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Autore: MascheraSV    27/03/2016    0 recensioni
Luke si chiedeva spesso in quanti davvero lo conoscessero.
Era uno dei personaggi più popolari della sua scuola, vero, ma c'era realmente qualcuno che non si fosse limitato alla sua reputazione? Qualcuno che pensasse fosse qualcosa di meglio che semplicemente il cosiddetto capo dei bulletti, o quello che ha partecipato una rissa settimana scorsa, o quello alla quale non devi incrociare la strada se ci tieni ad un naso funzionante. Si mise seduto sul letto, guardando fuori dalla finestra. Era in una situazione del cazzo dalla quale non vedeva sbocchi.
Genere: Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Scolastico
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Luke si chiedeva spesso in quanti davvero lo conoscessero.
Era uno dei personaggi più popolari della sua scuola, vero, ma c'era realmente qualcuno che non si fosse limitato alla sua reputazione? Qualcuno che pensasse fosse qualcosa di meglio che semplicemente il cosiddetto capo dei bulletti, o quello che ha partecipato una rissa settimana scorsa, o quello alla quale non devi incrociare la strada se ci tieni ad un naso funzionante. Si mise seduto sul letto, guardando fuori dalla finestra. Era in una situazione del cazzo dalla quale non vedeva sbocchi.
Eppure tutti avevano sempre detto avrebbe fatto grandi cose: sei figlio di avvocati, dicevano, hai un lavoro assicurato, aggiungevano... Nessuno pensava che quel, a quei tempi, ragazzino dai capelli scuri non interessasse un lavoro diviso fra uffici e tribunali, a leggere tomi su tomi di legge ed essere quell uomo perfetto che i suoi genitori tanto speravano di vedere in lui. Luke glielo aveva detto in ogni modo, ma pareva che neanche ascoltassero le sue parole, così cominciò con i fatti: i suoi voti cominciarono a calare, arrivarono i primi pearcing, le prime risse e le prime sospensioni. Da ragazzino quale era, divenne un ormai diciottenne nervoso e costantemente arrabbiato con il mondo.
Eppure aveva qualcuno, no? C'era il suo gruppetto assai poco raccomandabile di amici, aveva perfino una ragazza... Storse le labbra al pensiero di Charlot. Ci teneva a lei, davvero...ma non poteva dirle la verità. Non voleva vederla triste.
Un bussare lieve alla porta lo fece distrarre dai suoi pensieri. -ti muovi Luke, perdiamo l'autobus, altrimenti!- annuì svogliatamente alla sorella minore, allacciandosi le scarpe e afferrando lo zaino la volo, scendendo in fretta le scale.
-ciao Caterina, ciao Lucas.- il saluto della madre venne ignorato, come sempre da molti anni ormai, e si avviarono alla fermata.

Il moro aveva la tendenza a parlare poco. Anche con i suoi amici, di solito si limitava ad ascoltare distrattamente, facendo un qualche commento ogni tanto per poi perdersi nuovamente nei suoi pensieri. -allora ti va di venire da me, questo pomeriggio? I miei non ci sono...- chiese Charlot sorridendo maliziosamente. -ho atletica, non posso.- Il sorriso della ragazza sparì subito, lasciando il posto ad un espressione delusa. Effettivamente non se ne stavano soli da settimane, uno sforzo avrebbe potuto anche farlo. Ma era fatto così. Preferiva semplicemente evitare il problema.
Jonah, il suo migliore amico, si stava lamentando di quanto gli fosse andata male una verifica, quando, distrattamente, Luke si ritrovò a terra, dopo essersi schiantato contro un ragazzo poco più basso di lui. I suoi amici si bloccarono, insieme a chi aveva assistito alla scena, alternando gli sguardi fra i due. 
-ehy, occhi verdi, guarda dove metti i piedi!- Luke per poco non ringhiò, a quella frase: punto uno, chi si credeva di essere per parlargli così; punto due, mai parlare dei suoi occhi. Non gli erano mai piaciuti, gli parevano troppo limpidi e chiari per uno come lui. -ragazzino, bada a come parli se non vuoi un occhio nero.- lo minacciò alzandosi e guardandolo un po' incuriosito. Non avrebbe saputo dire se attiravano l'attenzione di più i suoi capelli, di un azzurro molto chiaro, quasi bianco, o i suoi occhi, color ambra, resi ancora più vividi dall eyeliner che li circondavano.
-chi ti dice che non sarai tu, quello con l'occhio nero?- vide i suoi amici ridere, sorpresi da quel coraggio e speranzosi di assistere ad una rissa. -ehy frocetto, vedi di portare il tuo culo via di qui prima che tu lo rimpianga.- L'altro parve divertito da quel nomignolo. -ripeto, come fai a sapere che non sarò IO a farti il culo?- 
Luke stava per ribattere con la sua solita acidità, ma, prima che potesse farlo in qualche modo, vennero interrotti dall intevento di un insegnante, che suggerì loro di andare ciascuno verso le proprie classi. 
-cazzo, quel tipo mi da proprio il nervoso!- Jonah gli battè la mano sulla spalla -dai, pensa che dopo, ad atletica, ci sono le selezioni dei nuovi. Potrai urlare contro dei ragazzini sudaticci e spaventati!- ridacchiò, andandosi a sedere e sperando di non dover più incrociare quel ragazzino. Altrimenti dubitava che si sarebbe limitato agli insulti.

*Angolino dell autrice*
Ahm, ehilà. In primis, mi scuso per il breve capitolo, ma in quanto esso è solo un introduzione, non volevo scrivere molto. Ho messo il raiting arancione per il linguaggio e per le risse che ci saranno (perchè figurati se sto qua poteva continuare pacificamente).
Per ora non ho nulla da aggiungere. Commenti, critiche e suggerimenti sono sempre ben accetti. 
Buonanotte. O buongiorno. 
Ciao :3
  
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