La doccia in quel momento era esattamente ciò che gli serviva, gli allenamenti con le altre squadre erano molto più stancanti di quello che aveva immaginato. E c'erano anche da aggiungere le sere con Bokuto, Kuroo, Akaashi e Hinata, che si era unito a loro solo quella sera.
Era stato l'ultimo a entrare in bagno, così da potersi permettere una doccia calda in totale tranquillità e silenzio. Di certo non si aspettava di trovare Kuroo sulla porta del bagno. Il ragazzo dai capelli neri era appoggiato su un lato della porta, con la gamba destra a bloccare il passaggio.

"Che cosa ci fai qui" non era una domanda, era un lamento stanco.

"Oi Tsukki, lo sai che le nostre squadre sono qua ad allenarsi, non avrai preso una botta in testa?" Kuroo aveva piegato la testa sorridendo, mentre i capelli gli finirono davanti agli occhi.

"Non chiamarmi così"

"E perché? Solo Yamaguchi può?"

"Si. Che ci fai qui in bagno?" Tsukishima dovette ripetere, alzando gli occhi al cielo. 

"Ti aspettavo"

Ma che diavolo sta dicendo?

"Perché?"

"Perché no?"

"Fammi passare, per favore" chiese il biondo, che voleva solo sdraiarsi nel suo futon e dormire.

"Beh se me lo chiedi per favore" rispose l'altro, abbassando leggermente la gamba, in un chiaro invito a scavalcarla.
Tsukishima lo guardò, guardò la gamba e poi di nuovo Kuroo. Scherzava? Ovviamente no.
Nel momento in cui solo una delle sue gambe era fuori dalla porta, Kuroo alzò il suo ginocchio, inchiodando il più piccolo davanti a lui, come congelato sul posto. Kuroo sfregó il ginocchio sul cavallo dell'altro che, rosso fino alle punte dei capelli, non sapeva dove guardare.

"La... lasciami andare"

"Non ti sto trattenendo"

"..."

"Sei arrossito"

"..."

"Sei tenero" l'aveva detto avvicinandosi Kuroo, a un soffio dalle labbra di Tsukishima. Si guardarono per attimi interminabili prima che il più grande allungasse il viso per baciarlo. Era un bacio casto, un semplice tocco, che però mandò in tilt il cervello del biondo. Quando si separarono Tsukishima prese un respiro profondo per poi rilanciarsi sulle labbra di un Kuroo sorridente, che concesse al suo Kohai un bacio stavolta carico di passione. Era un intreccio di lingue e respiri affannati, con l'aggiunta di mani nei capelli e prese possessive. Kuroo gli stringeva i fianchi, attirandoli verso i suoi, e i suoi capelli erano morbidi e ancora umidi dalla doccia.

Si separarono e mentre Tsukishima aveva ancora gli occhi chiusi, Kuroo lasciò la presa, allontanandosi nel corridoio buio.

"Possiamo rifarlo" la sua voce arrivò lontana, Tsukishima non si era ancora accorto di essere rimasto solo e imbambolato.
Si portò una mano alla bocca sentendo la faccia andare a fuoco, ma una cosa non quadrava: dov'erano i suoi occhiali? Era sicurissimo di averli addosso.
Si avviò a tentoni nel corridoio buio, ma anche se ci fosse stata la luce accesa non avrebbe visto niente, fino a che si sentì afferrare per i fianchi. Riconobbe le linee a lui sfocate che definivano la faccia del Senpai.

"Ridammi i miei occhiali" disse cercando di toglierli dalla faccia di Kuroo. 

"Stai bene senza" ribattè quello bloccandogli le mani e baciandolo di nuovo.
Tsukishima poté dunque decretare che non sarebbe andato tanto presto a dormire, ma baciare Kuroo forse era meglio.




Note della storia:
EEeeeee salve a tutti *saluta con la mano* *guarda l'orologio: 00:37 bene*
E' la prima volta che scrivo su questo fandom e spero non l'ultima xD
Quindi mi piacerebbe sapere che ne pensate eeeee niente, tutto qua
Un bacio
Tschuss!