27/03/2016
5 recensioni"How rare and beautiful it is to even exist"
E non v’è nulla di più bello del primo abbraccio di un padre che non sa abbracciare.
Cosa può definirsi immenso dinanzi a mani cruente d’assassino che carezzano per la prima volta i tratti puerili d’un guerriero ancora inconsapevole? Esiste forse sorriso migliore di quello che le labbra possono generare contro la morte, non un ghigno tracotante, ma il primo vero sorriso di tutta un’esistenza?
Vale la pena donare la vita per questo.
E non v’è sensazione più bella del morire per permettere a qualcun altro di continuare a vivere.
E per coloro che restano, meraviglioso scoprire, tra le lacrime, quanto raro ed immenso sia anche il semplice esistere.
***
Nota autrice:
Non avevo mai scritto una drabble in vita mia, perché:
A) sono troppo prolissa;
B) non sono in grado di esprimere un concetto in 110 parole.
Però è Pasqua, e un piccolo miracolo l’ho ricevuto anche io, considerando che sono riuscita a scrivere meno di 110 parole ed esprimere al contempo un’idea. Forse il secondo caso non si è verificato, ma intanto ho fatto un piccolo salto avanti. Comunque, credo si fosse capito il riferimento al sacrificio di Vegeta nella saga di Majin Bu, idea che non è né originale o altro, ma non avevo mai trattato quel frangente della vita del principe, quindi per una volta ci ho provato. Il senso dello scritto può essere riassunto nella frase finale (ispirata dal brano “Saturn” di Sleeping at last), ovvero la realizzazione dell’importanza della vita per i vivi dinanzi alla morte. E’ un tema a me molto caro e credo che per la famiglia Brief sia stato importante dopo il sacrificio di Vegeta. Ovviamente ho scritto una nota più lunga della drabble, quindi mi defilo.
Buona Pasqua a tutti voi e alle vostre famiglie!
Alla prossima,
Letizia