Ringrazio
anche solo chi
legge.
Cap.2 L'Hydra nello SHIELD
Steve
guardò Sam appoggiarsi al tronco di un albero.
''Stanco?
" gli domandò. L'altro soldato sospirò, scuotendo
il capo.
"Sei
tu che sei inumano" brontolò.
Steve
appoggiò la mano sul taccuino nero.
"Per
me lo sei tu, che senti quella musica moderna" si lamentò.
Si
sentì suonare il clacson di una macchina.
Il
finestrino si abbassò, Tony sporse il capo, sfilò
gli occhiali da sole e
sorrise smagliante.
"Ehi,
ho trovato cosa è scappato ‘sta volta dal TARDIS!"
esclamò.
Steve
si voltò verso Falcon che ridacchiò allargando le
braccia.
"Non
solo non ho capito la referenza, ma avrei preferito una bella
ragazza" rispose quest'ultimo.
Steve
sospirò e gli diede una pacca sulla spalla.
"Vado
io" rispose gentilmente. Sam lo salutò e lo
guardò salire
in macchina.
"Sulla
sinistra" gli gridò Rogers, mentre Tony metteva in moto la
macchina.
Stark
partì, voltò il capo e infilò gli
occhiali tra i capelli.
"Allora,
divertito a Central Park, soldato?".
Steve
si allacciò la cintura della macchina.
"Dovevi
parlarmi di dati sensibili".
Tony
roteò gli occhi, sfrecciò nel traffico guidando a
zigzag tra le
macchine.
"Non
si può fare conversazione, con te" si lamentò.
Afferrò
un tablet dal cassettino della macchina, lo passò a Steve.
"Quindi,
stavo giocando con la chiavetta collegata al server SHIELD,
giusto?", chiese, "e guarda cosa esce se tocchi il logo
colorato".
Steve
inarcò' un sopracciglio, con una mano tenne il tablet e con
l'indice
dell'altra ticchettò sul simbolo bianco dell'aquila nel
cerchio.
Il
simbolo divenne da blu e color neve, rosso e nero, tramutandosi nella
piovra dell'Hydra.
"E
io che non volevo credere né al mio istinto, né a
te".
Tony
ghignò, riprese il tablet accelerando e lo guardò.
"Già.
Il numero di volte in cui ho ragione sorprende anche me".
Steve
incrociò le braccia.
"Cosa
pensi di fare?" chiese con voce roca, tenendo stretto tra
le gambe il tablet.
Tony
rallentò accostando vicino ad un selfservice per
automobilisti, frugò
nella felpa e tirò fuori il portafoglio.
"Colazione.
E tu?".
Steve
lo guardò in viso, corrugando la fronte.
"Non
puoi rintracciare da dove viene il segnale sorgente?".
Tony
roteò gli occhi, si sporse digitando il codice dell'ordine e
ticchettò
ripetutamente sul volante sporgendo il capo verso Steve.
"La
buona notizia è che viene dalle basi SHIELD. La cattiva
è che ce
ne sono circa un triliardo sparse per il globo, e perfino un paio sulla
Luna".
Steve
osservò le occhiaie intorno agli occhi di Tony e si morse
l'interno
della guancia, incassando il capo tra le spalle.
<
Ieri, con tutta quella farsa che ha messo su, non mi ero accorto della
sua situazione fisica >.
"Ordino
qualcosa anche per me?" domandò, abbassando la voce.
Tony
accennò un sorriso, si passò la mano tra i
capelli.
"Mi
dispiace per ieri" disse.
Espirò,
la felpa larga ondeggiò attorno alle spalle,
infilò le mani in
tasca muovendo la felpa; che gli stava due volte.
"L'HYDRA
ha ucciso i miei. Ero ...", si leccò le labbra,
"ero su di giri".
Si
sporse, ritirò il vassoio colmo di scatolette di ciambelle,
omelette,
contenitori per uova sode, cupecake e gelato alla fragola e alle more.
Andò
avanti, infilò la carta di credito pagando e porse il
vassoio a Cap.
"Era
per te, comunque".
Steve
strinse spasmodicamente la cintura, le sue labbra divennero candide.
Regolò il respiro e strinse gli occhi, scuotendo il capo.
"Howard"
si lasciò sfuggire a bassa voce. Sospirò
nuovamente
pesantemente, prese il vassoio, se lo appoggiò sulle gambe,
aprì una scatola di
ciambelle e ne porse una glassata a Tony.
"Mangia
anche tu, per me è troppo. Io al mattino bevo solo un po' di
latte".
Tony
guardò la ciambella, sentì la nausea fargli
girare la testa e accennò
un sorriso rimettendo a posto la carta di credito.
"Non
mangio molto, ultimamente…" ammise.
Rimise
in moto, espirò e inspirò prendendo la ciambella.
"…
Nè dormo".
Steve
prese un uovo sodo e glielo premette contro la bocca.
"Almeno
posso controllare se mangi" disse, indurendo leggermente
il tono gentile.
Tony
morse l'uovo, masticò e dei frammenti di tuorlo gli caddero
sulla
barba sfatta e deglutì pesantemente.
"Pensa
a mangiare tu, sei quello che consuma quattro volte il
normale".
Steve
gli mise in bocca il resto dell'uovo delicatamente ed annuì.
"Io
preferisco non mangiare per scelta, ma posso fare
un’eccezione per
un amico".
Prese
una mora da un sacchetto e schioccò la lingua sul palato, e
la rimise
al suo posto.
Tony
afferrò una ciambella, gliela premette contro le labbra.
"Allora
manda giù, cowboy. Ho bisogno di passare da casa per
prendere
qualcosa di meglio per trovare da dove cominciare".
Steve
diede un morso alla ciambella, ingoiando rumorosamente e i suoi denti
sfiorarono le dita di Tony.
"Allora
andiamo, Stark".