Immortal.
«Alec, non devi farlo per forza. Questa cosa… è
del tutto illegale. Ne parlerò con il Conclave, ma.. Non ho mai creato una runa
tanto potente. E sai che non potrei visto che con questa si altera il principio
di vita e di morte.» cercò di dissuaderlo Clary. «Potrebbero esserci delle
ripercussioni negative. Potresti diventare pazzo.. O peggio. Potresti bruciare
vivo.»
«L’ultima volta che hai provato una runa su di me è andata bene.» replicò Alec
scrollando le spalle. «Certo, stavo per dire ai miei genitori qualcosa di cui
mi sarei pentito fino alla fine dei miei giorni perché ancora insicuro riguardo
quella faccenda, ma ha funzionato.»
«Era diverso. Quella era solo una banalissima Runa Antipaura. Questa–»
«A dire la verità.. Mi ha quasi fatto secco quella Runa» disse sarcasticamente
Jace ricordando il modo spericolato con cui aveva combattuto nella nave di
Valentine.
Clary si voltò verso di lui guardandolo saccente. «Ti avevo avvisato di non
usarla in quel contesto.»
«Se non la smettete giuro sull’Angelo di disegnarmela da me.» minacciò
Alexander. «Rossa, sto già andando ogni mia etica con questa scelta. Non
complicare ulteriormente la faccenda.»
«Ma allora perché–» cercò di replicare lei, notando solo successivamente lo
sguardo di Alec ora rivolto verso il bambino che stava in braccio ad Isabelle.
Non le era stato ancora detto dal suddetto il perché di quella scelta, ma lo
intuì immediatamente. «Oh.»
«Tranquilla, Clary.» si intromise Magnus. «Nel peggiore dei casi ci sarò io
qui.» la tranquillizzò, voltandosi poi verso il ragazzo dagli occhi blu.
«Ti ricordo che potrei tentare qualcosa io però. Sei sicuro di questa scelta?»
«Si.»
Clary sospirò, poi poggiò delicatamente lo stilo sul polso sinistro del
cacciatore ed iniziò a tracciare l’elegante quanto complicata runa che le era
apparsa in mente qualche ora prima. Si chiese perché diamine lo avesse detto
agli altri. Non ci sarebbero stati problemi se fosse stata capace di starsi
zitta.
Poco distanti dai tre vi erano solo Jace, Simon ed Isabelle con Max, lo
stregone dalla pelle blu che Magnus ed Alec avevano adottato l’anno prima, che
si agitava non poco nelle sue braccia, tentando di scivolare giù per
raggiungere i genitori.
Lo Shadowhnuter sussultò quando la runa fu quasi completa. Iniziò a sentire un
flusso di energia differente da quella a cui era mai stato abituato –ovvero
quella trasmessa dalle rune angeliche.– Questa era molto più simile a quella
che Magnus aveva lasciato che fluisse in lui quando avevano fatto coppia nella
Sala degli Accordi ad Idris.
Clarissa concluse il disegno e si allontanò lentamente scrutandolo perplessa,
tenendo ancora sospeso lo stilo.
Non aveva la benchè minima idea del fatto se ciò che gli aveva inciso sulla
pelle avesse funzionato o meno.
Alec abbassò lo sguardo verso il suo braccio e notò quanto particolare fosse
quella runa che adesso gli adornava il polso.
«Tutto bene?» domandò lei notando che il viso di Alec si era impallidito
ulteriormente.
«Si.» rispose lui ansimando un poco cercando di nascondere l’affaticamento che
lo aveva travolto.
«Mi sento solo stanco. Nulla di cui preoccuparsi.»
«Suppongo sia dovuto al cuore che ha iniziato a battere più lentamente e al
fatto che il tuo corpo debba ancora abituarsi al flusso di energia che gli è
appena giunto.» teorizzò Magnus poggiando una mano sopra la stoffa leggera
della camicia del ragazzo. La sua mano si trovava nel punto esatto in cui si
trovava il cuore. «E’ normale. Anche io mi sono sentito così quando è successo.
L’unica differenza è che nel mio caso è un fattore normale, quindi
l’affaticamento ha avuto durata breve. Non so quanto tempo impiegherai tu. »
«Tranquillo, sto bene.»
Magnus annuì sorridendogli appena, conscio della mezza bugia del ragazzo.
«Papà!» borbottò il piccolo Max scendendo finalmente dalle braccia di Isabelle
e gattonando verso di loro poco prima di reggersi per issarsi nei pantaloni
neri di Clary per continuare, seppur ancora traballante, verso il ragazzo dagli
occhi blu.
«Ehi piccolo.» disse lui abbassandosi sempre aiutato da Magnus e stringendo a
sé in un abbraccio un po’ goffo il figlio, il quale aveva aperto le braccia per
essere stretto da lui.
Gli altri guardarono con tenerezza.
Era raro per Alec mostrarsi in gesti come quelli, anche se la cosa era un po’
cambiata dall’arrivo del piccolo stregone.
«E’ tutto okay. Papà sta bene.» gli sorrise poi Magnus, abbassandosi anche lui
e completando quello strano quadretto. «Sai che ha fatto una cosa bellissima per
te?» gli sussurrò poi a mo’ di segreto accarezzandogli il volto azzurro.
«CosHa?» chiese curioso il bimbo con gli occhi che luccicavano dalla felicità.
«Te lo diremo quando sarai più grande, te lo prometto. Ora però fai il bravo e
lascia riposare papà.» cominciò. «Oltretutto non è anche ora del riposino
pomeridiano? Su, su, vai a letto anche tu.» concluse alzandosi e
prendendolo dalle braccia di Alec dopo ch’egli gli ebbe dato un tenero bacio
sulla fronte per metterlo in una culla fatta apparire lì in quello stesso
istante.
«Sapete.. Tutta questa faccenda mi ricorda dei mega bonus dei funghi verdi che
si vincevano aSuper Mario ed i trucchi con i quali riuscivo poi ad avere vite
infinite!» ruppe quella quiete Simon.
Tutti si voltarono per guardarlo con un espressione stranita in viso, poi Alec
parlò:
«Chi è che ha invitato il non-più-vampiro?»
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Angolo autrice.
okay,
me ne rendo conto.
Robe del genere dovrebbero essere vietate per la stupidità e il no-sense.
Il bello è che qualche giorno fa Cassandra mi ha pure risposto dicendomi che
Alec non è interessato a diventare Immortale.
..E io cosa faccio? Lo faccio diventare immortale. Ovvio.
mi sembra giusto.
So che è una one shot piuttosto banale, ma spero vi piaccia comunque.
Lasciatemi un commento se vi va! J
_ Angel _