KISS CHALLENGE (prompt here)
Prompt ©darkrin: Numero #3. Drunk/Sloppy kiss
Generi: Fluff, Romantico, Nonsense, Slice of Life
Note: Nessuna
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Your lips taste better
Soffocando a stento una risatina, Ichigo porta via
dalle mani di Kisshu la bottiglia quasi vuota di sakè.
Non avrei
dovuto convincerlo ad assaggiare alcolici umani, probabilmente.
L’alieno è su di giri; le sue guance solitamente
pallide sono accese da un rossore innaturale, gli occhi sono umidi e
leggermente velati, persino i suoi capelli ricadono arruffati e scomposti ai
lati del suo viso. Ichigo non riesce a trattenere un altro sogghigno, e sposta
la bottiglia più in là quando l’alieno si sporge per riappropriarsene.
«Ko-konekooo», balbetta singhiozzando –
singhiozzando! – imbronciando le labbra e premendosi contro di lei,
schiacciandola contro il bordo del tavolo. «Un altro sorso? Solo uno? Per favore?»
Trascina le parole e il suo fiato odora di sakè,
ma per qualche strano motivo Ichigo trova l’intera scena tremendamente tenera.
Forse è il modo in cui le si struscia addosso, passandole inconsciamente un
braccio intorno alla schiena e posandole la fronte sulla spalla, strofinando il
naso contro il suo collo e sobbalzando a ogni singhiozzo.
Lei scuote la testa, arrossendo – e lei è sobria,
e il suo rossore non ha nulla a che vedere con l’alcool – ma non fa niente per
spingerlo via. «Direi che hai bevuto abbastanza per oggi, Kisshu», lo
ammonisce, sforzandosi di non cedere alle sue lusinghe.
L’alieno mugugna qualcosa che lei non capisce del
tutto, ma che somiglia a una confusa affermazione su quanto sia buono il suo
profumo. «Mi fa male la testa, Koneko», sospira Kisshu, allontanandosi dal suo
collo il tanto sufficiente per farsi sentire.
Ichigo rotea gli occhi – con quello che ha bevuto
non gli si prospetta un bel risveglio. «Dovresti bere un po’ d’acqua, Kisshu,
per idratar–»
Ma non fa in tempo a finire la frase che le labbra
bollenti dell’alieno calano sulle sue, affamate e disordinate, facendola gemere
sorpresa. Ichigo resta immobile, perplessa e imbarazzata: non è la prima volta
che Kisshu le ruba un bacio, ma questo… Questo somiglia di più a quando il
cucciolo di Minto la saluta – uno strofinare di muso e lingua e un accenno di
denti confuso che sa di sakè e del profumo tipico che è la pelle dell’alieno.
Stranamente, l’attacco non le dispiace: è strano
vedere l’alieno così fuori controllo. Le sue mani artigliate le cullano il viso
con una strana dolcezza che stona con la foga del bacio, e con un sospiro
rassegnato e divertito la ragazza lo lascia fare. I denti appuntiti di Kisshu
le mordicchiano il labbro inferiore, tirandolo con più forza del solito, poi le
sue labbra vi si chiudono intorno e la sua lingua lecca vorace, lenendo il
dolore e supplicando un permesso; e quando Ichigo dischiude la bocca per
garantirglielo il primo sapore che registra è quello dell’alcool. La bacia in
modo disordinato e scoordinato, come se fosse la prima volta, senza tecnica né
finezza – sembra che la voglia divorare, che voglia assaggiare subito e nello
stesso istante ogni angolo della sua bocca, e che abbia fretta di farlo subito. Ogni centimetro di Kisshu che
sta toccando è caldo e avvolgente – forse baciandola le ha trasmesso un po’
della sua ubriacatura? – e d’istinto Ichigo posa le mani sulle sue spalle e lo
attira leggermente verso di sé–
– e a quel punto l’alieno singhiozza, mordendole
per sbaglio la lingua, e Ichigo si ritrae con un gemito. Le scappa una risatina
quando lo vede sporgersi ancora verso di lei, occhi socchiusi e labbra
arricciate, e quel suono porta il ragazzo a sbattere pigramente le palpebre,
per poi rivolgerle un vago sorriso.
«Mmh, Koneko», mormora, chinandosi per strofinare
il naso contro quello della ragazza. «Sei più buona del sakè, e molto più
inebriante.»
Ichigo arrossisce così tanto che non si sorprende
quando le spuntano le orecchie e la coda.
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Parole – 619.