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Autore: Blue_Passion    29/03/2016    5 recensioni
Amu e Ikuto, i due capitani pirati più temuti al mondo.
Se si incontrassero?
Se nascesse qualcosa?
Se avessero un passato dimenticato?
La storia di due reali ribelli, ambientata sulle acque del mare, può cominciare.
Questa ff è completamente differente da quelle scritte da me in precedenza, spero vi piacerà.
Genere: Azione, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Amu Hinamori, Ikuto Tsukiyomi, Nuovo personaggio, Tadase Hotori, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti, Triangolo
Capitoli:
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Incontro alla locanda
 
-Capo, dove andiamo ora?-
Esco dalla mia cabina dopo essermi cambiata e curata parzialmente le ferite dalla lotta con la ciurma di Kuroneko e con le guardie, e guardo Utau.
-Non so, qual'è la cittadina più vicina e con meno guardie?-
-Quella dei mari vorticosi, ma...non è un po' pericolosa?-
-No, se prendiamo lo sbocco di sud a circa mezzogiorno non ci accadrà nulla, in più lì dubito che le guardie ci raggiungeranno-
-Giusto, hai ragione, comunque, sei vestita benissimo-
-A me non pare-
Mi guardo e noto cosa ho messo.
Ha, ora capisco. Ho una camicia bianca morbida tenuta dentro ad un paio di pantaloni stretti neri, con due stivali alti dello stesso colore che mi arrivano a metà polpaccio.
I primi due bottoni della camicia sono sbottonati, e a metà busto ho un corsetto semplice, di quelli che si tolgono e si mettono a proprio piacimento, sempre bianco.
In testa ho il mio fidato cappello nero con sopra disegnata una rosa rossa trafitta da una spada, lo stesso simbolo che c'è sulle vele della nave.
-Bha, sono vestita come al solito-
Guardo il cielo e osservo le stelle, mmmm, la luna sta calando e il sole si sta levando, eppure le stelle si vedono benissimo.
Vado verso Nadeshiko che è al timone, e la guardo.
-Nade, sicura di non voler dormire?-
-No Amu, sul serio-
-Stai dormendo in piedi, dai, ti do il cambio-
-Capitano, preferirei dare io il cambio a mia sorella-
-Va bene Temari, va pure-
Temari si mette al timone e Nade va a dormire, insieme a quelle che già sono nel mondo dei sogni.
Vado verso la punta* e salgo piano sopra di essa, sedendomi comodamente.
-Capitano, che fa?-
-Mi metto comoda e controllo il vento!-
Rispondo a Yaya che evidentemente si è appena svegliata dato che si sta stropicciando gli occhi e ha la sua camicia da notte.
-Capitano, capitano, dove si va?-
-All'isola dei mari vorticosi-
-Ha, Yaya non vuole andare, Yaya ha paura!-
-Utau, spiega!-
Utau spiega a Yaya tutto, e lei si tranquillizza.
Bene, non riamane che arrivare giuste e prendere lo sbocco del sud, nessuno ci raggiungerà mai lì.
 
Pov.Normale
-Aruto, cosa ti porta qui?-
-Tsugumu, tua figlia, tua figlia è viva!-
-Cosa, come lo sai?-
-Al regno di Crystal, al ballo, c'era anche lei, e i miei tre figli-
-Che significa?-
-Sono vivi, ma...pirati, capisci Tsugumu, si sono dati al crimine!-
-Va bene, facciamo chiamare Saaya e Yoshi e prepariamo le nostre flotte, li andiamo a recuperare-
-Vedrò di avvisare Saaya e i suoi genitori-
-Io mi occuperò di Yoshi e della sua famiglia invece-
-Ci riprendiamo i nostri eredi-
 
Pov.Amu
-Capitano, è mezzogiorno in punto e siamo a due metri dallo sbocco, lo prendiamo?-
-Certo Temari, non voglio rogne!-
Prendiamo lo sbocco di sud e dopo una manciata di minuti siamo al porto.
Scendiamo dalla nave e mi guardo intorno, adocchiando poi un giovane che a quanto pare guarda la mia nave con un interesse innato.
-Hey, tu!-
Grido, indicandolo.
Si gira spaventato verso di me e si indica con fare imbranato.
Annuisco e con la mano li dico di avvicinarsi.
-S-si, c-cosa c'è signorina?-
-Voglio che tieni d'occhio la nave, che nessuno la tocchi, intesi?-
-C-certo, con chi ho il piacere di parlare?-
-Gioiello proibito-
-M-mi scusi, non l'avevo riconosciuta!-
-Fa nulla ragazzino, ed ora inizia a fare la guardia! Nadeshiko, il prigioniere!-
-E' già giù, questa piccola peste sarebbe scappata subito-
Mi abbasso alla sua altezza dato che è a terra e faccio un sorrisetto.
-Brava Nade; principino, ricordati, non mi piace chi non segue le mie regole, intesi? Quindi se non vuoi morire ti conviene ascoltarmi-
Mi sputa sulla guancia e mi guarda con odio.
-Tu non sai nulla di me, io vivevo bene a castello, avevo una vita felice fino a che tu non mi hai strappato alla mia famiglia, se fossi vissuta dove vivevo io non disprezzeresti la nobiltà, anzi, la invidieresti, oppure lo fai già?-
Mi pulisco la guancia e li tiro un ceffone, per poi tirare fuori la mia spada e puntargliela contro.
-Sei fortunato che ci servi, principino, e per tua informazione, hai davanti a te Hinamori Amu, intese? So che significa vivere in mezzo a ricchezze e cacchiate varie, ma lo trovo inutile, mentre voi ve la spassate il popolo muore di fame e i sovrani nemmeno se ne accorgono, non accennare più la nobilia davanti a me, capito piccoletto?-
Mi guarda scioccato e abbassa la testa, con le lacrime agli occhi.
Mi piace fare paura alle mie prede.
-Nade, dammelo-
Me lo da malamente ed io lo tiro in piedi, per i capelli.
-Lasciami!-
-Non fiatare o finirai solo per farti più male-
Li lego una corda al collo, tanto per divertirmi, e alle mani, iniziando poi a spingerlo avanti a me.
Arriviamo davanti ad una locanda, mmmm, mi pare ci siamo già state o sbaglio?-
-Ragazze, questa è la locanda che penso io?-
-Dove Miki ha ucciso la sua prima guardia? Si, è questa-
-Hahaha, tenete voi il principino, a me sta sulle scatole-
Lo do ad Utau che lo prende peggio di me ed apro la porta, facendo girare tutti.
Rimangono allibiti come dei babbei e aprono la bocca come se aspettassero di catturare mosche, idioti.
Sento un fischio e giro lo sguardo verso un gruppo di pirati sui quaranta anni, certi sobri e altri ubriachi fradici, e noto che quello apparentemente più giovane, sui trentotto anni, con un cappello da capitano malconcio, mi guarda come se mi volesse mangiare.
-Ragazze-
-Capitano, non mi piace questo posto-
Guardo Pepe che si sta tenendo stretta a me e mi accovaccio al suo livello.
-Pepe, cos'ho detto?-
-Nessuno ci farà mai del male finché staremo accanto a te o in gruppo-
-E noi siamo tutte insieme ora, giusto?-
-Si-
-Quindi...-
-Nessuno ci toccherà-
-Esatto piccola-
Mi alzo e faccio cenno alle altre do andare verso un tavolo in fondo, isolato totalmente.
Ci sediamo con calma, io per ultima visto che sono il capitano e se ci mettiamo nei guai pago io e non loro, e dopo poco vedo arrivare verso di me il babbeo di prima, che ora ha un sorrisetto.
Mi prende la mano e mi tira in piedi, iniziando poi a toccarmi i fianchi fino ad arrivare più in alto, quasi al seno.
-Capitano!-
Gridano le mie cuginette.
-E lasciami!-
Esclamo cercando di togliermi di dosso questo coglione.
-Dai, voglio divertirmi, tu no? So che ti piacerà-
No, non vado a letto con il primo che mi capita sotto il naso, e di certo non ho tempo di pensare al sesso quando devo pensare a scappare dalle guardie.
In un impeto di rabbia mi libero e tiro fuori la spada, puntandola poi alla gola dell'uomo davanti a me.
-Hahahaha, la piccola fa la coraggiosa! Ragazzi, ci si diverte!-
-Ti aiutia....-
-No Rima, me la cavo da sola, non voglio coinvolgervi-
-Guarda che ti metti nei guai piccola, facciamo così, se mi sconfiggi ti lascio in pace, altrimenti, sarai il mio giochino e le tue amiche faranno lo stesso con i miei amici-
-Non metto in vendita le amiche, quindi, facciamo che se vinco io tu non metterai nemmeno più piede qui, se vinci te....ti prendi tutto di me, ma loro le lasci stare-
-Mmmmm, okay, va bene, si inizia!-
Tira fuori una spada parecchio affilata e ride, ma che ha da ridere?
Afferro saldamente la mia e guardo l'uomo davanti a me, facendo poi un sorrisetto, sarà un gioco da ragazzi sconfiggerlo.
Calibro il peso dell'arma in base alla parata che farò, dato che con la spada che si ritrova e il carattere attaccherà per primo e anche male, e aspetto.
-Ora!-
Paro subito il colpo e mi giro, facendo poi uno scatto e tagliando il braccio di questo stupido davanti a me.
-Haaaaaaaa, troia, come ti sei permessa? La pagherai!-
-Non ci conterei molto-
Quando mi sta per colpire alla gamba salto e finisco sopra un tavolo, per poi avventarmi su di lui e trafiggerli una gamba, facendolo cadere.
Si rialza piano e mi punta di nuovo la spada contro, lanciandosi verso di me, ma lo disarmo e li taglio tutto il petto, dal pettorale sinistro fino al fianco destro, abbassando poi la spada dopo che quello cade davanti a me stanco e ferito.
-Tu...non-non puoi vincere così, non è possibile, sei una ragazza, battiti almeno con un altro della mia ciurma-
-Sarebbe inutile, lo batterei lo stesso-
-Fallo e basta!-
-E va bene-
Davanti a me appare un colosso che tira fuori una spada forse più grande di me, e la alza.
Credo sia ora di usare la mia tecnica speciale.
Prendo delicatamente la mia spada e mi metto in posizione d'attacco, il mio attacco.
Tutti nella stanza spalancano gli occhi tranne le mie compagne e il locandiere, gridando poi quando la spada atterra giusta sopra di me, ma......la blocco subito gettandola via, per poi trafiggere il cuore del colosso davanti a me e lasciarlo morto a terra.
Quello che ho precedentemente messo KO si rialza e va verso il suo ex compagno, barcollando, mentre io metto via la spada.
-M-ma chi sei?-
-Gioiello proibito, capitano della Red Rose, ora capisci perché non volevo battermi contro di lui? Mi dispiace, ma non ho avuto scelta, ora vattene e non mettere più piede in questo posto-
-U-una ragazzina come te è uno dei due capitani più temuti di tutti i sette mari? N-non è possibile-
-Dillo alla mia ciurma, ragazze, se volete-
Loro si alzano e lo sbattono fuori dalla porta, pulendosi poi le mani.
-Amu!-
Mi ritrovo addosso un uomo sui ventinove anni che ha un sorriso grande come una casa e sorrido anche io.
-Takashi, come va? Ne è passato di tempo-
-Si, e dire che la piccola Miki quando ha ucciso la sua prima guardia qui aveva solo dodici anni-
-Passa il tempo, anche se...due anni non mi paiono tanti-
-Sono felice tu sia passata di qui, dai, vi offro il pranzo-
-A dirla tutta potresti farci un altro favore?-
-Quale?-
-Se passano di quei delle guardie, digli che non ci hai viste-
-VA BENE!-
Mi giro ma un nomignolo mi fa bloccare.
-Che sorpresa gioiellino, non credevo di trovarti in un simile posto-
No, quel...quel coso no!
Mi giro e guardo male Kuroneko, incrociando poi le braccia.
-E tu che ci fai qui coso?-
-Coso? Da dove l'hai tirato fuori questo? L'altra notte non ero gattaccio?-
-Chissene, coso ti sta meglio, è più appropriato ad un subdolo e traditore come te-
-Io non ho mai tradito nessuno-
-Si, tranne tua sorella-
-Hey, lei è stata l'unica-
-Ma comunque ero tua sorella!-
-Come eri? Non lo sei più?-
-Solo di sangue, perché ad esempio il nostro legame di amore fraterno si è spezzato quando mi hai abbandonata!-
-Abbandonata? Ma lo capisci che era per..-
-Perché ti davo sui nervi, giusto?-
-No, era per proteggerti stupida!-
-Proteggermi? Ma non capisci che era come tenermi in una torre, non sei poi così diverso da nostro padre, io volevo scoprire il mondo, devo ringraziare Amu per essere qui oggi, solo lei mi capi.....wawawawawawawa-
Spiaccico una mano in faccia ad Utau iniziando a girarla, così che lei inizi a girare la testa con la mia mano e a parlare in modo strano.
-La pianti? Mi da sui nervi anche a me questo tipo, è colpa sua se sono "gravemente" ferita, e non mi piace l'idea che sia tuo fratello, vice, ma non credo che i vostri problemi familiari siano da risolvere qui, piuttosto, so che avete rapito la sorellina del principino che teneva prima Utau, è qui o l'avete lasciata sulla nave?-
-Hm, buona domanda, diciamo che....le stiamo facendo scoprire il mondo...-
-Lasciatemi! Vi prego, io...non voglio!-
-Lasciate mia sorella sporchi pirati, non siete degni di toccarla-
-Hahahaha, capi...-
Mi blocco quando una mano mi sfiora la guancia e spalanco gli occhi.
-Ti sei curata per bene le ferite gioiellino, peccato, io le ho custodite con gelosia-
-Lasciami o giuro che ti castro-
Kuroneko fa un sorrisetto e mi toglie la mano dalla guancia, solo per poi afferrarmi la vita e attirarmi a lui.
Mi dimeno per liberarmi ma è un po' come al ballo, niente da fare, è troppo forte.
Ricordo a ferita che li ho fatto e mi viene un idea; tiro una pacca al fianco che li ho aperto e lui si stacca tenendosi il fianco dal dolore, mentre si vede la camicia bianca bagnarsi lentamente di quel liquido cremisi che mi piace tanto vedere sulle guardie.
-Cazzo, ma fare più piano no ha? Ci ho messo la vita per chiuderla, così muoio dissanguato-
-Non sono affari miei...gattaccio-
Dico con tono derisorio mentre mi abbasso alla sua altezza con una mano sul fianco.
-A quanto pare Gioiello proibito sta battendo Kuroneko-
-Si, ma chi se lo aspettava che si conoscessero-
-La smettete vuoi due?-
Grida improvvisamente Nade, insieme ad un ragazzo che le somiglia spaventosamente e a Temari, con un nanerottolo vicino.
-Nade/Nagi, Temari/Ritmo, chi sono loro?-
-I nostri fratelli gemelli/Le nostre sorelle gemelle!-
-Che cosa???????-
Gridiamo io e Kuroneko allo stesso tempo.
-Un secondo, quindi qui Questo cretino, Utau e il piccoletto che somiglia ad un gatto non sono gli unici imparentati????-
-Si, esatto, hehe, magari era desti....-
-Non dirlo nemmeno per scherzo Temari-
-Nagi, Ritmo, perché non mi avete detto che le vostre sorelle erano nella ciurma di questa piccoletta?-
Chiede Kuroneko con una faccia incazzata.
-Hey, non sono piccola!-
-Invece si, per una della tua età sei bassa-
-Sei tu che sei troppo altro! Conosco tuo padre, non è difficile capire che hai preso da lui l'essere un colosso-
-Scommetto che tu hai preso da tua madre, non è poi così alta-
-Basta! Ora mi hai stufato!-
Lancio uno stivale in faccia a quel tipo e lui lo prende, guardandolo attentamente.
-Con questo potevi accecarmi-
-Bene, così almeno avresti avuto una benda per qualcosa!-
Infatti è vestito in modo molto....originale.
Ha un cappello nero con bordi blu e un gatto -sempre blu- con sotto due ossa incrociate in testa, una benda sull'occhio destro, camicia bianca, guanti neri in pelle, dei pantaloni marroni scuro tenuti da una cintura, stivali neri sempre in pelle fin sopra al ginocchio, e la sua spada (molto particolare direi) dentro il fodero attaccata alla cintura.
Sulle spalle, tenuta legata da due bottoni (uffa, non riesco a dirlo bene! nda) c'è una giacca da corsaro nera, lunga fino a metà polpaccio, con il girocollo simile a quello di una camicia, bordi blu, e maniche lasciate a penzolare sulle spalle come la giacca, arrotolate alla fine, e ben dettagliate. (Seven Seas Treasure modificata, immaginatevi i pantaloni più scuri e al posto di blu nero, e al posto di nero e oro -tranne per gli stivali e i guanti- blu)
-Hahaha, hai ragione, però...ai miei occhi ci tengo, gioiellino, devo ammettere una cosa, sei vestita in modo molto particolare oggi, cioè, diversa da come ti ho vista ieri sera-
-Tu sei vestito in modo originale, io sono normale, e ieri sera era una festa per reali, ovvio che ero in quel ridicolo abito-
-Hahahaha, hai ragione-
-Fermi tutti!-
Giriamo improvvisamente la testa verso la porta e vediamo un sacco di guardie.
-Cerchiamo Ikuto Tsukiyomi e Amu Hinamori-
-Merda, ci hanno trovati-
-Kuroneko il mio tivale!-
-Non c'è tempo ora, te lo ridò dopo, ora dobbiamo pensare a non essere presi da questi idioti!-
-Va bene-
Estraggo la mia spada e così fa Kuroneko, iniziando a colpire una guardia.
La mia ciurma e quella di Ikuto prendono le loro armi, chi spade, chi Katane, chi spade normali e chi sciabole, e si lanciano contro i nuovi arrivati.
-Alla fine ci avete trovati, no? Ora toglietevi dai piedi, non vogliamo rogne!-
-I vostri genitori vi richiedono-
-Per cosa? Per usarci? No grazie, non torniamo a "casa"-
Uccidiamo guardie su guardie fino a che non siamo quasi fuori.
-Grazie di tutto Takashi!-
-Di nulla Amu-
Usciamo e spalanchiamo gli occhi.
-Qui hanno mandato tutta la flotta!-
-E oltre, non ce n'è una, ma di più-
-Dobbiamo arrivare alla nave-
-Ma sarà impossibile andarsene senza rischiare grosso, le acqua a quest'ora saranno agitate più che mai, alle sirene piace scherzare con il fuoco-
-Siamo pirati, sono rischi del mestiere, sbrighiamoci!-
-Okay-
Riusciamo a scappare e ad arrivare al molo, ma lì ci attende una brutta sorpresa.
-Ikuto/Amu!-
-Saaya/Tadase, che cazzo ci fai qui?-
-Bella risposta gioiellino/gattaccio....hahahahahaha!-
-Smettetela! Siamo qui per voi, Amu, sei la mia futura moglie, torna-
-Col cavolo! Io nemmeno ti conosco bene, e non mi innamorerei mai di un santarellino come te, sei troppo principe azzurro, vai a quel paese-
Tiro un pugnale al damerino che mi ha parlato trafiggendolo alla spalla, e mi giro verso Ikuto, che però è occupato con la rossa che è arrivata.
-Saaya, ti ho già detto, ti trovo inutile, solo una troia, ed ora vattene, non voglio avere nulla a che fare con te-
La sposta malamente facendola cadere e mi raggiunge.
-Okay, credo sia meglio continuare il viaggio insieme, non trovi?-
-Si, pace fatta fino a che non ci liberiamo di tutti loro-
Ci diamo la mano e quando mi sta per ridare lo stivale siamo costretti ad interromperci.
-Amu, Ikuto, siete davvero voi?-
-Madre, padre/ Padre, madre, che ci fate qui?-
Ora siamo di nuovo schiena contro schiena, con le spade alzate.
-Siamo qui per voi, site vivi, che sollievo, e vi conoscete, che piacevole scoperta-
-Non costringeteci ad uccidervi, non lo vogliamo nemmeno noi, andate via e non vi accadrà nulla, vogliamo solo andarcene e vivere la nostra vita-
-Kuroneko ha ragione, ci avete rovinati abbastanza, non vogliamo più aver nulla a che fare con il vostro mondo!-
Io e Kuroneko ci guardiamo e annuiamo.
-Ragazzi, tutti sulle navi, si salpa!-
-Certo capitano!-
Salgono sulle rispettive navi e Kuroneko improvvisamente mi prende stile sposa e inizia a correre.
-Non puoi correre mezza scalza, ti faresti di sicuro male, dato che viaggiamo per un po' insieme fino al prossimo porto tu stai sulla mia nave-
-E' come fare un rapimento!-
-Bhe, diciamo che tecnicamente non lo è dato che la tua nave sarà a pochi metri dalla mia-
-Va bene-
In velocità siamo sulla sua nave e Utau si affaccia alla mia.
-Utau, salpa, viaggiamo insieme, non preoccuparti!-
-Va bene capitano-
Sento che partiamo, e il vento è anche a nostro favore, do sicuro riusciamo a scappare.
-Amu, va nella mia stanza e rimettiti lo stivale, rimani lì, adesso arriva la parte difficile da attraversare, non voglio che ti accada nulla-
-No, nell'altra nave c'è la mia ciurma, e in questo momento sono su questa nave, quindi non vi lascio soli, sono i rischi del mestiere no?-
-Va bene, hai ragione, benvenuta a bordo gioiellino-
-E' un mio grande piacere, gattaccio....RAGAZZE, PREPARATEVI A LOTTARE DURO, QUESTA VOLTA VE LA CAVERETE DA SOLE-
-INTESE, STA ATTENTA CAPITANO-
-CERTO UTAU, non posso lasciarvi sole, vi voglio troppo bene-
-Si inizia-
Alziamo lo sguardo e guardiamo il mare di fronte a noi, pieno di mulinelli e in tempesta, agitato, con sopra enormi nuvoloni neri, questa si che è una sfida.
-Pronto Kuroneko?-
-Ovvio, Gioiellino mio-
 
 
Angolo autrice:
Blue: Come vi è sembrato?
Ikuto: Mmmmm, non abbiamo ancora fatto nulla io ed Amu!
Amu: A mio parere devi lavorare sulle scene di lotta, non sono così avvincenti
Blue: Ikuto, tu aspetta, praticamente a malapena vi conoscete, e Amu, lo so, ci lavorerò, è la mia prima storia di pirati, non lamentarti.
Amu: Però lo stile di scrittura credo sia migliorato.
Blue: Si, se guardo i cap precedenti e questo mi stupisco, bhe, salutiamo
Blue/Ikuto/Amu: Ciao, alla prossima.....
.....Ikuto: Uffa, ci sono stato poco in questo angolo
Blue: Nel prossimo ci sei praticamente solo tu.
Ikuto: Yeeep!
 
Bene, spero il capitolo sia stato di vostro gradimento, e si, è dall'anno scorso che non aggiorno, quindi regalo di pasqua, e di giorno prima di tornare a scuola!
Spero di riuscire a postare più capitoli in questi giorni.
 
Un bacione a tutti Blue, e grazie per chi ha una pazienza da santo con me.
 
*Punta: La punta della nave, la parte iniziale, quella dove solitamente c'è una scultura o un simbolo, nei prossimi capitoli si vedrà la scultura che c'è sulla Red Rose

P.S: Scusate eventuali errori.

   
 
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