Anime & Manga > Kuroshitsuji/Black Butler
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Autore: Cherry_Blossom_18    28/03/2016    0 recensioni
Tutti noi conosciamo i due sottoposti di sua Maesta:Il Cane da Guardia e Il Ragno ,ma se in realtà invece di due ce ne fossero tre di sottoposti e se quest'ultimo dovesse ,per volere della Regina, sposare Ciel Phantomhive ?Come regirà Ciel ? E come andrà a finire quando scoprirà che la sua futura moglie non è propio quello che si aspettasse che fosse?
Genere: Dark, Mistero, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Alois Trancy, Ciel Phantomhive, Nuovo personaggio, Sebastian Michaelis, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 1
 


Cosa c'è di meglio delle notti fredde e piovose?Niente , era una sensazione stupenda camminare non curante lungo le vie deserte di Londra sotto le goccioline d'acqua fredda che sbattono violentamente contro l'asfalto. Sentire quel fresco profumo di pioggia e poi udire il suono della pioggia. Cosa c'è di meglio?Niente.
Stevo camminando su una delle tante vie di Londra riparata da un ombrello nero mentre il mio corpo era ricoperto da una lunga tunica dello stesso colore per ripararmi ulteriormente dalla pioggia. Giosa come una bambina di sei anni incominciai a volteggiare su me stessa mentre la mia bocca era intenta a canticchiare qualche sonetto.

 

-Lond Bridge is falling down,
falling down,folling down.
London Bridge is falling down,
my Fair Lady...-


Canticchiai mentre a passi di danza percorrevo tutta la via.
 

-Build it up with sticks and stones,
sticks and stones,sticks and stones,
build it up with sticks and stones,
my Fair Lady...-

 

Lentamente arrivai alla fine della via dove mi fermai e voltai il mio sguardo alla mia destra per posare la mia totale attenzione sull'insegna di un negozio dove c'era scritto ''Undertaker''. Sorrisi nel leggere quel nome così saltellando mi avvicinai alla vetrina del negozio e guardai attraverso il vetro polveroso al suo interno. Non riuscii a vedere granchè visto che l'unica luce a illuminare l'interno era quella di una candella che ardeva lentamente come se avesse tutto il tempo di questo mondo per consumarsi e esaltare il suo ultimo bagliore di luce. Esaminai attentamente le bare che irempivano la stanza quando da una di quest'ultime intravidi spuntare due ochhi verdi smeraldi che incominciarono a fissarmi poi un grande sorriso si aggiunse a quel paio di occhi. Sorrisi a mia volta per poi salutare la figura della bara e continuando a canticchiare ripresi a camminare per la mia strada.

______________________________________


Il mattino seguente quando mi svegliai mi ritrovai seduta per terra sotto ad un ponte vicino alla riva del Tamigi, emisi un gemito di dolore non appena sentii le mie ossa scrocchiare indolenzite a causa della scomodità del cemento. Mi alzai in piedi poi mi stiracchiai ed infine mi guardai intorno notando con grande piacere che non c'era nessuno in giro ad avermi vista o almeno così la pensavo io.
-Che delusione. Mi delude vedere una nobile del tuo rango dormire sotto un ponte come una senzatetto.-sentii dirmi, mi voltai e non mi stupii nel vederlo comodamente seduto sulla sponda del ponte a guardarmi divertito.
-Bhe, ho sempre desiderato dormire per le strade e entrare nella parte senzatetto.-risposi sarcastica mentre salivo la piccola collina per ritornare sulla strada asfaltata.
-Hai finito i preparativi?-domandai per cambiare discorso ,sentii la sua presenza alle mie spalle mentre continuavo a camminare diretta verso la carrozza che mi stava attendendo per riportarmi a casa.
-Si tutti i preparativi sono stati ultimati.-rispose tranquillamente. Posai il mio sguardo su di lui e osservai attentamente ogni suo dettaglio. Era alto , i suoi capelli erano neri e lunghi fino alle spalle ,indossava un costume nero come quelli che indossano tutti i maggiordomi . Continuai a guardarlo finchè anche quest'ultimo posò il suo sguardo su di me, mi persi ad ammirrare i suoi occhi neri come la pece , erano talmente neri da darti la sensazione di annegare nel vuoto più tottale, stessa sensazione che provai quando li vidi per la prima volta. Ricordo ancora oggi quel giorno. Avevo circa dieci anni e stavo vagando per le strade di Londra sola e disperata. Non avevo nessuna meta, ero completamente persa e sotto shock , non riuscivo più a capacitarmi di quello che era successo. Sentii qualcuno afferrarmi per i capelli e trascinarmi in una via buia. Era un ubriacone che cercò di violentarmi ma lo precedetti e afferrato un pezzo di vetro che trovai lì da qualche parte, stavo per aggredire lo stupratore quando qualcuno mi precedette. Quel qualcuno era lui ...Akio o comunemente conosciuto come ''Lucifero''. Già lui era il creatore degli inferi, del perchè da Re dell'aldilà diventò un misero maggiordomo non lo so nemmeno io. Una volta quando li feci questa domanda si limitò a dirmi che era annoiato per questo aveva deciso di venire nel mondo degli umani dove poco dopo trovò me la sua pattuente.
-Sicura di farcela?-domandò lui , sapevo a cosa si riferisse. Scocciata sospirai pesantemente per poi correre verso la carrozza e salirci dentro cercando di non pensare a cosa mi attendeva.

Passarono circa due ore e dopo lunghi preparativi eccomi qui davanti alla grande dimora dei Phantomhive . Vi starete chiedendo del perchè io sia qui ...bhe, a quanto pare sua Maestà ha deciso di farmi sposare uno dei conti più potenti di tutta Inghilterra che sta riscuotendo un grande successo anche in altri paesi . Negli ultimi tempi si sono verificati vari omicidi e tutti a nome di una grande associazione di mafiosi che vogliono uccidere sua Maestà per impadronirsi del potere e regnare su tutta Inghilterra e i paesi colonizzati. E di una cosa siamo certi :se la regina muore anche il popolo anglosassone muore. Così ha ben deciso di unire la famiglia Phantomhive a quella mia che per vari motivi scomparve dalla circolazione rimanendo segreta agli occhi di tutti . Si pensa che dopo quel disastroso incidente avvenuto circa cinque anni fa tutti i componenti della famiglia Mitchell siano morti , ma non è così perchè io sono sopravvisuta e dopo aver ripreso il potere che la mia famiglia esponeva incominciai ad agire in segreto diventando così la ''Farfalla'' ,una dei sottoposti di sua Maestà come il Cane da guardia e il Ragno.
Mi avvicinai alla porta per poi bussare. io e Akio attendemmo che quest'ultima venga aperta ed infatti ecco che la porta viene aperta da un'altro maggiordomo.
-Ben venuti nella dimora dei Phantomhive, voi dovete essere Lady Michell se non erro.-parlò il maggiordomo, annuii per poi farmi spazio tra lui e la porta ed entrare dentro. Sin da suito fui attirata dalla maghificenza della dimora, i colori a dominarla erano per lo più tutti scuri. Niente male come gusti conte, niente male.
-Sono Lilia Michell mentre lui è il mio maggiordomo personale Akio Sullivan.-mi presentai educatamente ,insomma non potevo permettermi di fare la maleducata e poi davanti a una tale bellezza, insomma qualsiasi altra signorina al mio posto sarebbe rimasta affascinata da questo Diavolo di maggiordomo  perchè si ,lui non era umano ma bensì un demone come Akio. Lo avevo capito dai suoi occhi rubini ,dal suo sguardo scrutatore in grado di leggerti nelle profondità dell'anima e dal suo sgembo sorriso che non prometteva niente di buono.
-Sebastian Michaelis il maggiordomo del padrone .-si presentò a sua volta facendo un mezzo inchino.
-Mi segua perfavore, le mostrerò la sua stanza.-disse incamminandosi verso le scale con me e Akio dietro che lo seguivamo. Silenziosa camminai lungo i corridoi guardando attentamente tutti i quadri che decoravano le pareti tapezzate . Ognuno di essi raffigurava o una dama o un uomo in entrambi i casi nobili, lo si notava dal loro abbigliamento.
-Il padrone momentaneamente è impegnato e non potrà incontrarla ,ma non si preoccupi lo conoscerete durante la cena di stasera. Comunque questa è la vostra stanza, il conte mi ha personalmente incaricato di prepararla per voi assegnandovi quelle tra le più grandi che vi siano nella dimora.-spiegò il maggiordomo aprendo la porta di fronte a se per poi entrare dentro insieme a noi. Guardai la stanza compiaciuta , era grandissima. Al lato sinistro c'era un grande letto a baldacchino dalle lenzuola rosso sangue colore che a quanto pare dominava tutta la stanza, affianco al letto c'erano dei comodini di legno scuro con sopra una bajour ciascuno. Al lato destro ,invece, c'era un grande armadio di legno massiccio lo stesso di un marrone scuro con accanto ,non molto distante ,una porta che sicuramente portava al bagno. Ad illuminare la stanza c'erano due grandi finestre coperte da delle rosse.
-Mi complimento per l'arredamento.-dissi andando a sedermi sul grande letto mentre continuai a guardarmi intorno .
-Sono contento che sia di vostro gradimento ,ora se me lo concedete andrei a verificare come vanno gli ultimi preparativi per la cena di stasera.-nel sentire quella frase saltai subito in piedi per poi avvicinarmi a Sebastian.
-Senta le dispiacerebbe se il mio maggiordomo Akio le dasse una mano con i preparativi? Tanto me la cavo benissimo anche da sola a sistemare le mie cose.-dissi guardando il ragazzo dietro di me sorridere divertito.
-Se non le crea un problema per me va più che bene , Lady Lilia.-negai sorridente con la testa per poi salutare i due che insieme uscirono dalla stanza. Rimasta da sola nella mia nuova stanza mi voltai per osservarla per l'ennesima volta. Sorrisi tristemente nel vedere tutto quel rosso circondarmi propio come quella volta.
-Uff, basta pensare alle cose inutili. Ora diamoci da fare per riempire questo armadio.-dissi a me stessa per poi avvicinarmi al grande borsone che stava vicino al letto.

Dopo due lunghissime ore finalmente ebbi finito di sistemare le mie cose. Ormai stanca decisi di distendermi un pò per riposarmi. Fissai a lungo il soffitto quando sentii bussare alla porta. Nella stanza entrò Akio che mi si avvicinò mentre io mi ricomponevo.
-La cena è pronta.-disse porgendomi la sua mano che afferrai con sicurezza per poi farmi condurre da lui verso la sala pranzo.
Camminammo lungo i corridoi silenziosi infatti gli unici rumori udibili erano quelli delle suole delle nostre scarpe che sbattevano contro il pavimento.
Una volta raggiunta la sala pranzo presi posto a capo del tavolo in attesa che anche il padrone di casa arrivasse.
Sentii il grande portone dietro di me aprirsi creando un suono scricchiolante che fu subito susseguito dal rumore dell'ennesime suole delle scarpe. Non alzai lo sguardo per osservare la figura che mi passò accanto concentrandolo invece sulle posate che stavano sotto al mio viso. Non lo facevo per timidezza o qualcos'altro ,semplicemente non ero talmente curiosa da vedere il volto di colui che sarà il mio futuro marito.
-Sebastian puoi servire la cena.-ordinò il conte, dalla sua voce dolce ma allo stesso tempo roca potrei dedurre che era abbastanza giovane. Almeno non mi hanno rifilato un vecchio con gli ormoni a mille. Sebastian servì la cena con un'eleganza incredibile ,sinceramente non mi aspettavo tanta digligenzia da un demone eppure anche Akio veniva considerato tra i migliori maggiordomi che ci siano e questo non può far altro che rendermi ancor più orgogliosa di lui anche se non glielo avrei mai detto.
-Per questa cena ,anche sotto consiglio del maggiordomo di Lady Lilia, verrà servita della carne di manzo con un contorno tipico francese riconosciuto nella Francia come uno dei piatti più squisiti e leggeri, il tutto accompagnati da del buon vino. Spero che sia di vostro gradimento.-spiegò Sebastian, mi limitai ad annuire per poi incominciare a mangiare. Masticai il cibo in silenzio ormai annoiata così decisi di dare un occhiata al conte che stava di fronte a me. 
Non appena alzai il mio sguardo verso di lui spalancai gli occhi. Era una ragazzo di circa la mia età ,magari con un anno o due in più ,ma ciò che conta è che non era un vecchio decrepito e pelato con la pancia che esce dalla camicia. I suoi capelli erano di un blu mischiato al grigio che davano vita a un colore mai visto fino ad ora in più ricadevano sugli occhi facendo si che si possa intravedre ben poco di essi,ma anche con la poca visuale riuscì a notare che uno dei due occhi era coperto da un copriocchi come quelli dei pirati . Mi soffermai a guardare l'altro occhio, anche questo era di un blu mai visto d'ora. Bhe ,di certo non si poteva dire che era brutto anzi era veramente molto affascinante.
Deve essersi reso conto che lo stavo fissando perchè di punto in bianco alzò il suo sguardo e lo puntò su di me. Rimasi un pò sbalordita nel vedere il suo sguardo serio scrutarmi da capo a busto visto che a causa del tavolo metà del mio corpo era coperto. 
-Non le sembra un pò da maleducati fissare una Lady in quel modo senza essersi nemmeno presentatp?-domandai per poi prendere il calice con il vino e prenderne un goccio tanto per far andare giù il sapore della carne.
-Sinceramente mi aspettavo qualcosa di più affascinante .-controbattè lui, sentii da lontano la piccola risata di Akio. Riposai il mio sguardo sulla figura del conte.
-Chiedo venia ,oh conte. Mi dispiace veramente tanto non essere in grado di soddisfare i gusti estetici di un ragazzino che si diverte a giocare al capo .-risposi io sorridendo mentre intravidi formarsi un sorriso sul volto di Sebastian.
-Non sono un ragazzino ,ho 16 anni.-rispose guardandomi male. Un anno in più di me.
-Un motivo in più per non pavoneggiarsi tanto e incominciare a crescere.-affermai decisa più che mai. Sarà anche affascinante ,ma le maniere non ce le ha.
-Io non mi pavoneggio sei tu che sei senza grazia per essere una Lady di uno dei casati più importanti di tutta Londra!-esclamò frustato il conte. Potrei chiamarlo in un altro modo ,ma non conosco il suo vero nome, sicuramente starete pensando che quale malato di mente non conosce il nome del futuro marito e per di più e uno dei conti più importanti dell'intero paese...bhe ,fino a tre giorni fa non mi ero mai interessata agli altri sottoposti della Regina, primo perchè non ne avevo motivo visto che lavoravo per conto mio senza l'aiuto di nessuno e secondo ...bhe, non avevo tempo visto che ero occupata a barboneggiare per le strade a risolvere casi su casi.
-Sebastian mi scuso per non essere in grado di gustarmi fino alla fine questa meravigliosa cena,ma sono obbligata a ritirarmi nella mia stanza.-dissi educatamente al maggiordomo che fece un inchino scusandosi nel frattempo per il comportamento del padrone.
Insieme ad Akio ritornai nella mia stanza dove dopo essermi cambiata mi distesi sul letto poggiando la testa sulle ginocchia di Akio come era mio solito fare. Era tipo un rituale che avevo adottato molto tempo fa quando conobbi il demone, a quei tempi non riuscivo mai a dormire serenamente a causa degli incubi così ogni notte mi ritrovai a costringere il demone a rimanere con me finchè non mi sarei addormentata.
Sentii le sue fredde mani incominciare ad accarezzarmi dolcemente i capelli color oro per poi prenderne una ciocca e portarsela vicino al viso per sentirne l'odore. Lo faceva spesso, diceva che il mio era un odore particolare anche se non usavo nessun tipo di profumo.
Guardai allungo fuori dalla finestra dove la luna splendeva come non mai e mi lasciai cullare dal dolce suono del silenzio.
-A quanto pare è destino il tuo...-lo sentii mormorare.
-Non esiste il destino...-affermai mugugnando. Ed era così ,non esiteva destino. C'eri solamente tu e quella insulsa vita che ti porti dietro dove devi decidere se morire oppure affrontare la dura realtà e cercare di sopravvivere anche a costo di compiere atti deplorevoli. Questa era veramente ciò che noi attribuiamo il nome di vita. Perciò è inutile affermare l'esistenza di un ''Destino'' quando questo non esisteva.
-Ora dormi...piccola Lilia...-annuii leggermente per poi chiudere gli occhi e lasciarmi trasportare via tra le bracia di Morfeo o meglio dire tra quelle del Diavolo.

 
Spazio autrice:
Ciao di nuovo...quindi dopo averci pensato per ore ho deciso di cambiare l'inizio della storia visto che quello di prima non mi convinceva molto. Spero che vi piaccia e se magari ne avete voglia commentate scrivendomi cosa ne pensate ,se è di vostro gradimento o no.Grazie ancora e alla prossima.
Cherry xx.













































 
   
 
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