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Autore: DianeStark    28/03/2016    2 recensioni
A volte si ha la convinzione che la vita sia il risultato di innumerevoli scelte e decisioni e che possa essere costantemente controllata e pianificata... ma cosa succede se si incontra qualcuno capace di scardinare ogni certezza e mettere in discussione il tuo intero mondo?
Elena è una ragazza italiana che si è trasferita a Londra per lavoro. Un giorno però incontra qualcuno che non si sarebbe mai neanche sognata di incontrare: THEO JAMES, l'attore che ha sempre amato con tutta se stessa...al limite tra sogno e realtà la sua vita cambia. Scatterà davvero l'amore tra i due?
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Miles Teller, Shailene Woodley, Theo James
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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« Ragazzi andateci piano! » esclama Jane osservando divertita la scena.

Theo cerca disperatamente di dimenarsi per sfuggire dalla presa di Josh e George che lo costringono a bere l'ennesima birra.

« Si certo, fatti aiutare da mammina. Passa il tempo e le cose non cambiano, cocco di mamma! » risponde Josh ridendo.

Rido anch'io divertita: Theo, nonostante sia palesemente in difficoltà, ride di gusto, chissà quanto gli sono mancati momenti come questi.

« Ecco, più passa il tempo e più spero che si sviluppi il loro quoziente intellettivo, ma le cose restano sempre le stesse: ho dei fratelli idioti. » aggiunge Liz alzando gli occhi al cielo esasperata mentre Theo butta giù l'ultimo sorso e cerca inutilmente di avere la meglio su Josh e George che tentano di sollevarlo dai piedi.

« Ragazzi, vostro fratello ci lavora con la faccia! Andateci piano ho detto! » esordisce Jane questa volta più preoccupata alla vista di Theo a faccia in giù sul divano.
Non so cosa stiano facendo esattamente, oltre a far bere Theo in maniera indegna, ma vedere quel quadretto familiare riunito è veramente divertente.

« Quanti anni hanno esattamente: quindici?! » risponde Cassie sarcastica riferendosi ai suoi fratelli.
I due ragazzii continuano a prendere di mira Theo, decisamente sovrastato dalla superiorità numerica dei suoi fratelli. George gli bisbiglia qualcosa all'orecchio e lui inizia a ridere.

La giornata a casa Taptiklis è andata alla grande, incredibile quanto siano ospitali e divertenti e mi sento già di famiglia.
Basta guardarli per capire perchè Theo sia così meraviglioso!

Non è la prima volta che Jane mi ospita a casa sua, ma questa è la prima volta che conosco tutta la famiglia.
Temevo di provare imbarazzo e di essere guardata con diffidenza e sospetto soprattutto dalle sorelle di Theo, ma, nonostante qualche occhiata più diffidente di Liz, la sorella maggiore, posso dire di aver passato una bella giornata.
Theo non somiglia per niente ai suoi fratelli e sorelle, molto più chiari di lui.
La carnagione olivastra è decisamente quella di Jane, così come i capelli castani e i tratti mediterranei.
Gli altri figli hanno preso decisamente da Philip: capelli e occhi chiari e carnagione bianco latte, tipica dello stereotipo dell'inglese.

Jane è un'ottima cuoca e con un termine di paragone simile ai fornelli spero di essere all'altezza e di riuscire a sfamare Theo che già di per sé è una buona forchetta.

«  Hai avuto la meglio? » chiedo ridendo a Theo che mi ha appena raggiunto.

« Per adesso. Te l'ho sempre detto che i miei fratelli non sono delle brave persone.» esordisce con aria plateale.
Ha la maglietta stropicciata e i capelli arruffati a causa della lotta all'ultimo sangue con i fratelli Taptiklis.
Rido perché in questo momento è molto buffo e tenero, non pensavo fosse realmente il cocco di mamma, immagine decisamente diversa da quella che il resto del mondo ha di lui grazie ai suoi film.
« E così sei il cocco di mamma?!  » chiedo curiosa ridendo.
« Non è vero! » risponde rapido con gli occhi sbarrati.

Rido più forte perché è palese che si sia dovuto difendere da quell'accusa decine di volte.

« Oh, si che lo è! » si intromette Cassie ridendo e strizzandomi l'occhio.
 
« Da quando il cocco se n'è andato di casa non si parla altro che di lui: quanto è bello Theuccio caro, quanto stia diventando bravo, quanto sia una star adesso...ma in realtà è sempre stato il preferito, il piccolino da difendere che in realtà sa difendersi eccome...diciamo che gli piace essere coccolato. Sai quanto materiale compromettente potrei divulgare?! »

Theo arrossisce di colpo. Apre la bocca per dire qualcosa, ma la richiude imbarazzato.
Fisso prima lui e poi sua sorella che ride divertita.

« Cos'è questa storia?! » chiedo curiosa.

« Zio, zio, zio! » Lucas, come manna dal cielo, interrompe la discussione reclamando lo zio preferito.
« Zio, vieni, giochiamo a Batman! » squittisce il piccolo.

Il mio ragazzo alza le mani in segno di resa prendendo il nipote come scusa per allontanarsi e interrompere quell'interessante discussione.

«  Vai pure tesoro, io rimango qui con tua sorella, ne abbiamo di cose interessanti di cui parlare... » rispondo sorridendo.

«  No, anche zia! Anche zia!  » aggiunge Lucas tirandomi per mano.

«  Dì un po', quanto hai pagato mio figlio per farti tirare fuori dai guai?!  » chiede Cassie con le mani ai fianchi. « Tranquilla El, ti farò avere quelle foto via WhatsApp, non puoi perderti certi momenti imbarazzanti di Theo adolescente! »

Rido ringraziandola e seguendo Lucas.   
Il piccolo ci trascina in soggiorno dove Sophie, altra figlia di Cassie, è intenta a guardare la tv.
Theo mi sorride enigmatico mentre indossa la sua maschera di Batman di quando era solo un ragazzino.
Ogni volta che vengo qui scopro una parte del passato del mio ragazzo e apprezzo ogni minimo dettaglio della sua vita trascorsa, ogni minimo particolare che l'hanno portato ad essere quello che è ora.
Non che il fatto che amasse Batman in un modo così morboso da ragazzino abbia influito in alcun modo nel suo modo di essere, credo.

«  Che c'è?  » chiedo ridendo di rimando.

«  Niente, solo che sono felice tu sia qui. » risponde Theo con gli occhi teneri.

«  Anch'io sono felice di esserlo.  » aggiungo sincera.
Ed è la verità, sono proprio felice di essere qui.

Jane si avvicina a me e mi poggia una mano sulla spalla mentre gioco con Theo, Lucas e la piccola Sophie.

«  El, cara, ti va di venire con me?» mi chiede gentile.

Seguo la donna al piano di sopra e poi in corridoio dove le pareti sono un susseguirsi di foto familiari.
 

«  Non so se Theo ti ha fatto vedere la casa e soprattutto questa stanza. » aggiunge sorridendomi e fermandosi davanti ad una porta chiusa.

Entro in camera di Theo seguendo Jane.

Il mio ragazzo mi aveva già fatto vedere casa ma indubbiamente sono felice di ritornare nella stanza dove il piccolo Theo è diventato giorno dopo giorno l'uomo che è adesso...come se quelle quattro pareti potessero racchiudere i suoi sogni, i desideri, gli insuccessi e delusioni, le conquiste e i buoni propositi.
A parte le innumerevoli foto appese, la stanza è perfettamente in ordine, sicuramente opera di Jane.
Una chitarra classica è adagiata in un angolo e un paio di guantoni da boxe appesi al muro.
Tra le foto sulla parete di fianco al letto attirano la mia attenzione le foto di Theo che si allena in palestra, la maglietta grondante di sudore, il suo solito sorriso da bambino esultante e divertito.
Passo alle foto di fianco e mi ritrovo davanti i momenti adrenalinici dei concerti dei Shere Khan: Theo era molto giovane, ma riconosco la sua determinazione e passione in quello che fa, cosa che ancora adesso continuano a contraddistinguerlo.

In una riesco perfino a vedere Ruth in prima fila esultante e si acuisce una fitta di gelosia che caccio via velocemente... ovvio che fosse là, questa foto appartiene al passato e lei appartiene al suo passato.
Jane si avvicina alla mensola e prende un album fotografico.
Ci sediamo sulla scrivania di Theo.

«  Non so se sei amante delle fotografie, ma questo è un album di famiglia... credo che Theo ti abbia detto che la nostra è una famiglia molto numerosa e ciò che spero io sia riuscita a trasmettere ai miei figli è il rispetto e l'amore dell'altro. »

« Jane, suo figlio è una persona meravigliosa. » rispondo ancora prima che me ne rendessi conto.
La donna mi guarda sorpresa, poi mi sorride dolcemente:
« Theo è un ragazzo dal cuore d'oro e sono felice che ci sarai tu al suo fianco. Sono sicura che riuscirete ad affrontare ogni avversità insieme, ma solo se saprete trovare il giusto compromesso ad ogni cosa, solo se riuscirete ad amarvi anche nei momenti più difficili. Vedi, io sono una donna d'altri tempi e forse un po' all'antica, ma ho sempre detto ai miei figli che il matrimonio è un sacramento importante e che non va preso sotto gamba. Ho sempre detto loro che fare questo passo vuol dire impegnarsi per tutta la vita e stare accanto ad un'altra persona nelle gioie e nei dolori non è sempre facile. Ho sempre detto loro di pensarci bene prima di intraprendere questa strada, ma basta vedere il modo con cui mio figlio ti guarda per capire che ti ama e per allontanare ogni dubbio che possa essere una scelta affrettata. Ti renderà una donna felice, è un così caro ragazzo e state molto bene insieme... sono certa che tu sia la ragazza giusta per lui e non potrei chiedere di meglio...» continua stringendomi la mano.

Jane ha gli occhi lucidi, è commossa.

Le sorrido emozionata anch'io dalle belle parole che mi ha detto.
Mi mostra qualche foto di Theo da piccolo.
Sorrido al piccolo Theo imbronciato col grembiule dell'asilo.
I ricciolini castani gli danno un'aria ancora più tenera e sorrido tra me e me pensando al fatto che un giorno, forse, magari... è così che sarà nostro figlio.

« Vorrei che tu indossassi questa quel giorno, se vorrai e se ti fa piacere... » aggiunge Jane porgendomi un cofanetto.
Lo apro emozionata e mi ritrovo tra le mani un collier bellissimo.

«  Oh ma è stupendo... » rispondo commossa.

«  E' un cimelio di famiglia... vorrei che lo tenessi tu. »

« Io...non so che dire, grazie, è meraviglioso...» aggiungo e con gli occhi lucidi abbraccio la madre della persona più importante della mia vita.





Sento la porta chiudersi alle mie spalle mentre continuo a sfogliare le pagine.
Sarà Jane, mi ha lasciata da sola perché è stata reclamata in cucina da Cassie.
Due mani grandi si poggiano sui miei fianchi e due labbra morbide e carnose mi baciano il collo.
Sorrido e porto le braccia in alto per avvicinarlo a me.
Riconosco il suo profumo, la barba mi solletica il collo e sento un po' puzza di alcol.

«  Ecco dov'eri finita... » dice rompendo il silenzio tra noi.

«  Dritta dritta nella tana del lupo... » aggiunge con voce ammiccante.

Rido e mi alzo per abbracciarlo.
Theo mi cinge la vita e mi stringe più forte facendo aderire il mio corpo al suo.

«  Sai che non sei al sicuro adesso? Qui sola soletta, in questa stanza...con me. »

Poggio le mie labbra sulle sue e senza indugio infila la sua lingua nella mia bocca cogliendomi di sorpresa per l'irruenza, ma ben presto mi lascio andare assecondandolo.
La sua mano scivola sotto la mia maglietta slacciandomi il reggiseno.
Mi stacco un poco e con gli occhi sgranati fermo la sua mano.
È difficile anche per me riuscire a resistergli e fermarlo, ma c'è una casa piena di Taptiklis e non ho proprio voglia di dare spettacolo.
La sua mano implacabile continua a toccarmi e la mia volontà è annientata facilmente mentre mi spinge dolcemente verso il muro.
Passo la mia mano tra i suoi capelli e presto faccio scivolare la mia mano sotto la sua maglietta.

Toccare il suo fisico asciutto e delineare il profilo di ogni muscolo è un'attività che desta sempre molto interesse in me.
Inizia a spingermi verso il muro e mi aggrappo più forte alle sue spalle... so che ama quando lo faccio e che di certo non sto facendo molto per calmare i bollenti spiriti.
Theo mi adagia sul suo letto senza smettere di accarezzarmi e baciarmi.

« Amore, forse è meglio calmarsi un po', sai com'è, c'è tutta la tua famiglia al piano di sotto... » dico con voce poco convinta.

«  Mhmmm. » è l'unica risposta che ottengo.

Ben presto anche la mia esile volontà di resistergli decade e mi lascio andare alle sue mani e a quel dolce dondolio.  

«  Non sai quanto ti desidero...» mi bisbiglia all'orecchio con affanno.

Lo attiro più forte a me mentre il cuore non la smette di battere disperato.

La voce squillante di Lucas in corridoio ci fa sobbalzare dalla sorpresa.
Sta cercando lo zio e decisamente non è il caso che assista ad una scena simile.
Veloce ed agile il mio ragazzo salta dal letto in boxer e corre alla porta mentre imbarazzata mi copro con la coperta ai piedi del letto.

«  Vieni qui Lucas. » lo rimprovera la voce di sua madre.

«  Cerco lo zio Theo, è salito qui! » squittisce il piccolo.
« Ehm...adesso lo zio arriva....credo che in questo momento stia cercando qualcosa... appena può scende e gioca con te, ok? » risponde la ragazza trascinandolo al piano di sotto.

Lucas borbotta un po' ma viene convinto dalla madre a lasciar perdere per fortuna.
Theo chiude a chiave la porta e si gira verso di me serio.
Poi si lascia andare nel suo miglior sorriso malizioso.
Ricambio lo sguardo lasciva e decido di scoprirmi, impaziente di averlo di nuovo su di me.

   
                                            ***

So che ognuno reagisce in modo diverso allo stress e al nervosismo, ma la reazione di mio padre è decisamente singolare.
Mio padre continua a canticchiare sommessamente e in questo momento basta poco per farmi scattare in preda ad una crisi.
Così, quando riconosco il motivetto che mio padre continua a cantare, trattengo a stento una risatina isterica.

«  Papà, piantala. » bisbiglio tra un sorriso ed un altro mentre avanziamo.

Mio padre si ferma nel bel mezzo del motivetto, interrompendo così la parte che più preferisce dell' inno nazionale italiano.

« Scusa tesoro, hai ragione. Solo che qui...è tutto così inglese.» aggiunge chiaramente agitato.

« Ovvio che lo sia papà, siamo in Inghilterra ti ricordo» rispondo con una risata finta.
Mio padre e il suo patriottismo sono l'ultimo problema al momento.  
Vorrei tanto girare i tacchi e scappare via dalla paura che sto provando, le gambe non la smettono di tremare e sto sudando freddo.
Non ho mai amato stare al centro dell'attenzione, avere tutti gli sguardi su di me eppure oggi è proprio evitabile, sono quella in bianco del resto.
Spero di riuscire a percorrere la navata senza spiacevoli incidenti e cadute imbarazzanti.
Indosso un sontuoso abito in pizzo e guipure in stile sirena.
Il corpetto ha lo scollo a cuore e l'abito presenta particolari in pizzo con effetti in trasparenza su tutto il corpetto, sulla gonna e sullo strascico.
I miei capelli sono raccolti in un'elegante e semplice acconciatura con una treccia morbida.
Percorro la navata della chiesa di St.Paul insieme a mio padre mentre l'emozione e l'agitazione mi logorano.
Volti conoscenti e non mi sorridono e scattano foto mentre timida sorrido.
Jess, la mia testimone, mi guarda piangendo a dirotto per la commozione e le sorrido di rimando, col cuore in gola per l'agitazione.
Intravedo Shailene tra gli invitati e non appena incrocio il suo sguardo mi strizza l'occhio.
Jane e tutta la famiglia di Theo sono nelle prime due file elegantissimi e sorridenti... mia madre mi guarda con orgoglio e si porta un fazzoletto sul viso per asciugare le lacrime di gioia che a stento trattiene.
Avevamo fatto una scommessa sulla sua scarsa capacità di trattenere le emozioni...
C'è anche Luca e altri amici d'infanzia.
Sono felice e raggiante e allo stesso tempo terrorizzata.
Io e Theo abbiamo voluto una cerimonia semplice e intima nel vero significato del termine, stando attenti a non far divulgare la notizia.
Non vogliamo per nessun motivo che giornalisti o fotografi interrompano e si intromettano in un momento così importante della nostra vita riducendolo in una serie di scatti da vendere al miglior giornale di gossip.
La mia vita con Theo continuerà ad essere una vita privata, riservata, ci sarà un muro a dividere il suo lavoro dalla nostra vita insieme e faremo di tutto per proteggerci a vicenda.
Poi lo vedo e tutta la paura e la tensione vanno via.
Sta succedendo davvero, non è un sogno...
Mi guarda e sorride commosso, gli occhi sorpresi e curiosi, come se anche lui non credesse ai suoi occhi, come se finalmente il sogno diventasse realtà.
Theo è elegantissimo nel suo completo, la barba leggera come piace a me e l'espressione di un cucciolo da coccolare.
Il suo sguardo è dolce e tenera, non so come riesca ad essere così tenero e affascinante allo stesso momento.
Tutto è perfetto, questo momento è perfetto e mi sento come se tutto fosse al suo posto, come se avessi trovato il mio posto al mondo proprio lì, vicino a Theo, mano nella mano, pronti a prometterci amore eterno.
In salute e in malattia, in ricchezza e in povertà ,finché morte non ci separi.
Ci guardiamo e sorridiamo a vicenda.
Lo vogliamo e siamo sicuri che sarà così.


Ciao a tutti!
scusate per la prolungata assenza, mi è capitato di tutto in questo periodo ( la mia laurea, assenza di connessione internet che stava per mandarmi al manicomio) quindi scusate, scusate e scusate per non essermi fatta viva e non aver aggiornato prima.
Questo è l'ultimo capitolo di questa storia.
Ringrazio chi mi ha seguito fino alla fine, chi non ha perso un capitolo e mi ha supportato.
Grazie a coloro che hanno recensito dandomi delle dritte e suggerimenti e grazie anche ai lettori silenziosi.
Spero davvero che questa storia vi sia piaciuta e di avervi fatto ridere, divertire ed emozionare.
Spero a presto!
Baci,
Mari
   
 
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