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Autore: Dharma    01/04/2009    9 recensioni
[ STORIA CLASSIFICATASI 7° AL CONCORSO " Flash Contest" INDETTO DA Addison89]"Tante volte si erano trovati faccia a faccia, ma lui le aveva sempre voltato le spalle con arroganza.
- Non è ancora il momento.-
Ecco cosa rispondeva. E lei, soffocando l’ ira, tornava a celarsi tra le tenebre, come una tigre rabbiosa che non attende altro che il fallo della propria preda.
E quella volta, la preda era miseramente caduta in trappola…"
Piccolo tributo  a Black Star e  Tsubaki.  Spero di non deludere nessuno con questa mia versione della storia. Buona Lettura!
Genere: Generale, Triste, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti, Spoiler!
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Bene, bene, bene… premetto che questa è la prima storia su Soul Eater sfornata dal mio cervelletto bacato quindi non aspettatevi nulla!

In secondo luogo, specifico che ciò che è qui raccontato è completamente frutto della mia fantasia e non è un fatto realmente accaduto nel manga o nell’anime, almeno fino a questo momento. Ho comunque messo tra le avvertenze lo spoiler! perché vi è un accenno al Kishin, che appare più tardi e quindi potrebbe rappresentare una novità a per chi è all’inizio.

Aggiungo un’ultima, cosa questa storia si è classificata 7° al concorso per storie edite “Flash Contest” indetto Addison89, che ringrazio di cuore per il giudizio e la gentilezza dimostrata nel farci avere i risultati il prima possibile ^^

 

 7°

 

 

Detto questo, a meno che non siate già fuggiti, vi lascio alla storia e…BUONA LETTURA!

 

P.S. se vi scappasse un commentino anche per una qualsiasi critica e/ o suggerimento vi sarei immensamente grata!

 

 

 

Better Than a God

 

 

 

 

 

Stupida. Ecco come Black Star avrebbe descritto la propria morte. Se ne avesse avuto le forze, sarebbe scoppiato in una fragorosa risata, ripensando al banale modo in cui essa lo aveva fatto suo. Tante volte si erano trovati faccia a faccia, ma lui le aveva sempre voltato le spalle con arroganza.

- Non è ancora il momento.-

Ecco cosa rispondeva. E lei, soffocando l’ ira, tornava a celarsi tra le tenebre, come una tigre rabbiosa che non attende altro che il fallo della propria preda.

 

E quella volta, la preda era miseramente caduta in trappola…

 

 

 

 

 

 

-… Tsubaki…-

La ragazza frenò la propria corsa disperata sperando ardentemente di essere riuscita ad allontanarsi sufficientemente da lui.

Con cautela, fece sdraiare su un tappeto di foglie secche il proprio master, sorreggendogli poi la testa.

Nonostante fosse stato portato sulle spalle dalla buki, il ragazzo respirava a fatica, a causa di una grossa ferita che gli attraversava da parte a parte il torace, fino all’addome. Mosse le labbra, ma non ne scaturì alcun suono e fu colto da un violento attacco di tosse.

- Non parlare, Black Star. Vedrai che andrà tutto bene.- Tsubaki lottò contro le lacrime che minacciavano di scivolarle lungo le guance arrossate. Allungò una mano a scostare ciò che rimaneva della maglia del master, scoprendo in tutta la sua gravità l’enorme taglio causato da un attacco del Kishin. Un colpo che, da quanto era sembrato, non aveva richiesto il minimo sforzo da parte del mostro. Un semplice gesto della mano, e il tronco del ragazzo si era aperto.

La buki spostò lo sguardo addolorato sul viso contratto dal dolore del compagno. Tentò di pulirlo dal sangue, ma la sostanza vermiglia continuava a fuoriuscire copiosa.

Comprese quanto forte dovesse essere la vergogna provata in quel momento da Black Star. Lui, che avrebbe dovuto superare chiunque, perfino gli dei, era stato sconfitto da un avversario senza alcuna fatica.

Nonostante a lei fosse parso eroico il gesto del master, colpito dall’attacco del nemico per proteggerla da morte certa, sapeva bene che ciò non sarebbe bastato per risollevare l’autostima del ragazzo, che ora giaceva abbattuto e ferito tra le sue braccia.

-…Merda…- sussurrò lui a denti serrati, stringendo i pugni per sfogare l’ira.

- Non ti agitare, Black Star. Vedrai che una volta migliorato riuscirai a batterlo.- Tsubaki cercò di sorridergli fiduciosa, il volto ora umido - Tu devi diventare il migliore.- venne improvvisamente scossa da forti singhiozzi. La mano con cui cercava invano di curare la ferita continuava a bagnarsi di sangue. I due erano ormai circondati da una pozza scarlatta.

Era chiaro. Quell’evidenza non poteva essere ignorata neanche dal master, sempre fiducioso e positivo.

Gli occhi celesti dei due si incontrarono e Tsubaki scorse sul volto di lui un’emozione mai vista prima: la disfatta.

Ed il corpo del compagno si fece duro e rigido.

La vista annebbiata dalle lacrime incontrollabili, Tsubaki si sentì chiamare un’ultima volta da quella voce che tanto aveva udito colma di gioia

- … Black Star muore come un dio?-

La buki non poté che annuire con convinzione, il fiato smorzato. Sì, di quello era certa. Come fu certa dell’aver scorto un ultimo sorriso di soddisfazione piegare le labbra del master, quando le sue membra si abbandonarono pesantemente tra le braccia della compagna. E lei strinse a sé quel corpo inerme, incurante del sangue che le imbrattò i lunghi capelli corvini.

Si era sacrificato per salvarla, e a lei non serviva sapere altro per sentirsi orgogliosa e lusingata. Non aveva bisogno di ulteriori prove per ammirarlo. Lui era stato l’unico che, fino alla fine, avesse sempre tenuto in maggior conto la sua stima.

 

“ Migliore di un dio, sei morto da amico."

 

 

 

 


  
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