Ecco, stasera finalmente ti rivedrò, fremo per l’emozione. Protetto dietro una maschera color blu notte che mi copre buona parte del volto, so di rischiare molto a venire a quel ballo. Se dovessi riconoscermi.. sono il tuo nemico, e mi odi, di questo sono consapevole. Ma ti amo.. ti amo dal primo momento in cui ti ho vista, dolce Bunny…quei tuoi occhi blu, profondi e veri come un cielo d’estate, le tue labbra piccole e rosee come petali di un delicato fiore, la tua pelle candida come la luna. So di rischiare, ma è un rischio che corro volentieri, pur di poter passare anche solo un’ora insieme a te.
 
Arrivo alla festa in maschera, un abito nuovo preso apposta per l’occasione, anch’esso blu notte. La mia veste bianca era troppo riconoscibile. Mi confondo tra gli invitati, mentre i miei occhi ti cercano frenetici.
Dopo interminabili minuti ti scorgo, finalmente: incantevole nel suo abito rosa pallido, il corpetto decorato di ricami di rose rosse, l’ampia gonna che ti fa sembrare una principessa delle favole, e la semplice maschera rossa sugli occhi, ma i tuoi lunghi capelli color dell’oro li riconoscerei ovunque. Come temevo non sei sola, il tuo Principe delle favole è li con te, tronfio nel suo smocking nero e rosso, una maschera bianca sul viso. Tremendamente banale. Come fai a stare con quello stupido pinguino?
 
 Aspetto con pazienza che ti lasci sola un attimo, prima di potermi finalmente avvicinare a te.  Ti giri quando avverti la mia presenza, e noto con piacere che non rimani insensibile ai miei occhi di ghiaccio. “Mi concedi questo ballo?” ti chiedo gentilmente.
Posso leggere i pensieri nelle profondità dei tuoi occhi: starai pensando che sono affascinante e misterioso, un bel ragazzo alto dai capelli e gli occhi color dell’argento che ti chiede di ballare, che emozione! Un lampo di timore attraversa il tuo sguardo “E se Marzio mi vedesse con lui?”.
Ma alla fine ti lasci convincere dal mio fascino.
La mia mano, bramosa di toccare la tua candida pelle, finalmente viene accontentata. La tua mano è piccola e delicata nella mia, un piacevole calore mi avvolge a quel tocco.
Ti guido al centro della sala, per poi imprigionarti in un distaccato abbraccio, la mano che non tiene la tua va a posarsi sulle tue delicate e sottili scapole, cercando di resistere alla tentazione di stringerti di più, premendoti sul mio petto.
La tua mano si posa sulla mia spalla, e di nuovo un calore dentro di me si sprigiona a quel tocco.
Inizia la musica e di colpo vengo trasportato in un’altra dimensione, dove ci siamo solo io e te, i tuoi occhi nei miei, i nostri corpi che danzano su queste romantiche note.
 
Non c’è più nessuno attorno a noi, a parte questa dolce musica che risuona nell’aria, come un magico incantesimo.
 
Catturato dalla tua bellezza, la mia testa smette di funzionare, il cuore prende il controllo avvolgendomi in una spirale di emozioni.
 
Di colpo la missione non mi interessa più, vorrei solo che questo momento durasse all’infinito.
 
Ma so che non è possibile…quando la musica finirà, l’incantesimo verrà spezzato, e torneremo ad essere acerrimi nemici.
 
Cerco di catturare con lo sguardo ogni centimetro di te, nel poco tempo che mi resta. Imprimo la tua figura e quel dolce e sognante sguardo che non mi concederai mai più, nell’angolo più profondo del mio cuore, dove verrà custodito per l’eternità.
 
Sento come il ticchettio degli ultimi granelli di sabbia di una clessidra le ultime note del ballo che sta concludendosi, riportandomi bruscamente nella sala.
La mia mente è tornata ad avere il controllo della situazione, risvegliata dal ritorno delle persone intorno a noi, stolti disturbatori del mio meraviglioso sogno ad occhi aperti.
Probabilmente scorgi la mia irritazione nei miei occhi, perché ora sei diffidente, il tuo sguardo abbandona il mio per andare alla ricerca del tuo compagno. Mi concedo solo un ultimo piccolo lusso portando la tua delicata mano alle mie labbra, godendo di quell’ultimo dolce contatto, mormoro un “Grazie per il ballo”.
Un attimo.... e non ci sei già più, inghiottita dalla folla, lasciandomi di nuovo solo nella mia inebriante ma malinconica perfidia.