe potuto davvero vincere contro questi uomini? Purtroppo l'unica cosa che poteva fare era battere i suoi avversari e poi correre in aiuto di Sakura, se si fosse voltato a guardarla in quel momento sarebbe stato spacciato.
Un dei tre uomini lo attaccò lateralmente e Shaoran riuscì a parare il colpo con una torsione del busto, poi si abbassò sentendo fischiare la spada del secondo assalitore. Il terzo ne approfittò per spazzargli le gambe e farlo finire a terra, il primo allora tornò alla carica con l'intenzione di ferirlo ma il giovane riuscì a tirare fuori uno dei suoi pugnali e lanciarlo contro l'avversario prima che questi potesse ferirlo. Lo colpì alla gola e si rialzò ma non rimase a controllare che fosse davvero morto perché gli altri due gli era di nuovo addosso. Riuscirono a ferirlo al barccio con cui brandiva la spada, a quel punto il principe spostò l'arma nell'altra mano: gli era stato insegnato a combattere perfettamente con entrambi i lati del corpo, per lui non faceva alcuna differenza usare la destra o la sinistra (anche se doveva ammettere che con la sinistra aveva meno mira). Così facendo colse di sorpresa i due e riuscì ad infilzare quello più vicino a lui, l'altro fece un balzo all'indietro e raccolse uno dei frammenti di vetro delle finistre e glielo lanciò addosso. Per schivarlo Shaoran perse di vista l'avversario che nel mentre si era avvicianto e lo buttò nuovamente a terra, il giovane intuendo le intenzioni del sicario, tirò un calcio alla mano dell'uomo facendogli perdere la presa sulla spada. A quel punto l'avversario gli si buttò addosso e i due cominciarono a colpirsi. Tuttavia nessuno dei due riuscì a provocare all'altro danni seri, ma solo qualche livido e ammaccatura; per fortuna di Shaoran ma sfortuna dell'altro si ritrovarono vicino ai vetri infranti e il giovane fu più veloce a recuperane uno e ad usarlo per colpire l'altro al petto.
Ansante e mandito di sudore, il giovane si rialzò guardandosi intorno e cercando Sakura. Lei era in piedi davanti al re, incolume, e gli dava le spalle. Il bel vestito che avevano comprato il giorno precedente era strappato all'altezza delle ginocchia (Shaoran suppose fosse stata proprio la giovane a romperlo per poter essere più libera nei movimenti) e dagli strappi delle maniche e sulla schiena si potevano vedere alcuni tagli sanguinati, ma a parte questi e un graffio sulla guancia, la ragazza sembrava stare bene. Sakura fece scorrere lo sguardo sulla sala e quando incontrò gli occhi di Sharon il ragazzo potè vedere riflesso in quello sguardo lo stesso sollieveo che provava lui nel vederla viva. A quel punto Sakura si chinò a terra per estrarre uno dei suoi pugnali dal pomolo rosso dal corpo di un uomo, così facendo scoprì la spalla destra, quella con la voglia.
Il viso del re mutò: la sorpresa era ben visibile sul suo volto e quando la ragazza si voltò il re si alzò in piedi e le si avvicinò titubante, come se avesse appena visto un fantasma.
"Sakura...." era appena un sussurro ma Shaoran, che si era avvicinato per poter controllare personalmente le condizioni fisiche della ragazza di cui era innamorato, lo sentì distintamente e come Sakura si sorprese.
"Come...come fate a sapere come mi chiamo?" Sakura sembrava spaventata e stringendosi il pugnale al petto inditreggiò arrivando a scontrarsi con Shaoran.
"Sakura. Sorella mia, sei tornata finalmente" la voce del re era piena di sollievo e, per la prima volta da quando i due erano entrati, sorrise apertamente. Ma non appena provò ad avvicinarsi a Sakura, la ragazza, che solo in quel momento Shaoran si rese conto essere terrorizzata, indietreggiò ancora. 
"Non ti avvicinare! Stai lontano da me!" Disse Sakura, poi prima che Shaoran potesse capirci qualcosa, si voltò e cominciò a correre.
"Sakura!" Touya e Shaoran gridarono insieme il nome della ragazza, ma solo il principe si gettò al suo inseguimento.
Appena uscito dal palazzo si ritrovò tra la folla cercando con gli occhi i capelli color miele e il vestito verde della ragazza; riuscì a non perderla di vista per un po' urtando ed inciampando sui passanti, poi Sakura sparì tra la folla. Shaoran non si diede per vinto, all'inzio la chiamò a gran voce, poi vedendo che nessuno gli rispondeva, cominciò a chiedere ai passanti se l'avessero vista. Quel poco che ne ricavò fu che si era diretta verso l'esterno della città ma nessuno sembrava averla vista uscire. Dopo altre due ore di ricerca, si costrinse a tornare al castello per chiedere spiegazioni al re. Gliele doveva.
Arrivato al portone le guardie lo fecero passare senza una parola ma inchinandosi, Shaoran capì dal loro comportamento che il re Touya li aveva informati della sua presenza. Non sapendo dove altro andare, si diresse nuovamente alla sala del trono ma prima di arrivarci fu interecettato dal consigliere del re.
"Bentornato principe Li" gli disse venendogli incontro con un sorriso gentile.
"Grazie. Ehmm..."  non sapeva come comportarsi nè cosa dire esattamente, si accorse inoltre che in quel momento non era esattamente presentabile.
"Sono Yukito, il consigliere del re. Mi ha chiesto di aspettare il vostro ritorno e di far preoarare una stanza per voi. Se volete seguirmi ve la mostro" 
Shaoran rimase sorpreso: solitamente non si incaricava un consigliere di svolgere compiti da camerieri, imbarazzato replicò "Grazie, ma vi prego datemi del tu"
"Come preferite, vostra altezza"
"Quando potrò vedere il re?" Non aveva intenzione di chiederlo così né di farlo in quel momento, ma più ripensava a cosa era successo quella mattina più diventava curioso di capire.
"Dovari avere pazienza, principe. Il re deve prima adempiere ai suoi doverei di sovrano: appena sarà tramontato il sole, il re sarà libero. Oh, ora che ricordo, mi ha chiesto di chiederti se desideri cenare con lui questa sera"
"Sicuramente! Mi farebbe molto piacere" Yukito in risposta sorrise gentilmente. Quel consigliere lo faceva sentire strano, quasi a disagio, come se sapesse qualcosa che lui ignorava.
"Vi verrò a chiamare al momento opportuno, principe. Buona serata"
"Buona serata consigliere" detto ciò Shaoran si ritrovò solo nell'enorme stanaza che era stata preparata per lui




Buona sera! Come avevo promesso su livejournal riesco a pubblicare dopo aver risolto un problema con l'HTML con il quale litigo spesso purtroppo. 
Passando al capitolo, che spero vi sia piaciuto, come avevo anticipato ho dovuto spezzarlo in due, quindi le spiegazioni sono rimandate nel prossimo capitolo e spero saranno chiare ed esaustive. Sono sempre molto insicura a proposito delle scene d'azione e di battaglia, spero di non aver scritto qualcosa di indecente. Sto anche cercando di rendere tutti i capitoli più uniformi e più leggibili anche da cellulare, spero di farcela! 
Ringrazio tantissimo chi sta ancora leggendo questa storia dopo 4 anni, vi amo tantissimo e vi ringarazio anche per darle ancora una possibilità :).
Personalmente trovo Shaoran un amore ed è il mio tipo di ragazzo/fidanzato/marito ideale xD e voi?
Detto ciò, ci vediamo (spero) il mese prossimo! Vi auguro una Buona Pasqua,
micia95
  
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