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Autore: Pathetic    29/03/2016    4 recensioni
Il compito di George è semplice: distrarre Krum così da poter dare al fratello la possibilità d’invitare Hermione al ballo per primo.
Niente di complicato infondo, solo che non sempre le cose vanno secondo i piani, soprattutto se ci si mette di mezzo l’amore.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Fred Weasley, George Weasley, Hermione Granger, Viktor Krum | Coppie: Fred Weasley/Hermione Granger
Note: Traduzione, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Primi anni ad Hogwarts/Libri 1-4
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Disclaimer: i personaggi non mi appartengono, sono di proprietà di J.K. Rowling e personalmente non percepisco un soldo bucato da questo mio scritto.




 
Masks and Distractions



- Distrarre Krum? Ma ... - cercò di protestare.
- Nessun ma! - Fred alzò un dito davanti al volto del gemello, - So che le sta girando intorno per chiederle di andare al ballo con lui ... Devo chiederglielo per primo! -
- Beh cosa dovrei dirgli, scusa? - chiese George, a corto di idee e anche piuttosto scocciato.
Fred roteò gli occhi, - Non mi importa, chiedigli un autografo. -
- Ma ... -
- Ora va'. Non lo voglio tra i piedi quando farò la mia mossa. -

George sbuffò, esasperato. Prendendo un profondo respiro, si incamminò verso il tavolo dov'erano seduti Hermione e Krum ... e lo superò.

- Dannazione! - esclamò Fred tra i denti alzando gli occhi.

Come cavolo faccio a chiedere a Krum di venire a fare una passeggiata con me? pensò George, Oh Merlino, non sarebbe mica ... male.

Poi una lampadina gli si accese nel cervello e George tornò indietro al loro tavolo, piegandosi leggermente in avanti prima di sussurrare all'orecchio di Hermione, - Potresti lasciarci da soli per un po'? Voglio chiedere a Vicky di accompagnarmi al Ballo. -
Con un sussulto iniziale, una Hermione davvero rossa in volto raccattò rapidamente tutti i suoi libri e corse via, passando proprio accanto a Fred, il quale si spostò appena in tempo perché la ragazza lo urtasse in pieno.
- Oh! -
- Ehi calma, Granger. - sghignazzò il ragazzo prendendola al volo prima che potesse cadere. Hermione strinse le dita sulla divisa di lui, sentendosi avvampare sia per il calore che percepiva che per l'imbarazzo.
- Grazie. - sbiascicò a mezza voce.
- Quando vuoi. -
Si guardarono negli occhi per un minuto, poi Hermione parve ricordare le braccia di Fred che le cingevano la vita. Sentì le guance andare a fuoco.
- Tu ... tu mi stai... -
- Credo di sapere quello che faccio. - le sorrise Fred e il cuore di Hermione fece una leggera capriola.
- Oh. - sussurrò la ragazza, leggermente a disagio.
Il volto di Fred si aprì in un enorme sorriso.


 


Nel frattempo George si era seduto al posto di Hermione, sollevato e più che orgoglioso della riuscita del suo piano.
- Cosa le hai detto? - domandò Krum in tono sospettoso.
George si voltò a guardarlo increspando le labbra in un sorriso innocente, - Niente! -
- Ne dubito fortemente. - Krum scosse la testa con un piccolo sbuffo, - Tu sei uno di quei piantagrane che tirano scherzi a chiunque. -
- Ho un nome, lo sai? - replicò il rosso, tentando disperatamente di distrarlo da Hermione.
- Davvero? - Il tono del bulgaro era scettico e ironico al tempo stesso, ma il rosso non ci badò poi molto.
- George. - si presentò il giovane offrendogli la mano, che Krum prese nella sua dopo qualche momento. Sussultò alla presa ferrea del Cercatore.
- Perché vuoi parlare con me? -
George alzò le spalle, nervoso dal fatto che Krum non gli avesse ancora lasciato la mano.
- Per incontrare l'uomo dietro la maschera, suppongo. -
Krum corrugò la fronte, - Non porto una maschera. -
- Certo che sì. Sei famoso, ma il tuo profilo pubblico non è ciò che sei realmente, o almeno lo spero. Da qualche parte, dietro questa faccia torva e questo cipiglio eterno, si nasconde un ragazzo dolce e sensibile che ama la Piña Colada e si fa soprendere dalla pioggia. -
Krum alzò un sopracciglio e lasciò piano piano la mano di George.
- Quindi chi sei tu? Togliti la maschera. - continuò il giovane Weasley.
Krum rimase silenzioso, poi lentamente il suo volto si rilassò e George realizzò con gioia che stesse sorridendo.
- Mi chiamo Viktor. La Piña Colada mi fa schifo, preferisco il whisky e non rimango in mezzo al temporale come in uno di quei fottutissimi film melensi. Volo, ma non mi piace il Quidditch. -
Dentro di sé Viktor si chiese perché mai avesse detto a quel ragazzo la verità.
- Beh io sono George e ... e amo i cheescake. -
- Al cioccolato? -
- Non li snobbo, ma non sono i miei preferiti. -
- Il nome di tuo fratello? -
- Fred. -
- Il nome del tuo ragazzo? -
- Attualmente single. - arrossì istantaneamente. Aveva appena ammesso a qualcuno di aver avuto -o essere intenzionato ad avere- un ragazzo quando non l'aveva mai detto a nessuno ad eccezione di Fred prima di quel momento.

Viktor sogghignò.

- George, ti piace ballare? - si piegò in avanti e il cuore di George cominciò a pulsare più ritmicamente.
- Io ehm ... . -
- Bene. Vieni al Ballo con me. -
- Al Ballo del Ceppo? - chiese George sgranando gli occhi. Sentiva i nervi tesi.
Viktor lo guardò intensamente e George rabbrividì al modo in cui i suoi occhi lo fissavano, in attesa.
- O-Ok. Ma dobbiamo prima conoscerci meglio! - esclamò a voce più alta.
- Hogsmeade. Domani. Lago Nero alle nove. - la sua voce era profonda e autoritaria, e Morgana se George non l'amava.

Viktor si guardò attorno; nessuno era vicino o stava guardando...

George sussultò quando il bulgaro infilò una mano dietro il suo collo e lo attirò in un breve e ruvido bacio, completo di lingua e persino qualche rapido morso. Fu più che sorprendente e George credette che quel contatto avrebbe potuto mandare il suo cervello in corto.
- Mmm? - mugugnò senza fiato quando il bacio si interruppe.
- Buona notte, George. - gli sussurrò Viktor sulle labbra poco prima di alzarsi, gettandosi lo zaino in spalla e facendo per lasciare la biblioteca.
George lo guardò sparire dietro la porta, sorridendo mentre le sue dita sfioravano le sue labbra.

- Buona notte, Viktor. - sussurrò.


   
 
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