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Autore: Miriam00    27/03/2016    0 recensioni
E se a Marineford Ace si fosse salvato? Cosa sarebbe successo? E se a salvarlo, oltre a Rufy e agli altri, ci fosse stato anche un altro personaggio? Questa storia avviene dopo i fatti di Marineford.
Genere: Generale, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Monkey D. Rufy, Nuovo personaggio, Portuguese D. Ace, Sabo, Trafalgar Law
Note: Lime, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Ciao, sono Portgas D. Sofia, detta "Lampo Giallo", sono alta 1;60 circa, ho gli occhi neri e anche i capelli, che sono lunghi fino a metà busto, lisci, che tengo sempre legati con una coda di cavallo, sono la gemella di Portgas D. Ace, detto "Pugno di Fuoco" noi siamo i figli dell'ultimo re dei pirati, ormai morto, Gol D. Roger. Io e mio fratello siamo due pirati, ricercati in tutto il mondo dalla Marina, sia per il nostro passato e sia per la nostra parentela con il re dei pirati, io ho una taglia di 430 milioni di berry e Ace, di 550 milioni, facciamo entrambe parte della ciurma di Barbabianca, uno dei più grandi pirati mai esistiti ed è anche uno dei 4 imperatori. Adesso vi racconterò il mio risveglio e ciò che avverrà  dopo il durissimo scontro tenuto a Marineford, per salvare mio fratello.
 
CAPITOLO 1
 
Sento delle voci, anche se non nitidamente, provo ad aprire gli occhi, ma li sento pesanti e mi bruciano, ma ci riesco lo stesso ad aprirli, anche se con fatica, mi guardo intorno e vedo tutto bianco e accanto a me, c'è una di quelle macchine che registrano i battiti cardiaci, quindi deduco, che mi trovo in un'infermeria. Ad un tratto, ho un flashback, che mi fa ricordare tutto quello che è successo prima che mi fossi svegliata qui; allora, decido di alzarmi per vedere dove è mio fratello, (in questo momento, indosso una felpa senza cerniera abbastanza grande grigia e degli shorts di jeans), sperando che, nel mentre ero svenuta, non li sia successo nulla, al solo pensiero mi salgono le lacrime agli occhi, ma le scaccio e cerco di pensare ad altro, così mi avvicino cautamente alla porta, dato che sono debole e ferita in tutto il corpo, abbasso la maniglia ed apro la porta e guardo fuori, nel corridoio, di quello che sembra essere un sottomarino, non vedo nessuno, quindi esco dall'infermeria e inizio a percorrere il corridoio, in punta dei piedi per non farmi sentire, in cerca di qualche notizia di mio fratello Ace, sento tre voci maschili, due familiari, ma purtroppo non riesco a riconoscerle, e la terza che mi sembra di averla già sentita, ma non ricordo da chi, mi avvicino alla porta per capire chi possa essere, una di queste, sembra che sia di un ragazzo giovane, che singhiozza, anche se non capisco il perché, l'altra è più adulta e profonda, sembra anche fredda e distaccata, come quella di un medico, pensandoci... Questa voce mi ricorda tanto... Trafalgar! Che stupida, perché non ci avevo pensato prima, solo lui, delle persone che conosco, possiede un sottomarino ed è un medico, più precisamente un chirurgo, l'ultima però non la sento da un po', quella del giovane mi ricorda tanto quella del mio fratellino adottivo Rubber, aspetta, ma potrebbe essere proprio lui a pensarci! Però non capisco perché stia piangendo... Forse è successo qualcosa ad Ace, così, spinta dalla curiosità, decido di aprire e capire cosa sta succedendo la dentro, abbasso la maniglia e apro lentamente la porta, i due, di cui avevo azzeccato l'identità, si girano e mi guardano, Law con il suo sguardo gelido e distaccato e Rubber, con gli occhi rossi e gonfi per aver pianto, però noto una cosa, lui sta sorridendo, allora gli chiedo, con un po di timore:
<< Rufy, cos'é successo?>> Rubber non parla e nemmeno Law, allora incomincio ad innervosirmi: 
<>
 ad un certo punto, mi viene in mente che avevo sentito tre voci, ma vedevo solo Law e Luffy, poi, sento qualcuno che parla :
<
mi giro verso il mio interlocutore e vedo quello che avrei voluto vedere, cioè Ace, vivo e sano anche se un po' ammaccato, a quel punto non riesco più a trattenere l'emozione, corro verso Ace e mi butto addosso a lui, facendoci cadere a terra, e incomincio a piangere forte,  come non avevo mai fatto, sento Ace che mi abbraccia forte e io che lo stringo con le braccia intorno al suo collo:
<< Come mai tutto questo affetto sorellina? So che stavo per morire, ma adesso sono qui e non me ne andrò mai più, tranquilla>>
 al sentire quelle parole alzo il busto e gli tiro un sonoro schiaffo sulla guancia, lui mi guarda sorpreso, tenendosi la guancia dolorante e rossa, io lo guardo male dritto negli occhi e gli dico, con la voce tremante e arrabbiata con le lacrime agli occhi:
<> gli dico guardandolo negli occhi.
<
dicendo questo, mi asciuga le lacrime, e mi sorride dolcemente, poi mi prende in collo, nel mentre però non smette di stringermi per calmarmi, intanto cammina per andare da qualche parte, ma non so dove, durante il tragitto gli dico piano e singhiozzando:
<>: rincomincio a piangere, più forte di prima;
<>
così dicendo, mi stringe fortissimo tra le sue braccia e mi da un bacio in fronte, poi mi fa scendere e sorridendo mi dice:
 << Adesso basta piangere, voglio farti vedere una persona...>>
Così, mi asciugo gli occhi e le guance e lo guardo con un sopracciglio alzato, mentre Ace mi indica un trono blu, mi avvicino con mio fratello al seguito, e vedo, che seduto sul quel trono, sorridente come sempre, c'è mio padre (adottivo), Barbabianca:
<
dicendo così, allarga le sue enormi braccia, e io, senza esitare mi fiondo addosso a lui, facendomi stringere in un abbraccio paterno, di quelli che non ho mai ricevuto, e anche li, mi maledico, perché scoppio a piangere, ma in un pianto liberatorio, per le troppe emozioni vissute tutte assieme, sento che mio padre mi stringe ancora più forte, sentendo i miei singhiozzi, poi alzo il viso e lo guardo sorridendo.
 <
faccio come mi dice e con gran sorpresa vedo tutti i miei fratelli (adottivi), così, scendo giù dal trono di mio padre e incomincio a salutare ed abbracciare tutti, uno ad uno, poi sento che mi manca qualcuno, e quel qualcuno non tarda a farsi sentire:
<< E a me non mi saluti sorellona?>> 
mi giro e vedo Rufy tutto sorridente, che allunga le sue braccia di gomma verso di me, mi prende e mi tira verso di lui, per poi abbracciarmi, io ricambio con entusiasmo per poi alzarmi in punta dei piedi e dargli un bacio sulla guancia, e lui arrossisce subito per il mio gesto e per l'imbarazzo. Festeggiamo tutta la sera fino all'alba, l'alba di una nuova era, di nuove guerre, perdite, conquiste, amicizie e amori.
   
 
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