Cap 1 - Un giorno in più da vivere assieme

Gli occhi stanchi vagano irrequieti nel fumo denso cercando di focalizzare il locale. Lentamente, come se improvvisamente il peso del mondo fosse racchiuso nel pugno, porti la mano che sorregge il capo ad affondare nei capelli chiari come la luna; li strattoni appena, convinto che basti questo a farti uscire dal vuoto che rappresenta la tua vita in questo momento. Stizzito, sollevi il capo conscio che i problemi non annegano in un bicchiere di Whiskey Incendiario; eppure non puoi far a meno di commiserarti mentre immagini te stesso, col viso sfatto, appoggiato al lurido ripiano di un locale malfamato di una anonima cittadina.

   Hai tuo figlio – il tuo unico figlio – imprigionato in un male che non lascia scampo e tu – da codardo quale sei – sei fuggito mischiandoti tra la gentaglia di un infido bordello da quattro ghinee. Tuo padre sosteneva che il sesso ripagava da ogni debolezza, ma, chiuso nella morsa del dolore, trovi ironico sentirti vivo e maledirti per questo: daresti ben più della tua vita per far tornare il sorriso sulle pallide labbra di Scorpius!

   Frustrato, dai un calcio allo sgabello alla tua sinistra, ma è un misero sollievo che non intacca minimamente l'angoscia che da giorni è calata come un Dissennatore in cerca della sua preda. Osservi le dita diafane della mano stringere nervose il vetro opaco del bicchiere ormai vuoto, l'osso delle nocche spunta lievemente arrossato mentre le unghie curate sbiancano nel tentativo di penetrare la superficie dura.

   Dal nulla, un profumo dall'aroma delicato e fruttato ti avvolge. Sorpreso, scuoti la testa pensando che l'alcool ingerito ti stia tirando un brutto scherzo. Conosci la fragranza; un tempo, che pare affogato nei secoli, ne eri completamente deliziato, poi, colpevole la noia di una vita viziata, ti sei ritrovato ad annaspare in cerca di aria perché trovavi sgradevole e soffocante tutta quella quotidianità. Incurante, hai rovistato in prati sempre più verdi in cerca di un fiore che scaldasse le tue notti ormai gelide. Hai trovato sollievo mentre sprofondavi in corpi compiacenti senza remore, senza pudore, aggrappandoti per rimanere a galla. Ma non bastava, non bastava mai! Quel senso di inadeguatezza ha corroso ogni fibra del tuo spirito fino alla sconcertante verità sul tuo prezioso sangue ed ogni parola spesa nel passato risultò una grande menzogna.

   Distrutto, ti pieghi sconfitto e volgi lo sguardo verso la freschezza mendicando, come un assetato, una carezza gentile. Non ti poni nessuna domanda, serri gli occhi spossato e appoggi la fronte bollente sulle gracili spalle di tua moglie.

   Gradualmente chiudi la porta che si affaccia sul tuo passato e ne spalanchi una su un futuro incerto; impari a condividere le giornate, come se fossero novità assolute, intersecando la tua esistenza con quella di Astoria per avvolgere, così, la gracile vita di vostro figlio. Non sai cosa vi aspetta, quali sfide dovrete affrontare ma finché sarete uniti saprai che ogni ostacolo è un passo avanti, un giorno in più da vivere assieme.

 

Note autrice: Buon compleanno My Lady.
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