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Autore: holiharcon91    30/03/2016    0 recensioni
"Mi avevano detto , che quando si è piccoli , non si può fare molto per cambiare il mondo in cui viviamo , che la società funziona in un certo modo , a gradini , che anche se avessi voluto , mai avrei potuto cambiare la situazione del mio paese , perchè i cambiamenti passano dagli strati borghesi , e che mai , avrei potuto fermare le violenze di mio padre , a cominciare da quelle subite verso mia madre .
Questo era quello che mi diceva sempre mio padre ."
Così inizia "progetto: rivoluzione", un romanzo fantapolitico che racconta le gesta di Dario, un ragazzo che vuole piantare il seme della libertà in un mondo ormai sopraffatto dall'ombra del sistema.
Genere: Avventura, Azione, Thriller | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: AU, What if? | Avvertimenti: Violenza
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PROGETTO REVOLUZIONE
 
Mi avevano detto , che quando si è piccoli , non si può fare molto per cambiare il mondo in cui viviamo , che la società funziona in un certo modo , a gradini , che anche se avessi voluto , mai avrei potuto cambiare la situazione del mio paese , perchè i cambiamenti passano dagli strati borghesi , e che mai , avrei potuto fermare le violenze di mio padre , a cominciare da quelle subite verso mia madre .
 
Questo era quello che mi diceva sempre mio padre .
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Capitolo 1 : un mare di stelle
 
Passarono 10 anni dall'ultima volta che vidi le violenze dell'orso .
Ora vivo in un piccolo appartamento , nei sobborghi della mia città , Ziana .
La casa non è grandissima ma mi permette di continuare i miei studi , quelli che speravo mi avrebbero permesso di cambiare il mio mondo o perlomeno , il mio modo di vedere le cose ...
Studiavo in una scuola non molto lontano da qui , si chiama , scuola san martino , è una prigione , come tutte le scuole .
Uscito da qui , potrei diventare un grafico , ma tanto qualunque scelta io potessi mai prendere , non mi cambierebbe di certo il mio futuro .
Alla nostra nascita , i nostri destini vengono scritti su un foglio di carta e, da lì in poi siamo segnati per sempre , quindi perchè sfasciarsi la testa per decisioni ?
Il mio mondo di oggi è in bilico fra precariato e malavita .
O studi e aspetti , o sei un nemico pubblico .
Ultimamente i controlli contro la pirateria informatica sono saliti a livelli talmente alti da non permettere quasi di messaggiare fra amici .
I blog , i social network e, qualunque altra forma di comunicazione via net sono rigorosamente controllati .
Persino i canali della televisione o le emittenti radio .
I soldati girano per le strade , tentando di soffocare ogni barlume di resistenza .
Mio zio faceva parte di un gruppo di resistenti al regime totalitario che si stava instaurando un pò d'anni fa .
Mio padre mi diceva sempre : "è uno stupido , cosa vuole fare ? Di certo non sarà questo a far cambiare il mondo , lui e la sua dannata banda di teppisti !" .
Io ammiravo mio zio .
Era un uomo molto alto , molto giovane ; i suoi capelli erano molto corti , di un colore nero corvino , aveva due occhi grandi come fossero due lune .
Lungo la guancia sinistra aveva una cicatrice , era molto profonda , mio padre mi aveva raccontato che era perchè da bambino aveva avuto un incidente , in seguito mi parlò dell'accaduto :
Essi vivevano in una spece di fattoria , lontano da Ziana .
Vicino alla fattoria c'è ne era un'altra , molto più grossa .
La mia famiglia non è mai stata ricca , mai !
Mio zio un giorno cadde però sfortunatamente da un albero di limoni , mentre cercava di prenderne due , si era sbilanciato troppo mentre era sopra alla ringhiera che divideva le due fattorie , mio padre lo accompagnò all'ospedale e i miei nonni paterni rimasero alla fattoria .
Un bel colpo di fortuna .
L'ospedale dove erano andati mio padre e mio zio fu bombardato .
Quasi nello stesso momento .
Mio padre riportò una ferita nel braccio , un'escoriazione direi , e metà della sua faccia era bruciata via , come accade alla carta in un forno a legna .
Mio zio invece non ebbe nulla , se non che la ferità si infettò .
La fortuna era stata quella di aver trovato dei soccorsi , pronti a impedire allo spirito mietitore di prendere nuove vittime .
In quell'ospedale tagli alla sanità non poterono garantire un'adeguata copertura .
Mio zio e mio padre furono curati . Anche se i segni rimasero .
Non si può certo dire che i miei nonni paterni ebbero una grande fortuna , facendo parte di un gruppo politico , chiamatosi anarchia ,Furono uccisi senza pietà .
Mio zio seguì la strada dei suoi genitori .
Mio padre invece ...
 
A volte mi metto davanti alla finestra di casa mia .
Ziana è triste , fu la prima città a oscurarsi .
È da molto che non vedo un barlume di luce , le nubi coprivano ininterrottamente il nostro cielo e, forti pioggie investivano le case delle anime desolate del posto .
Molti barboni morivano affogati , altri invece venivano portati in salvo dai volontari del posto .
Io guardavo dalla finestra delle camicie grige .
Erano i militari che non smuovevano un dito .
Gli odiavo con tutto me stesso .
In un passato recente essere anarchico significava abbattere tutte le regole . Vivere senza di esse , abbattere le forze armate e vivere nella fiducioso   rispetto agli altri , senza regole , senza niente in un mondo utopistico , fantasioso ,sconvolgente .
Oggigiorno , nel mio mondo , l'anarchico è una persona "rivoluzionaria" , che vorrebbe solo ridare la libertà di pensiero e di parola , abbattere il governo e le leggi , per poi emanarne altre .
La differenza fra noi e i rivoluzionari è che noi vogliamo meno leggi , più fatti , loro invece vogliono più leggi (giuste) .
Penso che la giustizia collettiva farebbe molto di più che due singole leggi .
Questo è il mondo che vogliamo noi anarchici .
Mio zio lavorava con alti funzionari dello stato , corrotti e, alcuni capi rivoluzionari .
La minaccia fu sventata da un traditore ...
E mio zio fu ucciso . Non trovarono nemmeno il corpo .
La rivolta era scoppiata nel palazzo di vetro ,proprio qui , a Ziana .
I militari bloccarono i rivoltosi all'interno del palazzo e, gli diedero fuoco .
Gli altri furono uccisi tutti .
Quei bastardi usarono persino i carri armati .
Mio zio , fu uno che bruciò all'interno del palazzo , ebbe tret'anni allora Ma la cosa più interessante , è che la spia fu mio padre .
 
 
Dario aprì gli occhi , era mattina , la sveglia suonava incessantemente .
Il ragazzo sbuffò , si girò sul lato e diede un colpo secco a quell'apparecchio elettronico che stava cominciando seriamente ad odiare !
Si alzò .
Ogni giorno Dario pensava sempre di potersi svegliare in un posto diverso , con ancora suo zio vicino a lui che gli spiegasse cos'è giusto e cosa sbagliato .
Non era mai così .
Dario uscì di casa e si avviò verso scuola .
Durante il tragitto si imbattè in Alice , la sua vicina di casa .
Alice era una ragazza molto solare , viveva con i suoi genitori in una casa del tutto simile a quella di Dario , se non chè loro vivevano in tre .
Alice era alta quasi quanto dario , occhi azzurri e capelli biondi .
Aveva un naso aquilino , forse era per questo che non riscontrava molto successo con gli altri ragazzi , ma per Dario , lei era bellissima e, anche per molti altri , ma era il naso che dava fastidio , "me la prendo io allora" esclamava sempre Dario .
-ciao darioooooo ! ... dario ? E aspetta non correre !-
Dario aveva accelerato il passo appena vista Alice , gli piaceva scherzare con lei .
-e dai Dario ! Finiscila- diceva lei scherzando , - va bene mi fermo – disse lui infine aspettandola su una panchina .
-scemo !-
-ahahah-
-perchè così mattutino ?-
-potrei chiedertelo anch'io-
-ehm ... dovevo ripassare-
-Alice che ripassa di mattina ? Ah ! Questa me la devo segnare!-
-non sei per nulla simpatico-
-ahaha-
Alice si tirò su la sacca e se la mise sulle gambe .
-non è che potremmo andare in aula informatica ?-
Dario diventò subito serio , e anche Alice :
-devo farti vedere una cosa!-
Dario capì :
-si ... certo , andiamo pure!-
Dario si alzò e tese la mano ad Alice , lei aspettò un attimo , che succedeva ? Dario fece per ritirarla , aveva capito che quel gesto aveva appena significato , mi piaci ! Ma non fece in tempo che lei prese la mano e si tirò su .
-Hai la mano gelida ...-
lei sorrise un momento e scostò la mano del ragazzo .
-andiamo Dario dai-
I due si avviarono nell'aula .
 
Dario e Alice stavano scendendo le scale che portava all'aula , ma il ragazzo bloccò lei .
-C'è qualcuno dentro !-
lei rise :
-ahah ma Dario , c'è Andrea dentro!-
Dario spalancò la porta incuriosito , ed eccolo lì , nell'angolo più remoto della stanza c'era un ragazzo che era al computer con delle cuffie .
Dario gli si avvicinò e gli diede una pacca sulla spalla , Andrea si girò e gli fece un cenno .
Dario prese una sedia e si mise vicino a lui .
Alice fece uguale , ma dall'altra parte .
Una schermata piena di tabulati appariva sul monitor .
-hai trovato qualcosa di utile?- esclamò Dario.
-niente- rispose Andrea
-niente niente?-
-i rivoluzionari stanno organizzando una riunione a porto cervo , per mezzanotte-
-altro?-
-gli anarchici non si sono mossi ancora...-
-o forse non hai trovato una buona fonte-
-hey ! Io trovo sempre la fonte , chiaro ?-
Dario si zittì , però Alice ,vedendolo in difficoltà con Andrea, si intromise :
-Andrea hai trovato qualcosa sul sito della difesa?-
Andrea si girò verso Alice , e fece un piccolo sorriso .
-signori e signore ...... ho criptato il sito della difesa!-
-e meno male che non avevi trovato nulla- aggiunse a bassa voce Dario sbuffante .
-siiiiiii-disse Alice tutta felice .
Andrea aprì un'altra schermata :
-ho criptato i segnale del sito della difesa , sembrerebbe che l'esercito si sia mobilitato-
-esercito?- chiese Dario .
-si , fra breve vi saranno le elezioni comunali e l'esercito non vuole interferenze , ne rivolte .
Dario , dobbiamo sbrigarci ad organizzare qualcosa !-
-lo so , ma ...-
in quell'istante la porta si aprì e Dario balzò giù dalla sedia .
Andrea e Alice rimasero impassibili davanti al pc .
Dalla porta entrarono dei ragazzi .
Dario non capiva .
I ragazzi li avevano circondati .
Dario guardò meglio , dopo un momento di spavento , li vide , erano i suoi compagni , ma alcuni , non li conosceva proprio .
-Dario , questi sono gli alunni della scuola San Martino- esclamò Andrea -
e i capiclasse di tutte le scuole di Ziana!- disse trionfante ! Ci fu un urlo generale .
Dario non capiva .
-Dario abbiamo deciso tutti di svegliarci come ti svegli tu al mattino e di venire qui giù – disse Alice .
Dario si rialzò un attimo .
Ora era caduto il silenzio più assoluto .
Dario prese fiato , e si ricompose .
-grazie Andrea ( Andrea abbassò la testa come per dire grazie ) e grazie Alice ( lei invece arrossì e si girò verso i ragazzi ) ... grazie a tutti per aver risposto all'appello di Andrea , non ho preparato un discorso sfortunatamente ( ci furono alcune risate ) quindi perdonatemi già in partenza .
Cominciamo , signori e signore .
Da tempo le scuole , le case , le strade , i sogni , sono controllati da questa dittatura , io dico basta a tutto questo ! Basta alla dittatura ! Basta al controllo ! Basta a questo regime ! Basta al sistema ! Il sistema è il problema ! Bisogna distruggerlo ! Bisogna insorgere il prima possibile ! Ma non solo a San Martino , non solo a Ziana ! In tutta Illia ! ( tutti urlavano alla rivoluzione ) in tutta la nazione deve scoppiare l'insurrezione , il successo non è garantito ! Non siamo borghesi , siamo poveri ! Questa sarà la prima rivoluzione a passare dagli strati bassi , gli altri partiti non si muovono ! Noi ci muoveremo , alle comunali !
Si esatto , la nostra prima azione avverrà alle comunali ! Prima degli altri ! Fra tre giorni il mondo saprà chi siamo ! Il mondo ci conoscerà come gruppo NEO ANARCHICO ! ( ora vi era un tumulto nell'aula ! Come una bomba che sta per esplodere ! ) ora basta ai tagli , vogliamo una vita migliore ! Vogliamo una scuola migliore ! Basta con l'esercito per le strade ! Noi vogliamo la vita ! La libertà di informazione e di istruzione ! Ma ... ci saranno molte difficoltà che dobbiamo superare , dobbiamo rimanere in incognito , dobbiamo essere invisibili quando agiamo , dobbiamo prepararci a soffrire se verremmo arrestati ! Nessuno ... dovrà mai parlare ! Nessuno , dovrà mai arrendersi ! Benvenuti , nell'era della Rivoluzione !!!
 
l'entusiamo era arrivato al massimo per tutti , una piccola luce che si accendeva su ognuno di loro , come un mare di stelle ...
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Capitolo 2 : Le comunali
 
In un mondo senza libertà , era necessario il raggiungimento di questo obbiettivo .
Un mondo nuovo si stava per presentarci davanti .
Un mondo dentro un'altro , un mondo che non ha leggi , un mondo libero , un mondo dove le idee di chi ne fa parte diventano i pilastri dello stesso , questo è il gruppo neo anarchico .
So anche però , che noi dal momento in cui ci esporremmo , diventeremo nemici pubblici di Ziana , della nazione e del mondo .
Ci perseguiteranno , ci uccideranno .
Ma il mondo deve sapere quello che è successo .
Il mondo deve sapere il perchè , un gruppo di ragazzi ha deciso di fare questo .
Non voglio che la nostra azione porti pace e prosperità .
No .
Io voglio che essa porti la sveglia necessaria affinchè tutti i popoli vedano che i veri detentori del potere sono loro , è il popolo il vero capitano del paese .
Non i politici .
 
La scuola San Martino viveva un momento di transizione .
Le cose cominciavano a girare molto male .
Alcuni alunni erano talmente presi dall'idea della rivoluzione che si stavano esponendo troppo .
Talmente tanto che ci furono arresti per "attentato alla rivoluzione nazionale" .
I militari occuparono il 15 Maggio 2022 la scuola .
Perquisirono molti computer e 39 studenti furono arrestati senza alcun movente , "tanto per dare una lezione" .
Il malcontento stava aumentando nella nostra città .
Dario Alice e Andrea passavano le giornate a discutere di come colpire alle comunali .
Passavano molto tempo a casa di Andrea , era il ragazzo più ricco , possedeva un computer , in soffitta , molto potente .
Inoltre passava il tempo a cercare nuovi aggiornamenti per il suo giocattolo .
Ormai era una sorta di sedia multifunzione , lo schermo attivo pitturava numeri e lettere di continuo .
La soffitta era piena di cavi e pezzi di ricambio del computer lasciati inpolverati .
I tre ragazzi ascoltavano la radio che Andrea lasciava accesa direttamente dal computer .
Gli arresti aumentavano proprio in corrispondenza delle comunali , non bisognava però farsi prendere dal panico , se solo qualcuno avesso solo accennato che ci fosse stato un tentativo di rivolta nessuno sarebbe mai sopravvissuto , e il tentativo di scossa sarebbe svanito .
Alle volte Dario passava le giornate da Alice per continuare gli studi .
Sebbene lei vivesse in una casa piccola assieme ai suoi genitori , lo spazio per stare da soli di certo non mancava .
Alice diceva sempre a Dario di avere delle idee davvero stupende , da vero leader , a Dario questo faceva molto piacere ma lei insisteva sempre che per diventare un vero grande leader lui doveva scrivere un diario :
-ma come ? Mi dici che ho delle idee da leader e poi mi dici che per esserlo devo scrivere un diario ? - diceva sempre lui divertito :
-avere delle idee e diventarlo sono due cose differenti- gli rispondeva lei ,
-qundi per diventare un vero leader devo scrivere un diario-
-si-
-e questa dove l'hai sentita?-
-lo so e basta-
 
Correva il 20 Maggio , la scuola San Martino era stata scelta come seggio elettorale della città di Ziana , ovviamente una dei tanti .
Non poteva andare meglio , tutti gli alunni non ancora arrestati sapevano quali erano le classi che sarebbero diventate cabine elettorali .
Si doveva indire subito una riunione , ma non per tutti quelli che facevano parte del gruppo neo anarchico ,solo per i rappresentanti .
Il gruppo così fu diviso :
Dario si autonominò capo , in attesa di nuove elezioni ;
Andrea fu nominato rappresentante della scuola San Martino .
Ogni scuola aveva un rappresentante , ogni università aveva un rappresentante per corso .
Nelle scuole con più corsi , i rappresentanti erano tanti quanto i corsi .
Per ora il gruppo era solo studentesco , nulla di più .
La riunione fu fissata per il 25 Maggio a Mezzanotte a Bollo , una località sulle alture ed esattamente nei sotterranei della stazione .
 
 
Andrea era sul treno diretto a Bollo .
"manca dieci" diceva fra se e se guardando l'orologio .
"se arrivo in ritardo la riunione comincierà molto male".
Il ragazzo guardava fuori dal finestrino , sebbene fosse stato Maggio il clima era freddissimo , fuori stava incominciando a nevicare e la temperatura sul treno si stava incominciando ad abbassare .
Andrea si abbottonò la giacca e si mise a posto .
Nella carrozza di Andrea non vi era quasi anima viva , se non due ragazzi che stavano parlando in fondo a sinistra .
Uno dei due aveva una cicatrice sul soppracciglio destro, era rasato ed aveva un tatuaggio sul collo , aveva una "x" , "che brutto ceffo" pensò.
L'altro invece era coperto dal sedile su cui era seduto .
Il treno si fermò quasi di punto in bianco , Andrea perse quasi l'equilibrio anche se era seduto , ri rimise un momento sul sedile , guardò fuori , "stazione di Bollo , è la mia", si alzò e si avviò all'uscita .
Una volta sceso dal treno si accorse che c'era davvero molto freddo , la neve cadeva sempre più forte , il vento era gelido , lui uscì un berretto di lana dalla tasca e se lo mise in testa .
Dalla carrozza dopo scesero i due ragazzi di prima , riuscì finalmente a vedere il secondo da dietro...
-Dario!- esclamò Andrea sollevato e sorridente, l'altro ragazzo si girò .
Andrea cambiò faccia .
Quell'altro ragazzo non era per niente Dario , aveva un occhio che dava sul verde e aveva una sorta di passamontagna che gli nascondeva la faccia dal naso in giù anche se lasciava vedere un accenno di cicatrice sulla guancia sinistra , Andrea si era bloccato dalla paura , il ragazzo dall'occhio verde stava incominciando a venire verso di lui quando delle persone salirono sulla carrozza da cui era appena sceso Andrea , queste persone gli passarono davanti oscurandogli il passaggio , una volta che furono salite tutte Andrea non vide più i due strani ragazzi , anche se il ragazzo dall'occhio verde poteva avere molti più anni dell'altro , comunque sia Andrea si affrettò ad uscire dalla stazione .
Una volta fuori Andrea guardò l'orologio , mancavano cinque minuti a mezzanotte , il posto era quello , ma non c'era traccia di nessuno .
Era ancora più deserto fuori dalla stazione , la neve ormai si stava attaccando al terreno , il fiato si condensava , la calma era stata recuperata , il freddo incominciava ad andare in circolo .
Andrea incominciò a voltarsi prima a sinistra e, poi a destra , vide una stradina ; la percorse fino in fondo finchè vide una porticina molto vecchia  e vi bussò .
Dall'altra parte della porta si sentì una voce :
-chi è?-
con un pò di riluttanza Andrea rispose guardando però da dove era arrivato :
-sono Andrea De Zerbis, rappresentante...-
improvvisamente una voce si sentì dall'altra parte della porta :
-basta così ! Fallo entrare , vuoi che ci scoprano tutti?-
la porta si aprì , dall'altra parte vi era Dario e un'altro ragazzo , era biondo di corporatura abbastanza massiccia , ottimo come guardia del corpo , Dario fece un cenno ad Andrea e lui entrò all'interno , il biondino chiuse la porta dietro di loro .
I due si diressero a un pianerottolo dove vi era un ascensore , entrarono all'interno , Dario chiuse le porte , si diressero in basso .
-come mai qui dentro non fa freddo?-
-caloriferi accesi ovviamente-
-caloriferi?-
-prima di stasera alcuni rappresentanti di scuole di idraulica hanno deciso di aggiustare la caldaia di questo posto dimenticato da Dio-
-capisco-
arrivarono al piano più in basso , qui la temperatura era ottimale .
Andrea si tolse il berretto e la giacca , la posò su una sorte di appendiabiti , vi erano molte altre giacche , alcune erano anche abbandonate per terra .
Andrea raggiunse Dario che evidentemente non si era accorto che Andrea si era fermato ed infine svoltarono l'angolo , infatti davanti all'ascensore c'era una parete che non permettava di vedere oltre , superata questa la visione era davvero strabiliante .
Vi era una tavolata enorme , di fianco vi era un camino molto grande .
Dario si sedette capotavola , Andrea nell'unico posto libero , molto lontano da Dario .
Dopo un attimo di silenzio , Dario si alzò :
-benvenuti alla prima riunione del gruppo neo anarchico di Ziana-
ci furono molti bisbigli nella tavolata.
-come sapete il 30 maggio ci saranno le comunali in tutto il territorio di Illia-
ora completo silenzio.
-qualcuno di voi ha qualche idea?-
si alzò subito un ragazzo dai capelli neri , basso di statura :
-prima vorrei proporre una petizione per una votazione , vorrei proporre una votazione per il facente capo esecutivo del gruppo...-
-buuuuuuuuh-
disse Andrea , ma vedendo che era l'unico che aveva fatto il verso si ricompose in fretta e fece finta di non aver fatto nulla .
-... dicevo , facente capo esecutivo del gruppo , non puoi autovotarti Dario Bizantini !-
le persone nella tavolata ora stavano parlando un poco più forte dopo il silenzio di prima .
-come vuoi , allora ragazzi , chi di voi vuole che io mi dimetta per lasciare vacante il posto di capo dell'organizzazione e quindi poter così lasciare indire le elezioni per un nuovo capo ?-
il ragazzo alzò la mano , fiero di se , ma guardandosi attorno , non vide nessuno che faceva lo stesso .
Infine Dario , che aveva abbassato la testa , la rialzò con molta calma , guardò tutti e si rivolse al ragazzo :
-ora , se hai finito di sparare caz***e possiamo occuparci di cose più serie come per esempio...-
Dario lasciò il suo posto e si diresse verso il ragazzo aumentando il tono della voce.
-...quello di tentare di fermare questa diavolo di dittatura o devo ancora sentire parlare uno stupido come te che cerca di diventare un leader quando non è nenanche capace di stare zitto ?!-
il ragazzo era diventato ancora più piccolo , tutti lo stavano guardando , lui deglutì nervosissimo e si risedette con lo sguardo fisso e basso .
Dario si andò a risedere al suo posto , abbassò la testa e se la raccolse fra le mani :
-idee serie stavolta?-disse infine molto più calmo .
Un ragazzo di colore si alzò :
-bombe-
Dario alzò la testa:
-bombe?-
-si bombe , mio padre lavora nella fabbrica di automobili a porto Cervo , potremmo , cioè , potrei farmi lasciare le chiavi da mio padre ...-
-tuo padre?-
-mio padre sa della nostra organizzazione-
ci furono urla e grida all'indirizzo del povero ragazzo infine Dario richiamò l'attenzione con un urlo.
Ci fu silenzio.
-perchè l'hai detto a tuo padre?-
-mio padre è un anarchico-
il silenzio continuò in tavolata, il ragazzo continuò:
-dice che molti anarchici ci daranno una mano-
Dario abbassò la testa , si intravide un ghigno :
-eccellente-
Era strano che gli anarchici fossero divisi in due .
Il ragazzo spiegava che alcuni anarchici erano stufi della linea politica tenuta dal partito , tutto ciò destava molta curiosità e interesse da parte della tavolata ,così essi non aspettavano altro che unirsi ad una organizzazione più attiva , la loro in questo caso .
Dario si chiese se anche lo stesso destino dovesse toccare ai rivoluzionari ...
 
Il freddo era arrivato veloce anche a San Martino .
-è strano questo tempo a Maggio !- esclamava Alice mentre passeggiava vicino a Dario in prossimità del ponte di Ferro .
-L'altro anno era uguale...-
-Dici ? Io penso che più gli anni trascorrano più il tempo peggiori -
-Io penso che più il tempo passi più tu...-
Alice si fermò un momento e guardò Dario:
-più?-
Dario si fermò,era più avanti di lei,diventò rosso per l'imbarazzo,però guardò in alto,non si girò verso di lei :
-più ... diventi intelligiente!-
lei fece un sorrisetto e si girò verso il fiume che scorrevasotto al ponte .
Lui si girò , la guardò : "sei sempre più bella Alice, penso di essermi innamorato di te" pensò ; infine si avvicinò a lei e si appoggiò alla ringhiera che dava piena vista all'orizzonte .
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Capitolo 3 : La prima  caduta
 
Noran , commissario della polizia di Ziana , stava entrando in centrale .
Era una persona molto rispettabile a porto Cervo , era sposato e aveva due figli .
Non si può certo dire che non sapesse fare il suo lavoro , ma come altre persone che operavano nel suo campo , odiava profondamente i militari .
Secondo un'ordinanza emanata dal parlamento , l'esercito avrebbe dovuto garantire la pace sul suolo di Illia .
Secondo il parere di Noran e di molti altri , la presenza delle forze armate sul suolo nazionale , aveva diffuso molta più paura che tranquillità .
-buongiorno Clara-
-buongiorno Noran ! Ha visto le previsioni del tempo per oggi ?-
-certo ! Neve a maggio ! È incredibile -
dopo aver parlato della mattinata con la sua segretaria , Noran , entrò nel suo ufficio .
Noran aveva l'abitudine di appendere sui muri degli uffici ,dove lavorava,poster figuranti l'ex unione sovietica .
Appena entrati si poteva vedere infatti un poster raffigurante un carro armato sovietico con ai due lati dei soldati che marciavano ordinatamente ; ai lati vi erano altri poster .
La scrivania era in perfetto ordine , e la cosa che colpiva più l'occhio era una statuetta raffigurante l'effigie di Carl Marx .
Noran si sedette alla scrivania , prese il foglio del giorno , 30 maggio , "il giorno delle comunali" pensò , però improvvisamente la portà sbattè con violenza verso l'interno !
Entrò uno dei suoi uomini in tutta fretta , aveva il fiatone , respirava affannosamente .
-ma che diavolo ! Si bussa quando si deve entrare !- tuonò Noran -signore ... ( prese un grosso respiro ) ... signore alla scuola San Martino ... è crollata !-
-cosa?-
-una bomba , ha fatto crollare la scuola !, bombe incendiarie, sta prendendo fuoco tutto ! Ci sono delle vittime !-
-che aspetti allora stupido ! Chiama un'ambulanza e i vigili del fuoco ! Manda l'allarme ! Ci mobilitiamo ora !-
 
Il fuoco divampava ovunque , la scuola era quasi del tutto crollata , le macerie della scuola continuavano a cadere e i corpi delle persone ancora vive stavano bruciando lentamente .
Urla di dolore si potevano sentire anche ad una distanza molto ampia .
I cittadini di San Martino erano usciti dalle case appena avevano udito l'espplosione iniziale che aveva fatto saltare i vetri anche alle case più vicine alla scuola .
Anche se erano le 7.15 di mattina tutto era illuminato , la coltre di fumo arrivava in alto , molto in alto , e come una treccia si legava alle fiamme .
Noran arrivò con una macchina della polizia , dietro di lui vi erano almeno altre cinque pattuglie di macchine , ancora dietro le ambulanze e infine due autopompe dei vigili del fuoco .
Noran scese dalla macchina , si appoggiò fra il tettuccio e la portiera , era esterefatto :
-mio......Dio!-
era a bocca aperta , tutti lo erano ; neanche il rumore delle sirene riuscivano a coprire la voce delle fiamme ancora affamate .
L'albero davanti alla scuola non aveva più le foglie gialle che lo contraddistingueva , ma era in fiamme , i pompieri erano fermi , guardavano senza poter fare praticamente nulla , solo il personale delle ambulanze si stava muovendo , cercando di mettere al riparo le persone ferite dall'esplosione .
L'attenzione di Noran però cade su solo una cosa , una gigantesca A stava bruciando davanti agli occhi di tutti , lo scenario era apocalittico .
 
"A" continuava a pensare Noran che era tornato nel suo studio .
 
A , potrebbero essere anarchici , sapevo che non sarebbero riusciti a muovere un dito a causa delle divergenze all'interno dell'organizzazione , allora perchè ? Sono riuscito a colpire ? La A è inconfondibile , è uno dei loro segni di riconoscimento , ma perchè ? Colpire una scuola ? No ! Loro sono sovversivi , potrebbero colpire ogni cosa !
 
I pensieri di Noran però si spensero come anche l'ultima fiammella ancora viva .
-commissario venga- disse un agente
Noran fece un cenno con la testa , i due si avviarono verso la scuola .
"chissà come avranno fatto a fare questa A , forse con benzina , devo fare indagare la scientifica" pensò Noran appena passò davanti ai resti della A .
i due passarono anche l'albero , ed infine si trovarono a pochi metri dalla scuola , quando improvvisamente un'altra esplosione fece volare via le macerie che si erano assiepate sul suolo , un tumulto generale si scatenò .
Noran non sentiva più nulla , era confuso , cercò di tirarsi su , era caduto all'indietro e aveva battuto anche la nuca , con una mano se la toccò , era piena di sangue , guardò in avanti , il suo collega era riuscito ad alzarsi , ma aveva le mani che stavano attappando le orecchie , Noran vide improvvisamente offuscato e svenne .
 
Aprii lentamente gli occhi , sentivo la testa fasciata , avevo un gran mal di testa , dove sono ? Ah ... si ... sono in ospedale , ma perchè ?
 
Noran era sdraiato in uno dei letti d'ospedale resi disponibili per le forze armate .
Aveva una fasciatura che gli copriva la fronte e gli girava dietro la nuca , inoltre aveva del cotone nelle orecchie .
Noran abbassò lo sguardo , aveva una lettera appoggiata sopra il lettino , la prese e la lesse :
-mi dispiace per quello che è successo , la polizia di Ziana non è un nostro target , tantomeno gli innocenti che erano all'interno della scuola .
Non potevamo sapere che innocenti o membri della polizia entrassero .
Da ora però siamo nemici , se mai ti dovessi vedere , ti ucciderei .
Addio -
 
La lettera era anonima , ne una firma ne un simbolo .
Noran cominciò a ricordare , l'esplosione violenta e le orecchie che fischiavano .
Improvvisamente la porta della sua camera di aprì lentamente .
Ne uscì una persona magrolina , la riconobbe , era l'agente che lo stava accompagnando alla scuola :
-salve commissario-
Noran non rispose , si limitò ad alzare la mano destra in segno di saluto ,
-come sta signore ? Vedo che ha ripreso conoscienza-
-...ripreso coscienza ? Da quanto è che dormivo?-
-è rimasto a dormire tre giorni ...oggi è il 2 giugno-
il commissario rimase in silenzio , l'agente invece si mosse verso la sedia vicino al suo superiore , quando anche l'agente fu incuriosito dalla lettera, si mise ad osserverla :
-una lettera della famiglia ?-
-ne sa qualcosa?-
-della lettera?no chiedevo soltanto!-
-l'ho trovata sopra il letto ... su di me-
-è impossibile ... nessuno è entrato in questo ospedale ... nessuno che non fosse un militare ... ero all'ingresso ... l'avrei notato!-
 
intanto una macchina era parcheggiata molto vicina all'ospedale , il motore era acceso e una persona era all'interno , un ragazzo dai capelli neri corvino con splendidi occhi azzurri ghiaccio , era Andrea !
Dalle mure dell'ospedale in quell'istante si vide saltarne fuori un ragazzo bendato e incapucciato , atterrò silenziosamente e con la stessa abilità si infilò in macchina .
-parti cazzo!- disse lui una volta in macchina , Andrea partì subito come se non fosse successo nulla .
La macchina sparì dalla circolazione poco dopo .
Il ragazzo che era appena salito in macchina si tolse la benda e il cappuccio , era Dario ;
Andrea disse sempre concentrato sulla guida :
-fatto?-
-fatto!-concluse Dario con voce stanca ma trionfante mentre prendeva un bel respiro .
 
-non ti preoccupare recluta-disse il commissario ,
-ha qualche idea su chi sia stato comunque?-
-no purtroppo , le piste potrebbero portare a un gruppo anarchico-
-che si siano decisi ad intervenire?-
-non lo so ... gli anarchici ultimamente hanno un pessimo assetto...-
-la pista della A porta a loro ... le forze armate hanno preso Ziana ... controlli a tappeto ... non abbiamo più nessun potere ... ci hanno tagliato fuori ...-
-bastardi ... perchè schierare l'esercito? Non si rendono conto che è colpa loro?-
la recluta non disse nulla .
Il commissario si fermò un momento , dalla porta entrò un uomo sulla  ventina d'anni , molto giovane comunque .
Aveva i capelli rasati e il soppracciglio destro tagliato , inoltre possedeva un qualcosa di indefinito sul collo , forse un tatuaggio , la divisa copriva il collo abbastanza in alto , su di essa aveva numerosi gradi .
-il soggiorno è stato di suo gradimento ex commissario?-
"ex? Ma come ti permetti moccioso" aveva pensato in quel momento Norman ma si limitò a grugnire silenziosamente .
-lei è sollevato da ogni incarico , non è più nenache poliziotto e la stessa cosa vale anche per la recluta che ha vicino ( il ragazzetto girò lo sguardo verso la recluta , aveva il viso disgustato ) ...-
-come scusi ?- la recluta si alzò di scatto appena vide quello sguardo e strinse i pugni ;
-ora è l'esercito che si occupa delle indagini , siete sollevati da ogni incarico fino alla fine delle indagini-
-lei non ha alcuna autorità a fare questo !- tuonò il commissario .
Ma il ragazzo non rispose , diede le spalle a tutti e due e chiuse la porta , la recluta era talmente nervosa che fece un passo in avanti , ma Noran lo afferrò per un braccio .
La recluta guardò Noran , ma il suo sguardo era cambiato , eppure fino a pochi secondi prima gli aveva urlato .
-signore?- chiese timida la recluta ,
-...non...non dire nulla-
il commissario ora aveva lo sguardo spaventato , si stava guardando intorno nervosamente ,
-che succede?- chiese la recluta insistente ,
-stupido !-
il commissario prese la recluta con tutt'e due le mani e lo tirò verso se :
-è un agente del sistema ! Del sistema lo capisci ? Ha la "X" sul collo , quello non è un militare , c'hanno portato qui perchè evidentemente pensano che sappiamo qualcosa ! Scappa ! Devi correre recluta ! Porta con te questa lettera ! Corri vai- il commissario spinse via la recluta .
L'agente tutto spaventato aprì al porta , e la richiuse dietro di se , nascose la lettera dentro la giacca e cominciò ad aumentare la velocità del passo .
Era nervoso e aveva il fiato corto , spinse il pulsante dell'ascensore , esso era già sul piano , l'agente vi entrò velocemente .
 
Intanto il commissario che era rimasto nella stanzetta era riuscito ad alzarsi :
-posso esserle utile?-
chiese una voce dietro al commissario , lui si girò , davanti a lui si stagliava la figura di un uomo vestito di nero con una "x" sul petto .
Il commissario balbettò qualcosa ma fu fulminato da una scarica di proiettili .
 
Il ragazzo era uscito dall'ascensore , capì in fretta però che la lettera era meglio buttarla via , così entrò velocemente in bagno , la aprì mentre camminava in direzione del gabinetto e la lesse tutta , dopodichè la gettò nel water e tirò la catena ma appena si girò si trovò di fronte il ragazzotto che li aveva esclusi dalle indagini , non ebbe il tempo di fiatare , il militare sparò otto colpi a distanza ravvicinata nel ventre della recluta .
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Capitolo 4 : Il tuono
 
Dario era a casa di Andrea quel giorno , correva il 3 giugno .
Il tempo era cambiato di nuovo , ora sembrava autunno , pioveva incessantemente da ieri pomeriggio .
Dario e Andrea erano seduti rispettivamente su una sedia , ascoltavano la radio , un'informazione li prese alla sprovvista , li aveva quasi scioccati .
Sebrava che Noran fosse morto a causa delle escoriazioni riportate durante l'esplosione , stesso destino era toccato anche al suo collega .
-com'è possibile?- chiese Andrea ,
-non lo so Andre , era vivo , era vivo ! Lo abbiamo visto entrambi ...-
-tu l'hai visto !-
-non hai visto Noran dopo l'esplosione ?-
-...non proprio-
-non proprio vuol dire che l'hai visto almeno un pò!-
-non proprio vuol dire che non ero sicuro che fosse lui ! Hey ... ero occupato a portare via i miei genitori !-
c'era silenzio , Andrea parve rabbioso di colpo , continuò a guardare Dario , si alzò in piedi infine e disse calmo sebbene qualunque cellula del suo stesse urlando :
-esci da casa mia ora!-
-cosa ?-
-hai sentito bene ! Esci da casa mia !!- ora in tono colmo di rabbia ,
-ma che stai dicendo ?! Cose ti è capitato tutto d'una volta ?!-chiedeva Dario quasi incredulo a quella reazione ,
-cosa mi è capitato ? Lo vuoi sapere ? Bene ! È da un pò che ti voglio urlare di tutto ! Primo : tu e le tue stupide idee di mettere una bomba nella nostra suola ! Sei stato uno stupido !- Dario però ribattè quasi subito dopo con lo stesso tono :
-guarda che l'abbiamo presa tutti assieme questa decisione ! E tanto per dirne una hai messo anche... anche...-
c'era silenzio di nuovo , Andrea capì subito dove voleva arrivare Dario , ma si girò dall'altra parte , Dario invece lo continuava a guardare , poi disse lentamente :
-Andrea ... tu , hai innescato male apposta l'ultima bomba... è per questo che è esplosa dopo-
Andrea non parlò ,
-Andrea?-
il ragazzo si voltò , ora guardava Dario con gli occhi lucidi , prese fiato e disse :
-Dario , non siamo killer , siamo studenti che volevano si una rivoluzione , ma non volevamo uccidere nessuno , capisco che tu odi i militari e lo stato ma...-
Dario lo interruppe bruscamente però :
-no ! Tu non mi capisci...-
Dario si alzò per la prima volta dalla sedia e se ne andò , Andrea non fece nulla .
 
Nessuno sa come mi sento , tutti gridavano alla rivoluzione , ora ? Tutti hanno paura , l'unico stupido che ci crederà ancora sono io ! Che senso ha mantenere il gruppo unito quando sono l'unico a voler fare queste azioni ? Non è...
 
I pensieri di Dario sfumarono , qualcuno bussava alla sua porta , Dario si alzò ed andò aprire con molta calma però , fidarsi è bene ma non fidarsi è meglio :
-chi è?- chiese Dario attaccato alla porta , non c'era stata alcuna risposta , -chi è ??-
-sono Alice-
Dario riprese fiato , si era spaventato , aprì la porta di casa .
Alice era davanti a lui , evidentemente Andrea gli aveva detto cos'era successo - posso entrare ? - chiese lei ,
-certo , entra pure , non sarà grandissimo ... ma in due ci stiamo-
la ragazza si guardava attorno , intanto Dario gli chiuse la porta dietro .
La casa di Dario effettivamente non era molto grande , pochi mobili , nessuna tele , nessuna radio , nessun computer , un letto ed una sorta di cucinino , c'era un diario sul letto , fece un sorriso e disse girandosi verso Dario :
-allora stai seguendo il mio consiglio!-
Dario arrossì e fece si con la testa guardando a terra ,
-che tenero che sei-
Dario non aveva ascoltato bene però , troppo impegnato a capire qualcosa in quel momento :
-cosa?-
-niente niente- disse lei facendo finta di nulla ,
-no dai ! Hai detto qualcosa!-
-uh si è vero ... che sbadata , vieni qui che ne parliamo allora!- lei indicò il letto .
Dario continuò a non capirci nulla , si faceva sempre più castelli mentali , Alice vedeva che Dario era fermissimo davanti alla sua porta di casa , così decise di parlare comunque anche da alzati , voleva solo che si sedessero !
-Dario perchè hai avuto quella reazione a casa di Andrea?-
Dario ora si riprese e sapeva anche bene dove voleva arrivare Alice , però decise di rispondere alle sue domande :
-è lui che è scattato subito-
-è normale Dario, quel commissario e il suo assistente sono morti per causa nostra-
-senti , la volevate la rivoluzione? Il cambiamento ?-
-ma non attraverso la morte di altri!-
-ma che discorsi sono ? Volevate una rivoluzione mangiando capuccino e brioches assieme ai capi di stato?!-
-no ! Certo che no ! Ma ... magari con scioperi o , che ne so?!-
Dario disse senza convinzione : -scioperi ...-
-cosa c'è di male negli scioperi?- chiese Alice ;
-c'è tutto di male ! Non servono più a niente gli scioperi , se non per farsi ficcare una pallottola in testa ...-
-è quello che è successo ai tuoi?-
-NO!- disse lui alzando troppo al voce .
Dario e Alice ora si stavano guardando fissi negli occhi ,
-scusa- disse Dario abbassando la testa ,
-perchè ce l'hai tanto con lo stato ?-
-ce l'ho con lo stato perchè non abbiamo più la libertà di un tempo , quando si parlava di democrazia e non ora che si va a votare con lista unica!-
-Dario stai parlando di troppi anni fa!-
-appunto ... è ora di tornare indietro ! È ora di riprenderci con la forza la nostra libertà , la democrazia di un tempo !-
-democrazia? Tu hai sempre parlato di anarchia!-
-sebbene ho chiamato il partito neo anarchico non significa che la struttura all'interno di esse sia anarchica...-
Alice ci pensò su ,
-si , potrebbe essere vero ...-
-come potrebbe ?-
-ahaha- si mise a ridere lei guardandolo in faccia ,
-ti faccio così ridere?-
-si- rispose lei ,
-ma ora Dario , te ne prego , parlami dei tuoi genitori-
-no Alice...-
-ti prego!- disse lei avvicinandosi a Dario e prendendolo per mano
-perfavore!- continuò lei , il ragazzo si guardava attorno in cerca di aiuto , un aiuto però che non arrivava , gli batteva però forte il cuore , aveva davanti una creatura bellissima e lui non pensava ad altro che a volerla tutta sua .
Sapeva bene però che non era il momento , forse non lo sarebbe mai stato ,
-Alice ... io ... non ti posso raccontare nulla dei miei , però ti posso dire che è collegato con l'odio che provo per i militari e per lo stato-
lei era rimasta un poco delusa ma, alla fine, se lo fece andare bene .
-ok , grazie mille-
-figurati-
-ora che facciamo ?-
-ora ? Ora devo indire un'altra riunione , magari fra un pò , quando le acque si calmeranno-
-ma non hai paura che ti vengano a cercare?che ci uccidano?-
"ho paura che ti uccidano Dario... " pensava lei in quel momento , pensiero che era ricambiato anche da lui , ma rimasero in silenzio entrambi, infine Dario disse :
-si , ho paura , come avrai paura te , ma ... dobbiamo andare avanti , la prossima tappa sarà un obbiettivo più grande !-
-più grande ? Cosa?-
-non lo so ... vedremo-
-e con Andrea ?-
-non è colpa mia del nostro bisticcio , è lui che si è fatto prendere dal panico , come anche a me ! Ma io non vado ad urlare niente alla gente per questo ...-
-veramente l'hai fatto prima con me se non sbaglio!-
-veramente io...-
-veramente ti andrai a scusare con Andrea!-
-io...-
-tu andrai a scusarti con Andrea!-
-...se posso finire di parlare...-
-no non puoi!-
-Alice...-
-si?-
-...donna vince?-
-esatto- disse lei infine facendo un sorriso a mille denti .
 
Dario era rimasto solo in casa , era seduto sul letto e guardava fuori dalla finestra , neanche lui sapeva bene cosa guardare , ma la scrutava , incominciarono a venirgli in mente diversi ricordi ...
 
non è nuova questa sensazione di solitudine , non so nulla della mia famiglia , da quando me ne sono andato , non so più che fine ha fatto mia sorella , ne mio padre , l'unica cosa che so con certezza è che mia madre è morta , si ! Ricordo bene il giorno della morte di mia madre , purtroppo l'infarto colpisce tutte le donne della nostra generazione , esattamente ogni due , quindi mia sorella sarebbe salva , ma mia madre , non ce l'ha fatta .
Per una volta nella mia vita ho visto mio padre triste .
Ricordo mio zio , lo ricordo bene , mi era venuto a consolare , mi aveva detto che sarebbe passato tutto , poi era andato da mia sorella , lei era piccolissima , non piangeva , non ha mai pianto .
Sono fuggito da casa a otto anni , mia sorella ne aveva sei , mio padre non mi fermò , anzi :
-vai via ! Fuggi , come ha fatto tua madre , non è riuscita a rimanere con me , scappa Dario , scappa dall'orso !-
fui raccolto da una comunità di frati , ma me ne andai presto anche da lì , alla fine feci l'unica cosa giusta che mi rimanne da fare , andare in uno deigli appartamenti che mi aveva lasciato mia nonna proprio qui a Ziana .
Da quando sono scappato non so più niente di mia sorella , Alessia , ne di mio padre , ho scordato il suo nome .
 
Un tuono aveva però fatto tornare Dario alla realtà .
Si era messo a piovere , il ragazzo era sempre seduto sul letto , doveva uscire di casa, ora !
Dario si alzò e si cambiò , era appena uscito dalla porta di casa quando un lampo illminò la strada , però fece saltare tutta la luce che emanavano i lampioni .
Stranamente si poteva vedere ancora tutto , Dario si alzò il cappuccio della giacca di pelle che aveva , e si avviò per la strada senza una meta.
Durante la passeggiata semi-notturna si potevano vedere ancora i danni del complotto ardito ai danni delle elezioni .
Vetri di finestre delle case più vicine alla scuola erano a terra , un pò come il morale di tutti i componenti dell'organizzazione , in attesa forse di essere rialzati .
La scuola era a terra , distrutta , c'erano ancora delle chiazze di sangue , lo stesso sangue delle persone che ubbidivano al sistema , lo stesso sangue dei militari che avevano arrestato e ucciso persone innocenti , Dario andò verso una chiazza di sangue secca, intravide all'interno la figura del padre  e la prese a calci , alla fine quella figura se ne andò .
Dario era in mezzo alla strada ora , la pioggia cadeva più forte , la chiazza si distorgeva , il ragazzo alzò lo sguardo , non erano lacrime , Dario stava piangendo , aveva la faccia distrutta dal dolore :
-ti voglio uccidereeeeeeee!- urlò a squarciagola mentre si sentì l'esplosione di un tuono molto più forte di tutti gli altri .
Dario si ricompose , i suoi occhi brillavano come un fuoco ancora vivo , come se la scuola stesse ancora bruciando .
Dario ardeva di rivoluzione , di nuovo , voleva ristabilire l'ordine politico , Anarchici , neo Anarchici , rivoluzionari ... non importava!
Lui voleva il cambiamento , lo voleva , voleva vendicarsi di tutto il male che aveva subito ... lui, sua sorella , sua madre , anche Alice , lui avrebbe dato la spinta per un mondo migliore e come quel tuono che scuote , anche lui avrebbe fatto lo stesso , perchè Dario era il tuono più distruttivo di tutti , la scarica elettrica che poteva distruggere un mondo e riplasmarlo .
Il tuono della rivoluzione ripartiva da quella sera .
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Capitolo 5 : Una vecchia conoscienza
 
Il cielo era ancora coperto da nuvole grigie , sembrava quasi che l'intero soffitto sopra le teste di milioni di persone dovesse da un momento all'altro venire giù , inoltre il brontolio delle nuvole non lasciava presagire nulla di buono .
Dario era appena uscito da casa , non avendo più l'obbligo di andare a scuola , si svegliava più tardi del solito .
Le giornate trascorrevano più lentamente e anche se alle volte erano più piacevoli , Dario si era accorto ben presto che forse quella progione da cui tutti erano evasi era l'unica cosa che li teneva uniti ; infatti girando per strada non riusciva a scorgere nemmeno un ragazzo della sua età , molti se ne erano andati da quel paese , insieme alle loro famiglie dicendo che era troppo pericoloso , altri cercavano in tutti i modi di entrare in altre scuole .
Ma lo stato non si preoccupava di loro , nemmeno un ragazzo della scuola San Martino infatti era riuscito ad entrare in un'altra scuola .
Lo stato si preoccupava più che altro di tranquilizzare la popolazione sull'accaduto .
Ma anche San Martino ben presto fu lasciato a se stesso , i militari da lì a poco avevano cominciato a lasciare il borgo .
Per Dario fu una cosa ottima , nessun poliziotto in vista ormai da tempo e meno supervisione dell'esercito "ottimo" pensò .
Ma non c'era tempo da perdere ora , Dario si avviò a casa di Andrea di fretta .
 
Girandosi attorno Dario capì presto che era un sabato , nel borgo c'era una sorta di mercatino quasi ogni sabato , le strade erano colme di gente , e le bancarelle molto spesso non erano del tutto sorvegliate al meglio , il ragazzo ne aprofittò per prendersi alcune cibarie , frutta , verdura , cioccolata , cibi che sicuramente l'avrebbero fatto soppravvivere di più .
Dario infatti non aveva un'entrata in casa , in senso di denaro o altro , era solo e si doveva arrangiare con quello che poteva trovare .
Da molti anni ormai faceva questa vita , aveva imparato a non farsi vedere ne sentire , aveva affinato i sensi e l'agilità con cui si muoveva , faceva pratica alle volte in alcuni negozi , specialmente di gioielli .
Una volta rubata la refurtiva la restituiva in forma anonima , mai nessuno aveva scoperto che il ladro era lui .
 
-qui Cobra, l'ho trovato , sta girando presso il mercato di San Martino , attendo istruzioni-
una figura ,vicina al campanile che sovrastava San Martino, stava appolaiata lassù senza muoversi di un millimetro , ferma come una statua e seguiva tutti i movimenti di Dario:
-continua a seguirlo Cobra , ma non farti vedere , lui è molto abile , sicuramente avrà sentito qualcosa di strano nell'aria , rimani lassù quanto possibile , però cambia spesso tetto , se vedi che si sta accorgendo dei tuoi movimenti ritirati , manderemo Mice-
-qui Cobra passo e chiudo-
 
Dario stava passando sotto ad una bancarella quando improvvisamente sentì un qualcosa , era come se mai fino ad allora si fosse sentito così sicuro del posto in cui stava , il ragazzo guardò in alto , era coperto da un tendone bianco , ma tornò presto alla realtà , fece finta di nulla e continuò a camminare verso la casa di Andrea , ma questa volta più lentamente , qualcosa non gli andava a genio .
Quando uscì dal tendone , Dario sentì che la sensazione di sicurezza svanì , lo sentiva , era come una pressa sul cervelletto , qualcosa o qualcuno lo stava controllando "non può essere che siano già arrivati a me!" il ragazzo temette di essere scoperto "ma ... perchè non mi arrestano subito ? No , non sono poliziotti , nemmeno militari , loro mi avrebbero arrestato di già , che sia solo una mia sensazione?" ma improvvisamente Dario si fermò e si voltò , non vide nulla , notò qualcosa più lontano verso il campanile con la coda dell'occhio , vi guardò fisso e messe a fuoco con lo sguardo .
Dario notò con piacere che non vi era nulla , ma cercò comunque qualcosa nelle vicinanze , non c'era nulla .
Dario si calmò , chiuse gli occhi e prese un bel respiro , ma proprio in quell'istante una mano lo afferrò , Dario prese la mano e gliela girò sulla schiena  :
-Dario sono io ! Andrea !-
Dario lasciò andare il braccio e Andrea protese le mani in avanti per non dare una facciata per terra :
-ma che diavolo stai facendo Andrea ?-
-che diavolo stavi facendo tu dario ! Volevi spezzarmi il braccio?-
-non ... mi ero accorto che eri tu-
Andrea si alzò in piedi e guardò Dario , era chiaramente con lo sguardo smarrito , Andrea pensò che forse , sarebbe stato meglio se l'avesse invitato a casa così glielo chiese :
-Dario mi sembri un pò ... sconvolto? Vuoi mica venire a casa mia?-
-Andre , ti volevo solo chiedere scusa , sono venuto per questo-
-ah...- disse Andrea sorpreso , ma aggiunse:
-solo per questo?-
-no , effettivamente c'è dell'altro , ma non ne posso parlare qui all'aperto- Dario fece un cenno col capo , il significato era che preferiva parlarne da un'altra parte .
 
Andrea e Dario erano entrati a casa del primo ed erano saliti in soffitta :
-cosa volevi dirmi d'altro Da?-chiese cortesemente Andrea e Dario rispose :
-molti alunni della nostra ex scuola si sono spostati di borgo o forse anche regione , ho bisogno che me li trovi tutti , compresi anche tutti gli altri membri dell'organizzazione ...-
-no è problema!- si affrettò a dire Andrea
-ok grazie Andre ma , la parte difficile è un'altra-
-quale?- chiese Andrea curioso
-colpiremo , la fabbrica di automobili sopra bollo-
-perchè? Cioè insomma , no scusa non ho capito ... spiega-
-colpiremo la fabbrica di automobili perchè appartiene al nostro amato capo di stato , che stranamente ha preso il massimo dei voti anche se non vi erano tutti i seggi-
-è vero Dario , mancava il seggio di Ziana , ma le liste erano a una sola scelta e non era possibile astenersi dal voto , quindi i conti tornano-
-non se i militari ricevono cento voti astenuti-
-ma è impo..... Dario hai inviato cento schede vuote?-
-più che inviato le ho messe dentro gli scatoloni , queste schede sono state fatte sparire , Andre , il nostro governo è corrotto-
-questo lo sanno tutti!-
-e allora perchè nessuno interviene?-
-che stiamo facendo noi ?-
Dario si fermò e fece il suo solito ghigno compiaciuto ,
-no Dario ! Quel ghigno non mi piace ! Levatelo immediatamente!-
-ok ok- Dario si mise a ridere , poi Andrea disse :
-va bene , facciamo saltare la fabbrica di automobili così non potrà più infangare nulla , capirà che è una minaccia seria alla sua vita , non potrà mentire alla stampa ne a null'altro , ho fatto centro?-
-più o meno-
-cosa manca perchè?-
-trovami un giornalista...-
-cosa? Avevi detto che non ci dovevamo esporre-
-tranquillo , è un amico di famiglia , dicevo , trovami un giornalista di nome Nicola Bizantini-
-ma è il tuo stesso cognome!- disse Andrea sorpreso , ma Dario disse a tutta risposta :
-non è delle mia famiglia tranquillo , ho bisogno di lui per far pubblicare un pezzo riguardo alla verità e al fatto che la gente deve incominciare a temerci-
-ci vuoi proclamare nemici dello stato non è vero?-
-si-
Andrea si fermò un istante , erano tutti e due seduti sulle sedie vicino al computer , il ragazzo si appoggiò verso il pc e guardò il monitor , Dario invece sembrava mortificato , sapeva bene che quello che stava facendo era più che pericoloso , ma ormai erano in ballo , tutte le loro vite lo erano ,ora però dovevano darci dentro , una ribellione di studenti di una scuola sconosciuta poteva essere infangata velocemente senza bisogno di ricorrere a particolari metodi dispendiosi di tempo e di fatica , ma la nascita di nemici dello stato era una cosa che nessuno si sarebbe mai aspettato , sarebbero stati cercati fino alla sterminazione completa di tutti i componenti e molte persone innocenti sarebbero state arrestate , ma proprio su quello cercava di giocare Dario .
Il ragazzo voleva innalzare tutto il popolo contro il governo , tutti ! Nessuno escluso e, per farlo alcuni innocenti dovevano pagare , anche con la vita .
Si dovevano autonominare nemici dello stato .
-va bene Dario- disse Andrea che si raddrizzò sulla sedia :
-ormai siamo in ballo e allora balliamo sto tango!- continuò Andrea voltandosi verso Dario :
-grazie Andre , grazie davvero , avverti tutti , fra tre giorni ci vediamo di nuovo alla stazione di Bollo , decideremo tutto ... e ... parleremo anche di questa mia decisione , mettiti in contatto col giornalista , dagli pure il mio nome e cognome , domani parlerò con lui-
-va bene Dario!-
-ah un'altra cosa , non dire nulla ad Alice , per ora-
-... ok Da- disse Andrea titubante :
-e ... quasi dimenticavo Andrea ... prima ero sconvolto perchè mi sembrava che qualcuno mi stesso seguendo -
-e chi ?- chiese Andrea , Dario rispose cercando al tempo stesso di capire :
-non lo so , non ho visto nessuno , ho realizzato che non poteva essere ne polizia ne esercito... ma...-
Dario si bloccò e Andrea si voltò verso la radio :
-attenzione ! Interrompiamo le ...-
la radio era accesa , Dario non se ne era accorto fino ad allora , Andrea si affrettò ad alzarla , i due si avvicinarono all'apparecchio :
-... comunicazioni :
la polizia di Ziana ha archiviato il caso , la scuola di San Martino è saltata in aria per un piccolo guasto alle caldaie , nessun ferito e nessun morto ! Infatti il commissario Noran e l'agente Ivan sono morti per cause naturali , il primo per una crisi epilettica e il secondo per un infarto ...-
Andrea guardò Dario , era chiaramente molto nervoso :
-... il premier rassicura che non vi è stata alcuna azione antigovernativa e che la pace regna su Illia ! Questa grande nazione avrà un calo delle tasse a partire dal prossimo anno e...-
Dario spese la radio :
-Dario ma che...-
-sono stanco di quel tizio ,prima o poi lo faccio fuori-
-ahaha , come se mai nessuno ci avesse provato , è da anni che gli anarchici lo vogliono fare fuori ! Perchè pensi che ora siano fermi ?-
-vorrà dire che la mia agenda sarà piena in questi tre giorni !-
-che vuoi dire scusa ?-
-dopodomani andrò a trovare una persona del gruppo anarchico-
-cosa ? Sei pazzo !-
-ci serve , abbiamo bisogno di più studenti , di più alleati , siamo troppo pochi qui a Ziana , dobbiamo colpire tutta Illia-
-oh Gesù santo ! Tu sei tutto pazzo !-
-lo volevi ballare sto tango ?-
 
Grazie al cielo Dario quel giorno aveva preso il suo zaino , almeno il pranzo era pronto !
Ma appena tirò fuori una mela gli venne nausea , c'era qualcosa che aveva dimenticato o che voleva dimenticare .
Dario era uscito da casa di Andrea ed era andato sulle alture di San Martino , era seduto su un muretto , sotto i suoi piedi vi era uno strapiombo alto molti metri .
Non riusciva a focalizzare il problema , così guardò intensamente l'orizzonte nuvolo e poi di nuovo la sua mela , vide il suo riflesso ...
 
Dario stava correndo , respirava affannosamente , era notte fonda , poteva avere dieci anni , erano passati due anni dalla sua fuga da casa , ma qualcuno lo stava seguendo , si ! Erano un gruppo di frati , lui stava correndo verso il bosco , eccolo ! Ora era entrato dentro e dopo pochi attimi il gruppo di frati .
Era una regola quella di non scappare mai dal convento , ma Dario era uno spirito libero e lui non voleva rimanere la dentro !
A causa del buoi però dario impattava spesso contro molti rami , finchè non perse l'equilibrio e cadde a terra , pochi giorni prima aveva piovuto , così Dario cadde su una delle tante pozzanghere ricolme di fango che vi erano nel bosco .
Dario sentiva i passi sempre più vicini e veloci , gli batteva fortissimo il cuore , ormai era spacciato e se per caso era proprio quel rumore ad attirarli da lui ? Dario si abbassò pensando di coprire il suono del cuore che ormai era in tumulto , finchè ...
uno sparo secco .
Ci fu molto silenzio .
Dario aveva gli occhi spalancati dalla paura , non si muoveva , il respiro era diventato improvvisamente regolare , con lo sguardo cercava di capire da dove fosse provenuto , anche se il buio non aiutava .
Di nuovo passi , questa volta dal verso opposto , i frati stavano scappando .
Dario fece un grosso respiro di sollievo , ma fu proprio quello a tradirlo !
Un uomo sbucò da un albero con un fucile che mirava alla sua faccia .
Il ragazzino era fermo immobile , aveva le lacrime agli occhi , stava per piangere , l'uomo se ne accorse e alzò il fucile , dopo pochi secondi cercò di avvicinarsi a Dario , ma si fermò di nuovo appena vide il ragazzino che cercava di alzarsi , ma la paura non lo faceva muovere , così disse cercando di tranquillizarlo :
-calmo ragazzino , non sono qui per farti del male...-
Dario non fiatò , era sempre li fermo , e piagnucolando dopo un pò disse :
-sei venuto qui per portarmi dentro...-
-no no!stai tranquillo- disse l'uomo mentre si inginocchiava verso il ragazzino , e continuò :
-non sono qui per portarti indietro , io sono qui per cacciare , anche se è di sera , ma ti ho visto scappare da quei frati e sono voluto intervenire !-
Dario non era convinto ancora della sua innocenza :
-come facevi a vederci ? Io non ti ho visto!- disse il ragazzino portandosi seduto , alchè anche l'uomo si mise seduto e si avvicinò un poco a lui e infine rispose :
-sono riuscito a vederti perchè è già da qualche ora che sono in giro e i miei occhi si sono abituati al buio , io caccio inoltre quasi sempre di sera , fra poco vedrai che mi riuscirai a vedermi meglio in faccia piccolo-
infatti fu così , Dario ora riusciva a vederlo meglio , era un uomo molto giovane , anche se la barba suggeriva una personalità molto forte e sicura che sicuramente un uomo della sua età non poteva possedere , non riusciva a vedere però ne i colori dei capelli ne quello degli occhi , vedeva solo un viso masculino barbato .
-sei più tranquillo ora ?-disse l'uomo mentre si faceva esaminare dallo sguardo attento del ragazzino :
-si!- rispose Dario ,
-quanti anni hai ragazzino ?-
-dieci!- esclamò il ragazzino molto fiero ,
-dieci ? Urca , sei molto giovane , sei sveglio per la tua età , ma , non hai famiglia ? Che ci fai qui ?-
-hey una domanda per volta !-
-ahahah , scusa piccolo- disse l'uomo molto divertito , ma Dario gli chiese subito :
-come ti chiami ?- e l'uomo rispose :
-il mio nome è Nicola Bizantini-
 
Quel giorno il tempo era sicuramente migliorato , il primo sole dell'anno , forse anche l'ultimo , Ziana era finalmente abbagliata dai raggi solari , una bella giornata , Dario si svegliò con un sorriso radioso , avrebbe rincontrato il suo vecchio amico .
Non aveva dato orari ad Andrea , tanto erano sempre i soliti .
Uscì di casa e si avviò verso il luogo in cui dava sempre appuntamento a tutti quelli che doveva incontrare , ovviamente Andrea sapeva che il luogo era quello , l'unica incognita era che Nicola non sarebbe venuto perchè non poteva .
Dario così si mise vicino al muro che era davanti a casa sua , non era molto fantasioso come luogo d'incontro , ma almeno era sempre quello , non poteva esserci nessun errore : " davanti casa mia!" diceva sempre Dario .
Erano le nove e mezza del mattino , e il campanile suonò i dieci rintocchi della campana , sarebbe arrivato a momenti , Dario non aveva dubbi però su Nicola , sarebbe venuto comunque , anche se si fosse trattato di un motivo banale o anche se fosse stato pieno di lavoro .
Passò però una buona mezz'ora , ormai erano quasi le dieci e Nicola non si vedeva : "dov'è finito? È stranamente in ritardo" pensò ma appena si girò verso la scuola intravide un uomo che portava un cappello da cowboy , era lui !
La giornata bella a Ziana aveva suggerito a tutti gli abitante di ogni singolo borgo di uscire da casa , così anche San Martino era pieno di gente .
-ciao Dario!- disse raggiante Nicola mentre lo abbracciò ,
-ciao Nico!- disse Dario molto felice , si era promesso di avere lo sguardo più serio possibile , ma ogni volta che vedeva Nicola gli veniva da piangere dalla gioia ;
Nicola spostò il ragazzo e gli fece cenno con la mano di incominciare la loro chiacchierata camminando , cominciò Nicola a parlare :
-allora Dario , ho saputo dal tuo amico ... Andrea... che mid ovevi parlare , ma prima , come te la passi qui ? Ho saputo che è esplosa la tua scuola , sei stato ferito ?...-
-non hai perso l'abitudine di fare una domanda per volta vedo!- disse Dario molto divertito, Nicola replicò prima con una grossa risata e poi dicendo :
-Dario scusa davvero ma non ti vedo da molto , allora , vediamo ,c ome stai ?-
-bene Nico grazie tu ?-
-bene direi , gli articoli vengono pubblicati , ovviamente non veniamo quasi mai censurati , questa è una fortuna , siamo forse l'unico giornale a non esserlo , anzi , siamo gli unici , ma dimmi , sei rimasto ferito nell'esplosione ?- Nicola si era fatto più preoccupato ora , così dario lo rassicurò subito :
-no no , per nientema , ti volevo parlare di una questionemolto delicata-
-dimmi pure , sai che mi puoi dire qualunque cosa -
Dario si faceva serio con la voce e Nicola capiva che era una cosa seria , il ragazzo cominciò a parlare dopo esserr stato un pò di tempo in silenzio :
-l'attentato è stato fatto da una banda che si fa chiamare Neo Anarchici , loro agiscono in modo differente rispetto a tutti gli altri sovversivi ,loro vogliono agire appunto , non discutere , così hanno fatto saltare in aria la scuola-
-non era stato un incidente ? Insomma , hanno detto...-
-Nicola...-
Dario si bloccò , Nicola aveva capito già tutto e parlò bisbigliando ora tenedo il argazzo basso e mettendolo vicino a un muro della strada :
-Dario ci sei tu dietro tutto questo vero?-
-si- disse lui togliendo le mani di Nicola e facendogli questa volta lui cenno con la mano di continuare a camminare , l'uomo lo seguì ma era quasi sotto shock , dario così disse :
-Nicola ho bisogno che pubblichi un articolo sul mio gruppo sovversivo , ci devi definire nemici dello stato e della popolazione , devi dire che colpiremo ancora...-
-Dario che diavolo stai dicendo ? Che diavolo hai fatto ! Sei pazzo ! Capisco l'odio che provi per lo stato ma ... non puoi ! Hai ... hai ...-
-Nicola , tocca a noi giovani prendere le redini...-
-non con la violenza!-
-Nico ti prego...dobbiamo far capire al popolo che si può compbattere contro lo stato se qualcosa non va bene ! Ti prego Nicola...-
Nicola si fermò un istante e si appoggiò con il braccio sul muro , Dario andò verso di lui pregandolo di nuovo , l'uomo stava riflettendo , infine disse sospirando :
-va bene , sai bene però , che da oggi in poi io farò finta di...-
-Nico ... lo so ...-
-sei sicuro di quello che fai ? Insomma , io non credo che la gente sia così coraggiosa di rivoltarsi contro l'esercito-
-tu lo faresti?-
Nciola si tolse dal muro spingendosi col braccio , guardò intensamente Dario come se fosse suo figlio e alla fine sclamò :
-si Dario , io lo farei , ma non sono tutti come me o te , la gente ha paura dello stato e della propria vita-
-è proprio questo di cui si parla , di vita ! Di libertà... la gente qui che vedi intorno a te sa che non è stato un incidente , sa che l'elezione del premier è stata una farsa , sa che l'esercito risponde direttamente a lui ed è per questo che ha tolto di mezzo la polizia da qui , me ne sono accorto ieri sera io purtroppo , Nico , abbiamo bisogno che la gente abbia la certezza che presto ci sarà una rivoluzione , di quelle vere , di quelle sanguinose e se non cambierà ...-
-lotta dura sarà giusto ?-
-molto dura...-
Nicola continuava a guardare Dario , infine disse :
-mi hai convinto , pubblicherò il pezzo ma , non posso sulla scuola...-
-non sulla scuola , aspetta ancora un pò di tempo , capirai subito quando è il momento ...-
-Dario...-
-dimmi Ni...-
Nicola si avvicinò a Dario e disse in tono preoccupato :
-sta molto attento...-
 
Capitolo 6 : Nel covo degli anarchici
 
Era tutto pronto , Dario sarebbe partito da lì a poco per dirigersi a porto Cervo , secondo le informazioni di Andrea oggi il gruppo si sarebbe dovuto incontrare in una vecchia raffineria , ma non sarebbe stato il gruppo completo , infatti gli anarchici si riuniscono molto occasionalmente , preferiscono far girare i messaggeri , un pò come sta accadendo con il gruppo neo anarchico .
Oggi si sarebbero incontrati alcuni esponenti minori , comunque molto utili per reclutare gente .
Dario non era molto agitato , era tranquillo , stava a fissare il suo zaino , erano le cinque del mattino .
Il ragazzo pensava e ripensava ad un piano per poter entrare all'interno senza essere visto da probabili guardie o militari , anche se la raffineria era chiusa , di certo il messaggio che aveva lasciato sull'albero e la possibile deduzione che fossero stati gli anarchici i fautori dell'attentato avrebbe allertato le forze dell'ordine proprio in quella zona , anche perchè era proprio porto Cervo il luogo prescelto per le loro riunioni .
Inoltre Dario pensava che sicuramente gli anarchici non l'avrebbero preso per niente bene il suo gesto , avrebbe corso il rischio di morire .
Dario tornò alla realtà e prese il suo zaino , prese un bel respiro e uscì di casa .
Per prima cosa si diresse verso la stazione , non era troppo lontana, a piedi ci si poteva mettere dieci minuti , neanche forse .
Dario arrivò in stazione in perfetto orario , non erano neanche le cinque e dieci , così si sedette su una panchina che era posizionata vicino alla biglietteria .
La stazione di San Martino era molto piccola , vi erano alcuni alberelli di fianco , la struttura del complesso era di legno , infatti ormai a causa delle violenti pioggi l'ingresso era vietato a causa del tetto pericolante , inoltre le due biglietterie automatiche non funzionavano più ormai da tempo , questo suggeriva a molti di farsi dei viaggetti gratis .
Il treno sarebbe arrivato ai venti , ma più che il treno Dario aspettava qualcuno mentre era seduto sulla panchina .
Trascorse qualche minuto quando arrivò una persona in stazione , Dario ne avvertì la presenza ma non si girò , non sapeva chi fosse o cosa volesse , dalla coda dell'occhio riusciva a vederne come l'ombra , ma non sembrava che lo conoscesse , l'ombra rimase ferma .
Fra cinque minuti sarebbe arrivato il treno e Dario era immobile sulla panchina ad aspettare la prima mossa di quella persona , non sapeva se effettivamente era una minaccia o meno , ma l'ansia che gli stava incutendo quella persona non era da tutti , così Dario si girò verso quella figura .
L'uomo aveva un cappotto nero e un borsalino in testa nero , aveva la faccia squadrata , e gli occhi azzurri cielo .
L'uomo lo stava fissando dritto negli occhi , Dario avvertì la minaccia , i suoi fondamenti erano giusti , l'uomo strinse i pugni e provò a colpire Dario con un destro molto potente , il ragazzo riuscì a schivarlo appena in tempo e fece un balzo a lato con una capriola per portarsi il più lontano possibile dall'individuo .
Quando Dario alzò la testa alla fine della capriola poteva intravedere il treno che stava arrivando , era ancora lontano , sarebbe arrivato fra qualche minuto , ma non sapeva quato poteva resistere contro il suo aggressore , ma proprio in quel momento l'uomo si avvicinò verso di lui molto velocemente e provò di nuovo a colpirlo questa volta con il sinistro .
Dario con la mano sinistra spostò il pugno e con il pugno destro tentò di colpire l'agressore in pieno volto , bene presto il ragazzo scoprì che anche l'uomo era molto veloce .
L'uomo infatti fece passare il braccio destro sotto al sinistro e bloccò il braccio di Dario , mentre nello stesso tempo con la gamba destra tirò un calcio alla gamba sinistra che Dario che travolse anche l'altra !
Dario stava per cadere a terra , ma mise prima del volto le due mani a terra e con un colpo di bacino tirò un calcio roteando sulle mani all'agressore che cadde piuttosto male , Dario inoltre riuscì a rimettersi in piedi grazie a quella mossa di capoeira e stando ancora sulla gamba destra caricò la sinistra e sfoderò il calcio .
L'aggressore che era finito a terra riuscì a bloccare il calcio del ragazzo con la mano sinistra , e con la gamba sinistra spinse la gamba destra di Dario che indubbiamente perse l'equilibrio e cadde sulla schiena .
L'uomo si alzò in piedi con molta calma mentre invece il ragazzo con un colpo di reni si rialzò in piedi , il treno sarebbe arrivato fra qualche secondo .
-chi sei ?- urlò Dario , l'agressore si tolse il cappello che aveva ancora indosso , e poi si sbottonò il cappotto .
C'era molto freddo quel giorno, Dario stesso era vestito con una giacca molto pesante di pelle con la pelliccia sul colletto , rimase incredulo quando vide il suo agressore torzo nudo !
Ormai il treno era vicinissimo alla stazione , Dario si tenne a distanza dal tipo e ripetè la domanda fatta prima mentre manteneva la posizione di combattimento con i pugni alzati :
-chi sei ho detto ?!-
l'uomo butto a terra l'indumento appena tolto , guardò meglio il ragazzo :
-tu hai solo 18 anni ?- l'uomo aveva un tono di voce molto profondo ,
-chi sei ho detto ?!- ripetè Dario mentre il treno si stava fermando in stazione ,
-sono un membro degli anarchici- l'uomo estrasse una pistola dalla tasca e continuò a parlare mentre Dario alla vista della pistola preferì abbassare la guardia :
-hai letto l'annuncio che noi sapevamo avresti letto , solo tu potevi dirigerti qui a quest'ora , sapevamo che eri di San Martino , noi anarchici abbiamo informatori ovunque , la riunione a Borgo , ti abbiamo seguito , ti abbiamo osservato...-
mentre l'uomo armato stava parlando però Dario sentì un forte dolore alla nuca e la vista gli si oscurò , il ragazzo cadde a terra privo di sensi .
 
Dario riprese i sensi , ma la vista non era ancora tornata come prima , il ragazzo era legato ad una sedia , la testa gli bruciava , e l'unica cosa che poteva vedere attorno a se era una tenera luce che scuoiava l'oscurità attorno a lui , questa luce proveniva da una lampadina che era situata sopra di lui .
-bene , ti sei riuscito a svegliare allora...-
disse una voce davanti a lui , Dario cercò con lo sguardo una figura , ma l'unica cosa che riuscì a vedere fu lo stesso aggressore di prima che sbucò dalle tenebre e assegnò un duro pugno allo stomaco del ragazzo !
Dario ansimò per qualche attivo mentre la vista gli andò via di nuovo per qualche secondo , la voce ricominciò a parlare :
-Sei stato molto incosciente a venire fin qui dopo quello che hai fatto , hai osato usare il nostro marchio per depistare le indagini da te e dal tuo patetico gruppo...-
-io...- Dario cercò di rispondere ma l'uomo che gli aveva dato il pugno gliene diede un'altro in pieno volto , il ragazzo cadde con la sedia , prese una bella testata a terra e sputò del sangue , l'uomo lo rialzò con la sedia dopo pochi attimi .
-quando parlo non voglio essere interrotto chiaro ?- la voce si fece più rabbiosa , Dario non fiatò ma cercò di prendere di nuovo fiato , aveva un occhio chiuso ora a causa della stanchezza , intanto il labbro continuava a perdere sangue e il dolore alla testa ormai era fortissimo anche a causa della caduta .
Ci fu silenzio , un'altro uomo si fece avanti dall'oscurità , era vestito come lo era il suo aggressore , però non aveva il cappello e aveva degli occhiali neri , anche se non riusciva a guardarlo negli occhi sapeva benissimo che il suo sguardo era diretto verso di se .
La voce continuò :
-però ammiro il tuo coraggio , prima di ucciderti voglio sapere il tuo nome ...-
Dario fu colto alla sorpresa , doveva andarsene al più presto da li , indugiò un pò prima di dire il proprio nome , ma non potè tirarsi indietro appena vide l'altro uomo che si stava avvicinando minaccioso tirando fuori un tirapugni dalla tasca , così urlò il suo nome ad alta voce :
-Dario ! Il mio nome è Dario !-
l'uomo mise a posto i tirapugli , ma l'altro uomo non esitò e gli diede un'altro pugno sempre sulla parte sinistra della faccia però più piano rispetto a prima , Dario sputò altro sangue , sembrava che il labbro non sanguinasse più ora .
-Dario ... -
il ragazzo sentì dei passi che provenivano da dietro di lui , la voce che lui sentiva in realtà proveniva da dietro ? Com'era possibile ? Oppure era solo un'altro uomo ?
Dario sentiva che l'uomo ormai era dietro di lui , fece il giro della sedia e si mise davanti al ragazzo , i due scagnozzi si allontanarono , ora li si poteva solo vedere dal collo in giù .
L'uomo si inginocchiò davanti a lui , era molto vecchio rispetto agli altri , poteva avere una sessantina d'anni , l'anziano lo guardava fisso negli occhi , Dario riuscì a spalancare anche l'altro ora , i due si continuarono a guardare per ancora un poco e l'anziano continuò a parlare mentre si alzò in piedi e si allontanò di qualche passo :
-Dario Dario Dario , ti sei emsso in un mare di guai , perchè hai voluto sfidare la pazienza degli anarchici ? Non si fa così ... no no , devi morire per questo-
l'anziano continuò a guardare Dario , ma ci fu qualcosa che non gli andava , così si inginocchiò di nuovo verso il ragazzo e si mise talmente vicino che Dario riusciva a sentire il suo battito di ciglia :
-perchè non hai paura di morire Dario ? Perchè non sento la paura ? Perchè ?-
-non ho paura di te- eslamò Dario orgoglioso , il vecchio fece un ghigno , poi storpioò la faccia dal nervoso e assestò una sberla al ragazzo , poi lo prese per il giubbotto e lo tirò a se e quasi urlando disse :
-non ti faccio paura ? Ora non ti faccio più paura ?-
e lo scaraventò più in fondo nella stanza , Dario cadde con la sedia e i due uomini lo ritirarono su .
L'anziano respirò a fondo , Dario era scioccato dalla forza del vecchietto , non pensava che quell'uomo potesse avere una forza simile , ma sputò ancora del sangue , qualcosa gli sanguinava ancora in bocca , forse il palato , in quel momento di pausa controllò , si ! Aveva una piccola ferita non sul palato , ma sul lato della guancia interna .
Il vecchietto guardò il ragazzo , aveva gli occhi di ghiaccio , erano azzurri chiaro , come il ghiaccio per l'appunto , era senza capelli e aveva molte rughe in fronte , l'accenno di soppracciglie suggeriva che un tempo il colore dei capelli erano stati neri , infine l'anziano disse calmo ora :
-bravo Dario , tu non hai paura della morte , il mio nome è Marco Abbaltini , sono il comandante generale di tutti i gruppi anarchici di Illia-
Dario venne spinto nel punto in cui era prima dai due uomini , il vecchio continuò :
-l'uomo che ti ha aggredito è Fausto ,fa parte delle truppe d'assalto anarchiche del nord , un vero combattente , invece l'uomo con i tirapugni è un mio omonimo , Marco , lui è un hacker che milita nelle regione del centro-
Dario guardò i due uomini che sembravano essere molto fieri delle presentazioni ricevute , il vecchi continuò :
-penso che tu abbia ricevuto abbastanza botte per quello che hai fatto , mati ho voluto da me per chiederti una cosa e ... non potrai dirmi di no , chiaro ?-
Dario stava per rispondere quando il vecchio ricominciò a parlare :
-il mio partito purtroppo è spaccato in due , gli interventisti e quelli che vogliono aspettare , questo lo saprai vero ?-
Dario fece si con la testa e il vecchio cominciò a camminare avanti e indietro per la stanza :
-purtroppo è una brutta situazione per mettere d'accordo tutti , così ho pensato bene di concederti il ruolo di coordinatore di alcune civitas , ti spiego subito-
il vecchio sparì nell'oscurita e tornò facendo strisciare una sedia di metallo , infine si sedette sopra di essa , Dario e Marco esano vicini ora :
-gli anarchici sono divisi in diversi gruppi , le civitas sono i gruppi base , sono formati da hacker , gruppi d'assalto e bombaroli , in media si aggirano fra le venti o quaranta persone . Dopo le civitas ci sono le legion , gruppi molto ampi che prendono numerose civitas e operano in regioni , poi ci sono le GOD , le GOD prendono gruppi geografici , ce n'è una al nord , una al centro e una al sud .
Ed infine la mia preferita , c'è l'anarchy -
il vecchio si fermò di proposito , Dario capì che l'ultima informazione era top secret , Dario finalmente riuscì a chiedere una cosa :
-quindi io devo prendere in mano una civitas giusto ?-
-esatto-
-perchè devo far questo ?- chiese Dario confuso , così il vecchio rispose :
-hai bisogno d'aiuto , il mondo ha bisogno di aiuto , Illia ha bisogno di aiuto , Dario , tu hai un potenziale , non ti sei fatto scoprire , io purtroppo non riesco a far tornare gli anarchici come un tempo e devo dire la verità , ne ho fatte troppe , forse un giorno mi andrò a costituire , ma tu Dario ...-
il vecchio si avvicinò a Dario e gli tese una mano sulla spalla :
-tu sei pieno di sentimenti giusti , ricordati ,quando farai le tue azioni , non ti coprire mai il volto ! Se per caso qualcuno ti vedesse , tu ... tu dimostrerai di aver avuto le palle , con le faccia scoperta tu sei umano , sei un ragazzo e se puoi farlo tu possono farlo anche gli altri , Dario , tu devi sconfiggere lo stato , devi ! Per tutti noi ! È una cosa giusta ora da fare ! Dario tu devi avere tutto l'appoggio possibile di tutti !-
il vecchio aveva quasi le lacrime agli occhi , così Dario disse :
-ho capito ... lo farò ... libererò Illia ...-
-bravo ! È il popolo che ha il potere ! Ricordatelo sempre ! Noi possiamo dire si o no e se qualcosa va male , è nostro compito farci sentire -
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Capitolo 7 : Una decisione , mille vite
 
La vita di molti ragazzi era cambiata dopo quello che era successo alla scuola San Martino , molti dei quali aprirono gli occhi per nuove vedute , riuscirono a capire quanto il loro mondo stava diventando angusto e senza l'ansia di interrogazioni o verifiche riuscirono a capire quanto possa essere importante avere una preparazione ampia su più materie per poter avere un buon lavoro e quindi una buona retribuzione .
La cosa era però ostacolata dalle riforme ingiustificate che prevedevano solo tagli .
 
Andrea percorreva per la seconda volta il tratto che collegava San Martino a Bollo , questi pensieri erano sempre più frequenti nella sua testa , Dario aveva ragione , ci voleva un cambiamento e subito !
Prima di arrivare a destinazione il ragazzo si ricordò cos'era successo quasi una settimana prima , quei volti , quel tatuaggio , così cominciò a guardarsi intorno nella sua carrozza ; questa volta però nella suo scompartimento vi era solo un gruppetto di quattro ragazze che parlavano fra di loro a bassa voce , nessuna minaccia .
Andrea una volta che arrivò in stazione si era diretto verso il covo facendo attenzione a non essere seguito da nessuno .
Il ragazzo era arrivato al covo , c'era molto frastuono e i partecipanti , oltre ad essersi moltiplicati , erano tutti alzati .
Andrea si guardò intorno , notò una radio , evidentemente qualcuno l'aveva portata per assicurarsi di qualcosa , ma ad Andrea non destava molto stupore , lui come altri sapevano benissimo che ultimamente gli arresti erano arrivati a un livello mai raggiunto prima , lui stesso aveva pensato di portarne una quel giorno se mai i suoi genitori fossero stati arrestati per un crimine che non avevano mai commesso se non quello di avere un figlio che sognava la libertà .
Andrea si accorse però dopo un pò di occhiate in giro che mancava Dario , così il ragazzo cominciò a chiedere un pò nella sala dove mai si fosse cacciato , vide in quel momento il ragazzo di colore che aveva proposto di usare i plastici del padre , così Andrea andò da lui :
-Ciao mickel , hai mica visto Dario in giro ?-
-Dario ? No guarda non l'ho proprio visto oggi ,dev'essere in ritardo-
-Dario non è mai stato in ritardo , sei veramente sicuro di non averlo visto ?- il tono di voce di Andrea era chiaramente agitato , non era di tutti i giorni che Dario arrivava in ritardo ad un appuntamento , non lo era mai stato ! Che gli fosse capitato qualcosa di grave ?
In quel momento però qualcosa rapì l'attenzione di tutti , le porte dell'ascensore si chiusero a scatto , i partecipanti alla riunione non proferirono più parola , erano tutti in silenzio , alcuni quasi spaventati , la mezzanotte era passata da un pò , chi poteva essere a quell'ora ?
Intanto l'ascensore cominciò a salire .
L'unico rumore che si percepiva fu lo scoppiettio del fuoco che ardeva e le strane nterferenze che captava la radio unita ad una canzone che sembrava uscita da un film country .
L'ascensore si fermò e dopo un pò di tempo cominciò a tornare ad andare giù .
Alcuni partecipanti fecero dei passi indietro , chiunque fosse salito nell'ascensore non era solo , sembrava scortato .
Dopo alcuni attimi l'ascensore si fermò proprio sul piano dove vi era la riunione .
Le porte dell'elevatore si aprirono e dopo alcuni attimi dall'angolo della parete che dava luce alla tavolata infinita si vide uscire un ragazzo che aveva metà volto coperto da una sciarpa , dopo di lui entrarono altre quattro persone , anche loro col le sciarpe che gli arrivavano fino al naso ed infine uscì un'altra figura .
Andrea appena vide l'ultima figura disse ad alta voce :
-ragazzi è arrivato Dario !!!-.
 
Tutte le persone erano sedute ai propri posti , Dario era capotavola , dopo essere arrivato aveva esortato tutti a sedersi , solo dopo avrebbero parlato .
Alla destra di Dario vi era il ragazzo che era stato visto per primo , aveva ancora indosso la sciarpa , due occhi neri pitturavano il suo viso latino insieme ai capelli nero corvino .
Alla sinistra invece vi era un ragazzo che forse era iil più grande di tutti i partecipanti alla riunione , poteva avere ventidue anni , aveva degli occhiali da vista e un computer sopra le gambe che gli illuminavano il viso di azzurro , aveva un naso lungo ma magro , non aveva quasi labbra , il viso era lungo ma senza alcun genere di imperfezione di zigomi o mascella troppo sporgente ; Mickel era seduto di fronte ad Andrea , entrambi però erano praticamente vicini a Dario , da lui li dividevano oltre ai due membri citati prima altre due persone per parte dal loro leader .
-Dario ma che hai fatto alla faccia ?- domandò Andrea dopo che tutti si fossero messi a sedere , Dario rispose però secco :
-tranquillo Andrea , va tutto bene- il ragazzo aveva infatti dei lividi nelle guance e il zigomo sinistro tagliato .
-signori miei , siamo oggi riuniti per discutere di un piano per poter mettere in ginocchio le finanze del nostro amato capo di stato-
vi furono alcune risate nella tavolata , ma l braccio destro e sinistro di Dario non fecero nulla , erano sempre seri e guardavano i partecipanti .
-scusi signore- una voce venne captata dalle orecchie di Dario , in quel momento avrebbe preferito essere nato sordo !
La voce era di Stefano , lo stesso ragazzo che nella prima riunione aveva cercato di indire delle votazioni per diventare forse capo ? O forse solo per farsi vedere ? Fatto sta che comunque aveva raccolto quasi solo antipatie  e solo poche amicizie all'interno del gruppo .
-signore ?-
-che c'è ?-
-signore mio chi sono i nuovi partecipanti ? Conto cinque persone in più e perchè due sono sedute alla sua destra e sinistra ?-
-sei geloso Stefano ?-
-non ha risposto alla mia domanda- disse stefano in tono provocatorio così Dario si alzò in piedi ed esortò a gesti di fare altrettanto ai cinque nuovi componenti , poi una volta che tutti e cinque si furono alzati Dario guardò fisso il ragazzo e disse in tono calmo ma si poteva sentire che era forzato quasi come se stesso parlando con un bambino :
-questi signori sono cinque anarchici che si sono uniti alla nostra causa-
piombò silenzio sulla tavolta  Andrea ,che aveva alla destra Stefano , guardò il ragazzo che era rimasto zittito dalla risposta .
-posso continuare mio piccolo amico ?- chiese con una cortesia forzata Dario e Stefano fece senno "si" con la testa .
-molto bene-continuò Dario :-allora potete sedervi , grazie ancora , bene ! Oggi parliamo di un piano per poter far cadere le finanze del capo di stato , come potete vedere i componenti non sono solo aumentati di cinque persone , ma di venti ! Le nuove persone sono dei rappresentanti di scuole e di università dell'intera Illia ! Avete capito bene ! Grazie ad Andrea De Zerbis che potete trovare lì ( Dario indicò col dito Andrea che sorrise imbarazzato ) che ha contattato moltissime persone siamo riusciti a far aderire alla nostra causa molti più studenti quanto crediate , non solo ! Grazie a mickel ( Dario indicò mickel che al contrario di Andrea lui non si imbarazzò neanche un pò ma fece un solenne inchino ) siamo riusciti ad avere l'apporto d altri anarchici , di alcuni sindacati e quindi dei movimenti operai per un lavoro più sicuro e remunerativo !-
ci fu un applauso molto lungo e alcune persone si alzarono persino in piedi .
Dario calmò le persone con i gesti delle mani e li esortò a risedersi , continuò poi dicendo :
-ma non è ancora ora di cantare vittoria- il tono di Dario si fece più cupo e serio :
-signori , vi devo chiedere una cosa , anzi , come sapete , il nostro capo di stato non intende accettare il fatto di avere na ribellione sotto i suoi piedi . Una schiava non si libererà mai del suo padrone se lui la picchia , ma se lei viene a sapere che cento schiave si sono liberate da un padrone uguale a quello che ha lei , allora lei farà di tutto per liberarsene , parlerebbe , chiederebbe aiuto , non si lascierebbe schiavizzare .
Questo è quello che penso -
si sentirono alcuni – si è vero ! - nella tavolata .
Dario continuò :
-così io voglio esortare gli altri ad alzarsi e far vedere che noi non vogliamo essere governati da un branco di politici idioti ! Signori , io voglio dare la miccia , la dinamite , ma il fuoco dev'essere di un unico popolo ! Io voglio dirvi che il nostro successo non è garantito e , non nascondo che ho paura anche io come molti di voi di lasciarci le penne , qui con me ho cinque anarchici che hanno rischiato le penne ragazzi molti più giorni di quanti non ne abbiamo rischiato noi , ma la nostra è una giusta causa , noi vogliamo la libertà , una libertà che non ci è concessa , signori io vi sto chiedendo di farci nominare nemici pubblici così da non poter più farci nascondere all'occhio del fuoco ! All'occhio del popolo ! Perchè solo quando avremmo tutti dalla nostra parte potremmo accendere la miccia  e far esplodere la dinamite ! Sentiremmo il fuoco della libertà e il suono delle rivoluzione -
Dario si sedette e guardò tutti i suoi componenti , vedeva dalla sguardo che riceveva che tutti avevano capito dove voleva arrivare , ci fu molto silenzio , alcun stavano guardando il soffitto , altr avevano quasi le lacrime agli occhi , altri ancora avevano lo sguardo fisso un ragazzo si alzò in piedi :
-scusa Dario ma io non ce la faccio ... -
Dario lo guardò negli occhi , in quei occhi castani di un ragazzo che era più piccolo di lui di due o tre anni e gli disse :
-non devi pensare di non essere coraggioso , non è una cosa chebisogna fare per forza , hai avuto più palle te di chi mi dirà si oggi e che poi mi volterà le spalle domani , davvero , se non te la senti lo capisco bene , spero solo che tu farai parte del fuoco che accenderà la miccia ...-
il ragazzo sorpreso ma molto felice disse :
-Dario ti prometto che sarò il fuoco più attivo che tu possa vedere , ma , non me la sento di essere l'ingranaggio che fa da perono a tutto ...-
-vedo che hai capito benissimo , beh , mi dispiace ma ... è una tua decisione , la comprendo e puoi stare o venire a qualunque riunione vorrai -
non ci fu però una reazione a catena come stava pensando però stefano , rimase con 'amaro in bocca perchè molte persone in quel momento si alzarono e dissero a gran voce -miccia ! Miccia ! Miccia !- ora quasi tutta la tavolata diceva "miccia" .
Dario fu molto soddisfatto e disse cercando di vcalmare il tumulto dei partecipanti :
-grazie davvero a tutti ! Anche a quelli che non vorranno fare da miccia ! Bene , allora ... quando noi faremmo scoppiare tutte le fabbriche di automobili del paese del nostro capo di stato un giornalista ci dichiarerà nemici di stato , da allora noi saremmo in pericolo di vita ogni secondo , salutate i vostri genitori il giorno prima , i vostri cari , ci trasferiremmo tutti in luoghi più sicuri , connessi fra di loro da solide reti di informazione , le località rimarranno segrete , ricordate che il quartier generale sarà qui a Ziana ! Per qualunque cosa comunque ci sarà Dario ! Se qualcuno ha perso la mail non vi preoccupate , vi cercheremo comunque ! Quando il colpo sarà terminato riceverete un foglio , da lì in poi la vostra casa sarà quella ! I ragazzi più grandi saranno i capi casa ! Parteciperanno alle riunioni future solo i capi casa ! Meno siamo meglio è ! -
i componenti della tavola annuirono tutti , Dario continuò :
-bene ! Ecco il piano ...-
ad un tratto la radio smise di gracchiare insieme alla musica che stava riproducendo , lo scoppiettio del fuoco era l'unica cosa che arrivava alle orecchie dei partecipanti alla riunione , nessuno stava parlando e tutti si erano girati verso l'apparecchio che tutto ad un tratto emise un sibilo anche abbastanza fastidioso , una voce si udì subito dopo :
-attenzione , interrompiamo i programmi per una comunicazione urgente ! Il comandante generale degli anarchici Marco Abbaltini è stato arrestato proprio in questo momento ! I rastrellamenti da parte dei militari hanno avuto successo ! Ora l'obbiettivo è trovare tutti i partecipanti all'ordine ! Raccomandiamo inoltre che i partecipanti del gruppo sono pericolosi malviventi che non esiteranno ad uccidere qualsiasi tipo di persona ...-
-oh mio dio- eslamò sottovoce Dario mentre si dava una forte occhiata con Andrea , intanto mickel chiuse l'apparecchio , una forte pressione cadde sulle spalle di Dario che cominciò a guardare tutti i patecipanti e lo stesso fecero loro .
La sala si cominciava a scaldare e molte persone incominciavano a vociferare fra di lolo :
-Dario ! I militari verranno ad ucciderci , li hai condotti da noi !- urlò Stefano cercando di avere dei consensi fra la tavolata ; cosensi che non tardarono ad arrivare , ora infatti molti parlavano ad alta voce mentre Dario era rimasto fermo , per quanto avesse una pressione incredibile , si dimostrò molto calmo e cercava con lo sguardo gli anarchici che aveva come spalla destra e sinistra .
I due si stavano sentendo dire di tutto , ma non ascoltavano nessuno , erano calmi e impassibili , l'atmosfera si caricò sempre di più però . Così il ragazzo seduto alla sinistra di Dario che sembrava essere il più grande chiuse il pc e si alzò in piedi .
Dario fece la stessa cosa :
-silenzio in sala !- urlò il leader , ci fu silenzio , poi continuò :
-siediti razza di ominide !- indicando Stefano che senza fiatare si sedette , Dario fece la stessa cosa dopo averlo visto sedere e con un cenno della mano invitò la sua spalla a parlare , il ragazzo accolse l'invito e disse in tono calmo ma diretto :
-signori vi prego , finitela di comportarvi come bambini , volete andarvene ? Fate pure , i pisciasotto sarebbero solo di peso , noi siamo persone che hanno rischiato la vita ogni giorno della loro vita , ma il governo non sa i nostri nomi ! Non ... vi dovete preoccupare , perchè se mai ci dov'essero arrestare lo farebbero solo perchè noi abbiamo partecipato ad azioni antigovernative con voi ! Non perchè siamo anarchici ! La ...-
-la loro paura è più che fondata- lo interruppe Andrea alzandosi , l'anarchico stava per dire qualcosa quando Dario gli prese il braccio e con un cenno del capo lo fece risedere , dopodichè fece continuare Andrea annuendo con il capo :
-grazie , ragazzi dopo questa notizia è vero che le nostre vite saranno ancora più in pericolo , ma vi prego , dobbiamo continuare , lo dobbiamo fare per il futuro di tutti noi ... non abbiate paura , gli anarchici saranno ricercati , ma noi anche ! Insomma , il pericolo sarà pur sempre aumentato , ma è sempre pericolo , non ...-
Mikeal si alzò in piedi e disse :
-Andrea non ti devi preoccupare , penso che tutti abbiamo capito e che nessuno mollerà per questa sciocchezza , se il capo degli anarchici è stato arrestato vuol dire che ci saranno più anarchici per strada che ce l'avranno con l'esercito e la polizia, quindi abbiamo sia il vantaggio di poter filare lisci senza problemi , sia poter far entrare altro personale al nostro fianco , dico bene Dario ?-
-benissimo- disse Dario serio guardandolo , ma alcuni membri della tavolata non sembravano pensarla esattamente così , Stefano per primo di alzò e si diresse verso l'ascensore , molte persone lo seguirono , nella tavolata rimasero in una ventina , ci fu silenzio , si udì l'ascensore andare molte volte su e giù , ma dopo qualche momento , dopo che i rimanenti scalarono posto per avvicinarsi a Dario , altri componenti arrivarono alla tavolata e si risedettero , il numero era adesso di almeno 30 partecipanti , quasi come prima .
Andrea e Mikel si risedettero , il fuoco si stava per spegnere , segno che stavano portando troppo alle lunghe quella riunione , non c'era tempo per far vedere il piano , ma forse non avrebbero avuto neanche il tempo per un'altra riunione , l'unica opzione fattibile era quello di inviare tutto per e-mail .
Intanto il ragazzo con la sciarpa che era seduto alla destra di Dario si alzò e andò a prendere uno scatolone enorme che sbattè con forza sulla tavola :
-cos'è ?- chiese un ragazzo nella tavolata , l'anarcico non rispose e rovesciò il contenuto sulla tavola :
armi !
Molti mitragliatori e altre armi erano riversate sulla tavola , sembravano avere le sembianze di armi vecchie come M30 o Ak 49 , armi che avevano una potenza incredibile e che potevano possedere solo i militari , l'anarchico indicò col dito altre casse .
Dario si stava alzando quando sentì delle urla provenire dal primo piano , l'anarchico sussurrò in un primo momento :
-cazzo !- poi si mosse velocemente, prese e caricò un fucile a pompa e urlò :
-uscite di qui ! Militari !-
i ragazzi presero a loro volta i fucili e si mossero verso l'uscita che non poteva essere vista dall'esterno , Dario prese due mitragliette , Andrea una vecchia Beretta che infilò fra la cintura e il pantalone .
 
 
 
 
 
Capitolo 8 : La fuga
 
Non ci voleva , l'ascensore stava scendendo al loro piano , ma Dario e gli altri erano già abbastanza lontani , ma mai troppo , non erano al sicuro , non lo sarebbero stati più ormai !
Gli anarchici si strinsero a scudo su Dario , mentre il quarto che aveva il fucile a pompa era il chiudifila , Andrea e Mikel seguivano il gruppo vicino a Dario .
Erano passati da un cunicolo che si trovava vicino al camino , una volta che tutti furono passati l'anarchico bendato dal nome "Drugs" chiuse il cunicolo .
Quel cunicolo passava sottoterra , per poi risbucare nella zona del parcheggio , forse ci sarebbero stati anche lì militari , ma era un rischio che bisognava correre .
L'acqua scorreva come un fiumiciattolo sotto a quella strana galleria , si sentì però da lontano un urlo :
-sono qui !-
Drugs si girò , il cunicolo era sempre stato dritto , così vide un militare dalla tuta mimetica classica che prese il so fucile e non esitò a sparare , l'anarchico non ebbe neanche il momento per tirare su l'arla che venne ripetutamente colpito dalla stessa sorgente di colpi , il ragazzo cadde a terra facendo squazzare l'acqua per terra .
Il resto dei ragazzi si mossero , finalmente vi era una rientranza molto ampia , dopo alcuni metri vi era una curva nel cunicolo :
-si esce da lì Dario- disse un'anarchico che nella tavolata era seduto in fondo , Dario cercò con un'occhiata Andrea e mickel .
Altri colpi arrivarono da lontano , questa volta di più di prima , vi erano altri militari che si stavano muovendo verso di loro , dai passi Dario sentì che erano tre , ma forse altri erano dal cunicolo a prendere la mira , la scarica di colpi si fermò e Dario sentì dei passi veloci nell'acqua avvicinarsi a loro , era il momento !
Dario uscì per primo dal cunicolo e fece fuoco , gli altri fecero la stessa cosa .
I colpi del leader andarono tutti a segno , inoltre l'uscita degli altri ragazzi gli aveva fornito uno scudo umano molto efficace .
Andrea si mise a correre verso l'uscita tirando Dario per la maglia :
-non c'è tempo Dario corri !-
I due corsero per delle scale che portavano in superficie , erano fuori ora !
Dario seguiva Andrea che stava correndo verso una cabriolet grigio metalizzata , intanto le raffiche potevano essere udite anche dall'esterno amplificate dal condotto lungo e stretto .
Andrea saltò sulla macchina e collegò i cavi per farla partire :
-andiamo bastarda!- diceva il ragazzo tremando cercando di fargli fare contatto , Dario invece era ancora fuori dalla vettura che si guardava intorno .
Era tutto sfuocato , sentiva il suo cuore battere forte , il sangue arrivava forte al cervello , vedeva tutto rallentato , alcuni suoi compagni uscirono dal cunicolo ancora con le armi spianate puntate sul cunicolo .
Dario continuava a respirare forte quando all'improvviso esplose il muretto che chiudeva il parcheggio alla strada , pezzi di mattone volarono violenti verso il gruppo di neo anarchici e una violenta fiamma si alzò nel punto dell'esplosione . Dario era accovacciato dal lato opposto dell'esplosione , si era abbassato istintivamente , così avevano fatto anche i suoi compagni , ma nel momento stesso dell'splosione Andrea era riuscito a mettere in moto quella macchina che urlò qualche secondo dopo l'esplosione :
-Dario muovi quel culo e portalo qui !-
il ragazzo non esitò manco un momento e si precipitò sulla macchina .
Andrea accelerò e i due si allontanarono dal gruppo che prendeva la mira sul futuro nemico .
Da muro uscirono almeno tre macchine in piena accelerazione con le sirene spiegate , i due ragazzi sfondarono un cancello a tutta velocità :
-Andre ... miseria tua!-
-zitto Dario !-
la macchina prese velocità dopo averla persa nella collisione e si gettò sulla strada principale , una macchina dell'esercito andò a sbattere contro una civile , mentre le altre due riuscirono a schivare sia uno che l'altro veicolo e i diressero a tutta velocità su quella dei ragazzi .
-Andre spingi quell'acceleratore!-
-sto facendo del mio meglio ...-
-potevi prendere una macchina più veloce no ?!-
-oh scusa signor leader ma non mi sembrava il caso di fare i buon gustai in quel momento !- disse Andrwa in tono sarcastivco con tono crescente .
Le macchine dell'esercito erano più veloci , erano di un modello sportivo e molto appiattite , nere , inoltre i due ragazzi passarono un incrocio a tutta velocità , fortunatamente il semaforo era blu .
Però oltre alle due macchine nere che ora occupavano le due corsie , tra cui una di senso contrario , vi erano anche due pattuglie della polizia locale :
-fantastico !- esclamò Dario che era girato ,dall'inizio del viaggio ,verso gli inseguitori :
-ora c'è anche la pattuglia locale-
-non è un problema , guarda avanti ...-
Dario si girò e vide che il ponte che collegava i due capi della strada si stava alzando :
-Andrea dimmi che non vuoi saltare ... dimmelo ti prego !-
ma il ragazzo strnse gli occhi e mise a fuoco la strada con il ponte a pochi secondi da lui .
La macchina si impennò ed effettuò il salto , ricadde perfettamente anche se sbandò un poco , le auto nere saltarono perfettamente senza neanche sbandare , mentre invece una pattuglia della polizia sbandò fortemente al momento dell'atterraggio e andò a finire contro una vetrina di un ristorante .
-non farlo mai più !- disse Dario che aveva ancora gli occhi sgranati , intanto le auto nere li avevano ormai raggiunti :
-al diavolo !- esclamò Dario con un tono di rassegniazione , sbuffò , prese i suoi due mitra e si alzò ,mettendosi con le ginocchia piegate sullo schienale , prese la mira e fece fuoco sulla prima auto .
Andrea però girò ad un incocio e Dario perse l'equilibrio e andò a finire sui sedili dei viaggiatori :
-sta attento asino !- urlò Dario cercandosi di alzare :
-excuse me !- disse Andrea sarcasticamente ; una macchina nera andò dritto a causa dell'improvviso cambio di direzione di Andrea e si andò a schiantare contro un tir che la distrusse , l'altra macchina nera insieme alla gazzella riuscirono a girare in tempo dato che erano più indietro rispetto all'altra auto nera che era ormai quasi in bocca a quell'incrocio a 5 strade !
Dario si ritirò su ma una scarica di colpi lo fece riabbassare , i colpi provenivano dalla gazzella più indietro dell'auto nera , che spaccarono il vetro dell'auto dei due ragazzi , Andrea si era abbassato anche lui :
-Dario abbattilo !-
-se la smetteresti di guidare come un paaaa...-
Andrea girò bruscamente a sinistra e imboccò l'autostrada , la macchina nera li seguì ma la gazzella tirò dritto contro un cassonetto della spazzatura e successivamente contro un muro di una casa , dall'urto la macchina esplose in mille pezzi .
Dario sbuffò e disse cercandosi di tirare su per l'ennesima volta :
-ora lo uccido- rivolto senza alcun dubbio ad Andrea .
La amcchian dei due si trovò sull'autostrada , fortunatamente il senso era giusto alla loro marcia , la amcchina nera però era riusciti a raggiungerli e li tamponò dal lunotto posteriore sinistro , Dario perse una mitraglietta , ma con l'altra diede una bella folgorata all'auto che si sbilanciò a sinistra e sbattè con lo spartitraffico che la fece inclinare all'indietro , l'auto si impennò e in aria si girò vertiginosamente mentre perdeva i pezzi della carrozzeria .
-bravo Dario- esclamò Andrea , però i due non fecero neanche in tempo a finire di cmplimentarsi l'uno con l'altro che dall'altro lato della strada un tizio sparò con un lanciarazzi un missile che bucò la loro strada , la macchina dei due ci finì dentro e atterrarono seppur con qualche sbandata anche di troppo su una strada secondaria sotto l'autostrada .
-vai Andre !-
l'auto stava tornando a una velocità umana quando Dario urlò , Andrea si girò e vide che vi erano della auto nere che si stavano avvicinando , ma non avevano i lampeggianti come quelle dell'esercito ,Andrea diede gas e l'auto tornò alla velocità di prima .
Le tre auto nere erano ancora più veloci di quelle di prima e stavano una di fianco all'altra mentre una di loro schivava con grande abilità le auto contrarie al suo senso di marcia :
-chi sono quelli li ?- chiese Andrea preoccupato dalla velocità con cui si avvicinavano e Dario rispose :
-non lo so , ma ti conviene accelerare , non mi piace questa faccenda-
-non ti piace ? Dario ci hanno beccati !-
-no Andre , qualcuno ha fatto la spia e so anche chi sia !-
-chi ?-
-è stato quel bastardo omino di merda-
-Stefano ?-
-si ! Proprio lui !per quello se ne andato dalla sala , sapeva già tutto !...-
le macchine ora erano a qualche metro da loro e Dario continuò :
-...Andre dì ad Alice che se mai non tornassi...-
-Dario che divolo vuoi fare ?-
ma non ci fu nessuna risposta , Dario aveva trattenuto il fiato , il tempo si bloccò , il cervello prendeva meno sangue , tutto procedeva ad una velocità minore , il ragazzo chiuse gli occhi e pensò :
"io sono soppravvisuto , io ho il controllo di me stesso , io sono vivo , l'aria è viva , io la sento , lei mi condurrà dove voglio" .
Dario aprì gli occhi e saltò verso la prima macchina .
La amcchinà si inclinò in avanti , aveva inoltre i vetri scuri e non potè vedere chi vi era dentro , pazienza !
Prese il mitra e diede una scarica di colpi verso il prabrezza che aveva davanti , i colpi sfondarono il vetro e uccisero i due conducenti dell'auto , prima che l'auto però sbandò e perse velocità Dario saltò sull'altra auto nera schivando per poco una colonna portante dell'autostrada .
Ma all'auto a destra di essa si abbassò il finestrino che dava libera vista a Dario .
Una mano con una pistola uscì dall'abitacolo e fece ripetutamente fuoco , il ragazzo vedeva i proiettili e ne schivò due , il terzo di conficcò nel cranio di una persona che guidava un camioncino che si andò a schiantare contro una fondamenta dell'autostrada che in quel punto crollò di schianto .
Il ragazzo tenne la mira sul tettuccio della macchina che aveva sotto i piedi che stava sbandando a posta per toglierselo , ma lo sguardo ra fisso su quella dannata mano .
L'uomo stava per fare fuoco quando Andrea con l'auto si era fermato e con lo specchietto centrò in pieno la sua mano , la pistola volò sul sedile posteriore e Dario saltò per poter finire sull'auto di Andrea , intanto che saltò però si girò e ancora con la mira fissa sull'auto nera su cui qualche nanosendo prima era sopra fece fuoco per poi rigirasi e finire sull'auto di Andrea .
L'auto colpita sbandò un poco , ma insieme all'altra fecero un 180 ° e si rimisero all'inseguimento , a Dario seccava aver sbagliato il colpo mentre buttava via il mitra scarico "sono fuori allenamento" si disse , intanto la macchina di Andrea mentre era ancora in marcia "muso contro muso" rispetto alle auto nere fece anche lei un 180° e guadagnò qualche metro prezioso sugli inseguitori .
-poi mi spieghi dove hai imparato a fare così !- disse Andrea esterefatto , ma Daro replicò prendendo fiato e mettendosi meglio sul sedile posteriore :
-vale anche per te ! Dove hai imparato a guidare così male ?-
ma le due auto si stavano avvicinando ancora una volta .
Dario sentì qualcosa in quel momento , sentì una presenza e si girò di scatto verso il prabrezza .
Una figura vestita di bianco era davanti a loro , essa era imcapucciata e una strana aura infondeva calma e serenità ai due ragazzi ; la loro macchina procedeva verso di lei e ci passarono a fianco .
Proprio in quel momento , come in un fermo immagine , Dario vide meglio quella figura , era una ragazza , quello alle labbra era sicuramente rossetto , ma il cappuccio non gli permetteva di identificarla meglio, dalle fattezze magroline effettivamente si poteva pensare una una figura femminile , il suo intorno era quasi bianco , come se fosse animata da luce propria .
La loro macchina la superarono , ma appena lo fecero lei alzò le braccia e le fermò quasi al livello delle spalle , fece un tenero sorriso .
Poco prima che anche le due auto nere le passarono a fianco , dalle maniche che non lasciavano vedere mani uscirono due spade , quasi dal nulla , senza nessun movimento di braccia o altro , quelle due spade tagliarono le vetture , lei non si mosse neanche di un centimentro seppure le due auto andavano ad una velocità molto sostenuta .
Le lame perforarono prima i lunotti anteriori , poi le ruote ed infine i corpi dell'uomo che guidava l'auto destra e quello che stava sul sedile del passeggiero dell'auto a sinistra .
Le ruote bucate fecero sgommare le rispettive auto, si sentì un forte stridio a causa di questo,  le due auto andarono a scontrarsi come in un cerchio e la figura misteriosa si trovava esattamente al centro .
Le due auto si scontrarono ed esplosero in aira con le fiamme e i detriti che volarono in alto .
La figura era ferma , ripose piano piano le braccia sul fianco e le lame rientrarono nelle maniche , intanto l'auto di Andrea e Dario si allontanava a passo veloce .
-ottimo lavoro capo- disse una persona incapucciata di nero che stava camminando verso quella figura , ora erano praticamente gli uni davanti agli altri , intanto spuntò un'altra figura anch'essa incapucciata di nero che si dirigeva verso di loro .
La figura bianca si voltò indietro verso la direzione dell'auto dei due ragazzi , la seconda figura arrivò vicino alle altre due e disse :
-agenti signore mio , ci conviene cambiare area , non tarderanno ad arrivarne altri ...-
ma l'altra figura si intromise , si poteva vedere solo una barba folta mentre le labbra si muovevano per parlare all'indirizzo della figura bianca :
-signore vuole che segua il nostro obbiettivo ?-
la figura bianca si girò verso di lui , con la mano destra si preso una sorta dimascherina per la bocca argentata e se la mise al volto , infine disse con una voce robotica molto profonda :
-questa volta non farti vedere , seguilo da lontano , quando sarà il momento ...-
-non si preoccupi signore ... è già mio!-
 
Andrea fece rallentare la macchina per farla andare ad una velocità più consona al tratto di strada che stavano percorrendo , i due non parlavano da un pò di tempo , presero dopo breve una strada che li avrebbe riportati a ziana , una strada deserta che faceva il giro lungo sui monti , una strada senza pericoli e lontana dall'autostrada .
Infine Andrea disse :
-hey Da tutto ok ?-
Dario sembrava tranquillo , guardava il paesaggio montuoso che gli si parò davanti , disse dopo un pò :
-credo si... si ...-
-Dario come sei riuscito a ... insomma ...-
-non puoi capire Andre...-
-ok ... va bene , tasto dolente , allora ... chi pensi siano quegli uomini ? -
-i primi erano sicuramente membri dell'esercito , gli altri ...-
Dario si fermò un istante per pensare , ma non gli venne in mente nulla , chi potevano mai essere quei tipi ?
-Dario ? Allora ?- chiese Andrea che non ebbe più nessuna risposta , così il ragazzo rispose :
-non lo so Andrea , non ho nessuna idea , sicuramente però , non erano agenti normali , forse corpi speciali ma non con grado massimo-
-che vuoi dire ?- chiese Andrea incuriosito e dario rispose :
-non lo so , mi sembrava come se fosse una prova , come se ci mettessero alla prova , non loro eh ! Loro hanno fatto di tutto per ucciderci , ma forse sono stati mandati a posta per vedere il nostro livello di preparazione ...-
in quel momento un suono si sentì ad intermittenza :
-cazzo da quando hai un cellulare?! - disse Andrea scherzando , Dario rispose :
-dimmi Hack !-
dall'altro capo della telefonata c'era il ragazzo che alla riunione aveva il pc, insieme a lui vi erano tutti i membri del partito , nessuno escluso , almeno di quelli che erano arrivati sul piazzale .
Erano tutti in un condotto , ognuno da li poteva arrivare alla loro casa , il passaggio alle case basi era stato d'obbligo , ognuno da quel momento avrebbe messo in pericolo chiunque , quindi era normale che da quel giorno avrebbero dovuto per forza di cose stare lontano da parenti o amici che non facevano parte dell'ordine .
La notizia che tutti stavano bene rincuorò Dario e Andrea , ma d'altro canto anche gli altri stettero meglio , la notizia che il loro capo era vivo fece tornare qualche sorriso e qualche barlume di speranza , ma la chiamata si troncò dopo novanta secondi , il tempo per non essere beccati erano cento secondi , per sicurezza le chiamate erano tarate a novanta secondi , quindi non si poteva essere beccati o localizzati , erano immuni di controlli per ora .
-che fai non richiami ?- chiese Andrea dopo che la tekefonata fu troncata :
-no Andre , non c'è bisogno , sono tutti vivi , è un dispositivo a posta per evitare di venir localizzati -
-ah ok- disse Andrea senza fare altre domande , ma Dario continuò :
-hai notato la figura bianca ?-
-si...-
-è come se... l'avessi già vista-
Andrea stette zitto , questo fece incuriosire Dario che chiese :
-Andre tu sai chi è vero ?-
Andrea prese fiato , indugendo un poco alla fine disse :
-penso sia Alice !-
-Alice ?!-
-si Da , vedi , non so se l'hai notato ma a volta presenta dei tagli o dei lividi , per me è lei , anche perchè da quando tu sei sparito anche lei è andata fuori città , forse ti ha seguito , forse è una spia -
-calma Andrea , chiunque fosse non è nostro nemico per ora , ma sei sicuro anche tu allora che fosse un maschio !-
-veramente no ... a parte il rossetto e il mio sospettoper Alice avrei pensato che fosse un maschio -
-perchè ?-
-il rossetto di solito se lo mettono alcuni capi di alcune strani circoli che hanno a che fare con forze magiche o ... che ne so io ... l'ho visto su internet e dato che quella figura era incapucciata , beh ... può far parte di una di quelle tribù...-
-sarà...- concluse Dario mentre si avviavano all'interno di una galleria .
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Capitolo 9 : Verità nascoste
 
Harrison stava girando per il suo studio , quel giorno era più agitato del solito , sebbene fosse una consuetudine dato il suo lavoro .
Harry era a capo della sezione militare di Illia, sopra di lui vi era solo il premier .
Una volta nominato tale infatti , il capo di stato si era subito premunito di avere il controllo sull'esercito con alcune leggi che cambiavano l'assetto della costituzione .
La gente non si era quasi preoccupata di questo , perchè comunque l'esercito non era ancora arrivato per le strade di Illia , almeno non per all'ora .
Solo dopo qualche tempo il capo di stato decise di limitare l'azione della polizia delle varie località , fino quasi ad annunarle in gran parte del territorio nazionale .
Il premier si era assicurato la completa autonomia di comando , era diventato molto potente e molto ricco , ma già da tempo qualcosa minacciava il suo impero costruito con tanta fatica , la rivoluzione !
Harry sapeva che una rivoluzione mirata su tutto il paese , avrebbe portato qualcosa come una valanga di popolari vittime , l'esercito era ben armato e , certo lui , non avrebbe esitato a sparare su uno sporco rivoluzionario o anarchico ma il problema ora non era quello .
Qualcosa era andato storto e Harrison voleva cucire la ferita che si stava aprendo , "non doveva finire così" continuava a pensare .
Qualcuno bussò alla porta del suo ufficio che si trovava a parecchi chilometri da Ziana , in un accampamento in mezzo al deserto :
-avanti- disse Harry sedendosi sulla poltroncina che era messa dietro ad una scrivania abbastanza piccola , dalla porta uscì un ragazzo abbastanza muscoloso , era rasato , aveva un soppracciglio destro tagliato , indossava una tuta da militare di alto grado e le medagliette al petto gli davano un'aria di un uomo con esperienza nel campo militare .
-prego siedi- disse il comandante capo al ragazzo che si sedette , dopo lo guardò un poco e disse infine :
-che diavolo è successo alla stazione di Bollo ?-
-signore ...-
-signore un diavolo !- il comandante si alzò di scatto e con una manata buttò a terra la lampada che aveva sulla scrivania che si ruppe , poi buttò entrambe le mani sulla scivania e urlò :
-tu ! Per poco non fai saltare il piano !-
-signore io ho fatto tutto quello che mi era stato possibile per...-
-non è stato abbastanza , idiota ! Abbiamo avuto uan soffiata incredibile da un membro dell'organizzazione ! E tu ... tu ... non ne hai arrestato manco uno ! Sei un incompetente ! Ti leverei tutti i gradi se potessi !-
-signore ho mandato due uomini dietro di lui ma...-
-ma niente ! Hanno fallito ! Tutti e due , ti sei fatto sfuggire anche il loro leader !-
-signore erano in due !-
-non alzare la voce con me caro ! Chi ti credi di essere ?!-
a quel punto il ragazzo si alzò di scatto ed estrasse una pistola con cui fece immediatamente fuoco , il proiettile si conficcò sulla spalla sinistra del comandante che volò all'indietro , dopo alcunia ttimi il ragazzo si avvicinò al comandante facendo il giro a destra dalla scrivania e disse :
-signor comandante , il capo non tollera i suoi insuccessi-
-cosa?-
-i suoi militari non sono ben addestrati ...-
-ma che stai dicendo ? Sei tu che hai ... tu ... tu sei uno di loro vero ? Sei tu che hai mandato quelle due macchine ! Tu sei un...- ma non ebbe il tempo di finire di parlare che il ragazzo fece fuoco all'indirizzo della fronte del capo che smise di respirare sul colpo .
Il ragazzo mise via la pistola e si guardò attorno  infine si sedette sulla scrivania e pensò fra se e se :
"così il nostro fuggiasco vuole fare una rivoluzione , sta andando contro tutto , che diavolo avrà in mente stavolta ? Per giunta è molto abile , non è da tutti muoversi a quella velocità , forse però..." in quel momento qualcuno bussò alla porta , ma il ragazzo fece finta di nulla e disse semplicemente :
-vieni avanti...-
dalla porta entrarono tre uomini :
il primo era pelato e aveva una "x" sulla testa ; il secondo poteva avere la stessa età del ragazzo , aveva dei capelli castani ricci e aveva una "x" sul collo ; infine il terzo uomo aveva la "x" sulla gola .
-salve ragazzi ... ditemi tutto !-
parlò l'uomo pelato :
-abbiamo perso le tracce dei fuggitivi , il capo vuole che torniamo da lui adesso , penso che ce l'abbia con te ...-
il ragazzo abbandonò quell'atteggiamente di superiorità e nei suoi occhi si poteva leggere il timore , tutto frettolosamente aggiunse :
-con... con me ?-
-si ... sa che hai ucciso il capo delle forza armate , stai facendo fuori troppa gente , penso che quest'ultma persona non meritava di morire ...-
-avanti dai ! Finiscila di dire diavolerie ... dimentichi che il tipo sapeva che noi eravamo immischiati qui ... voi ... non potete...-
ma le tre persone estrassero le pistole e fecero fuoco sul giovane che cadde a terra privo di vita .
Il ragazzo con la x sul collo si andò a sincerare delle condizioni del ragazzo e fece si con la testa , dopodichè il pelato disse :
-signori , non dovete mai farvi prendere dal potere come lui , dobbiamo tenere un certo ordine all'interno del mondo , ha esagerato , ma molti sanno di noi , dobbiamo prenderli e zittirli ...-
l'uomo con la x sul collo però disse :
-capo il premier sa ?-
-come ?- chiese l'uomo con la x in testa girandosi :
-si insomma... il premier non sa nulla ... vero ?-
-nessuno sa di noi ... nessuno ... neanche il premier , sai benissimo cosa accadrebbe , bene ! Qui abbiamo finito , fai sparire i corpi...- disse all'indirizzo del ragazzo con la x sul collo e poi continuò :
-... e , vediamo di tenere la bocca chiusa , alcuni dei nostri sono dentro l'esercito , anzi , dopo la morte del capo ... il nostro internato avrà il comando dell'esercito , mister rasatino ci ha fatto un favore per ora , andiamo forza !-
in quel momento però il suo cellulare squillò , lo prese dalla tasca dei pantaloni e rispose :
-signore... si ! Lo abbiamo tolto di mezzo ... no signore ... si ... ora è tornato tutto nell'equilibrio prestabilito e con il nostro uomo a capo dell'esercito non ci sarà più nessun ... si capisco ... si ... allora manderò una scorta ... come dice ? ... allora a Ziana il 13 Giugno ? ... si ... ma è sicuro che in così poco tempo riusciranno ad organizzarsi ? ... no signore , non metto in dubbio ... si ... il 13 Giugno allora ,certo che il ragazzo ci saprebbe fare ? Metterebbe ... certo , metterà le finanze del premier a un livello piuttosto basso ... come ? ... com'è possibile ? ... Alice chi ? ... ha a che fare con quello che è successo ? ... non si preoccupi ... certo lo capisco ... si signore , noi dobbiamo solo fare in modo che tutti seguano il corso degli eventi ... Alice compresa certo ... e mi scusi com'è possibile tutto questo ? ... ma se non è previsto come fa a ... ah certo ... bene ... controlleremo tutto , ah ! Un'altra cosa , riguardo a Bizantini ? ... Dario certo ... si ... avremmo una bella gatta da pelare ... certo signore ... non si preoccupi ... nessuno capirà che ... come ? ... non è possibile ! Allora è per quello che Alice ... Cazzo !- l'uomo allontanò il cellulare dall'orecchio e urlò :
-uno ! Vieni qui !- il ragazzo con la x sul collo arrivò correndo ricomparendo dalla porta , poi l'uomo con la x in testa continuò con tono alto :
-vieni qui vicino a me ora ! C'è un problema ... qualcuno ci sta per mettere i bastoni fra le ruote e non sappiamo come o quando !-
il ragazzo smise di ansimare per la corsa e assunse un'aria molto seria , si avvicinò a grandi passo verso l'uomo con la x in testa e i due si misero a parlare a bassa voce , intanto l'uomo con la x sulla si era apoggiato con la schiena sulla parete vicino alla porta dell'ufficio mentre osservava la striscia di sangue del cadavere del loro ex compagno e pensò fra se e se :
"c'è qualcosa che di nuovo non va quindi ... bisogna stare attenti a quella ragazza ... ora è molto più vicina a Dario ...".
 
Era il 9 Giugno , passò a malapena un giorno dalla fuga dalla stazione di Bollo . Dario e Andrea erano in una casa base a Ziana , vicino a San Martino , era notte e Dario voleva sapere a tutti i costi chi era quella persona , ormai aveva la certezza che era Alice , ma se non fosse stata lei , sicuramente a quel punto tutto cambiava , potrebbe essere stato anche un maschio .
Cosi Dario decise di alzarsi dalla sua branda , nella sua casa base vi erano gli anarchici che aveva reclutato più Andrea e Mickel , i tre anarchici rimasti erano :
Hack , maestro hi hackeraggio e persona molto profonda e intelligente ; Jennis , esperto di armi ed infine Shohn , ex esercito , faceva parte della sezione tattica , aveva una x tatuata sul collo ,ma non era mai riuscito a spiegare a nessuno perchè l'avesse ...
la casa base era abbastanza grande dato che doveva essere il loro quartier generale : vi era un bagno , una sala hackeraggio , il soggiorno per le future riunioni , una cucin e la sala dormitorio con sei letti a castello .
La casa era semplice a vedersi da fuori , si trovava in un piccolo paesino sulle alture si San Martino .
Dario scese dalla branda e con calma si portò in cucina , ma lì trovò Andrea seduto al tavolo :
-che ci fai alzato a quest'ora ?- chiese Dario e Andrea rispose :
-la stessa cosa che fai tu , sono sveglio !-
-soffri di sonnolenza acuta anche tu vedo...-
-Dario è da quando hanno dato la notizia che i due agenti della polizia sono morti che...-
-Andre non è stata colpa tua ... piuttosto ... volevo andare a trovare Alice ...-
-cosa ? Stai scherzando ? Non puoi farti vedere ora ! L'esercito come minimo ti dà la caccia !-
-ho bisogno di risposte Andre ... devo parlare con lei ...-
-ti manca Dario ?-
Dario si sedette sconfortato al tavolo con Andrea ma non rispose , Andrea si morse il labbro , dopo un pò disse :
-Dario ... sappiamo entrambi che Alice ti piace ... perchè non lo ammetti ?-
-va bene mi piace ! Stravedo per lei ... ma ... non è semplice !-
-sono riuscito a trovare il lato tenero del nostro leader ! Wow mi sento emozionato ...-
-e piantala un pò ! ... ora posso andare mamma ?!-
Andrea sbuffò felicemente e poi disse mentre si alzò :
-vai Dario ... fammi sapere se te la sei schiacciata-
-Andre !!!!-
-e dai ! Scherzavo...-
 
in quel momento però la pioggia cadeva incessantemente e il cielo era cupo di nuvole grigie , quell'anno ,come tutti i precedenti ,si sarebbero tutti dimenticati cosa fosse l'estate e magari anche il sole .
 
Cobra era sopra un tetto di un palazzo che osservava il nascondiglio della casa base di Dario :
-qui cobra ... le sue indicazioni erano giuste ... attendo che esca come da lei detto signore ... -
-perfetto- si sentì la stessa voce profonda della figura bianca che aveva distrutto le due auto e , Cobra continuò :
-signore come fa a sapere tutte queste cose ? Sembra che preveda il futuro delle volte !-
-non prevedo il futuro ... conosco bene quel ragazzo ... tienilo d'occhio ... anche se sarà lui questa volta a trovare te !-
-come ?-
-si ... hai capito bene ! Ti avevo detto di mandare Mice ... sei stato bravo fin'ora ... l'hai spiato fino al covo degli anarchici e nessuno ti ha visto ... ma questa volta ritirati , ti vedrà , io lo so !-
-ne è sicuro signore ?-
-si... anche se ho visto per pochi secondi l'oraculum ...-
-ma ora che me l'ha detto non è tutto cambiato ?-
-no Cobra ... è troppo rischioso ... manda Mice ... però tu tieniti a distanza ... qualcosa è cambiato a causa mia ...-
con un pò di fatica Cobra disse :
-ricevuto ... mando Mice allora !-
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Capitolo 10 : il tenebroso passato di Alice
 
Alice stava dormendo nel suo letto , le coperte gli arrivavano a malapena al ginocchio , indossava una vestaglia azzurrina .
Era supina con il braccio destro che quasi penzolava giù dal letto , invece il sinistro era piegato con la mano che era appoggiata sul ventre .
La camera era buia , l'unico barlume di penombra proveniva dalla finestra , dove in assenza di persiane , la luce della luna filtrava appieno .
Improvvisamente però qualcosa accadde , un rumore svegliò la ragazza che aprì gli occhi .
Lei rimase ferma , ma il suo battito del cuore era aumentato , sembrava un martello pneumatico che batte sull'asfalto .
Il rumore proveniva proprio dalla finestra e anche se lei era sicura di averla chiusa aveva comunque paura che qualcuno potesse entrare .
Di nuovo un'altro colpo , questa volta Alice distinse chiaramente il rumore , era un colpo secco sul vetro , ma lei non aveva la forza di guardare fuori , così prese le coperte e si coprì tutta .
Per un bel pò non sentì più alcun rumore , ma il silenzio non le piaceva per niente .
-Alice ?- una voce provenì dai piedi del letto e lei così su due piedi si spaventò ma poi realizzò tutto , si tirò giù le coperte e sialzò quasi di scatto dicendo quasi con un filo di voce speranzoso :
-dario ?- quasi piangeva , appena vide Dario materializzarsi davanti a lei grazie alla luce della luna lei buttò via le coperte e si buttò addosso a lui abbracciandolo molto forte e piangendo .
Lui era fermo , alla fine la abbracciò anche lui .
I due rimasero così per u bel pò , poi lei staccò la testa dal petto del ragazzo e disse :
-sei scomparso da parecchi giorni , ho sentito dell'incidente dall'autostrada , nessuno mi ha detto più nulla ... ho temuto per te ...-
lui non fiatò , la continuava a guardare , aveva delle domande da fargli , ma in quel momento non gli sembrava il caso , lei continuò però :
-stai bene ? Nulla di rotto ? Che è successo ?-
-uno ha dato una soffiata , l'esercito ci ha intercettati alla stazione , è stato un'inferno , ma chi ti ha detto tutte queste cose ?-
lei si prese un momento prima di rispondere e disse :
-Da .. io .. in realtà ..-
ecco ! E' quello che Dario stava aspettando , ora avrebbe saputo che lei in realtà era la ragazza vestita di bianco , ma le parole che seguirono furono solo una delusione :
-Dario io ho chiesto ad Andrea ... lui mi ha detto che eri andato al covo degli anarchici , che vi volete dichiarare nemici pubblici e ... alla radio hanno detto dell'incidente ...-
Alice stava continuando a parlare , ma il cervello di dario si fermò a quelle parole "lui mi ha detto che eri andato al covo ... che vi volete dichiarare nemici pubblici" , Dario non pensava nulla di buono in quel momento , la sua faccia si incupì molto , "io ti uccido" pensò rivolto ad Andrea .
Alice si accorse ben presto che Dario aveva qualcosa che non andava e non esitò a chidergli spiegazioni :
-ma Dario che hai ?-
-che ho ? Andrea doveva stare zitto ! Non ti doveva dire nulla !-
-se fosse successo qualcosa avrei avuto il diritto di sapere !-
-perchè ?!-
-perchè io ti a...-
Alice si bloccò di colpo , Dario la guardò dritta negl occhi .
Lei abbassò lo sguardo , Dario sapeva bene cosa gli avrebbe detto dopo , dimenticò la storia della rivoluzione , delle macchine nere e anche della figura bianca , disse infine :
-perchè tu ?-
lei si affrettò a dire :
-no , niente , perchè io mi preoccupo di te-
-... scusa ... forse dovevi essere la prima a sapere le cose ... ma Andrea ...-
-Andrea voleva solo che io sapessi ... non avercela con lui ti prego -
Andrea sapeva cosa provava Alice nei riguardi di Dario , per quello gliel'aveva detto .
Dario e Alice si sedettero sul letto , alla fine ad Alice venne una domanda spontanea e gliela fece :
-ma come hai fatto ad entrare in casa ? Non ho sentito nulla !-
Dario non rispose e Alice si affrettò a dire :
-il tuo passato tenebroso ? Dario non sei l'unico ! Altre persone hannoa vuto il tuo stesso problema !-
-e tu che ens ai ?- rispose Dario , Alice lo guardò negli occhi , poi lei si alzò e andò dalla finestra , guardò un pò fuori e aprì le finestre per vedere meglio la strada sotto di lei , Dario preoccupato disse alzandosi :
-Alice scusa io non...-
-questi non sono i miei veri genitori ...-
-cosa ?-
 
 
Non so qual'era il mio vero nome , ne perchè sono venuta al mondo , fatto sta che non sono mai stata sola .
Ho , o forse avevo , una sorella , insieme abbiamo passato molti anni della nostra infanzia in giro per collegi , ben presto però , essi non bastarono più , quei muri erano troppo fragili per noi .
Mia sorella aveva uno strano potere , riusciva a prevedere le mosse dell'avversario prima che esso potesse farle .
Lei mi ripeteva sempre che era fortuna , era solo azzardo .
Ci chiamavano le sorelle maledette .
Lei mi fece entrare ben presto in un circolo vizioso , anche se avevamo solo una decina d'anni .
Lei era molto abile nel gioco d'azzardo , ben presto mi accorsi che aveva avuto ragione lei , lei azzardava solo le mosse in anticipo , quello che accadeva dopo era del tutto casuale .
Riuscivamo a comunicare l'una con l'altra con la forza del pensiero , indipendentemente dalla distanza .
E , anche se eravamo gemelle , eravamo diverse , lei era più cattiva , più maliziosa , gli piaceva mettere in palio le vite delle sue vittime designate , io invece , stavo solo a guardare .
Ben presto mia sorella si aggiudicò il nome di "faccia da poker" , che diventò ben presto Poker Face .
Io invece , fui arrestata una sera di autunno .
Da allora vivo qui a Ziana , per un certo periodo però io riuscivo ancora a parlare con mia sorella , ma , una sera , lei fu presa da qualcuno , da allora non la sentii più .
 
Alice si fermò un momento , evidentemente c'era qualcosa che l'aveva fatta riflettere , Dario la guardava pensando a cosa dirle , non trovò nulla purtroppo .
Chi l'avrebbe mai detto che Alice avesse mai avuto un passato del genere ? Lei che è stata sempre una ragazza così solare , con un passato del genere ?
Dario si affrettò a dire :
-Alice scusa .. forse dovrei essere un pò più come te .. e .. forse dovrei anche parlarne anche un pò io conq ualcuno diq uello che ho passato ..-
-devi fare quello che credi ..io non ti posso dire di fare qualcosa che non vuoi .. però .. io non sono come mia sorella .. io non ho mai fatto male a nessuno .. e .. a parte il fatto che eravamo legate telepaticamente .. non credo di avere altri poteri ..-
-poteri ? Io non credo in quella roba .. insomma .. non esistono poteri speciali o cosa , nessuno è un mago .. certo .. magari con qualche allenamento un persona può essere più veloce o ...-
Alice si alzò in piedi davanti a Dario che gli era seduto a fianco e si abbassò un pò la vestaglia , Dario si affrettò a dirle :
-Ali che stai facendo ?-
ma poi gli fu tutto chiaro , Alice si era abbassata la vestaglia per far vedere a dario che all'inizio del seno destro aveva un seme delle carte da gioco usate spesso a poker , era un seme di cuori .
Dario era sbalordito , Alice si tirò su la vestaglia e disse sedendosi :
-Dario .. io non penso di aver avuto dei genitori ... penso di essere stata creata in un laboratorio...-
 
La notte correva fuori dalla casa di Alice , le tenebre avrebbero coperto il cielo ancora per tante ore , ultimamente i giorni duravano davvero poco fra nuvole e tenebre .
Dario e Alice stavano continuando a parlare , ma qualcosa fuori li stava spiando , una persona vestita di nero era appoggiata al camino di una casa che era davanti proprio alla casa di Alice , fra la figura e i due giovani ragazzi ci saranno stati venti metri buoni .
La figura fissava i due parlare mentre si toccava la folta barba , "così quel tipo avrebbe visto Cobra ? ... è una cosa impossibile ..."
-qui Mice , Dario è praticamente davanti a me , potrei quasi sentire il suo odore , nuovi ordini ?-
-tienilo d'occhio , Cobra è sotto di te , questa è l'ultima visione che ho potuto vedere dall'oraculum , qualcuno cercherà di uccidere Alice ...-
-Alice ? Vuoi dire la ragazza vicino a Dario ?-
-si ... credo che stia antipatica all'organizzazione ...-
-come te capo ?-
-si ... come me ... dopo aver sventato la minaccia fuggite ... Dario non esiterà a uccidervi ...-
-gli salviamo la ragazza e ancora ci uccide ?-
-lei sarà ferita e voi verrete individuati da Dario come possibili aggressori !-
-impossibile , siamo appostati bene , nessuno potrà ferire la ragazza !-
-lo vedrete presto.-
la comunicazione si troncò immediatamente , qualcuno si stava muovendo sulla strada sotto a Mice , sembrava un militare , nulla di sospetto per il momento , bisognava attendere ancora forse .
Il militare si guardò un pò in giro , la casa di Alice era la terzo piano , la guardia guardò un pò i portoni delle case collocate lì vicino , sbadigliò rumorosamente e continuò il giro di ronda .
Mice si abbassò e guardò in basso , il militare non aveva notato Cobra che era nascosto dietro ad una colonna che teneva in piedi lo spazio di tetto su cui era appostato Mice , i due si scambiarono uno sguardo e si rimisero in posizione .
 
-Ali ... io avrei troppo da raccontarti- disse dario in un momento di pausa -davvero tanto , però ... ho delle domande da farti ...-
-dimmi Dario .. che .. vuoi sapere ?-
Dario prese coraggio prendendo fiato e poi disse :
-sei stata presente al momento dell'incidente sull'autostrada ?-
-cosa ? NO !- si affrettò a dire lei innervosita , ma Dario continuò a parlarle :
-Ali è una questione delicata ! Nessuna radio ha trasmesso un comunicato del genere ! Come facevi a saperlo ? Tu eri lì vero ?-
Alice non rispose , era diventata molto nervosa , si alzò in piedi e incominciò a camminare avanti e indietro per la stanza , infine si ferò , guardò Dario e disse :
-Da ... io ... non ero sull'autostrada ... devi credermi ...-
-e allora come hai saputo della faccenda ?-
-non lo so...-
-come non lo sai ? Alice !-
Alice si stava mordendo il labbro , c'era qualcosa sotto e Dario voleva sapere la verità ora !
-Dario ... ti prego- diceva implorando Alice , Dario non disse nulla , le diede tempo , lei si mise una mano alla fronte , cercò di riordinare le idee , infine disse :
-io ... non ero all'autostrada ... ma ... mio padre si ...-
-tuo padre ?-
-si ... mio padre era sull'autostrada che stava andando al lavoro ... ma ... è stato ferito perchè una macchina sportiva gli ha tagliato la strada e lui è sbandato...-
Dario non disse nulla , quella amcchina era sua e di Andrea , si mise le mani agli occhi e sbilanciò all'indietro cadendo di schiena sul letto .
Alice aveva le lacrime agli occhi e quasi piangendo disse :
-lui ... è ancora vivo .. ma è grave ... e ... io non volevo dire nulla ... ma so perfettamente chi era su quella macchina ... perlomeno ... visto come hai reagito ... ora lo so con certezza ...-
Dario aveva chiuso gli occhi , anche se non aveva guidato lui , era assalito dalla dai sensi di colpa : "ecco perchè mi ha parlato dei suoi genitori" pensava Dario "gli sta mancando so padre evidentemente" , il ragazzo rimase immobile sul letto di Alice , non vedeva altre soluzioni se non stare fermo , ma qualcosa lo scosse , si avvertì uno sparo violento proveniente dall'altra parte della casa .
Alice cadde a terra e , Dario rotolò dall'altra parte del letto , alcuni colpi si conficcarono nel legno del letto , il ragazzo aspettòq ualche attimo e poi si alzò velocemente , fu li , in quell'istante che vide una figura incapucciata di nero che era in piedi nella camera .
 
Cobra da dietro alla colonna sentì che qualcuno aveva sparato verso la casa di Alice , così si affrettò dopo alcuni attimi ad entrare all'interno della casa , anche se aveva ricevuto l'ordine di lasciare tutto nelle mani di Mice .
L'uomo con un balzo arrivò verso un tubo che era sotto la finestra della casa , poi si arrampicò su di esso ed infine saltò per entrare all'interno dell'abitazione , intanto Mice gli stava imprecando dietro silenziosamente , ma non si mosse , l'altro uomo controllò in giro il luogo dove mai potessero essere arrivati i colpi .
Cobra dopo pochi secondi che era dentro vide una figura alzarsi da dietro al letto , era Dario !
 
Dario rimase immobile mentre Alice spaventata dalla figura andò verso il muro spingendosi con le braccia e le gambe , Cobra su molto veloce però , non vi erano tracce di sangue , la cosa lo stupì molto .
Dario però non aspettò , fece un balzo in avanti dandosi la spinta per un secondo balzo con la gamba sul legno del letto , Cobra lo schivò velocemente , ma Dario cercò di colpirlo con un calcio rotante , Cobra schivò anche questo con un balzo all'indietro che lo mise contro il muro .
Dario si reparò per una'ltro attacco ma Mice sbucò dalla finestra e lo colpì violentemente con un pugno , Dario volò contro il legno del eltto che si piegò dalla violenza del pugno , Mice diede un'occhiata in giro "niente sangue ?!" pensò lui , poi guardò Cobra , i due saltarono dalla finestra  ma Dario quando guardò dalla finestra non vide più nessuno .
 
 
 
 
Capitolo 11 : le fabbriche di automobili ? Nessun problema !
 
Era l'11 Giugno .
I piani erano stati presi molto velocemente , ma erano molto accurati .
Una fabbrica di automobile poteva avere più case basi designate .
Alcuni anarchici si erano uniti alla causa del gruppo neo anarchico di Dario .
Questo aveva dato a Dario più uomini da poter schierare .
Alice non era stata ferita in alcun modo dagli spari , nessuno però si era fatto più vivo da quel giorno .
La ragazza aveva deciso inoltre di vuotare il sacco con sua madre .
Alice andò a stare nella casa base dove vi era Dario , Andrea , mickel e i vecchi membri anarchici .
La madre di Alice andò a trovare più spesso il marito che anche se con ritmi lentissimi , si stava riprendendo .
 
Dario era seduto sulla sedia in cucina , tutti erano nel dormitorio , il ragazzo non si dava pace , continuava a pensare chi erano quei due tipi , una cosa era certa , erano molto bravi e forti nelle arti marziali , forse usavano anche loro il controllo del respiro per prevedere gli attacchi , o forse erano semplicemente più bravi , "un'unità d'elite" pensava lui .
Le cose però non combaciavano , "perchè se erano stati loro a sparare non hanno finito il lavoro ?" in effetti questo era l'interrogativo che si continuava a fare , così , quella sera pensò che quelli facevano parte di un'altra organizzazione , forse ancora più segreta dei precedenti .
L'unico interrogativo che gli rimaneva ancora allora era se si sarebbero dimostrati buoni o cattivi con lui , ma i suoipensieri andavano più ad Alice ... perchè lei ? Non aveva fatto niente !
Dario si alzò e diede una manata contro il tavolino con tutta la sua forza distruggendolo .
Alzò al soffitto gli occhi ... li chiuse un attimo ...
"... voglio portare la libertà a questo mondo ... ma non sacrificherò la vita di quelli vicino a me ... hanno sofferto abbastanza tutti ... io"
improvvisamente entrò in cucina Alice , Dario aprì gli occhi e si voltò verso di lei .
La ragazza guardava imbarazzata per terra il tavolino rotto mentre si cercava di coprire il più possibile con un accapatoio per evitare di prendere freddo .
-A...Alice io-
-sei nervoso per domani vero ?-
-io ... no ... non era per quello-
Alice si avvicinò a Dario e lo abbracciò ... lui fece lo stesso , chiuse gli occhi dopo poco ... pensando a quanti momenti ancora avrebbe passato in quel modo .
 
-Signore , il bersaglio non è stato annientato...-
disse l'uomo con la x sul collo inchinandosi al cospetto del suo capo che era seduto su una poltrona mentre gli dava le spalle guardando la parete piena di schermi che lasciava vedere solo numeri e lettere che sembravano essere messi alla rinfusa , essi cambiavano continuamente .
Il capo continuava a dare le spalle all'uomo che stava aspettando una risposta con un ginocchio a terra , infine il capo disse :
-non tollero certi fallimenti 1 ... non li tollero , questo è uno di essi , perchè non sei riuscito a ucciderla ?-
-signore mio ... la distanza era più del dovuto ... non sono riuscito a colpirla , nemmeno ferila-
vi era molto silenzio dopo le parole dell'uomo che chiuse gli occhi , preparandosi a una sfuriata , il capo però disse sorprendendolo :
-alzati 1 ... -
l'uomo si alzò in piedi , intanto il capo continuò :
-dire che in questo momento di vorrei uccidere è poco , hai lasciato in vita una potenziale minaccia per il mondo , quella ragazza deve essere uccisa ... purtroppo per motivi che ormai saprai non possiamo monitorarla ... e questo è problema ... e il brutto ... è che ora non possiamo monitorare quasi più nessuno della società neo anarchica ... -
l'uomo però lo interruppe :
-signore sappiamo che colpiranno domani alcune fabbriche di automobili ... molti nostri contatti hanno dato la stessa pista ... è giusta , non è viziata !-
-...molto bene allora , quella ragazza non deve vivere ... deve essere uccisa...-
l'uomo fece un inchino e si girò verso l'uscita dello pseudo ufficio che , a parte l'ulluminazione dei monitor , era completamente buia , però il capo disse mentre lui stava camminando :
-te ne occuperai personalmente tu 1 ... o forse dovrei chiamarti ...-
l'uomo continuava a camminare , aprì la porta dell'ufficio e un bagliore lo investì completamente come se fosse stato risucchiato , il capo continuò dicendo :
-...Darkness......- la porta si chiuse e il capo si mise a ridere di gusto .
 
10 Giugno : il tempo era umido , cattivo presagio per la dinamite che sarebbe stata usata quel giorno , così vi era stato un cambio , "sostituiremo la dinamite con il semtex" aveva detto Shohn .
Il piano era semplice , colpire le fondamenta delle economie del premier distruggendo le sue ricchezze .
Sarebbero partiti tutti dalle case alle nove per arrivare alla fabbrica designata , dopodichè avrebbero dovuto posizionare le cariche senza essere visti , alle 11 tutte le cariche dovevano essere piazzate e a mezzanotte , ci sarebbe stato il grande colpo .
Ovviamente ogni casa aveva un proprio piano dato che le fabbriche erano diverse .
 
La fabbrica delle macchine di Ziana era la più grande , di questa fabbrica se ne sarebbero occupati Dario , Andrea , Mickel , Shohn , Jennis e Hack .i ragazzi si erano messi d'accordo in questo modo , Andrea sarebbe rimasto dentro al furgoncino in un parcheggio adiacente alla fabbrica a fari spenti .
Jennis aveva fatto molte foto al luogo per cercare un posto che era il più possibile meno sorvegliato da telecamere , lo trovò , la collocazione del camioncino si attribuiva quindi a un buon fattore di fortuna .
Dario si sarebbe intrufolato all'interno della fabbrica collocando dei semtex vicino agli apparecchi più importanti della fabbrica che si collocavano al 4° piano e al 5° piano .
Hack sarebbe stato nel camioncino di Andrea che era dotato di una rete propria a Internet e insieme ad Andrea , avrebbero bypassato le comunicazioni all'interno della fabbrica , così se per caso qualcuno si fosse accorto della minaccia imminente non avrebbe potuto chiamare aiuto .
Shohn insieme a Mickel sarebbero andati al piano soterraneo , dovevano distruggere le colonne portanti così da distruggere completamente la fabbrica .
Il piano aveva contvinto tutti , vi era un solo problema , Alice.
La ragazza doveva rimanere nel rifugio da sola , anche se questo era protetto , Dario non si era sentito di lasciarla sola , così , anche per voglia stessa di Alice , il ragazzo l'aveva inserita nella missione con una mansione "molto importante" , controllare Hack e Andrea a fare il loro lavoro .
 
Andrea parcheggiò il camioncino , l'invisibilità delle telecamere facilitavano l'azione di scarico dei passeggeri e delle armi .
I ragazzi erano vestiti con tute mimetiche nere e grigie scuro , inoltre avevano dei passamontagna che coprivano dal naso , guancie fino al collo , Dario stava per prendere i suoi amti uzi da uno scatolone che era sul furgoncino , lui era già sceso dal camion e cercava con le mani di arrivare alla scatola che era rimasta sul furgone ,ma era un pò più lontana dal posteriore , il ragazzo capì ben presto che allungando le mani non ci sarebbe arrivato e Shohn dietro di lui stava ridacchiando animosamente mente aveva appena messo il fucile d'assalto a posto .
Dario così cercando di far sembrare tutto normale , mise le mani sulla base del camion e si diede na spinta , ma la stessa venne a amncare quando Alice si avvicinò a lui , allora il ragazzo ricadde sui piedi e rimase con le mani in posizione .
La ragazza lo stava guardando negli occhi , lui stava facendo lo stesso , alla fine lei si diresse verso la scatola e prese le due mitragliette una per mano , si avviò verso Dario , si accucciò e gli disse :
-io non posso venire proprio vero ?-
-mi dispiace ma le ragazze non sono invitate al ballo di stasera- disse Jennis facendo ridere tutti , tutti tranne Dario che continuava a guardarla , le prese i mitra dalle mani e se li mise nelle fodere , infine disse :
-Ali è troppo pericoloso per te , meglio se rimani nel camioncino...-
-fa presto !- disse lei dubbiosa , il ragazzo sorrise sotto il passamontagna e disse :
-tranquilla ... il tempo di uno sparo- .
 
I ragazzi saltarono la recinzione molto agilmente , il primo step era completato , Jennis era nel luogo solo per coprire la fuga dei ragazzi , infatti si andò subito a nascondere dietro una scala esterna che collegava il piano terra al terzo piano .
Mickel e Shohn si appostarono all'entrata del piano terra , invece Dario salì le scale senza far alcun rumore , ma si accorse che qualcuno stava aprendo la porta al 3° piano , così saltò contro la parete e si aggrappò a uno spuntone di una finestra , gli altri ragazzi avevvertirono il rumore della porta e rimasero nascosti nelle tenebre .
L'uomo quando fu a metà scala si girò velocemente a testa bassa , questo movimento rivelò la posizione di Dario , l'uomo stette per gridare ma Jennis lo colì con un coltello alla gola , l'uomo stava per cadere , ma Dario con un balzo raccolse il corpo e con un altro salto lo portò a terra .
Shohn e Mickel si scambiarono uno sgaurdo di intesa , infine guardarono Dario , il ragazzo dopo aver appoggiato il corpo a terra privo di vita rimase accucciato e guardò gli altri due ragazzi .
 
Hack e Andrea entrarono nel computer centrale della fabbrica , occorreva un pò di tempo per bypassare il sistema , ma per il momento non avevano fretta .
Alice intanto aveva assistito alla scena , aveva ripreso a respirare dopo un bel pò , quell'azione poteva significare addio a tutta la missione !
 
Dario si avvicinò a Jennis e gli disse torno :
-avevi detto che alle dieci tutti avrebbero staccato dal lavoro e sarebbero rimasti solo i guardiani ! Diavolo !-
-Dario cazzo ! Non posso certo prevedere se qualcuno rimane a fare gli straordinari !-
-se ti prendo io...-
-ragazzi ! Basta !- disse Mickel , Dario e Jennis si guardarono torvi , poi dopo qualche attimo il primo diede una pacca sulla schiena al secondo e gli disse :
-scusa jen ... è la situazione...-
Jennis fece un si con la testa .
Dario tornò su per la scala e entrò nella fabbrica al 3° piano .
Una volta dentro si guardò attorno , da quel piano fino al quinto vie rano praticamente solo uffici , le luci erano spente , molto bene ! La cosa gli giovava .
Il ragazzo accese l'apparecchio per le comunicazioni con gli altri e si mise l'auricolare .
Dario si addentrò nell'ufficio molto cautamente cercando di stare il più basso possibile .
Dopo breve si rese conto che nel corridoio non vi era nessuno , il brutto di quella fabbrica è che il corridoio principale formava una croce e percorreva i lati , quindi aveva sedici porte se non di più dove chiunque sarebbe potuto sbucare in un qualsiasi momento .
Dario decise sul momento di piazzare la carica del semtex esattamente al centro , così si abbassò esattamente al centro e dandosi più spinta che potè saltò verso il soffitto .
Con le mani spostò un pannello , rifece il salto e si aggrappò ai sostegni , dopodichè entrò nel sottotetto .
Il ragazzo posizionò il semtex e mise il timer per mezzanotte in punto .
Proprio nell'istante in cui lo fece Mickel lo chiamò :
-Dario qui mike ! Io e Shohn stiamo trovando un pò di difficoltà per le cariche , qui è pieno di militari ! Non sappiamo perchè ! Saranno cinque o sei che stanno girando continuamente per il perimetro , penso che siano solo qui però ...-
-e come lo sai che sono solo li ?-
-sesto senso ... non lo so ... che ci farebbero negli uffici ?-
-e che ci fanno nel sotterraneo se non sanno che vogliamo buttare giù sta merda ?-
-cosa ? Vuoi dire che...-
-qualcuno ha soffiato tutto ... merda !-
 
Hack chiamò all'attenzione Andrea , il ragazzo era riuscito a entrare nel sistema di videosorveglianza della fabbrica , la cosa non aveva preso molto bene il ragazzo più giovane che rimase a bocca aperta .
Alice era lì vicino e domandò :
-che ci fanno dei militari la dentro ? Oh mio dio ! Dobbiamo avvertire Da...-
-lo sa già ...- disse Hack girandosi verso di lei , poi continuò :
-Mickel e Shohn hanno avvertito Dario in questo momento , ora lui si è infilato nel sottotetto , sopra i pannelli per farci capire , sinceramente ... ha fatto uan buona mossa , così si può muovere meglio e senza essere scoperto ...-
-i militari dove sono ora ?- chiese Andrea interrompendolo , Hack si girò verso Andrea e gli rispose :
-sono al piano 0 , per ora non c'è traccia di vita in nessun altro piano , eccetto Dario , ma qualcosa mi dice che è meglio che nessuno gli dica niente per ora -
Alice rimase a guardare i due computer dove lavoravano Andrea e Hack , i computer erano messi su una mensolina dove vicino vi era una sorta di panchina ove si poteva rimanere seduti e lavorare , quel camioncino infondo , era di una ex emittente televisiva .
 
Dario stava camminando sul sottotetto del terzo piano , era tutto impolverato lassù , grazie a Dio aveva il passamontagna che gli impediva di respirare quella polvere , a un tratto però si fermò di colpo impaurito , questo vuol dire che al momento in cui aveva spostato il pannello , era caduta della polvere per terra , il ragazzo si diede una manata sulla faccia e pensò :
"che stupido ! Con tutta la fretta che ho avuto quel dettaglio potrebbe significare la mia fine , una cosa è sicura ora , quando i militari saliranno quassù sicuramente si accorgeranno della polvere , potrebbe essere la mia fine , devo sbrigarmi !" .
Dario aveva con se tre cariche di semtex , contando che una era stata posizionata ne mancavano solo due , "bene !" pensò il ragazzo , "quindi le altre due adesso le posizionerò al quarto piano , però ... c'è ancora il quinto ... Dannazione!" ; il ragazzo non poteva più tornare indietro , non era nel suo stile , quel semtex doveva rimanere lì , "vorrà dire che posizionerò gli ultimi due nel quinto piano! Forse mi conviene ..." .
il ragazzo si diede un leggero schiaffo e riprese fiato , era molto agitato , pensava ad Alice , forse avrebbe fatto meglio a lasciarla nella casa base , fatto sta che ora era lì e non poteva continuare a fare così , doveva darci un taglio , così continuò ad andare avanti alla ricerca di un condotto o al limite , di una base per una scalinata .
 
Mike e Shohn erano riusciti a posizionare le quattro semtex vicino a quattro colonne portanti , peccato che le colonne erano cinque , l'ultima colonna sarebbe dovuta crollare con l'esplosione delle quattro , ma nulla era sicuro , sicuramente le cose non sarebbero andate come avrebbero voluto . I due ragazzi erano riusciti a fare tutto senza essere visti dai cinque militari che erano nel perimetro , il numero ora era esatto !
I due si nascosero di nuovo nei loro posti , Shohn era sotto a un macchinario che serviva per pitturare le auto , invece Mickel era sotto a una macchina , pronto a muoversi per posizionare l'ultimo semtex .
 
Jennis era fuori dalla fabbrica che controllava i movimenti esterni , non aveva visto nessun guardiano notturno , era molto strano , il ragazzo era nascosto su un ramo di un albero che era proprio all'interno delle mura della fabbrica .
 
Alice stava diventando sempre più nervosa , anche se ora si era seduta non capiva come mai ci stavano così tanto dentro .
Andrea invece aveva fatto una piccola pausa , ormai mancava poco per bypassare gli allarmi , Hack poteva fare tutto da solo ! Anzi , era stato proprio Hack a chiedere di finire tutto da solo , essendo più grande riusciva a lavorare di più , così Andrea preparò i caffè per i tre dentro il camioncino ; ne lasciò uno sul bancone vicino a dove lavorava Hack , uno se lo tenne lui e uno lo diede ad Alice .
La ragazza però se lo portò verso la pancia con entrambe le mani ma non fiatò ne lo bevve :
-si ringrazia Ali !- disse Andrea , ma la ragazza lo guardò un momento , poi girò lo sguardo verso la tazza di caffè e disse :
-Dario ti aveva chiesto di non dirmi nulla ... la devi finire di fare di testa tua ! ... non ti potrò coprire per sempre ...-
-Ali hai ragione ma ... -
-è un tuo amico Andre ... lui si fida di te ... non posso sempre fare la finta tonta ... tieniti un pò di segreti con lui !- concluse Alice alzandosi e andandosi a sedere dall'altra parte del camioncino bevendo il caffè .
Andrea rimase di stucco , ma non ribattè , sapeva che Alice aveva ragione :
-comunque grazie del caffè !- disse Alice senza guardarlo , Hack si girò verso Andrea e gonfiò le guancie di risate soffocate irritandolo molto .
 
Qualcosa non quadrava e Jennis lo sapeva bene , troppo tranquillo , è vero ! Una giornata come tutte le altre non doveva avere nulla di strano , ma quel giorno vi era troppa calma , persino le macchine per strada evitavano di infastidire il silenzio .
A dire il vero , non era passata neanche unamacchina per ora a parte la loro !
 
-qui Jen- , dario si mise le dita all'orecchio e premette l'auricolare :
-qui Dario , dimmi tutto !-
-qui fuori la situazione è pulita ... fin troppo !-
-spiegati meglio Jen ...- disse Dario un pò preoccupato :
-Da ... non si è ancora fatta viva una macchina , sono le undici e un quarto , è impossibile che nessuno passi da qui !-
-Jennis ... senti ... lascia stare ... un dettaglio così piccolo non può significare nulla ... sarà un caso , comunque non dirlo a Shohn e a Mickel ... non so come digeriranno la loro situazione !-
-perchè ? Che succede da loro capo ?-
-militari ...-
-cosa ? Come ?-
-si ! Militari ... cinque o sei militari sono nel perimetro del piano 0 ...-
-impossibile ... non c'è nessun furgone militare qui vicino ...-
-volevi che mettessero l'insegna fuori con su scritto ...-
-va bene Da ! Ho capito ... smettila di fare l'imbecille ... come sei messo coi semtex ?-
-me ne mancano due da mettere al quinto piano ...-
-...- non vi fu alcuna risposta dall'altra parte del trasmettitore però , così Dario ripetè la frase :
-me ne mancano due da mettere al quinto piano Jen !-
ma ancora nessuna risposta , poi dopo un pò Dario comprese , fortunatamente non si era fatto prendere dal panico ! Hack e Andrea sono riusciti a bypassare le comunicazioni , quindi quelli all'esterno non potevano comunicare con nessuna frequenza con quelli all'interno , stesso discorso viceversa .
 
Jennis provò a riparlare con l'auricolare , anche lui dopo vani tentativi si accorse che le comunicazioni erano bypassate , questo significava però che lui poteva comunicare solo con il furgoncino "che cosa inutile" pensò lui alzando gli occhi al cielo , ma fu proprio in quel momento che vide un oggetto anomalo che lo lasciò a bocca aperta .
 
Anche mickel e Shohn si accorsero presto del bypass , così chiesero conferme a Dario che arrivarono , la cosa li fece stare più tranquilli .
 
Dario riuscì a trovare un condotto che lo portò prima al quarto piano ,d ove vide due militari che setacciavano il piano e poi finalmente arrivò al quinto .
Il ragazzo si guardò l'orologio , erano le undivi e venti , doveva darsi una mossa ! Inoltre qualche minuto prima Shohn aveva detto che Mickel aveva posizionato l'ultimo semtex vicino a uno dei quattro amcchinari perchè era praticamente impossibile metterlo sulla colonna centrale , quindi in pratica , se l'esplosione non avesse coinvolto fortemente la colonna sarebbe stato quasi un fallimento !
Dario diede un calcio secco alla graticola che si piegò e cadde sul pavimento senza fare troppo rumore .
Il ragazzo guardò dov'era caduta e perchè non avesse fatto rumore , con grande sorpresa la graticola era caduta su una pila di scartoffie , Dario tirò uno sbuffo di sollievo .
Si diede una spinta con le braccia e saltò ! Appena prima di toccare il pavimento fece una capriola così da mettersi subito accucciato .
Nel perimetro del quinto piano sembrava non esserci nessuno , "quindi i militari erano messi solo alla rinfusa!" pensò Dario .
Il ragazzo si alzò per controllare meglio , non vi era nessuno .
Il quinto piano era molto aperto , praticamente era uno spazio unico con una tavolata grande al centro esatto , parecchie vetrine trasparenti che stanziavano a vari uffici , alcuni dei quali ancora con i computer accesi a giudicare dal grande brusio ;
"la sala delle riunioni e dei capi !" pensò Dario con grande piacere , "bingo..." , il ragazzo prese le due cariche di semtex e le posizionò in modo tale da coinvolgere tutti gli uffici .
-qui Shohn ! Da ... noi stiamo uscendo , i militari stanno salendo su di sopra ! Noi.......-
la comunicazione ci troncò , Dario capì ben presto che il tempo che gli rimaneva era poco , ma almeno gli altri stavano tutti bene , almeno non aveva fatto rischiare la vita a nessuno :
-bene ! Ora tocca a me portare via il culo- disse Dario a voce bassa ma con determinazione .
 
Erano manca venti a mezzanotte , mancava davvero poco prima che tutto saltasse in aria , Shohn , Mickel e Jennis erano appena arrivati all'interno del camioncino quando Alice fermò Mike che era il primo ad essere arrivato dicendogli :
-Dario dov'è ? dov'è Dario ?-
-Alice stai tranquilla ... Dario arriverà ... purtroppo i militari erano troppi e...-
-l'avete lasciato lì ???!-
-Alice io...-
-siete entrati armati e non avete fatto nulla ? Dario ora è da solo contro mille militari perchè voi non avete abbstanza pal...-
-Alice !- urlò Jennis .
Mickel e Alice si girarono verso di lui :
-Alice sta calma ... Dario è abile ... non si farà uccidere ... se noi ci fossimo fatti scoprire Dario non sarebbe mai riuscito ad uscire , lo capisci ? Nessuno di loro sa che c'è qualcuno all'interno ... questo faciliterà la sua fuga ...-
Alice si risedette e con gli occhi colmi di lacrime e di rabbia cercò di pensare che Dario ce l'avrebbe fatta , forse .
 
Dario salì correndo le scale , ma qualcosa colpì la sua attenzione , i militari non erano ancora riusciti ad arrivare al quinto piano , com'era possibile ? Eppure erano in due al quanrto piano ? Cosa sta accadendo ? In quel momento si sentirono numerosi spari e urla , qualcosa sotto i suoi piedi stava accadendo , ma non ebbe il tempo di pensare ...
 
mentre tutti i ragazzi stavano in silenzio per aspettare Dario sentirono degli spari provenire dalla fabbrica .
Andrea corse e aprì le porte posteriori del camioncino per vedere cosa accadeva , ma appena le aprì accadde qualcosa di inaspettato .
Un'esplosione violentissima fece cadere tutti i vetri della fabbrica e una vampata di fuori uscì fuori dalle finestre , l'onda durto era stata incredibilemente forte che tirò via molte foglie dall'albero .
Andrea cadde a terra mentre Mickel chiuse le porte del camioncino mentre una tempesta di vetri di scagliò sul povero camioncino .
Alice però riaprì le porte e guardò la fabbrica che stava bruciando per metà !
-che diavolo è successo al terzo piano ?!- urlò Jennis !
 
Dario era finito per terra , le fiamme stavano salendo veloci , sentiva che la stanza si stava scaldando , così non si fece troppe domande e salì sul tetto .
Il ragazzo arrivò sul tetto , soffiava molto vento , ma un'altra esplosione lo fece cadere all'indietro .
Questa volta l'esplosione era al centro del tetto ! "io non ho emsso del semtex lì ... e quello che diavolo ?! " al centro del tetto salirono le fiamme che divamparono in troppa fretta perchè il fenomeno fosse spontaneo ! Le fiamme formarono una "x" che copriva l'intero tetto .
Dario si rialzò in piedi velocemente mentre il calco incominciava a farsi sentire e le fiamme diventavano sempre più alte .
Il ragazzo cercava di capire che diavolo stava succedendo , ma una fiamma si alzò più delle altre e una figura all'interno di esse stava andando verso di lui come se nulla fosse , quasi come se quella fiamma fosse stata un'ascensore .
Dario fissava quella figura che finalmente dopo un pò uscì dalle fiamme .
La figura era un uomo con un simbolo sul collo , che si fermò a molti metri dal ragazzo che si mise in posizione di combattimento estraendo i suoi Uzi :
-così ... ci si incontra ... Dario Bizantini !- disse l'uomo che aveva una voce molto eccitata , il ragazzo strinse la guardi abbassandosi un poco , l'uomo continuò :
-io sono 1 ... e sono la persona che ti farà sentire quanto può essere caldo l'inferno ...- l'uomo aprì le braccia e guardando in alto incominciò a ridere istericamente mentre le fiamme lo avvolsero completamente finchè non rimasero altro che cenere .
Le fiamme che presero l'uomo si unirono formandone una dall'assomiglianza di una faccia gigantesca allungata con occhi gialli e pupille rosse , la faccia continuò a ridere istericamente come 1 , ma da una voce diventarono molte voce che parlarono all'unisono dicendo :
-Dario Bizantini questa è la tua fine ! Preparati a morire ... ora affromnterai le fiamme di Darkness ! E se vuoi vivere devi sconfiggermi ! Tic Toc Dario ! Hai dieci minuti prima che tutto questo posto esploda con te !- la fiamma continuò a ridere istericamente finchè Dario disse :
-dieci minuti ? Più che sufficienti per estinguere un fiammifero come te !-
la fiamma si inarcò e urlò :
-pagherai per questo !- preparandosi all'imminente attacco .
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Capitolo 12 : Darkness contro Dario
 
"tu non esisti , quello che sto vedendo adesso è solo frutto della mia immaginazione ... che l'esplosione mi abbia fatto svenire ?" pensava Dario mentre la fiamma centrale si stava leggermente tirando indietro .
 
I ragazzi nel furgone erano sbigottiti di fronte a quello che vedevano , Alice si teneva alla maniglia del camioncino come se una forte ventata la dovesse portare via da un momento all'altro , Hack aveva gli occhi completamente spalancati , l'unico che non sembrava stupito era Shohn che aggiunse dopo alcuni attimi :
-così ... ha deciso di chiamare Darkness...-
Andrea si girò verso il ragazzo e disse :
-che diavolo vuoi dire ? Tu sai cosa sta accadendo ?-
-io ... non posso dire i particolari ... ma quello non è un semplice incendio ... che ci crediate o no non ha importanza ... basta vedere quel coso enorme ... quelo che vedete ... è una sorta di guardiano ...-
-un guardiano ?- chiese Jennis girandosi verso il ragazzo .
 
La bocca delle fiamme sputò improvvisamente una fiammata ,  Dario si concentrò e la evitò , anche se il calore che aveva avvertito era incredibile ,  "mi devo concentrare di più ! Credo che io debba rimanere vivo in questo sogno ... deve esserlo , non esiste una persona che può fare così !" Darkness sputò un'altra fiammata che per poco non prese Dario , il ragazzo pareva parecchio in difficoltà , non sapeva che pesci pigliare , il nemico l'avrebbe potuto abbattere molto più velocemente , doveva farsi venire un'dea e subito , intanto che Dario pensava però il nemico sputò di nuovo un'altra fiammata , Dario si protette con gli uzi che diventarono incandescenti , quindi il ragazzo lasciò le armi cadere al suolo e si buttò a destra per evitare di essere investito dalla fiammata .
Darkness rise di piacere , Dario però capì ben presto che in realtà il suo nemico non poteva muoversi da quella posizione , il suo corpo era una fiamma , ma non poteva muoversi da quella "x" sul tetto , poteva solo usare il fuoco dalla bocca come arma , "ma certo !" pensò Dario ; "se io distruggo il tetto il suo corpo andrà in brandelli , devo far esplodere i semtex sotto i miei piedi !" Dario estrasse due pistole da sotto la maglia e guardò torvo il suo nemico che alzò la testa in aria e sputò delle palle di fuoco !
Dario le vide chiaramente arrivare al suolo , l'attacco non era potente , mna avrebbe incenerito qualunque cosa avesse incontrato , Dario dovette mettersi di impegno per schivare tutte le pallottole di fuoco che gli arrivavano contro dal cielo !
Dopo averne schivato u  paio Dario ebbe finalmente campo libero , cercò di pensare più o meno a dove avesse messo le cariche e , cominciò a sparare per terra .
-cosa stai facendo ? Stai cercadno di spegnere le fiamme sparandoci ?- disse 1e, mentre si contorceva dal ridere , sputò un'ennesima fiammata che venne schivata all'ultimo da Dario con un rapido scatto a sinistra , il ragazzo continuò a sparare , ma il tetto era troppo spesso , non riusciva a perforalo ! Inoltre ormai il calore era arrivato a un livello inospportabile , il ragazzo cominciava ad avere la vista annebbiata , le fiamme si alzavano sempre di più , lo spazio libero sul tetto era sempre meno per potersi muovere , quel tizio lo stava uccidendo piano piano .
 
-ormai mancano dieci minuti alla detonazione delle cariche ! Che facciamo ?- chiese Andrea preoccupato , ma la sorpresa fu trovare Alice molto lucida , la ragazza prese un'arma a caso senza neanche guardare e disse :
-voi state pure qui a pensarci su ... io vado ad aiutare Dario !-
-hai un piano ?... sciocca !- gli urlò contro Shohn , ma la ragazza continuò :
-io vado a prendere Dario ... non avete notato che quell'affare sputa solo fiamme ? Per quanto il suo corpo sia infiammato e non abbia forma ha pur sempre un corpo , quell'affare è attaccato al tetto quindi ...-
-vuoi far saltare il tetto ?- chiese Hack pensando di aver già capito tutto , la ragazza rispose :
-si ... dobbiamo far saltare in aria le semtex che sono ...-
-così prenderai anche Dario !- intervenne Mickel , Jennis aggiunse :
-l'esplosione potrebbe coinvolgere anche Dario e...-
-ragazzi basta adesso ! Il tempo corre , Dario non può continuare a schivare all'infinito i colpi del tizio ! Alice ... fallo !- disse Andrea , la ragazza fece un cenno con la testa , guardò l'arma che aveva preso , era un fucile , non aveva mai sparato però ! Jennis infatti la vide in difficoltà e da una delle scatole prese na manciata di granate :
-ci penso io ...- disse e saltò giù dal camioncino , il ragazzo si mise a correre e scavalcò il cancello per entrare nello spiazzo della fabbrica .
 
Intanto Dario era sulla cima del tetto a combattere qualcosa che era troppo forte per lui , troppo potente , troppo caldo !
Il ragazzo sudava molto : " non è possibile " pensava lui "non è possibile che esista un mostro del genere ... quindi ... i poteri esistono ... alcuni possono usare poteri che si hanno fin dalla nscita ... " il ragazzo sorrise , la cosa incuriosì Darkness :
-perchè stai stai sorridendo ?- chiese Darkness quasi stupito , ma Dario osservava il pavimento del tetto continuando a pensare :
"Alice aveva ragione riguardo a sua sorella ... ognuno potrebbe avere un proprio potere ... proprio io ... non me ne sono mai accorto ... ma il fatto di rallentare il tempo può essere una caratteristica mia ... non possibile da trasmettere ad altri ..."
-Adesso basta ! Ti incenerisco !- urlò la fiamma sparandone una molto più potente delle altre .
La fiamma si scagliò sul tetto con una violenza terribile ! Darkness ghignò di gioia .
Proprio in quel momento però accadde qualcosa , qualcosa del tutto inaspettato .
Una luce violentissima abbaglò gli occhi infuocati di darkness , tutto divenne bianco , poi , un'esplosione violentissima fece crollare il tetto .
Jennis era riuscito con le granate a colpire is emtex che splosero insieme alle granate .
Il quinto e il quarto piano dell'edificio non esistevano più , rimaneva solo una sorta di pavimentazione ammaccata del terzo piano pieno di macerie e fumo .
 
Darkness era tornato alla forma umana , anche se le braccia erano ancora infiammate , l'uomo non esitò a ridere e pensò "certo che mi aspettavo molto di più da quel ragazzo , si è fatto colpire da quella fiammata come un pesce si fa prendere da un amo ... incred..." l'uomo però bloccare i suoi pensieri perchè fu colpito da delle pallottole che si infransero in pieno petto !
Darkness guardò i  alto e vide Dario che stava cadendo da cielo e che dopo pochi attimi toccò il pavimento , ma non ebbe in tempo di parlare che il ragazzo si diede la spinta dalla caduta con la gamba destra per uno scatto in avanti .
Dario continò a sparare e l'uomo venne ripetutamente colpito , il sangue di Darkness era sparso ovunque e lui comicniava a perdere vistosamente sangue dalla bocca , dopodichè il ragazzoa rrivò vicinissimo a lui e saltando e girando su se stesso diede con il calcio della pistola un colpo secco al cranio dell'uomo che volò all'indietro .
Il corpo dell'uomo uscì dal perimetro della fabbrica portandosi del fumo con se per un pò .
-mai ... sottovalutare ... un umano ... che può saltare...- disse Dario ansimando mentre Darkness cadde a terra rumorosamente , riempendo di sangue l'erba su cui giaceva .
 
Dario ,poco prima che Darkness lanciò la fiammata, rallentò il tempo , così facendo individuò perfettamente la traiettoria della stessa .
Capì in poco tempo che quella fiammata era più grande delle altre , così , all'ombra della stessa , si diede la spinta per un salto .
La successiva onda d'urto fece arrivare Dario ancora più in alto , infatti , per puro caso , la sua idea gli consentì di salvarsi anche la vita , non avrebbe mai potuto soppravvivere all'eplosione dei semtex .
 
Darkness continuava a putare sangue , ma si rialzò comunque , le sue braccia erano ancora ricoperte di fiamme , fece un ghigno malvagio e con lo sguardo andò a cercare quello di Jennis :
-tu ... tu hai fatto esplodere le cariche ...-
il ragazzo cadde all'indietro , ma era troppo tardi !
Darkness dalla schiena scatenò una fiammata che si alzò e si andò a schiantare sul ragazzo che diventò cenere in pochi attimi .
Dario saltò giù dalla fabbrica "non è ancora finita !" pensò lui vedendo quello che era successo "non ti perdonerò per quello che hai fatto a Jennis"
-MAI !- urlò il ragazzo che fece girare Darkness che adesso sembrava uno scorpione conq uella fiamma sulla schiena .
Dario impugnò ancora più forte le due pistole e si diresse a tutta velocità verso il nemico .
Darkness usò la sua "coda" per cercare invano di colpire Dario , ma il ragazzo schivava con maestria ogni codata .
Arrivato a pochi metri dall'uomo Dario cominciò a sparare a pieno fuoco con le pistole , il sangue schizava via dal corpo di Darkness che sembrava non sentire alcun dolore .
L'uomo caricò indietro il braccio sinistro e cercò di colpire Dario che si abbassò e sispostò a sinistra , poi l'uomo fece la stessa cosa col destro a velocità incredibili , ma Dario era più veloce e schivò anche quello sempre spostandosi a sinistra , infine fece una capriola all'indietro aiutandosi con le mani per schivare una codata che andò a impattarsi sul terrene seccandolo .
Dario infine punto le pistole alla testa di Darkness ma l'uomo con la coda gliele tolse entrambe , il ragazzo balzò all'indietro schivando un destro quasi micidiale , l'uomo aveva gli occhi che gli stavano prendendo fuoco .
Infine l'uomo arrabbiandosi usò la coda , il colpò andò talmente tanto vicino che bastò per bruciare la maglia di Dario e creare un'ustione alla pelle .
Il ragazzo cadde all'indietro urlando dal dolore .
L'uomo era in piedi davanti al ragazzo dolorante assaporando la vittoria , alzò le mani e poi unì i pugni per dare maggione forza al colpo , ma improvvisamente si bloccò .
L'uomo si bloccò così , davanti a Dario , il ragazzo lo guardò un attimo perplesso , Darkness non s muoveva più , manteneva un'espressione lucida però , aveva un ghigno da vincitore , ma le fiamme dalle sue braccia ben presto scomparvero , così come la sua coda .
L'uomo cadde all'indietro privo di vita , aveva perso la sua ultima goccia di sangue .
"era pur sempre mezzo uomo..." pensò Dario tenendo un occhio chiuso per il dolore lungo il fianco , la sua vista però si offuscò e perse conoscienza .
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Capitolo 13 : Contatti
 
Dario avvertiva un forte dolore al fianco , non aveva ancora riaperto gli occhi , ma la brezza del vento che gli soffiava i capelli era finito .
Doveva essere al chiuso in quel momento , non sentiva nessuna voce se non una presenza poco lontana da lui .
"che è successo ? Dove mi trovo ?" si chiedeva il ragazzo , ben presto però i ricordi si congiunsero fra di loro e il ragazzo cominciò a fare un ampio quadro di quello che era accaduto e che sarebbe potuto accadere .
Dario aprì finalmente gli occhi , davanti a lui si stagliava il soffitto di un ospedale , poi piano piano abbassò la vista , davanti a lui era seduto Shohn  una sedia .
Il ragazzo appena vide Dario con gli occhi aperti si ricompose e tirò fuori una pistola dalla fodera , il giovane sul lettino lo guardò , quasi stupito da quel gesto .
Il ragazzo gliela puntò contro e Dario chiese chiudendo un occhio per via della troppa fatica a parlare a causa del male al fianco :
-che succede ?-
-tu ... hai ucciso un protettore ...- disse Shohn alzandosi in piedi e mantenendo la pistola puntata sul ragazzo , ma Dario non riusciva a parlare e preferì non fare domande , così Shohn continuò :
-hai ucciso un protettore , purtroppo non ti posso raccontare di più , sappi solo che adesso le cose cambieranno molto , tu ora sei entrato di diritto nella lista , forse c'eri già , questo spiegherebbe l'intervento di 1 ,era quel tipo a chiamarsi 1 , ma era conosciuto da tutti come Darkness ( Shohn si indicò la "x" che aveva sul collo per evitare di far fare a Dario domande inutili ) sei stato davvero grande , non so come tu abbia fatto , ma sei riuscito a ucciderlo ...-
-tu...facevi parte di un'organizzazione ?- disse con voce debole Dario :
-si... facevo parte di un'organizzazione , ma non ne posso parlare , mi spiace ...- il ragazzo mise via la pistola e sorrise a Dario dicendo :
-ora non più ... - i due si scambiarono ancora qualche sguardo, poi Shohn gli girò le spalle e aprì la porta della stanza , però prima di varcare la soglia si bloccò e disse :
-il piano ha funzionato , il premier è con le spalle al muro ... -
 
Il piano aveva funzionato , il premier era in ginocchio e le tasse erano aumentate , questo aveva generato un malcontento generale , molte persone si stavano incominciando a ribellare e, sapere che un gruppo neo anarchico stava andando contro il governo invogliava ancora di più una possibile rivoluzione .
La rivolta cittadina era stata incredibile .
Non si poteva andare da nessuna parte a meno che non si voleva essere coinvolti da scontri , il coprifuoco non veniva mai rispettato , era Rivoluzione !
Le forme di dialogo erano saltate ,erano inutili , la democrazia non esisteva più in Illia , televisioni , radio : tutto controllato ! Quasi tutte le notizie erano false e fatte solo per unire l'orgoglio nazionale , a partire dalla scomparsa di bambini dello stato , fino a guerre o rivoluzioni estere , i mezzi di comunicazioni dipingevano tutto con maestria .
Ma una conseguenza è forte quanto la sua causa , Dario sapeva che presto avrebbe ricevuto un conto , quindi cercava di limitare al massimo gli spostamenti di giorno da parte di tutti , comprese anche le comunicazioni .
 
Era il 15 Giugno , nella casa base quasi tutti dormivano , potevano essere le due di notte .
La pioggia si faceva sentire intensamente sulle finestre della casa , impetuosa come un oceano finiva sull'asfalto per generare quasi un lamento onirico .
Dario era in sala computer , davanti alla finestra che dava a un piccolo boschetto dietro alla casa base , mentre ammirava la furia calma dell'acqua .
Il ragazzo non aveva un'espressione ne triste ne felice , era molto pensieroso da quando era tornato dall'ospedale , non aveva ancora avuto il tempo di parlare con Andrea del fatto di aver detto ad Alice che era andato al covo .
"lasciamo perdere per stavolta..." stava pensando in quel momento , anche se era molto difficile da parte sua accantonare quel fatto , difficilmente era un ragazzo che lasciava in sospeso le questioni .
Alice stava cambiando Dario , lo stava forse ammorbidendo come un capo in lavatrice , la cosa alle volte lo frustrava .
Quella ragazza gli aveva davvero toccato il cuore , ma in quelle situazioni non si può pensare ad amare , non in quella rivoluzione , Dario in cuor suo sapeva che se in quel momento si fosse attaccato a lei , sarebbe stata la fine per tutti , anche per lei .
Quei pensieri però lo portarono a pensare a un miliardo di cose fra cui l'incontro avuto a casa di Alice e di quei due tipi .
Dario era un attimo sobbalzato a causa di un tuono lontano , si ricompose in fretta smettendo per un attimo di pensare , non guardava qualcosa di preciso dalla finestra , era in uno stato di trance , finchè , un rumore lo vece girare di scatto .
Alice era sulla soglia della stanza con un lumino acceso , si strofinava gli occhi ancora assonnati e disse :
-Dario che ci fai ancora alzato a quest'ora ? Mi sembra un pò troppo presto per la sveglia ...- finì la frase con un dolce sbadiglio , il ragazzo disse con un sorriso :
-veramente non sono ancora andato a letto , è da un pò che non riesco a dormire , comunque ... ti devo dar ragione-
Alice si avvicinò a Dario facendo finta di essere lusingata di quelle parole dicendo :
-oddio ! Dario che dà ragione a qualcuno ? Potrei svenire da un momento all'altro-
Dario si fece subito serio però e girò di nuovo la testa verso la finestra mentre Alice si fermò di botto prendendo un'espressione triste , stava per fare le sue scuse per la scenetta quando il ragazzo aggiunse dopo un breve attimo di silenzio :
-i poteri ... esitono-
-a cosa ti riferisci ?- chiese lei dubbiosa :
-al fatto che , come avrai capito , quel tipo non era forse nemmeno umano , Alice ... ti chiedi mai che cazzo sta accadendo ? Insomma , organizzazioni , persone che manipolano il fuoco , tu che leggevi il pensiero a tua sorella ... c'è qualcosa di davvero strano non pensi ? Non è la realtà di tutti i giorni questa ... eppure ... rientra comunque ... è come se ci fosse qualche strano mondo o...-
-Dario calmati , allora , capisco quello che mi vuoi dire , ma le persone non sanno nulla di quello che noi ora stiamo vedendo , siamo andati incontro tutti a qualcosa di più grande di noi , ormai ci siamo dentro , è una realtà che devi affrontare...-
-non ti facevo così combattiva ...- disse Dario girandosi verso Alice ma lei disse :
-non sono cambattiva ... vorrei che la smettessi di combattere in prima linea ... ho paura Dario ... sento che qualcuno mi vuole ...- la ragazza si bloccò e gli occhi gli si riempirono di lacrime , Dario per la prima volta riconoscette la sua impotenza riguardo a tutto quello che stava accadendo .
La ragazza si riprese però dopo alcune lacrime versate sul pavimente e disse tirando su col naso a intervalli :
-Dario io non ce la faccio ad andare avanti così ... però ... per il bene di tutti devo fare quello che dici tu , sei tu il capo che manda avanti tutto ...-
la ragazza si voltò e diede le spalle a Dario , infine si allontanò da lui per andare di nuovo a letto :
-Alice !... - disse Dario , lei si fermò al suono della sua voce -... dormi tranquillamente , ora non hai più motivo per aver paura , comunque , il mio è un passato orribile ... non ne vado fiero , meglio che muoia con me ... -
la ragazza continuò la sua camminata verso i dormitori e Dario si voltò di nuovo verso la finestra .
Dopo alcuni attimi Dario vide qualcosa nel boschetto , una figura umana forse , si destò dalla sedia che volò per terra , Alice corse indietro ma venne travolta dal ragazzo in corsa , la ragazza finì a terra e chiese a Dario cosa fosse successo ma lui era già fuori da casa !
Il ragazzo si diresse verso il boschetto , ma qualunque cosa ci fosse stato la in mezzo ormai non ne era rimasta neanche l'ombra .
 
A qualche metro da Dario in cima a un albero Cobra guardava il ragazzo ansimante mentre le goccioline di acqua scendevano dai suoi capelli ormai zuppi .
 
Alice corse incontro a Dario insieme ad Andrea , dopo che lo videro quasi in mezzo al boschetto Andrea si mise a urlare al suo indirizzo :
-stupido ! Ci vuoi far ammaz...- non ebbe il tempo di finire la frase che Dario gli aveva attappato la bocca con una mano mentre si guardava ancora in giro .
Alice era basita , avrebbe giurato che la distanza sarebbe stata improponibile da ricoprirla in così poco tempo , eppure lui era stato più che rapido ! Era come se avesse bloccato il tempo .
Dario aveva lo sguardo dilatato dalla rabbia , quasi come quello di Andrea che con un colpo spostò le mani dell'amico e disse :
-si può sapere perchè...-
-Andre ! Zitto ! Non urlare !-
così Andrea a più bassa voce disse :
-perchè sei uscito !? C'è il coprifuoco !-
-non ti riguarda il perchè sono uscito -
-si che mi riguar...-
-ora basta !- disse Alice mettendosi in mezzo a loro due e stringendogli le mani .
Dario continuò ancora per un attimo a guardarsi intorno , Andrea era invece molto nervoso , anche per via del sonno che era stato spezzato ,il leader disse dopo un attimo di silenzio :
-sarebbe meglio tornare dentro , vi state bagnando inutilmente , vi spiegherò una volta per tutte quello che per me sta accadendo -.
 
Alice e Andrea erano seduti su un divano in soggiorno vicino alla stufa , lo scoppiettio di quella copriva il soffio della pioggia , tutto era più calmo ora , anche grazie a delle coperte di lana che avevano addosso .
Dario invece era seduto per terra senza alcuna coperta , dopo un bel respiro finalmente disse :
-penso che ci siano due tipi di organizzazione...-
-cosa ?- disse Andrea che però prese un colpo al fianco da Alice che intervenne dicendo :
-lascia finire di parlare ...-
Dario così continuò a esporre quello che pensava :
-dicevo , due organizzazioni , una con delle figure incapucciate e una con tipi vestiti di nero , entrambe le organizzazioni vogliono Alice , che sia per un motivo o per l'altro è chiaro che non gli vogliono più di tanto bene , questa è una mia idea...-
-ma gli attacchi degli uomini neri erano rivolti a noi due , cosa c'entra Alice con gli uomini neri ?-
-beh ... è vero quello che dici e scusa se me la tiro ma ... penso che il loro target primario non sia lei ... ma me ... senza di me lei sarebbe quasi indifesa , sarebbe un obbiettivo più facile non credi ?-
-penso che stai facendo un ragionamento troppo contorto ...-
-secondo me Dario ha ragione invece , insomma ... è chiaro comunque che io e te abbiamo alle calcagna due organizzazioni diverse, magari poi siamo entrambi secondari e primari invertiti ... hai capito vero ?- disse Alice ridendo nervosamente , ma Dario disse :
-si , può essere che in realtà gli incapucciati vogliono me però prima vogliono eliminare te ...-
-Dario !- disse Andrea scomponendosi , ma Alice intervenne subito :
-è tutto ok Andrea ... non ti devi preoccupare- Dario continuò :
-comunque sia ... le due oranizzazioni sono in guerra fra di loro , inoltre , non c'entrano nulla con la rivoluzione -
-quindi in pratica ... voi due avete due organizzazioni diverse che si distruggono però fra di loro, alle calcagna ,giusto ?-
-si- risposero in coro Dario e  Alice :
-fantastico ! Che gran bella botta di culo- disse Andrea alzandosi in piedi e sbuffando .
Dario spiegò inoltre che il tipo che aveva sconfitto era Darkness , un protettore di qualcosa , non parlò mai di Shohn , avrebbe ricevuto troppe pressioni , infine deviò l'argomento sulla loro prossima mossa , il palazzo di cristallo !
Il palazzo di cristallo era il parlamento , l'operazione avrebbe richiesto però degli uomini all'interno , due politici che li avrebbero aiutati !
A quel punto Andrea gli venne l'idea di contattare Fabio Longaro e Luca Da Procida , due politici per l'appunto , esattamente due deputati ; secondo il piano ,che Dario avrebbe discusso con gli altri membri del gruppo neo anarchico, i due politici avrebbero posizionato le semtex nel palazzo di cristallo con l'aiuto suo di Mickel e Shohn .
Sembrava un piano quasi perfetto .
 
I contatti di cui aveva fatto i nomi Andrea frequentavano spesso delle discoteche , quindi sarebbe stato abbastanza facile trovarli grazie ad Hack e allo stesso Andrea che potevano tranquillamente analizzare gli spostamenti dei loro cellulari grazie al gprs ( ovviamente i numeri del cellulare erano stati ancora più facile da reperire ) .
una volta individuata la discoteca Dario e Andrea si sarebbero mossi per cercare di convincere i due a collaborare .
Il piano era stato votato grazie alle varie mail inviate , la stragrande maggioranza aveva acconsentito per il piano e gli stessi membri della casa base di Dario avevano detto che andava bene , il piano sarebbe partito nei giorni seguenti , il tutto però doveva essere fissato prima del 20 Giugno .
Per quella data era stata indetta una riunione a camere unite , ottima per eliminare quanti più politici e veder distrutto uno dei simboli nazionali della non-democrazia .
 
In un luogo sperduto lontanto da Ziana Mice era accanto alla figura vestita di bianco .
I due erano sopra ad una mesa in una zona desertica , mentre delle nubi nere cariche di elettricità stavano per abbattersi su quel luogo dimenticato da Dio .
La figura disse con tono profondo , quasi robotico :
-Cobra mi ha confermato la posizione del gruppo neo anarchico -
-questo è un bene per noi signore...-
-già... l'organizzazione vuole quella ragazza ... e io so perchè...-
Mice soffocò una risata e disse :
-stanno morendo di paura ... ormai hanno le ore contate ... presto Illia si troverà davanti ad una rivoluzione...-
-già ... nel caos noi agiremo ... noi distruggeremo ... noi vinceremo...-
-capo ma ...-
-so cosa vuoi dire Mice ... ti prego di non chiedermelo più... ne abbiamo già parlato ... presto ... molto presto...-
Capitolo 14 : Il crollo di Alice
 
Le ore passavano inesorabili , così come la lucidità , persino Dario , che aveva spesso tenuto la calma in molte situazioni difficili , cominciava a perderla .
Quel giorno Dario era di nuovo al centro del bosco .
Il vento soffiava via le particelle di umido che circondavano il ragazzo .
Molte cose erano cambiate dallo scontro contro uno , una delelq uali era la sua sicurezza .
Lui non si credeva un ragazzo diverso dagli altri , secondo lui le sue capacità erano così semplicemente perchè si erano evolute per soppravvivenza , non pensava che fossero davvero innate .
Eppure , dopo lo scontro con Darkness qualcosa si era mosso , Shohn aveva un segreto , doveva scoprire che accadeva realmente e chi diavolo erano questi personaggi con la "x" .
Inoltre , un'altra prganizzazione sembrava essere nemica con loro , Dario fu investito dall'immagine di quella presenza , di quella figura dalle labbra rosse .
C'era qualcosa che stava dimenticando , un qualcosa che aveva dentro , quella figura ... l'aveva già vista !
 
Alice era in cucina , seduta su una vecchia sedia :
"nessuna persona dovrà più soffrire , nessuna dovrà più scappare ..."
la ragazza aveva lo sguardo perso nel vuoto , la testa era abbassata , stringeva tra le mani un coltello .
 
Andrea ancora non capiva perchè Dario le avesse parlato in quel modo , seppure lei fosse una ragazza forte , non capiva perchè dirgli le cose come stavano " è stato uno stupido " pensava .
Intanto Michel era stravaccato sul divano assieme ad Hack che maneggiava col computer .
Il ragazzo guardava Andrea fare avanti e indietro nervosamente .
 
La ragazza ora aveva messo a fuoco il coltello :
"... se mi uccidessi , potrei farla finita davvero , forse quei tipi la finiranno di importunare Dario e gli altri ... Dario ... alla fine penso solo a lui ... no ... uccidermi non potrà salvarli ... lui ci patirebbe troppo .
Se mi consegnassi invece , potrei fare in modo che loro la finiscano ... così ..." qualche lacrima cominciò a scendere da quel viso che non aveva alcuna espressione .
 
Le nuvole erano cariche di elettricità , Dario le avvertiva , ma non alzava lo squardo , continuava a essere seduto sull'erba che bisbigliava .
Alzò una mano che venne investita dal vento .
Il ragazzo sentiva l'aria che entrava e usciva dalla mano , almeno così sembrava .
Dario riacquistò la lucidità e si buttò sulla schiena chiudendo gli occhi .
Ora era con le braccia e gambe aperte sull'erba che si faceva parlare dal vento .
Forse aveva solo bisogno di una boccata d'aria fresca , non lo spaeva neanche lui , ma quell'uscita gli aveva fatto davvero bene :
"non c'è nulla di più bello di essere liberi ... la libertà ... che molte persone ancora non hanno ... questa rivoluzione ... deve esserci ... dobbiamo far scoppiare la bomba ... noi saremmo la miccia" pensava il ragazzo mentre un timido sorriso gli illuminava il viso giovane .
 
Alice cominciava a tremare , mentre impugnava più decisamente il coltello , ma dopo alcuni attimi lo gettò a terra e cominciò a correre verso la porta .
 
Andrea aveva sentito un rumore sospetto provenire dalla cucina , aveva dato uno sguardo serio a Michel che si era ricomposto sul divano e hack si era alzato gli occhiali .
Andrea aveva scrutato fuori dalla stanza e aveva visto Alice correre fuori dalla porta della casa base , un brivido freddo gli prese la schiena , si era girato un momento di nuovo verso Michel che si era alzato .
I due ragazzi si erano messi a correre per raggiungerla ma ormai l'avevano già persa di vista :
-Dannazione !- aveva tuonato Michel mentre Andrea invece si stava tenendo i capelli nero corvino mentre il suo viso si dipingeva di paura pensando di dover dire quello che era successo a Dario .
 
Dario aprì improvvisamente gli occhi , qualcuno stava correndo verso la sua direzione , a giudicare dal rumore dell'erba poteva essere un animale non troppo grosso , forse un bambino . Ma qualunque cosa potevesse mai essere era meglio mascondersi , non poteva correre rischi inutili .
Così il ragazzo era saltato su un albero e vi si era arrampicato in un punto abbastanza alto .
Una figura nera si stava formando davanti a lui , così il ragazzo si nascose nelle tenebre dell'albero .
 
Alice stava correndo più forte che poteva , non aveva una meta precisa , ovunque era meglio che stare con le persone a cui teneva , avrebbero sprecato la loro vita per lei ? No ! Non doveva permetterlo .
 
Dario riconobbe a poco a poco la figura , era Alice , ma perchè stava correndo ?
 
La ragazza cadde a terra stremata , non aveva più alcuna forza in corpo e ansimava , faceva fatica a respirare , si toccò il petto , il cuore le batteva forte .
Ma qualcosa attirò la sua attenzione , qualcuno stava venendo verso di lei , la ragazza però non riusciva a vederlo bene , aveva la vista annebbiata a causa della fatica , la paura che fosse qualcuno dell'organizzazione la invase .
 
Dario si stava avvicinando ad Alice , ma un brutto senso lo prese alla sprovvista , così lu si era fermato un momento a guardarla meglio " si ... è lei ! È Alice ... che diavolo combina ? Perchè è ancora a terra ? Che si sia fatta male ? " così il ragazzo cominciò a correre ma la ragazza stava indietreggiando .
Lui diminuì il passo , la ragazza si alzò in piedi , il vento cominciò a soffiare più forte , stava accadendo qualcosa di strano .
Il vento stava davvero soffiando più forte , improvvisamente un fulmine cadde a molti kilometri di distanza , Dario aveva visto la saetta , era stata gigantesca ! Non ne aveva mai vista una del genere , sembrava essersi abbattuta fuori da Ziana , verso la grande mesa che divideva quella città da Meliro .
L'abbaglio fu così intenso che Alice riuscì a vedere emglio la figura , era Dario , la ragazza cominciò a corrergli incontro urlando :
-Dario !-
il ragazzo abbassò lo sguardo , ma quella saetta , era stata potentissima , il vento poi liberatosi , era stato incredibile .
La quiete era stata ristabilita dopo qualche attimo , ma qualcosa stava accadendo fuori dai confini di Ziana .
La ragazza si buttò alle braccia di Dario e si mise a piangere , era distrutta :
-Da... non so più che fare...- diceva lei piangendo , era la prima volta che il ragazzo si trovava davvero impreparato sul da farsi .
 
Era quasi sera ormai , Dario il giorno dopo sarebbe andato a trovare i politici .
La ragazza aveva la testa appoggiata sulla sua gamba destra mentre aveva gli occhi chiusi , sembrava quasi che dormisse .
Dario la stava osservando , capiva che forse aveva fatto male a dirgli le cose come stavano , forse doveva andarci piano , forse non doveva parlarne con lei , fatto sta che ormai le cose erano state fatte e non si poteva tornare indietro .
Comunque sia , il ragazzo ora stava meglio , aveva fatto calmare la ragazza e i due avevano parlato molto prima che lei crollasse sulla sua gamba .
Ci sono cose nella vita che non possono essere calcolate , cose che nessuno può prevedere , cose che cambiano il destino di ognuno di noi :
Una di queste è innamorarsi .
 
 
 
Capitolo 15 : I contatti
 
Il treno si era fermato in una piccola stazione fuori da Ziana .
Dario e Andrea erano scesi da esso , consapevoli che la loro missione quell'oggi era più complicata del solito .
Questa volta non si trattava di un'azione di sabotaggio o simile , che comunque aveva solo di un piano ben congegnato per riuscire .
Questa volta la missione preveda di convincere i due politici , Fabio Longaro e Luca Da Procida , a schierarsi dalla loro parte .
L'unica cosa che bisognava usare quella sera era l'intelligenza .
Intanto anche Mickel era sceso dal treno con un accenno di sorriso .
Era molto buio , quasi nessuno usciva di sera a cause delle fitte tenebre oppure a causa del coprifuoco imposto a tutti dall'esercito .
Il ragazzo di colore si era guardato un pò attorno e alla fine si era rivolto a Dario dicendogli :
-Sei sicuro che il posto sia questo ?- intanto le ruote del treno stridevano per il loro movimento , il treno si stava allontanando sempre più da quella stazione :
-si micke , il posto è questo!-
Andrea non aveva ancora smesso di guardare il cielo da quando era sceso dal treno , le nuvole sembravano essere risucchiate verso l'interno per poi tornare cupe e tetre verso l'esterno .
I tre si erano diretti verso il luogo che Hack gli aveva detto intercettando una chiamata di fabio Longaro , il ragazzo aveva trovato la discoteca in cui i due politici si sarebbero riuniti .
I ragazzi trovarono ben presto il luogo prescelto , era un palazzo molto alto , sembrava quasi un hotel , due luci verdi uscivano dal pavimento , vicino all'entrata , sparate verso il cielo che prendeva un colore verdastro .
-Mickel tu stai da palo come da programma ok ? Andre tu stammi vicino , sicuramente dentro ci sarà molta gente anche se è in vigore il coprifuoco !-
-si signore- risposero i due ragazzi alle parole di Dario .
Dopo alcuni secondi i ragazzi si trovarono quasi davanti all'entrata , davanti a loro a qualche metro vi era un grosso buttafuori nero con ai fianchi due assistenti , una lunga fila , inoltre , a sinistra scalpitava per poter entrare .
La parte destra invece era libera , sicuramente era riservata per i vip o alle persone che erano registrati sulla lista .
Hack aveva crakkato le tavolette sulle quali erano registrati le persone che potevano entrare , quindi sotto invito .
Infatti , seppure l'energumeno gigante era rimasto molto sorpreso di trovare gli inviti dei tre ragazzi non aveva fatto storie e li aveva fatti entrare senza battere ciglio .
 
I ragazzi si ritrovarono in un lungo corridoio , si sentiva della musica che sembrava provenire dalle pareti , non si capiva molto però , il suono era confuso , forse perchè proveniva da lontano , Dario fece cenno di continuare ad andare avanti e i due ragazzi lo seguirono .
Dopo alcuni metri trovarono una strada che andava a sinistra e delle scale che scendevano giù di sotto :
-Dario credo che la musica venga dal basso ...- aveva detto timidamente Andrea , ma Dario aveva guardato il corridoio che andava e destra , Mickel disse guardando Dario :
-Da ... probabilmente il corridoio si collega a delle scale che portano al piano di sopra , sai , le ragazze di oggigiorno che vanno in disco...-
Dario fece un cenno e disse girandosi verso Mickel :
-Micke vai a controllare in giro che succede , ma non dare troppo nell'occhio , se ti beccano anche solo una volta scendi giù di sotto ... non improvvisarti detective , abbiamo anche troppi casini -
il ragazzo fece cenno si con la testa , il leader infine si rivolse ad Andre e disse :
-andiamo forza...-
 
una volta varcata la soglia della stanza il volume della musica era aumentato di molto .
Dario richiuse la porta una volta che Andrea entrò .
Erano finiti in una sorta di anticamera di dimensioni relativamente piccole , vi era un'altra porta .
Dario si affrettò ad aprirla ma Andrea gli bloccò il braccio e dopo un attimo di silenzio disse :
-Dario ... sono molto nervoso , perchè non hai chiamato Micke ? ( Dario Dario si guardò intorno sbuffando ) insomma , lui è molto più abile di me in questo genere di cose , io...-
-Andre ti prego , adesso sta calmo- disse Dario lasciando la maniglia , Andrea lasciò la mano del ragazzo , ma proprio in quel momento Dario ne approffittò , con un gesto veloce , ad aprire la porta .
Andrea ci rimase di stucco mentre la musica era molto alta e ripetitiva .
Dario disse quasi urlando sorridendo :
-scusami Andre ma non ho tempo di farti da psicologo , ora muovi quel culo e andiamo-
il ragazzo rimase un attimo fermo , ma quando vide che Dario stava scomparendo nella marea di gente comincò quasi a correre urlando :
-Dario ! Bastardo ! Aspetta...-
 
la sala era grandissima , c'era davvero tanta gente , quasi non c'era spazio per respirare , la musica era assordante , inoltre le luci stroboscopiche davano ancora di più un'atmosfera di evasione totale .
I due ragazzi continuarono a camminare in avanti stando sempre incollati , tanto che qualcuno gli urlò dietro :
-bulicci !-
ma loro fecero finta di niente anche se Dario era rosso dalla rabbia e Andrea gli rideva dietro .
Alla fine della folla accalcata i due ragazzi avevano trovato una sorta di stanzetta aperta , dove la musica per qualche strano motivo si sentiva meno .
Vi era un tavolino dove due persone stavano parlando tranquillamente senza scocciature .
Andrea e Dario li riconobbero grazie a delle foto che avevano trovato sul web, erano i due politici !
Dario si avvicinò a loro con molto garbo e disse schiarendosi la gola :
-scusate signori , siete l'onorevole Longaro e Da Procida ?-
i due si girarono verso di lui e lo squadrarono da testa a piedi , poi fecero lo stesso con Andrea , Dario avvertì che il ragazzo si stava irrigidendo troppo "ti prego Andre resisti ... non fare diavolerie" pensò il leader , ma il ragazzo non fece nulla e stette fermo .
Uno dei due politici disse :
-si siamo noi , io sono Fabio Longaro e lui Luca Da Procida , posso sapere cosa vogliono due persone che vanno in giro in una discoteca con un abbigliamente decisamente non consono all'attività del ballo ?-
Fabio aveva ragione , sia Dario che Andrea non erano vestiti da discoteca , indossavano dei jeans , delle maglie col collare che si poteva tirare su fino al naso ,per ogni evenienza e, felpe con cappuccio .
Dario non aveva pensato a questo particolare , Longaro era sicuramente una persona sveglia .
L'uomo aveva una leggera barbetta e capelli castano scuri a punta , poteva avere trent'anni , molto giovane quindi .
Invece l'altro era pelato e molto paffutello , lui poteva avere quasi una decina di anni di più rispetto a Fabio .
Dario sorrise e disse :
-è chiaro che avete già capito che non siamo qui per ballare ...-
-questo è quello che si vede- aggiunse Fabio che subito però si fece serio e alzandosi disse :
-che diavolo volete ?-
-suvvia Fabio ...- intervenne l'altro politico -ragazzi prendete due seggiole e unitevi a noi ...-
ma Fabio lo interruppe con un tono seccato :
-cos'hai intenzione di fare ?-
Luce rispose con calma :
-è chiaro che i due ragazzi sono qui per parlare con noi , tantovale sentire cosa vogliono ...-
Fabio si girò verso i ragazzi , infine sbuffò abbassando gli occhi e si risiedette .
I due ragazzi presero le seggiole e vi si sedettero sopra , orano erano tutti e quattro riuniti .
-allora , possiamo sapere i vostri nomi ?- domandò con fare gentile Luca che certamente si era dimostrato più sveglio che dall'apparenza , Dario rimase un attimo senza dire nulla , forse era il caso di inventarsi due nomi a caso , così disse :
-siamo Giovanni e Pietro-
Andrea capì il trucco dell'amico e non fece nulla per evitare di tradirlo , ma Fabio disse :
-bene Giovanni e Pietro , ora voglio i vostri nomi veri -
-come ?-
-ti sei inventato due nomi a caso , l'ho visto nei tuoi occhi , tu hai una faccia da Dario , lui da Andrea invece-
Andrea sbarrò gli occhi e Longaro dopo quel gesto aggiunse :
-come puoi vedere il tuo amico ha sbarrato gli occhi , così ho indovinato !-
Dario guardò Andrea che abbassò lo sguardo , il suo viso era mortificato e,disse :
-avete indovinato , io sono Dario e lui Andrea-
-quindi se vi siete inventati i nomi vuol dire che avete qualcosa contro la legge-
-siete del gruppo neo anarchico vero ? Due scagnozzi di Anarchy ?-
-Anarchy ?- chiese Dario incredulo , Luce disse a tutta risposta :
-si , Anarchy , il capo del gruppo neo anarchico , quello che ha preso degli agenti da Marco Abbaltini-
-... non sapevo che alla gente piacesse inventarsi strani nomignoli-
i due politici a quelle parole quasi rabbrividirono , forse perchè avevano capito ora chi avevano di fronte , la loro paura ad un tratto si poteva sentire anche a un chilometro , il loro atteggiamento ora era di estremo nervosismo .
Andrea tirò su la testa "ma che fai Dario ? Vuoi mandare a monte te tutto ora ?" pensò lui , ma lo sguardo di Dario gli spazzò via qualunque pensiero , a Dario per la seconda volta gli si illuminarono gli occhi come non mai , come quel giorno in cui vi era il temporale , Andrea era la prima volta che lo vedeva e già sperava che fosse l'ultima .
 
Non era cosa nuova che Dario avesse quegli occhi .
Ormai la consapevolezza di essere diverso e , avere dei poteri , aveva posto fine a molte domande che il ragazzo si era cominciato a fare da qualche tempo .
Inoltre era venuto a conoscenza che non era il solo grazie ad Alice .
 
I due politici erano completamente paralizaati dalla paura per quello sguardo .
Gli occhi di Dario erano passati da un castano scuro ad un giallino :
-io sono il capo del gruppo neo-anarchico , non c'è nessun'altro al di sopra di me-
i due politici deglutirono a forza , invece Andrea era completamente sbigottito da quell'atteggiamento , era molto insolito da parte di Dario .
Fabio disse dopo un prolungato silenzio fra i quattro :
-così... abbiamo davanti il comandante...Dario...non ti facevo così stupido...-
-mi sottovalutate se pensiate che non possa fuggire da qui...-
l'uomo strinse i denti nervosamente e Luca intervenne :
-perchè sei qui ? Dicci cosa vuoi e sparisci !...-
il ragazzo sorrise malignamente e disse :a tutta risposta :
-voglio che voi due collaboriate a un mio piccolo ... progetto...-
-e se neoi ci opponessimo ?- chiese Fabio in tono di sfida :
-beh...se vi opporrete...questi saranno gli ultimi occhi che vedrete.-
i due politici si guardarono un momento , poi Luca prese un attimo fiato e si strinse con le dita gli occhi , poi disse in tono grave come se l'incantesimo degli occhi di Dario si fosse spezzato :
-noi non abbiamo intenzione di collaborare anarchico ! Non l'abbiamo fatto con i rivoluzionari , non vedo perchè un ragazzino debba comandarcia  bacchetta...-
-quindi ... è un no dico bene ?-
Luca si grattò la testa con la mano destra e poi disse :
-si , non collaboreremmo , inoltre se non ve ne andate chiamerò la sicurezza...-
-quale sicurezza ?-
Luca impallidì , Andrea finalmente aveva afferrato il gioco di Dario , in pratica il ragazzo stava facendo credere ai due politici di aver tolto di mezzo i membri della sicurezza di tutto l'edificio prima di arrivare laggiù , per questo faceva vedere che aveva la libertà di far paura con i suoi occhi , non c'era più nessuno che potesse difenderli ,"Dario sei un genio" pensò Andrea in quel momento felice del raggiungimento di quel suo pensiero .
 
-non c'è...più sicurezza...-
-cosa?- domandò sbigottito Fabio e,Luca gli rispose :
-si...questi ragazzi li hanno tolti di mezzo...-
-non ci credo neanche un pò ! Questi sono moscerini !-
-oh...ti posso assicurare che noi siamo moscerini , ma non siamo solo noi due , c'è un'altro uomo che sta facendo il giro del posto , se va bene ci sta già aspettando all'uscita-
i due politici ormai erano tagliati fuori da ogni linea di fuga , alla fine dopo che Luca si asciugò il sudore dalla fronte con un fazzoletto disse :
-che volete farci fare ?-
Dario recuperò il colore naturale degli occhi e incominciò ad esporre il piano ...
 
Alice era in salotto pensierosa , vicino a lei sulla sinistra su una poltroncina vi era Hack che come sempre stava al computer .
La ragazza non aveva un pensiero fisso in quel momento , ma non era confusa , semplicemente aveva molto da pensare in quei giorni .
All'improvviso la porta d'ingresso si era aperta , la ragazza era scattata subito in piedi all'allerta , "è troppo presto perchè fossero gli altri ! Chi è adesso ?".
Hack si abbassò un poco gli occhiali da vista con la mano destra e poi disse a voce alta così da farsi sentire fino all'ingresso :
-finalmente sei tornato !- poi si tirò di nuovo su gli occhiali e riabassò lo sguardo sul pc.
La ragazza sbattè gli occhi sorpresa e vide uscire dall'angolo del salotto che dava all'ingresso Shohn .
Il ragazzo era scomparso improvvisamente da qualche giorno , subito dopo lo scontro contro Darkness , da allora non si era più visto nella casa base , ma nessuno ci aveva dato molta importanza , a parte proprio Alice :
-finalmente ! Mi hai spaventata , si può sapere dov'eri ?-
il ragazzo si sedette a fianco di Alice sul divano e disse :
-dovevo sbrigare una commissione urgente ...- disse lui , poi però smise di guardare Alice e girò lo sguardo un pò in giro e domandò dopo qualche secondo :
-ma... gli altri stanno già dormendo a quest'ora ?-
-sono partiti Shonny ! Sono andati a cercare di convincere due politici per il nostro nuovo piano ...-
-ah si ... ora ricordo ! Ma non chiamarmi Shonny !-
dopo questo piccolo teatrino però Alice si alzò stizzita e disse a gran voce :
-uffa ! Ma è possibile che qui sono l'unica che si è accorta che Shohn è andato via per giorni ? In più non sappiamo dove sia andato ! Potresti dirci qualcosa no ?!-
-chi è andato dove ?- chiese hack con tono sarcastico e Alice andò su tutte le furie .
Infatti la ragazza diventò rossa paonazza e se ne andò dalla stanza .
-che carattere la signora !- disse Shohn con una risatina , ma Hack diventò subito serio e gli chiese senza staccare gli occhi dal computer :
-è andato tutto bene l'incontro ?- ora anche l'altro ragazzo si era fatto serio e rispose :
-si... come sospettavo l'organizzazione si è mossa , ora ce l'abbiamo alle calcagna , ma non è una scoperta nuova vero ?-
-no... tutti sanno che vogliono la ragazza...ma ne io gli altri sappiamo perchè...-
-capisco...beh... come sai io...-
-stai tranquillo Shohn... lo so che se non ce lo dici è perchè vuoi non solo proteggere te stesso ma anche noi... sta tranquillo...-
-grazie amico... sinceramente... da quando ho lasciato l'organizzazione non pensavo di trovare persone come te...-
Hack chiuse il pc , si tolse gli occhiali ,guardò Shohn e disse :
-Shohn... se c'è una persona di cui mi fido sei tu... e in più hai la mia piena stima per aver abbandonato l'organizzazione... sei però ancora sotto giuramento... quindi se non parli è perchè vuoi aiutarci...-
-si...esatto... allora per cambiare discorso... Dario è andato con gli altri a convincere due politici , sarà dura per loro , Dario però è intelligente e freddo...-
-ce la faranno vedrai... tra poco tempo faremo saltar in aria il palazzo di cristallo...-
-o di vetro... ancora non ho capito come si chiama sai ?-
-è uguale ...la sai la storia di questi due nomi ?-
-no e non la voglio sentire ! Piuttosto... come stai ?...-
Hack abbassò lo sguardo e disse :
-meglio... mi sto ricominciando a tirare su...-
-tu e Jennis eravate molto amici vero ?...-
-...eravamo come...fratelli direi...-
-fatti forza Hack...lo vendicheremo vedrai...-
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Capitolo 16 : I contatti 2
 
Mike stava aspettando fuori dalla discoteca quando vide uscire Dario insieme ad Andrea .
I due stavano camminando verlo la sua direzione parlando fra di loro , una volta arrivati nelle vicinanze di Mike , Dario disse :
-hai controllato in giro ?-
-ti riferisci al terzo piano ?-
-terzo piano ?- chiese curioso Andrea fermandosi e guardando Dario ;
-hai notato anche tu vero ?-
-ragazzi mi potete spiegare ?- chiese con più insistenza Andrea , Dario si girò verso di lui e disse :
-il terzo piano è l'unico che non ha le luci accese...- Andrea si girò verso l'edificio e controllò attentamente , effettivamente era vero , Dario riprese a parlare dicendo :
-il terzo piano è completamente al buio... una cosa alquanto strana , specialmente se qualcuno controllando ha trovato che le luci delle stanze che si affacciano da questa parte sono accese , dico bene mike ?-
-no ... hai detto giusto , effettivamente la cosa aveva stupito anche me all'inizio , infatti sono andato a controllare , guarda caso le luci di quelle stanze erano tutte accese , anche se da qui sembrano essere tutte spente... secondo te perchè ?-
-non ne ho idea... ma c'è qualcosa che in quel posto non mi è piaciuto dal primo momento in cui l'ho visto... -
-può essere un gioco di specchi...- disse Andrea che stava ancora guardando l'edificio , improvvisamente Dario prese per la giacca il ragazzo e lo girò a se :
-che hai detto ?-
-Da sta calmo...-
-ripeti le ultime parole che hai detto !-
-...gioco di specchi...- disse Andrea quasi soffocato , Dario rilasciò la presa e Andrea fece qualche passo indietro recuperando fiato .
Dario aveva gli occhi sbarrati , le parole di Andrea risuonavano nella sua testa come un giradischi bloccato , "...gioco di specchi..." , "...gioco di specchi..." , "...gioco..." :
-ma certo !- disse Dario ad alta voce , mentre Mike e Andrea osservavano spaventati ma al tempo stesso incuriositi il ragazzo che alla fine si girò verso Mike e disse :
-Mike ! Gioco di specchi ! Non capisci ?- poi si girandosi anche alle volte verso Andrea continuò :
-dobbiamo... essere come specchi , trasparenti agli occhi di tutti , in questi ultimi tempi , ci siamo resi visibili a tutti , ma non nel senso del viso... noi abbiamo un'identità comune , noi siamo anarchici...-
-si può sapere che significa quello che stai dicendo ? Sei diventato matto ?- disse Andrea , ma Dario gli rispose :
-dobbiamo cancellare la nostra identità comune... non possiamo rivoluzionare un posto se abbiamo un nome , le persone non si possono identificare con noi , quello che voglio dire , è che noi dobbiamo rispecchiare tutta la nazione , tutta Illia ! E per farlo non dobbiamo essere etichettati , dobbiamo essere senza nome , dobbiamo far capire che noi possiamo essere chiunque...-
-... uno chiunque...- disse Andrea :
-esatto Andre... uno chiunque...- Mike disse in risposta :
-ma ... come facciamo ora ? Abbiamo un nome... un'identità comune... come facciamo ad annullarla ?...-
-semplice... ci rendiamo autonomi...- Andrea intervenne però fra i due :
-...farai eleggere un nuovo capo del gruppo neo anarchico giusto ?-
-giusto... da oggi... noi non siamo più un gruppo neo anarchico... ma un gruppo di persone che vogliono la libertà...-
-ovviamente però vorrai mantenere il gruppo neo anarchico unito e pronto ad aiutarci... giusto ? Questa cosa è puramente simbolica...- disse Mike :
-Ovvio Mike... la rivoiluzione deve comunque scoppiare in ogni punto di Illia... ma se gli eventi principali avvengono da un gruppo che può essere chiunque...-
-la rivoluzione toccherà chiunque !- continuò prontamente Andrea.
 
Hack e Shohn erano ancora in salotto quando i tre tornarono alla casa base .
-Novità ?- chiese Hack :
-i politici ci aiuteranno , ma non colpiremmo al momento della riunione , ci sarebbe troppa sorveglianza...-
-e tu che ci fai qui ?- chiese adirato Andrea guardando Shohn :
-Andre ti prego- disse Dario cercando di calmarlo , ma il ragazzo si avvicinò a Shohn che era seduto e, continuò :
-dove eri finito ? Abbiamo rischiato tutti la pelle tranne te !-
-io non parlerei se fossi in te- rispose Shohn fulminadolo con uno sguardo , ma Andrea stavolta non rimase zitto e continuò alzando la voce :
-e perchè ? Dopo l'incidente sei scappato piangendo ?-
Shohn si alzò in piedi e con una rapidità eccelsa tirò un pugno sulla guancia ad Andrea che incassò il colpo ma non cadde .
Dario e Mike scattarono in avanti e tennero Andrea , invece Hack si parò davanti ai due rivolto a Shohn con le braccia aperte .
-ora basta !- tutti si girarono nel trambusto generale e guardarono verso il corridoio , Alice era davanti alla porta .
I due ragazzi lasciarono Andrea Hack si levò di mezzo dai due .
-ragazzi perfavore... non dobbiamo prendercela gli uni con gli altri...-
Andrea si morse il labbro dal nervoso , invece Shohn respirava profondamente per controllarsi :
-...ragazzi... vedendo cos'è successo stasera , per evitare di avere altri grattacapi è giusto parlarne...- disse Dario mettendosi al centro della stanza e facendo un cenno ad Alice per mettersi dall'altra parte :
-quando abbiamo subito l'attacco di quel... non so cosa... Shohn è andato ad indagare per capire cos'era successo , l'identità di Shohn è un mistero anche per me, credetemi , ma se fosse stato un nemico avrebbe avuto parecchie possibilità per uccidermi... evidentemente se io sono ancora qui, è proprio perchè lui non è un mio nemico , quindi per favore... non credete che lui voglia male a tutti noi...-
tutti si guardarono fra di loro e dopo pochi attimi Andrea superò a testa bassa Dario e girò l'angolo per la sala computer , subito dopo uscirono dalla stanza anche Mike e Hack .
Shohn stava per parlare quando Dario lo bloccò e disse prima di lui :
-puoi andare...-
-Dario... io...-
-ho detto che puoi andare...-
il ragazzo rimase fermo sul posto , dopodichè abbassò la testa e superò Dario .
Nella stanza rimasero Alice e Dario , la ragazza andò ad abbracciarlo e disse :
-è andato tutto bene vero ?-
-si ... fortunatamente i due politici non si erano accorti di una serie di inganni in cui li avevamo messi... ma tutto bene...-
-ok... vado a salutare Andrea... notte Dario...-
-notte Alice- i due si scambiarono un bacino sulla guancia e dopo pochi attimi anche la ragazza attraversò l'angolo del corridoio.
 
-qui Cobra... attendo istruzioni...-
non vi fu nessuna risposta dall'altra parte , Cobra riprovò di nuovo :
-qui Cobra... attendo istruzioni...-
ancora nessuna risposta , l'uomo si stava muovendo fra gli alberi , quando all'improvviso vi furono degli spari verso di lui , un ramo venne colpito dai proiettili che cadde .
L'uomo con agilità fece una capriola e si ritrovò accucciato , seguirono altri spari , Cobra balzò a destra e cominciò a correre a zig e zag con grande velocità , "dov'è la tua posizione ?" .
Da un albero saltò giù una figura armata di spada che cominciò ad ataccare l'uomo .
La figura provò a colpirlo con un fendente alto e orizzontale , Cobra lo schivò abbassandosi , la figura provò con uno diagonale ma anche stavolta Cobra lo schivò e girando su se stesso con un calcio fece cadere la figura .
Infine alzandosi sempre in rotazione colpì con un calcio la figura che era a terra .
Essa non respirava più , con quel calcio Cobra gli aveva spappolato il diaframma .
-.......Cobra ?-
-Qui Cobra !-
-.......Cobra mi ricevi ?-
l'uomo si abbassò , sentiva che altre persone si stavano avvicinando alla sua posizione , intanto la trasmittente captò ancora :
-.......Cobra se mi senti esci subito da quel bosco ! Abbiamo subito un attacco anche alla mesa... non c'è più tempo... segui la trasmittente e trovaci a Ziana ! Hai sentito ?...-
altre figure cominciarono a sparare verso la posizione di Cobra , vi furono lampi di armi di fuoco provenire da ogni direzione .
L'attacco si placò dopo qualche secondo .
Una figura fece cenno di andare avanti a tre componenti della squadra .
I tre aprirono il cespuglio nella quale si era infilato Cobra quando si era abbassato , ma trovarono solo una trasmittente .
Una figura la prese in mano , non curandosi che era attaccata ad un filo .
Dopo tre secondi l'area avente un raggio complessivo di un kilometro fu spazzata via da un'esplosione .
 
   
 
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