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Autore: FaeShy    26/03/2016    0 recensioni
Louis stava solamente cercando un lavoro per non iniziare subito l’università. Quando è stato assunto nel ruolo di assistente personale di Harry Styles non aveva idea che avrebbe trovato molto di più che un lavoro.
(O la Capo/Dipendente AU dove Harry pensa di essere etero, visto che ha una ragazza, ma dopo aver conosciuto Louis capisce che la sessualità non conta nulla quando c’è l’amore di mezzo.)
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson, Un po' tutti
Note: Traduzione | Avvertimenti: nessuno
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“Il direttore la sta per ricevere.” Louis velocemente si siede composto sulla sedia, dopo aver sentito quella frase. La segreteria, che aveva di fronte, aveva un sorriso dolce che le raggiungeva gli occhi marroni. I capelli neri erano raccolti in uno chignon e dopo aver finito di parlare con lui tornò alla sua sedia nera. 

 

Louis dovette prendere un lungo respiro per calmare i suoi nervi, ma anche dopo questo riusciva a sentire i palmi delle mani sudati, ew, e l’ansia incombere su di lui. Quasi riuscendo a sentire il suo sconforto, la segretaria continuava a rivolgergli quel tenero sorriso, cercando di alleviare la tensione, ma non riuscendo gran ché nel suo intento. Louis si sentiva totalmente fuori.

 

Vedete, Louis non ha mai lavorato prima di allora. Ha diciotto anni, ha da poco finito le superiori, e ha deciso di prendersi un anno sabbatico prima di andare all’università. Sua madre lo sostenne fin da subito in questa sua decisione - molto probabilmente perché significava che Louis avrebbe fatto per un’altro anno il babysitter gratis. Ma i fatti rimanevano gli stessi, Louis non aveva esperienza, ed è fottutamente spaventato all’idea di essere un vero e proprio adulto, con un lavoro da persona adulta. 

 

Il suono dell’ascensore, situato alla sua sinistra, lo riportò alla realtà e scuotendo la testa cercava di scacciare tutti i suoi pensieri, dubbi e paure. Fece un ultime sorriso alla segretaria prima di avvicinarsi alla grossa porta alla sua destra, la parte drammatica di lui la vedeva come un viaggio che avrebbe segnato per sempre la sua sorte, mentre quella più realistica gli diceva di darsi un po’ di coraggio ed entrare. E così fece.

 

La prima cosa che Louis notò è che in quella stanza tutto era grande, dalla enormi poltrone bianche rivolte verso il tavolo di quercia fino ad arrivare ai grandi dipinti che ornavano le pareti. Dio, anche la tv ultra sottile nell’angolo sinistro della stanza era enorme e— oh. Anche le mani che poggiavano sulla scrivania erano grandi, e maschili, e sembravano appartenere ad un corpo. Un bel corpo con dei bicipiti sporgenti che si intravedevano dalla camicia. Le stesse mani che sembravano essere attaccate a degli occhi verdi, bocca rosea e capelli ricci.

 

Cazzo. Quella fu l’unica parola nei pensieri di Louis in quel momento, perché Mr. Styles, il capo, era così attraente, proprio il tipo di Louis e il povero ragazzo non era proprio preparato. Quest’uomo dovrebbe arrivare con un avviso o qualcosa del genere, per dio. Dovrebbe essere un cartello davanti alla porta con scritto: ENTRATE A VOSTRO RISCHIO E PERICOLO: RAGAZZO ATTRAENTE DENTRO. 

 

“Pensavo si fosse perso.” Disse con una voce roca, sogghignando, creando due piccole fossette ai lati della bocca. Louis voleva piagnucolare, perché quel bellissimo uomo non poteva avere anche le fossette.

 “Per favore, si sieda.” Continua, indicando una delle poltrone bianche di fronte a lui.

 

Louis fa un suono che sembrava vagamente come un grugnito, e cerca di non arrossire troppo mentre si siede sulla poltrona alla sua destra. Questa è soffice, liscia e praticamente ingoia la sua piccola statura. Louis sospirò sottovoce, Mr. Styles era così attraente, e lui non era cieco.

 

Lui si conosce, conosce il tipo di ragazzi che gli piacciono e sa che è omosessuale fin da quando aveva cinque anni e pensava che il suo vicino, Mr. Snyder, fosse la persona più hot sulla faccia della terra. Sua madre gli spiegò che non c’era nulla di sbagliato nell’amare altri ragazzi, e la cosa finì ben presto. La cosa che sua madre non sapeva, e mai saprà, è che a Louis non piacevano, e piacciono, i ragazzi, ma gli uomini.

 

Louis si è sempre sentito attratto da uomini più grandi di lui, preferibilmente con la barba e le spalle larghe. Ha iniziato ad avere delle relazioni con persone più grandi di lui da quando aveva 13 anni, e quando a 18 anni, due mesi dopo il suo compleanno, fu lasciato è andato in una discoteca e si è baciato con l’uomo più attraente che è riuscito a trovare. Cosa non troppo difficile considerando che Louis era un twink che sapeva come usare il proprio corpo.

 

Aveva dei grandi occhi azzurri, zigomi alti, dei dolci fianchi e un di dietro fantastico, perfettamente tondo e sodo. Sapeva che gli uomini lo trovano attraente e lo usava tantissimo per flirtare, ma l’uomo davanti a lui? É senza dubbio l’uomo più bello che abbia mai visto di persona e gli sembra che il suo gioco gli si sia ritorno contro.

 

“Mi spiace.” Louis dice frettolosamente, dopo aver notato che Harry lo stava fissando, aspettando la risposta alla domanda che gli aveva prima posto. Louis si vorrebbe nascondere dall’imbarazzo.

 

“So che può essere un pochino travolgente.” Inizia Harry con un’espressione dolce in viso. “Quindi, per rendere tutto questo un po’ più semplice, perché non inizi raccontandomi qualcosa di te?”

La voce roca di Harry continuava a distrarlo e probabilmente sembrava stupido e tutto arrossato, sicuramente non una buona prima impressione.

 

“Sono così imbarazzantemente noioso.” Louis ammette, gli sembrava di sentire la voce del suo migliore amico, Niall, scherzare su come non riusciva mai a vendere bene se stesso davanti agli altri. “Mi piace giocare a sport come Calcio e Rugby. Uhm, sono molto organizzato e amo il cibo.” Dio, questo è il motivo perché non ha mai provato un sito di incontri online, non ha nulla da dire se non ‘mi piace dormire e guardare distrattamente show su Netflix - per favore fidanzatevi con me.’

 

Louis alza lo sguardo e si rilassa perché Harry sembrava divertito. 

 

“Cosa dovrebbe convincermi ad assumerti?” Harry chiese successivamente, mentre si appoggiava più rilassatamente alla sua grande poltrona nera. Louis deve mordersi il labbro per non risponde ‘niente, non ho idea del perché io sono qui.’, quello sicuramente non lo aiuterebbe ad essere assunto.

 

“Beh, sono disperato.” Decide di andare per la verità, il che, meh. Però gli fa guadagnare un altro ghigno da parte di quelle rosee labbra. “E sono persistente. E sono giovane quindi bravo con i computer e a parlare con le persone.” Persone che non sono te, pensa. 

 

“Ti rendo nervoso Mr. Tomlinson?” Appena Harry chiede la nuova domanda Louis fa il suo meglio per non arrossire. Non riesce a capire cosa lo abbia fatto capire. Il ticchettio all’occhio forse? O i palmi sudati, o -Dio, sperava di no- aveva il segno del sudore sotto le ascelle? Scosse la testa per non pensare a quella terribile eventuale e cercò di concentrarsi nel pensare a una risposta. 

 

“Sì e no.” Decide alla fine. “Sì perché tutto in lei urla ‘autorità’, ma sono anche nervoso perché ho appena finito la scuola e non ho nessuna esperienza lavorativa e non ho idea di quello che sto facendo.” Louis non specifica che l’ultima frase può benissimo rifarsi alla sua vita in quel momento. 

 

“Visto? Ora mi stai parlando di te stesso.” Harry sorrise dopo aver spiegato. Louis inizia lentamente a rilassarsi, scioglie le spalle. Harry sembra okay.

 

“Okay..” Louis cerca di aggiustare la propria posizione sulla sedia. “So che farò un ottimo lavoro perché non faccio le cose a metà e imparo molto velocemente. Sarò il miglior assistente persone di sempre.” Dice tutto d’un fiato. É ancora un po’ nervoso, ma non quando prima e il fatto che Harry lo stava guardando con un’espressione compiaciuta aiutava. 

 

“Di assumerò per un periodo di prova.” L’uomo spiega e Louis si sente perdere un battito perché c’è l’ha fatta. Ha il lavoro. “Se mi mostrerei che sei meritevole di questo posto tra una settimana avrai un lavoro. Hai qualche domanda?” Louis cerca di contenere la sua gioia e non fare nulla di pazzo, tipo baciare in bocca il suo nuovo capo.

 

“Grazie infinite! No, no nessuna domanda.” Si alza e stringe la mano di Harry. Vorrebbe aggiungere qualcosa della serie ‘non lo rimpiangerete’, ma non è sicuro di poter mantenere quella promessa.

 

“Sii qui Lunedì mattina alle nove. Parcheggia nella zona per i clienti.” Louis fa cenno di ‘sì’ con la testa, forse un po’ troppo velocemente, e si dà il cinque da solo mentalmente. Lascia la mano di Harry ed esce dall’ufficio con un po’ più di autostima in sé. Si dirige verso l’ascensore e sorride alla segretaria prima che le porte si chiudano. Una volta arrivato al parcheggio ha un enorme sorriso stampato in faccia e un’umore migliore di quello di qualche ora prima. 

 

Una volta entrato nella sua macchina ed essersi assicurato che non c’era nessuno nei paraggi, controlla che non ci sia alcuna macchia di sudore nella camicia che stava indossando. Sollevato una volta non trovato niente si dirige verso casa. Solo quando sta per parcheggiare tutto quello che succede prende senso nella sua mente. Sta per lavorare, per la prima volta nella sua vita, e per la persona più bella che abbia mai visto. Grugnisce nelle sue mani e collassa sul cuscino, cercando di non pensare a come avrebbe potuto rovinare tutto. 


(note)
 

Salve a tutti! 

Specifico sin da subito che non sono io la vera autrice di questa fanfiction, purtroppo non so scrivere per niente, tanto meno trame così belle così bene. L'autrice è Centa0592e originariamente la storia si trovava su ao3 e ho chiesto e ricevuto il consenso per tradurre questa storia. Voglio specificare fin da subito che i commenti (sostanziali, non una parola!) nel caso verrano tradotti e mandati all'autrice originale, quindi se avete qualcosa da dirle alla fine del capitolo scrivetelo! 

Prima di tutto voglio dire che alcuni termini verranno lasciati in Inglese, non me ne vogliate, ma parole come 'twink', 'hot' o 'daddy' io non saprei veramente come tradurle, e lungi da me usare il termine 'papino'. 

I capitoli sono 16, ma visto che molto lunghi ho deciso di dividerlo con un sistema che già l'autrice aveva adottato dentro i capitoli. I capitoli sono dal pov di Louis e Harry, e verrà scritto nel titolo del capitolo. 

Vi prego anche di mostrare un minimo di interesse. Non voglio essere una di quelle persone che dicono 'commentate' ecc, so che da fastidio, ma io questa fanfiction l'ho letta, e tradurla o meno a me cambia poco (anzi, prende solo tempo!) 

Grazie dell'attenzione e della pazienza!

Fae 

   
 
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