Prompt ©darkrin: 18, Surprised kiss
Generi: Fluff, Romantico, Slice of life
Note: Canon Divergence/Missing moment (?)
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Breathless
Anna stava ancora ansimando dopo la corsa lungo i corridoi
del castello per scappare alle guardie. Il corsetto le stava terribilmente
stretto e gran parte dei suoi capelli era ormai fuggita dalla complicata
acconciatura che la sua cameriera aveva trascorso due ore ad aggiustarle,
quella mattina.
Accanto a lei, Hans stava cercando a sua volta di
riprendere fiato, anche se i suoi occhi brillavano e le sue labbra erano tese
come se stesse cercando a fatica di trattenere una risata che avrebbe senza
dubbio denunciato la loro presenza alle guardie. Anna si sporse appena dietro
l’angolo per assicurarsi che avessero via libera, ma due soldati erano ancora
sulla soglia della porta, guardandosi intorno con aria perplessa – si chiese
che cosa avrebbero pensato se avessero trovato la principessa scalza,
scarmigliata e in compagnia di un principe straniero?
Preferì non pensarci.
D’un tratto, sentì un lieve tocco alla spalla e
intimamente rabbrividì nel sentire il contatto del guanto di Hans contro la sua
pelle nuda. Si voltò verso di lui inarcando un sopracciglio, curiosa, e prima
che potesse battere le ciglia la bocca del principe era calata sulla sua. Il
cuore le mancò un battito, e si sentì arrossire fino alla radice dei capelli.
Le labbra di Hans erano morbide come velluto, e
più carnose di quanto Anna avesse immaginato. Il suo profumo aveva un che di
speziato che lei si ritrovò incapace di definire; il suo tocco, delicato e
deferente come un fedele che onora il proprio protettore. Era un prudente
sfiorarsi di labbra chiuse, un lento assaporare dei propri respiri, nulla di
eccessivamente vergognoso. Anna rimase immobile senza accennare ad allontanarsi
o spingerlo via, troppo sorpresa per accennare un qualsiasi movimento,
ringraziando la parete alle sue spalle che l’aiutava a restare in piedi e a non
crollare per via del tremore delle proprie gambe. L’istinto la portò a chiudere
gli occhi, a liberare un sospiro meravigliato – che un gesto tanto piccolo e inatteso potesse significare così tanto
– e avrebbe potuto giurare di sentire la bocca del principe piegarsi in un
sorriso gentile contro la sua.
Hans fece cessare il bacio prima che lei avesse il
tempo di decidere cosa fare, e quando la distanza si fece leggermente più
appropriata la principessa si accorse di sentire già la mancanza di quel
calore, e che una mano – davvero, come aveva fatto a non accorgersene? – era
salita ad aggrappare il bavero dell’elegante uniforme del principe.
«Perdonatemi, principessa Anna. Ho oltrepassato i
miei limiti», sussurrò scostandosi. Ma lei vide lo scintillio malizioso nei
suoi occhi e l’angolo della bocca sollevato in un sorrisetto soddisfatto, e
comprese che non era per nulla contrito.
Anna deglutì, le guance roventi, per la prima
volta senza parole.
Chissà cosa avrebbe pensato il principe,
d'altronde, se gli avesse detto che desiderava essere baciata ancora?
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Parole – 465.