Osservo le mie lacrime, mentre scivolano, inconsapevoli del dolore che mi provocano, lungo le mie guance, bruciando la pelle e arrossano i miei occhi. Le piccole goccie salate colpiscono la pergamena nuova, una volta cadute, che ne assorbe il rumore, mentre lo specchio continua a riflettere la mia immagine.
"Non piangere, Cho" risuona la voce nella mia testa, è debole e non riesco ad ascoltarla.
Torno su Trasfigurazione, spostando una ciocca di capelli neri e lisci dietro alle spalle, lasciati sciolti nonostante le alte temperature estive, ma non riesco a smettere di piangere, offuscando così le parole che tento di leggere o scrivere.
Sospiro e con un singhiozzo mi allontano dalla scrivania, alzandomi dalla sedia e voltandomi verso il muro, decorato dai colori di Corvonero e altri stendardi di Hogwarts.
Mi sposto ciondolando lentamente sul pavimento, che sento fresco sotto i piedi scalzi, fino a che non raggiungo il comodino, su cui è appoggiato un bicchiere di té freddo, che piange come me, facendo scivolare le gocce prodotte dalla condensa verso il piano in legno. Prendo il bicchiere con dita tremanti e ne sorseggio il contenuto, soffocando l'ennesimo singhiozzo.
Il bicchiere torna al suo posto con un tonfo sordo e un mio mugolio, in giornate storte come queste, non posso, egoisticamente, fare a meno di credere che io sia una delle persone più sfortunate al mondo. Ogni volta che inizio ad essere felice, qualcosa deve andare storto...
Alcuni colpetti ritmati alla porta interrompono il fluire dei miei pensieri, strofino il palmo della mano sugli occhi e le guance, senza risolvere la situazione, e mi siedo sul letto. -Avanti- dico con poca convinzione, cercando di mascherare il pianto.
Mia madre entra e mi fa un gran sorriso. -Cambiati, i vicini ci ha...- si blocca, notando la mia pelle arrossata e le lacrime che riprendono a scivolare lungo il mio viso. -Tesoro, non starai piangendo ancora per quel ragazzo- mi fa un sorriso amaro, prima di avvicinarsi e accarezzarmi la testa, spostando le ciocche di capelli liscissimi dal mio viso. -Non ci pensare, vedrai che troverai il ragazzo giusto- sorride ancora. -Forza, sei una ragazza forte, andiamo...- sorride raggiante, contagiandomi. -Alzati, chiudi quei libri, lavati la faccia e non perdere il sorriso- mi bacia sulla fronte. -Ti aspettiamo di sotto- lentamente si allontana e scompare oltre la porta.
Mia madre riesce sempre a farmi sentire meglio, spesso mi ritrovo a chiedermi come faccia.
I miei occhi corrono sugli alberi verdi fuori dalla finestra, mentre le guance finalmente si asciugano, trovando in quel verde qualcosa di estremamente familiare che mi fa sospirare ai ricordi che mi suscita.
Devo togliermi Harry Potter dalla testa.

Questa One Shot...sì è un pò corta, ma è per un concorso di Wattpad, spero vi sia piaciuto! Fatemi sapere!